Exegol - 1° Parte

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Chewbecca è morto.
Tutti lo pensano, eppure nessuno ha il coraggio di esprimere a parole quel pensiero, perché dirlo a voce alta lo farebbe diventare reale.

Ed il dolore per la sua scomparsa è troppo vivido, ed a portata di mano per sopportarne il peso.

Poe ha lo sguardo fisso sul punto in cui la navetta si è schiantata, ha fatto un passo avanti per muoversi in quella direzione, con espressione incredula.

Finn è crollato sulle ginocchia "non può essere, è successo davvero?"  Zay ha posato una mano sulla sua spalla per consolarlo.

Però quella che l'ha presa peggio è di sicuro Rey. Dando la colpa a me, che se non l'avessi spinta via, ora Chewbecca sarebbe vivo.

Visto che non sono una che si morde la lingua, le ho dato un pugno in risposta, colpendo Rey ad uno zigomo. Nonostante la sorpresa iniziale, Rey mi ha dato una testata sul naso.

Ed a quel punto le cose degenerano fin troppo velocemente, sia io che Rey, mettiamo mano alla spadalaser, né Zay né Poe hanno il coraggio di mettersi in mezzo, l'unico che ci prova è Finn.

Ricevendo un "stanne fuori" da parte di tutte e due, ci fissiamo in cagnesco, ed è Rey la prima che parte all'attacco accecata dalla rabbia.

Scanso i suoi fendenti, li devio senza il minimo sforzo, Rey colpisce con una violenza inaudita, rabbiosa.

Non ci prova nemmeno, non nasconde i suoi punti deboli, i suoi attacchi sono dettati dalla furia cieca, ed in questo siamo fin troppo simili.

La spingo via con la Forza, ma con una capriola si rimette in piedi, ed ora sono io quella che colpisce con rabbia, solo che a differenza sua, di spadelaser ne ho due.

Un roteare e cozzare di spade che nessuna delle due vuole fermare, perché nessuna delle due vuole perdere.  Una attacca, l'altra para, e così via come una danza infinita, almeno finché una o l'altra o entrambe, non si stanca.

L'orgoglio è una brutta cosa, specialmente se ce di mezzo anche la rabbia.

Una tenta di prevalere sull'altra, una prova di Forza vera e propria, il fatto che nello stesso istante per puro istinto sia che Rey proviamo a spingerci via a vicenda.

-Dobbiamo dividerle!- sento dire da qualcuno, forse Finn?

-Vuoi farlo tu? Perché io ci tengo alla mia vita-  dice qualcun'altro. Zay, probabilmente.

Le sento sulle dita pronte ad essere usate, vogliono uscire per  colpire il mio avversario,  sfogare la mia rabbia, nonostante il mio avversario sia Rey. Colpiscila! Distruggila!

Non appena si è capito ciò che voglio fare, Poe ha agito rapido precedendo Zay, mi ha afferrato da dietro bloccando i polsi. Nonostante le folgori, mi ha trattenuto tra le sue braccia.

-Fulminarla non riporterà indietro Chube- mi sussurra Poe all'orecchio a fatica, le folgori non sono una passeggiata.

Probabilmente no, però mi sentirei molto meglio, perché se non fosse stato per Rey, se non fosse stato per la sua rabbia, ora Chewbecca sarebbe qui.

Visto ciò che è successo, l'ultima cosa che voglio fare è chiedere il suo aiuto ma che altra scelta ho?.

Zay, si lascia scappare una smorfia, "devo proprio?" infatti è lei che chiede a Rey l'aiuto da parte mia. La risposta di Rey è un No secco.

Serro la mascella con rabbia, le dita si appoggiano sul freddo metallo della spadalaser, Rey socchiude gli occhi, facendo lo stesso gesto.

Il dolore per la perdita del Wookie, è sta la goccia che ha fatto esplodere il vaso, io lo so e lo sa anche Rey.

