Atto III - Parte Finale

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Quando ha visto gli Star Destroyer colare a picco uno dopo l'altro,  non ci voleva credere.

L'adrenalina sentita fino a quel momento, ha lasciato il posto ad una sensazione di sollievo.

È finita.

È stato il suo primo pensiero razionale di Poe, ed era così sollevato, quando si è sentito liberato da quella sensazione opprimente che lo ha attanagliato durante il conflitto, che tutti i pensieri che ha accantonato, tornarono con prepotenza dall'angolo del suo cervello in cui li ha reclusi.

Perché, e adesso si vergogna ad ammetterlo anche con se stesso, quando ha visto le folgori che hanno iniziato a colpire uno dopo l'altro gli alleati e la Resistenza, ha pensato che fosse tutto finito. Tutto perduto.
Lui, Poe Dameron, che non ha mai perso la speranza neanche nei momenti più disperati, la stava perdendo in quel momento.

La cosa buffa ed anche un po' ironica, che ci sono voluti due ex Assaltatori, per mettere in scacco il Primo Ordine.

Quando ha salvato Finn su quello Star Destroyer, che se fosse lì Finn gli farebbe notare che ha salvato il culo ad entrambi, però mai avrebbe pensato che da quel semplice salvataggio non solo ci avrebbe ricavato un amico, un fratello ma anche un qualcuno che ha salvato l'intera flotta della Resistenza. La galassia, da qualcuno ben peggiore del Primo Ordine.

Fortuna, Forza o qualsiasi cosa ci fosse di mezzo, Poe è grato per ciò che ha ricevuto, per ciò che la Resistenza ha ricevuto e ne sono usciti vittoriosi. Vittoriosi e vivi.

Zita.

È stato il secondo pensiero, quello su cui non ha voluto pensarci neanche un istante, dopo la confessione che la stessa Zita gli ha fatto.

Ora che è sul serio finita, e può riflettere con calma, si rende conto di essersi comportato da stronzo, da vigliacco. Da idiota.

Per cosa? Per qualcosa che non dipende di certo da Zita, nessuno sceglie la famiglia in cui nascere.

Il pensiero del pilota, finisce inevitabilmente a Leia, cosa avrebbe dovuto dire il Generale Organa? Con un padre come Darth Vader, Leia è la prova vivente e l'eccezione che conferma la regola.

Quando salta giù dall'abitacolo, e i piedi di Poe toccano terra, vorrebbe sdraiarsi per terra e baciare il terreno, grato di essere ancora vivo.

Si guarda attorno, nota Bb8 rotolargli incontro ed un sorriso gli spunta sul viso. Sollievo, felicità e stanchezza.

-Sono contento di vedere che sei ancora tutto intero, amico mio-

Posa una mano sul capo rotondo del droide, dandogli una lieve pacca.

Un gesto scaramantico che fa ogni volta che tornano da una missione tutti interi, solo che questa volta il significato è diverso "ce l'abbiamo fatta, è finita".

Inizia a vagare con lo sguardo tra i membri della Resistenza, c'è chi festeggia abbracciando chiunque gli capiti a tiro, c'è chi come Chewbecca che se ne sta in disparte, ad osservare qualcosa con aria nostalgica, una medaglia forse?, Finn che viene consolato da Rose Tico, il cui sguardo è fisso su Zita e Kylo Ren, che parlano e ridono...

Nel vedere quella scena, il corpo di Poe è più veloce del suo lato razionale, afferra Kylo Ren per una spalla costringendo così a voltarsi, dandogli un pugno in faccia.

-Poe! Cosa stai facendo?!-

Lo sta guardando torvo, concentrando poi la sua attenzione sull'altro, che quando dice "sto bene, Rey", fa capire al pilota di aver preso un granchio.

Ed a quel punto, si rende conto che lì Zita non c'è,  che dovrebbe essere lì a festeggiare con loro.

Dov'è Zita?.

Persino Zay e Shriv sono lì, in tutto questo nota Leia che parla con un uomo dai capelli neri e con la barba, assieme a loro una donna dall'aria familiare, però sembra essere un pesce fuor d'acqua.

-Rey- sussurrò il Pilota in sua direzione -dov'è Zita?-

Nel sentirsi chiedere di Zita, Rey incrocia gli occhi con quelli di Ben, il quale rimanda un espressione cupa. Però Poe nota che Rey sembra in difficoltà, e si domanda il perché.

-Sta bene-  a rispondere fu Kylo Ren, Poe nota qualcosa di diverso nel cavaliere di Ren. Ma non inquadra  cosa, ed al momento è ultimo dei  suoi pensieri.

-Non l'ho chiesto a te Ren! È comunque che cosa ci fa lui qui?-

-Poe- tenta di intromettersi Leia, ma il pilota ha tutta la sua attenzione su Rey e Kylo Ren. Ignora tutto il resto, i suoi occhi si spostano da Rey a Ren.

