Exegol - 2° parte

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Non so di preciso per quanto tempo sono rimasta priva di conoscenza, però appena apro un occhio, mi rendo conto di non essere più sullo Star Destroyer. Sono trascinata per le braccia da due Assaltatori, inizio a fare mente locale, ricordo Kylo Ren, la lotta e poi....il nulla.

Intorno a me, vedo solo rocce, sento freddo e per un solo attimo ho un deja vu, come se fossi già stata in quel luogo. Un antro buio ed oscuro, noto diversi cilindri con dentro qualcosa di deforme, hanno un aria familiare... Snoke? Questo non me l'aspettavo, vuol dire che era un fantoccio.
Ma di chi?.

Gli Assaltatori mi mollano davanti ad un macchinario, di quelli usati per tenere in vita qualcuno che senza, altrimenti sarebbe già morto.

-Zita- la sua voce è viscida, rabbrividisco sentendola.

-Nonno- la parola mi esce con ribrezzo, disgusto e rabbia.

-È un peccato, che la nostra riunione abbia dovuto tardare così tanto- non ci tengo a passare del tempo utile con lui, ne avrei fatto a meno anche adesso.

-Cosa vuoi?- porto una mano sulla cinta, sento ancora la spada laser.

O gli Assaltatori sono diventati ancora più idioti, oppure c'è sotto qualcosa.

-Voglio finire ciò che ho iniziato- le sue dita scheletriche, mi indicano, ed io vorrei tanto essere da un'altra parte.

-Se pensi che mi immolerò per darti un corpo, te lo scordi, hai perso la tua occasione vecchio decrepito-

-Sei un ingrata, proprio come tua madre- la rabbia è trattenuta a stento, un difetto di famiglia. Purtroppo.

Un gesto rapido con le dita rachitiche, e mi ritrovo sospesa a mezz'aria, senza la possibilità di muovermi.

-Buon sangue, non mente allora- un uscita tutt'altro che felice e poco gradita, stringe le dita con forza. Ed io annaspo alla ricerca d'aria.

-Sei sempre stata una ribelle, non mi stupisco se Leia Organa, ti abbia scelto come sua Padawan- sentire il nome di Leia uscire dalla sua bocca, mi fa salire il nervoso oltre che l'istinto omicida.

Allarga le dita, ed io cado sulle ginocchia, mi rimetto rapida in piedi, essendo consapevole che il tempo non è esattamente dalla mia.

-Lo sai perché sei qui?- se non fosse ovvio, visto che si tratta di lui, oserei dire che la domanda mi ha sorpreso.

Vorrei poter dire che non lo so, ma non fa altro che ripeterlo, ed io non vedo l'ora di finirla così mi libero di Palpatine, una volta per tutte.

-Continui a dirlo, ma non lo fai, paura per caso?-

-Sei qui perché voglio che tu sia la mia erede, la nuova guida per questa Galassia allo sbando...Imperatrice Palpatine-

Come se non lo sapessi, mi crede così stupida da non capire che è un imbroglio? Se mi usa come contenitore per la sua essenza, non solo ha un nuovo corpo, ma uno giovane.

-Solo perché ho parte della tua anima, ho il tuo sangue nelle vene, pensi davvero che mi piegherò? Che povero illuso. Non sono Rey che ha un disperato bisogno di una famiglia. O Kylo Ren, che vuole disperatamente l'approvazione del suo defunto nonno-

Il sorriso che Palpatine ha sulle labbra, muore così com'è nato, inizia ad essere consapevole del fatto che io non cerco una famiglia. Un luogo di appartenenza, ne ho già uno.

-È colpa di Mara Jade, se sei incompleta- che centra Mara Jade in questa storia? La mia confusione è fin troppo palese -tu...non lo sai-

Ride, una pura risata maligna, ed è così che mi racconta, una parte della mia storia che non conoscevo.
É stata proprio l'ex assassina Sith ad avermi salvato la vita quando ero solo una neonata. Ha capito quello che Palpatine stava per fare, gli scrupoli si sono fatti sentire, persino una come Mara Jade ha un cuore. Ha interrotto il rituale, ed è scappata portandomi con sè, facendo perdere le proprie tracce.

Questo spiega perché su Canto Bight, le è sembrato di conoscermi anche se non l'avevo mai vista prima di allora, inizio a chiedermi se non mi abbia tenuto con sé. Salvo poi rendersi conto, che la vita da fuggitiva, non è adatta ad una bambina piccola e mi ha lasciato su Jakku. È proprio vero, la Forza opera per vie misteriose.