-BASTA- tutti gli occhi sono su Finn, è esasperato, lancia occhiate truci sia a me che a Rey. Ha la stessa espressione di un insegnante, che rimprovera un bambino particolarmente dispettoso -non abbiamo tempo per questo-

-Ha ragione, stiamo perdendo tempo,  finché vi comportate come due Bantha isteriche, non andremo da nessuna parte- 

"Donne" è invece il borbottio di Poe, mentre incrocia le braccia.

Un "ehi" indignato da parte di Rey, mentre io mi limito ad un occhiata truce. Pur essendo consapevole, che hanno ragione.

Ed alla fine Rey cede, forse anche perché è minoranza,  non ha molta scelta dopo tutto.

Siamo arrivati dal Falcon in religioso silenzio, essere qui senza Chewbecca è surreale.  Ed ora il mercantile sembra solo un ricordo doloroso, un qualcosa in cui è difficile starci.

-Sei pronta?- chiede Rey, è nervosa, cosa che rende nervosa anche me.

Seduta sul divanetto con Rey davanti, le cui mani sono appoggiate sulla mia testa, la sento sudare, non so se è il nervoso o se ha caldo. Non è piacevole.

-Per niente, ma facciamolo, e vedi di non mandarmi il cervello in pappa-

Il fatto di dovermi affidare a Rey per questa cosa, non mi rende felice, o particolarmente calma.  Troppo poco preparata, ed il tempo è altrettanto poco, vorrei avuto più tempo per spiegare come si deve, cosa deve fare per tirare fuori questi ricordi.

-La Forza è con me, io sono con la Forza- la sento sussurrare, ed inizio a pregare che non mi incasini la testa.

Chiudo gli occhi, quando vengo investita da un onda d'urto, una pressione esteŕna, sento Rey che tenta di abbattere le mie difese mentali per poter andare in profondità, oltre i ricordi, oltre quello che è apparentemente inutile.

Il mio addestramento Jedi si sta rivelando fin troppo efficace, visto che ad un certo punto, Rey viene spinta fuori dalla mia testa.

-Zita, dovresti lasciarmi entrare, se ti opponi è peggio- mi fa notare Rey,
come se non lo sapessi, ma è difficile, stringo le dita a pugno, talmente forte che sento le unghie nella pelle.

Finché qualcuno, non prende le dita della mia mano "ce la puoi fare, Zi" è un sussurro da parte di Poe. Faccio un respiro profondo, per rilassarmi più che posso.

-Vedo qualcosa...- Rey prova a spingersi oltre quel muro di oscurità, quella spessa coltre di buio.

Inizialmente, Rey fa una smorfia, perché è finita dentro un altro ricordo, sento che sta per andare oltre ma qualcosa la trattiene.

Ero ancora sconvolta, sentivo tutta l'angoscia e la rabbia per quell'intrusione forzata.

Mara Jade era ancora davanti a me, le mani alzate come se la cosa non le importasse.

Ed io volevo solo andarmene, per la prima volta in vita mia, ho avuto paura. Paura che prendesse possesso del mio corpo, e facesse qualcosa di terribile.

Non me lo sarei mai perdonato, se fosse successo qualcosa a Zay o Shriv, oppure a Poe. O peggio a Leia...

È stato in quel momento che ho deciso  di andarmene dal Corvus, anche se non ho tenuto conto di Mara Jade.

-Vuoi andartene? Senza neanche dare una spiegazione?- l'incredulità di Mara, lascia il posto alla rabbia.

Sento fin troppo chiara, la sua intenzione di fermarmi. E non posso permetterlo.

Non gli lascio il tempo di fare nulla, con un gesto della mano dettato dalla rabbia, la spedisco contro la parete.

Pur sentendo il rumore di un osso che si spezza, non mi volto indietro, vado dritta per la mia strada.

Raggiungo l'hangar, sto per salire sul mio Ala-X, ed in quell'attimo mi blocco per poi decidere prendere quello di Shriv e mi infilo il casco. Sono costretta ad aprire con la Forza il portellone dell'hangar, vorrei non doverlo fare.

Ho sentito un turbamento nella Forza, ma ora come ora non ho la voglia ne la forza per capire di cosa si tratta.