-È Ben Solo! Non è più Kylo Ren!- si intromette Rey con stizza.

La stessa Rey, prova a fare ragionare Poe, senza riuscirci ed a quel punto il suo sguardo si sposta su Leia.

-Zita sa cavarsela, Poe, non è una sprovveduta- anche se Leia, è  preoccupata per la sua Padawan.

Ha chiesto agli spiriti della Forza di proteggere Zita, anni addietro, perché sapendo le sue origini ha avuto paura per Zita.

Iden Versio e Del Meeko gli hanno dato una famiglia, un qualcosa a cui ancorarsi nel momento del bisogno.

Ma i suoi poteri erano un incognita, che persino Luke non sapeva come gestirli. "Li ho sentiti, Leia, ed ho avuto paura" gli aveva detto quella volta. Se persino, il grande Luke Skywalker ne ha avuto timore, cosa avrebbe potuto fare lei, una semplice Jedi?  Ed è stato allora che ha sentito delle voci, le voci su un uomo, un Jedi, con il potere di viaggiare tra i mondi.

Aveva chiesto ad Ahsoka, se le voci fossero vere, la Togruta, gli aveva detto di sì, che lo conosceva anche.

Le ha dato un nome, e Leia quando lo sente le venne da ridere, oh lo conosceva eccome.

Ezra Bridger.

Ed a quel punto l'ha spedita su Dagobah, dal Jedi, era stata criptica con Zita, dicendo che una volta lì avrebbe capito.

Ezra l'avrebbe aiutata, come non lo sapeva nemmeno Leia, ma in cuor suo sperava di si.

Ogni volta che ci pensa, si rende conto di dover ringraziare Ahsoka, perché se non fosse stato per la sua maestra...

-Lo so, che sa cavarsela, ma il problema è un altro...- gli occhi del pilota, si spostano sul Cavaliere di Ren.

Questa è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché Poe ha la memoria buona e si ricorda fin troppo bene le torture di Kylo Ren.  La sua psiche ne porta ancora i segni, per quanto Poe, sia bravo a nasconderlo. Ed ora avercelo lì faccia a faccia, ha riportato a galla, tutto il dolore.

-Per quanto mi riguarda, potrebbe anche essere un Wookie senza pelo che non mi interessa! DOV'È ZITA?!-

Kylo Ren, o Ben Solo,  osserva Poe Dameron consapevole che il suo atteggiamento è più che giustificato, e non può fargliene una colpa.

Quasi sicuramente avrebbe reagito allo stesso modo, ed il suo sguardo si posa su Rey.

Anche se quel "sta bene" è un mero eufemismo, tanto più che gli scappa una smorfia.

Quanto vorrebbe ora fuggire, così da non dover spiegare ciò che è successo su Exegol, ciò che è stato costretto a fare. I suoi occhi si posano su sua madre, ed il fatto che nel guardare la sua stessa madre si sente piccolo e miserabile, è una buona notizia. Almeno, si disse Ben mestamente, vuol dire che sono tornato me stesso, ed ho ancora un cuore.

Ed alla fine fu Rey, a spiegare ciò che è successo su Exegol, ciò che hanno fatto, per dare più tempo a Zita e più tempo alla Resistenza.

Il silenzio cala, ora nessuno ha più voglia di festeggiare, sapendo il prezzo che hanno dovuto pagare per quella vittoria. Ma si può chiamare vittoria, ora?

-Cosa sono quelle facce? Zita non è morta, e se vi vedesse ora vi prenderebbe tutti a calci-

La risposta di Leia, fa scappare qualche risata,  ma muoiono velocemente così come sono nate.

-Ha ragione Leia- gli occhi d tutti, si posano su Poe, il fatto che spontaneamente dà ragione a Leia, è qualcosa più unico che raro.

-Siamo vivi grazie a Zita, e dobbiamo festeggiare questo, dobbiamo essere grati di quello che abbiamo ricevuto, un occasione per ricominciare-

Nonostante fosse convinto di ciò che dice, Poe sente che c'è  qualcosa che non torna, come se Rey e Ben Solo non abbiano detto tutto.

Sente una sensazione, un turbamento, un qualcosa che non dovrebbe sentire. Un scintilla, debole e allo stesso tempo forte e decisa. Zita.

I piedi di Poe, si muovono da soli, un passo dopo l'altro, è sicuro di quello che ha sentito. 

La Forza, gli sta indicando la via, per quanto Poe non sia solito affidarsi ad essa, o credere in essa, questa volta il suo istinto gli suggerisce di farlo.

Rey osserva Poe, che prende il volo sul suo Ala-X, per quanto voglia raggiungerlo non può farlo. 