Osservo il vuoto mentre assimilo tutte queste nuove informazioni, le dita si stringono a pugno. Il terreno inizia a riempirsi di crepe, in alcuni punti piovono pezzi di roccia dal soffitto.

Delle linee nere iniziano ad intravedersi, le vene che seguono la linea del collo, le stesse che sono apparse sulle braccia. Ed ora sono così nere che spiccano sulle braccia, che gli occhi ci cadono.

-Più usi la Forza, più il tuo corpo cade in pezzi- ed io sono fottuta, in poche parole. Palpatine, è un po' come una carogna, aspetta di banchettare su ciò che rimane.

La Forza è l'essenza della vita, ed io sono un corpo che cammina e respira, ma un corpo morto. Prima o poi, dovrò farci i conti, ma fino a quel momento, non voglio preoccuparmi della cosa, sempre se non muoio prima.

Piuttosto che lasciare il mio corpo a lui, preferisco morire, gli altri e Zay lo capiranno, forse Poe un po meno.
No, morire non può essere un opzione.

Palpatine, sa bene che tasti toccare e soprattutto quali spingere per far andare in crisi le persone. Ed io, anche se sono sua nipote e sangue del suo sangue, non ho sconti. Da uno come Palpatine, non potevo certo aspettarmi dell'empatia al riguardo, tanto che non sono sorpresa.

-Se mi uccidi, io finisco ciò che ho iniziato e tu non morirai-

Se lo uccido, l'intera galassia è perduta, rischia di tornare indietro ai tempi dell'Impero. Però è anche vero che se non lo faccio, quella perduta sono io.

Zita.

La voce di Rey arriva al momento giusto, riaccende la speranza ed un sorriso mi nacque sulle labbra. Però così come era nato, il sorriso morì subito, consapevole che se lui la sente tutto è perduto.

-Io non voglio morire-
Sono da sempre, troppo attaccata alla vita, mi ci aggrappo con le unghie e con i denti. Fin da piccola, ho sempre detto che l'istinto di sopravvivenza mi tiene in vita, ed ora inizio a chiedermi se non fosse che lo sempre saputo, anche se in modo inconscio.

Mi sono attaccata alla vita, perché dovrei essere morta e l'ho percepito.

Stringo le dita intorno alla spada laser e mi sembra di percepire qualcosa, una presenza vicina a me. Non è Anakin, è qualcun'altro, ma non riesco a capire chi di preciso, inizio a sentirli ovunque. Sento la loro Forza.

Quello è il momento esatto in cui ho capito, perché sono rimasta viva fino a quel momento, il motivo per il quale dovevo esserci io lì e non Rey.

Io sono sacrificabile, qualcosa che non era previsto, mentre Rey deve vivere. Siamo le due facce della Forza, la vita e la morte. Luce e Buio.

Faccio alcuni passi indietro, ed il piede arriva a toccare il bordo di un buco nel pavimento, sposto gli occhi in basso. Diversi metri di roccia spessa e nera, uno strapiombo, e poi il vuoto sul nulla.

E poi due presenze, Rey e Kylo Ren, forti e chiare fino a quando una delle due sparisce, si spegne di colpo.

Per un solo momento mi preoccupo per Rey, perché combattere contro Kylo Ren con tutto quello che è successo, non è una passeggiata. É come una bomba, pronta ad esplodere, da un momento all'altro.

Così come era sparita, sento la seconda presenza più forte di prima, anche se non capisco bene chi tra i due, tra Rey e Kylo Ren. No, non Kylo Ren. Ben Solo. Sento il suo conflitto interiore, allo stesso tempo qualcosa che si sta risvegliando. Ritornando.

Rey. Dimmi. Vai ed aiuta Ben, portalo via da qui e dì a Leia che mi dispiace. Zita? Che vuoi far...

Trancio il collegamento con Rey, ed i miei occhi sono puntati su quello che dovrebbe essere parte della mia famiglia, ma non vedo nulla di tutto ciò vedo solo un mostro.

Un mostro, il cui sangue mi scorre nelle vene, ed al solo pensarci provo ribrezzo, verso me stessa e verso di lui.