Con la coda dell'occhio, proprio mentre sto lasciando l'hangar, vedo una Zay in lacrime che viene trattenuta da Shriv.

Ed una serie di coordinate appaiono nel Computer di bordo dell'Ala-X.

Ahc-Too. Le coordinate portano al luogo dove Luke Skywalker si è auto-esiliato.

Lothal. Questo pianeta non lo conosco, ma so già che deve esserci un motivo.

Devi solo decidere... mi rimbomba una voce nella testa. Una voce che ormai conosco bene...

Rey fa un passo indietro, mi osserva senza dire nulla, mi sta giudicando glielo leggo in faccia. Mi entra nella testa con una forza tale da farmi urlare, squarciando di netto il velo oscuro intorno ai ricordi.

"Gli Holocron, sono pronti, mio signore" un Stormtrooper, si rivolge all'imperatore.
"Eccellente, Exegol è di vitale importanza per finire il rituale" Sheev Palpatine si voltò, una neonata è tra le braccia dello Stormtrooper.
Una carezza sul ciuffo corvino, se non si trattasse di un uomo come Palpatine,  sembrerebbe quasi affettuoso "finalmente avrò un corpo, presto a tempo debito, finirò ciò che avevo iniziato"

Rey si allontana di scatto, inorridita da ciò che ha visto, andando poi ad osservarsi le mani incredula. Ha capito, anche se ne farebbe a meno, di un parente come lui.  Ed alza gli occhi su di me ed annuisco "allora è vero" stringe le dita con rabbia.

-Sappiamo come raggiungere Exegol- si limita a dire Rey, non aggiunge altro, osservando il vuoto davanti a sé.

Finn le si avvicina, per sincerarsi che stia bene, ma è ovvio che non stia bene, non dopo una rivelazione simile. Una mano si posa sulla mia spalla, mi volto e noto sia Zay che Poe, guardarmi preoccupati.

-Avrei preferito non lo scoprisse così-  no decisamente era meglio che non lo scoprisse così.  Soprattutto ora. Soprattutto in quel modo.

-Non potevi prevederlo- mi fa notare Zay, mi abbraccia.

In tutto questo, ho percepito qualcosa che non avrei dovuto sentire, una presenza che non dovrebbe esserci.

-Non è possibile...-
Gli unici rimasti sono Poe e Zay, Finn è andato dietro a Rey.

Mi fa un po' pena Finn,  dubito che sia a conoscenza del fatto che Rey preferisca i cattivi ragazzi

-Che cosa hai visto?- mi chiede Zay.

-Più che altro ho sentito, però non ne sono sicura...-

-Le tue sensazioni si rivelano sempre corrette, quindi avanti dillo- mi incita Poe, insieme a Zay.

-Chewbecca, credo che sia vivo-

Ecco, una cosa che non si aspettano, Poe mi afferra per le spalle "sei sicura?" Lo vedo che trattiene a stento un sorriso, ma cerca di non essere troppo speranzoso.

-Se è così, dobbiamo liberare Chewbecca-  come se fosse facile, trovarlo non sarà una passeggiata. Ed il tutto puzza di trappola lontano un miglio.

-In realtà io ho già una mezza idea...-

Ed ora so di avere la loro attenzione, ed inizio a spiegare il mio piano...

-Questo piano fa schifo- se ne esce Finn, appena mi interrompo.

-Ne hai uno migliore?- e dalla sua faccia è facile intuire che no, non ha un piano migliore.

Il semplice fatto di guardarmi allo specchio e non vedere me, ma Rey è un po' insolito.

L'unica cosa capace di distinguerci è la cicatrice sulla mia guancia, oltre alle escoriazioni dovute alla discussione di prima, cosa che dovrò nascondere se voglio che il piano funzioni.

-Rey non la presa benissimo, sai? pensa che non...- le parole di Poe muoiono sul nascere.

Direi che può funzionare, se Poe ha reagito così, posso passare seriamente per Rey, con un po' di fortuna.

