E vorrei davvero averti qui.
Vorrei averti qui quando ho un problema che non mi fa dormire, e fuori è notte fonda, e non respiro, e tu non ci sei.

Dico davvero, ma perché non ci sei?
Avevi promesso, ricordi? Avevi promesso che non mi avresti lasciata mai, invece sei scappato, mi hai lasciata da sola.

Io me lo ricordo ancora quel giorno, sai?
Il giorno della promessa, quando eravamo in due e tutto faceva male la metà.

Mi hai presa per mano, a Villa Borghese, e mi hai accarezzato il dorso come solo tu sapevi fare, con quel modo dolce e possessivo allo stesso tempo.

Me l'hai buttata lì all'improvviso, hai detto solo: <<Guarda che io ci sto, ci sto sempre, capito?>>

Io sono scoppiata a ridere e ti ho lasciato un bacio sul mento, poi ho ripreso a camminare senza dire una parola.

Tu mi hai fermata per un polso e mi hai guardato a lungo, ovunque. <<Tu sei mia, mia e basta. Ti prometto che non ti lascio, sono qui, sarò qui ogni volta che avrai un problema.>>

<<Anche se ci lasciamo?>>

Hai annuito. <<Ci puoi contare.>>  Abbiamo ripreso a camminare, mani nelle mani. <<Facciamo un patto. Ti giuro che quando mi chiamerai, qualsiasi cosa sarà successa tra me e te, io correrò. Te lo giuro.>>

Io ti ho preso seriamente, sai?
Io e te non ci siamo più, non siamo più "noi", ma io ho ancora bisogno di te.
Me ne sto qui, in questo maledetto parco, nell'esatto punto in cui mi hai fatto quella promessa, e ti chiamo, ti chiamo a gran voce.
Ho bisogno di te, ma tu non ci sei.
Hai infranto il giuramento. Hai infranto noi.
Ma dove sei?