Bill

Al ristorante, siamo tutti seduti intorno a un tavolo grande, le luci soffuse e l'atmosfera accogliente del Luminara che cercano di risollevare il mio umore. Marcus, Jacob e Abby iniziano subito a parlare della gara, elogiando le prestazioni e analizzando i momenti chiave.

«Bill, quella curva finale è stata impressionante».

Dice Marcus, il tono ammirato.

«Sì, davvero. Hai dimostrato un grande controllo».

Aggiunge Jacopo, annuendo.

«Sì».

Rispondo, cercando di sembrare presente. Ma le mie parole escono piatte, vuote.

Clare mi lancia uno sguardo preoccupato. So che sta cercando di capire cosa c'è che non va. La guardo di sfuggita mentre parla con Micheal e Abby, notando che sembra leggermente pallida. Mi avvicino e le sussurro all'orecchio: «Tutto bene?»

«Sì, sì...».

Annuisce Clare, forzando un sorriso. Fingo di crederci, ma so che c'è qualcosa che non va.

Intanto, Regina si mette a parlare con Jacobdi questioni d'informatica e meccanica. La loro conversazione è animata e piena di dettagli tecnici che non riesco a seguire in questo momento. Mi sento estraneo al team, come se fossi un'ombra tra loro. Le bugie, il ricatto di Fabian... tutto questo mi sta opprimendo.

Regina guarda Jacobcon entusiasmo.

«Hai visto l'ultimo aggiornamento del software? Penso che possa migliorare la gestione della moto del 15%.»

«Interessante.»

Risponde Jacopo.

«Ma dobbiamo assicurarci che sia compatibile con il sistema attuale».

Annuisco distrattamente, ma le loro parole passano come un ronzio nelle mie orecchie. La verità è che mi sento un pirla. Perché ho fatto tutto questo? All'epoca l'idea di far parte del giro di Fabian sembrava eccitante, una sfida in più. Ma ora... ora mi rendo conto di quanto sia stato stupido.

«Bill, tutto ok?»

Micheal mi dà una leggera spinta con il gomito, cercando di farmi uscire dal mio torpore.

«Sì, tutto bene».

Mento di nuovo, cercando di sorridere.

«Solo un po' stanco».

Micheal mi guarda con uno sguardo che dice che non mi crede, ma non insiste.

«Beh, almeno abbiamo vinto. Questo è ciò che conta, giusto?»

«Giusto».

Rispondo, anche se so che c'è molto di più in gioco. La vittora non può cancellare le bugie, non può alleviare il peso che sento sul petto.

Abby, che è sempre stata un sostegno per noi, cerca di rallegrare l'atmosfera.

«Ragazzi, dovremmo davvero festeggiare questa vittoria. Cosa ne dite di un brindisi?»

«Alla squadra!»

Esclama Marcus, alzando il bicchiere.

«Alla squadra».

Mormoro, alzando il bicchiere anche io. Ma il mio brindisi suona vuoto, senza anima.

Osservo Clare mentre solleva il suo bicchiere e sorride. Il suo sorriso è tutto per me, e questo mi fa sentire ancora peggio. Lei non sa, non può sapere cosa sto affrontando. E non posso dirle la verità, non ora.

La conversazione continua, ma io rimango silenzioso. Ogni tanto rispondo con monosillabi, cercando di non attirare troppo l'attenzione su di me. Tutto questo mi sta logorando, e non so quanto ancora posso andare avanti così.

Forse, penso mentre guardo Clare parlare con Regina, devo trovare un modo per uscire da questo casino. Non posso continuare a mentire a chi amo, non posso permettere che Fabian rovini tutto. Ma come faccio a liberarmi di lui senza mettere in pericolo Clare?

«Bill?»

La voce di Clare mi riporta alla realtà.

«Sì?»

«Dicevo, cosa ne pensi di una piccola vacanza dopo questa gara? Potremmo andare da qualche parte, solo noi due».

Sorrido.

«Mi sembra una buona idea».

Sì, una vacanza. Forse potrebbe essere l'occasione per rimettere insieme i pezzi. Ma prima devo trovare un modo per liberarmi di Fabian, per sempre.