-Direi che può andare- rido divertita ed allungo la mano per prendere le mie spade laser sullo sgabello, Poe mi blocca il polso.

-Se vuoi essere credibile, devi farti dare la spada di Rey-  mi fa notare Poe, annuisco non avendoci pensato.

Osservo ancora la cicatrice sulla guancia, coprendola con due dita, giusto per capire se è una cosa fattibile oppure no.

-Non mi piace questo piano, Zita- sussurra Poe, mi scruta alle spalle, sento i suoi occhi addosso.

-Serve qualcuno che lo distragga, so bene che Rey si farebbe prendere dalla rabbia specialmente visto che...- non finisco la frase, mi rendo conto che mi sta osservando. 

Mi volto verso Poe, lo guardo e noto il suo sguardo sospettoso -visto che cosa?-, ho detto troppo me ne rendo conto, però ormai  è tardi per rimangiarsi il tutto.

Osservo Poe, mentre con un filo di voce svuoto il sacco, anche se in quel momento vorrei soltanto che una voragine si apra sul pavimento e mi faccia scomparire seduta stante.

Un conto è pensare di sapere qualcosa, un altra è scoprire che una persona che conosci da anni è la nipote di un pazzo assassino che ha tenuto per anni la Galassia sotto scacco. In confronto a mio nonno, Darth Vader è un santo.

-CHE COSA?!-  Poe mi guarda incredulo, ha gli occhi sgranati e leggo qualcosa che non avevo mai visto nei suoi occhi: paura ed inquietudine.

Lo vede indietreggiare leggermente, scuotere il capo ed uscire di corsa dalla cabina,  proprio mentre accorrono. Inclusa Rey.

-Che è successo?- Zay è confusa, guardando prima me e poi Poe che si è allontanato.

-Ha scoperto tutto- sussurro, Zay mi abbraccia "gli passerà deve solo digerire il tutto" e spero tanto che abbia ragione.

La Star Destroyer su cui viaggia Kylo Ren è stata vista nei pressi di Kijimi, nel sentire il nome del pianeta Poe si irrigidisce, ma allo stesso tempo preme perché arriviamo il più in fretta possibile. Senza però rivolgersi direttamente a me, neanche fossi un appestata. Poe è un idiota.

Il Corvus è veloce, ma devo ammettere che non c'è nessuna nave veloce quanto il Millenium Falcon.

Kijimi. Il pianeta nevoso su cui nessuno andrebbe mai, eccetto se si è costretti ovviamente. Come adesso.

Ed è impossibile non vedere uno Star Destroyer, per non parlare del fatto che quello di  Kylo Ren è anche più grande dei normali Star Destroyer. Uomini, più è grosso, più sono contenti.

Entrare dentro lo Star Destroyer, è stato in qualche modo facile, troppo facile, se non abbiamo gli Assaltatori alle calcagna o non ne abbiamo incrociato, vuol dire che Kylo Ren non è a bordo. Non so se sia un bene, oppure un male.

I corridoi dello Star Destroyer, sono tutti uguali, ad un tratto sento qualcosa. Non so di preciso cosa, come se la Forza stessa, mi indica una direzione precisa. Così mentre gli altri vanno avanti con il piano, io seguo il mio istinto. Che mi conduce alla zona alloggi, in un alloggio semplice e anonimo, eccetto che un particolare. Mi ritrovo davanti ad un altarino, una colonna su cui è appoggiato, il teschio con tanto di casco deformato di Darth Vader, è quello che mi ha spinto fin qui. È l'alloggio di Kylo Ren.

-Macabro- ci giro intorno, osservando quella cosa raccapricciante, non dovrebbe stare lì.

Ognuno ha il diritto di stare in pace, persino Anakin,  nonostante tutto ciò che ha fatto, i morti devono essere lasciati in pace.

Stacco la spada laser di Rey dalla cinta, il ronzio della spada laser che viene attivata rimbomba per l'alloggio.

In pugno a due mani la spadalaser, ci metto tutta la forza che ho nel distruggere sia l'altarino-colonna che il teschio in simultanea, ed osservo la mia opera di distruzione soddisfatta.