-È ironico, non trovi?-  l'attenzione di Rey si sposta su Ben, il giovane Solo sta osservando il cielo con un sorriso.

-Cosa?- Rey lo guarda curiosa, ma non dice altro, i suoi occhi notano distrattamente il Corvus alzarsi dal terreno, quasi sicuramente per seguire l'Ala-X di Poe Dameron.

-Che ci voleva tutto questo, per farmi capire quanto sono stato un idiota-

-Non sei stato un idiota, sei stato solo uno stronzo con manie di grandezza- ed a quel punto Rey tacque, accennando un sorriso.

Ben bofonchia un "grazie eh", pur sapendo che Rey ha ragione, ma la cosa che l'ha sorpreso di più, è stato proprio il fatto che nonostante tutto, Rey non lo odia.

Anzi, che abbia visto del buono in Kylo Ren, con il senno di poi si rese conto che anche Zita l'aveva fatto. Aveva visto qualcosa, che gli altri non hanno voluto vedere.

Ben si guarda le mani, le vene sotto pelle di quel colore innaturale e scuro, ha voluto aiutare Zita come ha potuto, pur sapendo che quello era l'unico modo per farlo.

-Ciò che hai fatto per Zita, è la dimostrazione che tu sei buono, Ben, non dimenticarlo mai-

-Non mi sento così tanto buono, ti ho trascinato in tutto questo- obietta Ben.

Rey gli afferra le dita e stringe la presa, andando ad osservare le loro mani unite, intrecciate, macchiate da quel nero così oscuro, così avido di vita.

-È mia sorella, se è servito a salvarle la vita così sia- sussurra Rey.

Ha sempre cercato una famiglia, un luogo in cui appartenere, ed in quell'esatto momento ha compreso cosa doveva fare.

Sente le dita di Ben, rafforzare la presa sulla sua mano, avrebbe voluto che le cose tra loro fossero andate in maniera diversa.

Eppure allo stesso tempo, non ha alcun tipo di rimpianto, ha sempre voluto che qualcuno la ricordasse, trovare la propria famiglia ed essere finalmente felice e in pace con se stessa.

Le cose sono andate ben oltre le sue più rosee aspettative, si è sempre sentita incompleta ed ha pensato fosse colpa del fatto che non ha mai avuto nessuno. Con il senno di poi, ha capito che era un vuoto diverso.
Un vuoto lasciato da un gemello.

Ben, invece dall'altro canto, sa che non ci sono abbastanza buone azioni, per poter cancellare ciò che ha fatto in questi anni, è un suo modo per poter fare ammenda. Per tutto il male che ha fatto, per tutto il dolore che ha causato, per tutto ciò che Kylo Ren ha rappresentato, anche e soprattutto per ciò che ha fatto a suo padre.

Quando ha visto Zita in quello stato, ha capito ciò che doveva fare, cio che era giusto fare, ed è stato allora che lo ha visto. Suo zio Luke, con il cipiglio dispiaciuto, ha posato la mano su quella che Ben stava usando per tenere i polsi di Zita. Perdonami.

Sapendo che quello che ha da farsi perdonare, non è di certo suo zio Luke la cui unica colpa è stata quella di avere paura come un comune mortale. No, quello che dovrebbe farsi perdonare è lo stesso Ben, che nel suo momento più buio e cupo, ha distrutto tutto ciò che toccava.

Come Anakin, il suo unico cugino, lo seguiva ovunque, lo ammirava come un eroe. Ma a dispetto del nome che portava, Anakin si è opposto al Lato Oscuro, dicendo che era meglio di così, che lui era Ben Solo, figlio di Han Solo e Leia Organa. I leggendari eroi,  che hanno sconfitto l'impero.

In quel momento, Ben si pentì di aver rivolto il pensiero al cugino scomparso, perché quello è un peso di cui non si libererà mai.

I sensi di colpa, sono quasi alla stregua di un cancro, ti divorano dall'interno lentamente in maniera inesorabile.

La Forza gli ha dato una scelta, sapendo che non si sarebbe tirato indietro, non avendo più nulla da perdere. Eccetto una cosa...

Perdonami, mamma, ti voglio bene ma devo farlo.

Quelle parole, vengono affidate alla Forza, mentre un ignara Leia Organa sente un fremito forte nella Forza ma non ci da peso. Non del tutto, non sapendo bene cosa pensare sul momento.

La Forza è con me, io sono con la Forza.

Dal punto di vista di Rey, ora quella piccola preghiera che si ripete come un mantra, assume un significato totalmente diverso ai suoi occhi.

Sapendo che nel momento in cui Zita riaprirà gli occhi, loro diventeranno un tutt'uno con la Forza stessa.

Potrebbe volerci un giorno, un mese o un anno, ma alla fine succederà.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro