Credo sia la pioggia.
O meglio, credo sia il rumore della pioggia che cade dal cielo e ticchetta sul vetro della mia stanza, di notte, a farmi più male.

È un dolore sordo, che mi rimbomba nel petto e mi toglie il respiro.

È il dolore dei ricordi, subdolo e dolce al tempo stesso.

Il rumore della pioggia mi ricorda quando siamo finiti, io e te. Quella notte infame e crudele, non c'ha più voluto.
L'ultimo istante in cui il tuo respiro ed il mio si sono mischiati.

Nell'armadio ho ancora la felpa che mi hai avvolto attorno alle spalle, quella sera.
Sa di te. E di pioggia.

Ed io vi odio entrambi. Odio te per essertene andato. Odio la pioggia per tutti i ricordi che porta con sè.

Certe volte, quando proprio non resisto e sogno di riavvolgere il tempo, apro l'armadio e indosso la felpa. Mi sembra quasi di essere in un tuo abbraccio.

E stasera piove, quindi mi alzo dal letto e apro l'armadio.

Ho la tua felpa. Tu non ci sei.

Mi abbracci ugualmente.