-Che la Forza sia con te, Anakin Skywalker, in questa vita e nella prossima- sussurro piegando il capo in avanti mostrando il rispetto che merita, rendo omaggio al Jedi che fu.

"Grazie" fu il suo sussurro lieve portato dal vento.

Quel breve momento di raccoglimento, viene interrotto , dal giungere di Kylo Ren.

Non era previsto, ma almeno sono riuscita ad attirare la sua attenzione, rimango di spalle.

-O sei coraggiosa o molto stupida- sento i suoi passi farsi più vicini, è alle mie spalle. Troppo vicino, lo sento.

-Magari entrambe- gli rispondo, tra il serio ed il divertito.

-La mia offerta è ancora valida, Rey, unisciti a me, governiamo insieme, spazziamo via il vecchio per il nuovo- con la coda dell'occhio vedo la sua mano, tesa in avanti, in un mero tentativo di pace fasulla.  Perché non può chiamarsi pace, quella che mi sta offrendo.

-Tienilo ancora occupato, ci siamo!- la voce di Rey, mi arriva forte e chiara.

Ed arriva anche a Kylo Ren, il braccio cambia in modo drastico, e mi ritrovo il suo braccio che stringe intorno al collo, come se volesse soffocarmi.

Il braccio libero va verso la mia cinta prendendo il pugnale Sith, incastrato sopra. Dannazione.

-Sai mi hai risparmiato un po' di ricerche, ora mi basta solo tradurlo-

Approfitto del momento di distrazione, per dargli una gomitata nell'inguine, ed attiro il pugnale con la Forza.

-Avevamo un accordo, tu mi avresti portato su Exegol...-

-Se vai su Exegol, morirai- pur non essendo sicura al 100 %, che si tratta di Exegol. O che muoia, ma devo pur guadagnare tempo, in uno modo o nell'altro.

-Tu menti- Kylo Ren mi scruta, alla ricerca di un un qualche indizio che possa smentirmi o contraddirmi.

-Ti sembra la faccia di qualcuno che mente?-

-Si-

Scuoto il capo, andando a stringere la presa sull'elsa della spada laser, sia io che Kylo Ren, giriamo intorno a ciò che resta del piedistallo su cui c'era il teschio deformato di Darth Vader.

-Tuo nonno, ha grandi progetti per te, Zita- chiosò Kylo Ren.

-Non mi interessano, e per quanto mi riguarda può andare all'inferno- 

Kylo Ren mi fissò per un solo momento, ed infine portò una mano sulla schiena ed estrasse la propria spada laser.

-Mi costringi a fare qualcosa che non voglio fare Zita...- 

Osservo la spada laser che ha tra le mani, ed infine la mia, deve davvero finire in questo modo? Non per forza se posso evitarlo.

-Qualsiasi cosa ti abbia detto mio nonno, è una menzogna- Kylo Ren, per quanto ci provi a nascondere le sue insicurezze, sono fin troppo evidenti, le percepisco e le sfrutto, vedo la sua faccia, livida e cupa -non ha bisogno di te,  ma di qualcuno che faccia il loro sporco, persino Darth Vader l'ha capito e guarda che fine ha fatto-

-BASTA- ed attacca con rabbia, ed in questo momento vorrei tanto avere due spade. Ma riesco comunque a parare il fendente, anche se per un soffio.

Nominare suo nonno è stata una pessima idea, la reso solo più rabbioso ed imprevedibile, il che è un male, per me.

Vedo dei pezzi del piedistallo, levitare e venire sparati nella mia direzione, vengono parati e distrutti, finché la lama rossa incombe su di me, la blocco, ma sono costretta ad afferrare la spada con entrambe le mani, digrigno i denti per lo sforzo.

-Apri gli occhi, Ben!- con una forza che sorprende anche me, lo spingo via.

-NON DIRE QUEL NOME-  lo vedo che allunga il braccio, fare un gesto rabbioso con la mano ancora libera.

Sento qualcosa che mi colpisce la nuca, e ad un certo punto, tutto diventa buio.

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