Ed il mio carissimo nonno, alza per gli occhi verso il soffitto dell'antro, sento le varie presenze fuori. Leia, Finn, Poe. Tutti che stanno rischiando la vita per un futuro migliore, anche se loro potrebbero non vederlo mai.

Che la Forza sia con voi, sempre.

Sento la rabbia che cresce, ma per una volta non è la mia, è quella di Palpatine.

-Mia cara, sei una stupida, pensi davvero che potranno salvarsi?-
alza il braccio verso la volta della grotta, il soffitto esplode ed i pezzi di roccia cadono tutto intorno. La gioia nel vedere quante persone hanno avuto il coraggio di farsi avanti per lottare, dura poco. Dalle dita di Palpatine partono una serie di folgori che vanno a colpire la flotta della Resistenza.

Uno scoppio, due, tre, quattro...

Vedo diversi Ala-X cadere, ed alcune navi alleate esplodere, nel vedere quella scena il mio cuore piange di angoscia. Prego la Forza che Poe, così come tutti gli altri, sia ancora vivo. Quella è una vista che non riesco a sopportare, e quando volto il capo per osservare quel mostro, ho solo odio e rabbia per lui.

Agisco d'istinto, la spada laser viene lanciata verso Palpatine, un boomerang lanciato con rabbia che si vede arrivare verso di sé, non si scansa anzi spalanca le braccia fino al limite che può. La lama azzurra della spadalaser, si conficca in profondità nel torace, tossisce e ride assieme. Ed è così che Sheev Palpatine muore, soddisfatto e vittorioso, con una spada laser piantata in corpo.

Ho fatto quello che voleva, ha colpito il mio punto debole ed io ci sono cascata, crollo sulle ginocchia e urlo con tutto il fiato che ho in corpo. Le pareti tremano sempre di più, le capsule con i corpi deformi di Snoke esplodono così come tutto il resto sta andando in pezzi. Così come sento me stessa cadere un pezzo dopo l'altro, incapace di rimetterli insieme.

Mi abbraccio la testa, sentire tutte quelle voci è straziante, tutto quel dolore è impossibile da sopportare per una persona sola. Uccidili, ed il dolore passerà. Non voglio farlo.

Sento dei passi affrettati alle mie spalle, non ho la forza per girarmi a vedere chi sia, rimango con la testa incassata nelle braccia.

-Zita- sussurra Rey, posa una mano sulla mia spalla, volto il capo verso di Rey "VA VIA" e la spingo via con la Forza.

Se non fosse per la prontezza di riflessi di Ben, Rey avrebbe fatto un volo giù dalla spaccatura che si affaccia nel vuoto.

-È morto, Zita, abbiamo vinto- è così felice, così sollevata, che non ho il coraggio di contradirla.

-Si è morto- le faccio eco, i miei occhi si posano sul corpo ormai senza vita di Palpatine, faccio alcuni passi ed estraggo la spada laser dal suo petto. Neanche lui può riuscire a sopravvivere con un buco nel petto.

Ben osserva il corpo morto di Palpatine, ha un espressione cupa, per poi puntare il suo sguardo su di me e farne uno preoccupato.

É così strano vederlo in sè, dopo tutto questo tempo, ed al tempo stesso mi viene da pensare, io l'avevo detto.

Si avvicina ed afferra i miei polsi, mette in mostra le strisce nere che si stanno espandendo su tutto il braccio, come un cancro che si mangia avido la tua vita.

-Hai il tempo contato, ma penso che tu lo sappia già- ed i suoi occhi si posano su Rey. Ha uno sguardo triste, in colpa, ed appena si rende conto di essere osservato, lo distoglie.

-Grazie, qualcosa che non so?-

Ben ignora la mia domanda sarcastica, lo vedo fare un sospiro, chiudere gli occhi ed inizio a sentire un calore piacevole, dove stringe le dita intorno ai polsi.

Il nero che ho sulle braccia, come animato di vita propria si sposta verso i polsi, per poi sparire nelle dita di Ben, ed io inizio a sentirmi debole.

-Zita- gli occhi miei e di Ben Solo si incrociano, leggo il suo senso di colpa nel suo sguardo, ma non ha niente di cui sentirsi in colpa.

-Fallo- sono consapevole della mia scelta, so bene che potrei pagarne le conseguenze in un modo o nell'altro.

L'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi, è Rey che posa le mani sui miei polsi sopra quelle di Ben. Uniti fino alla fine, nonostante tutto ed tutt'uno con la Forza.

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