18 - Not Today

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Alice suonò alla porta dell'appartamento di Namjoon, era la prima volta che restavano di nuovo soli dopo Ilsan e dopo un mese di tour che avevano fatto in giro per la Corea del Sud.

Lui la fece accomodare nel soggiorno, era nervoso, parecchio.

«allora ... ho saputo che il tour è andato piuttosto bene» disse lei per rompere quel silenzio imbarazzante.

«sì, è andato bene» le rispose.

«bene...» fece Alice guardandosi attorno in cerca di un appiglio per mandare avanti la conversazione.

«Alice?»

«dimmi»

«mi dispiace per quello che è successo tra noi due ad Ilsan- le disse guardandola serio.

«me l'hai già detto... Namjoon, tu vuoi stare con me? perché io devo essere onesta e dirti che mi fai stare male ultimamente, vorrei solo sapere che ne vale la pena» gli disse passandosi le mani sulle cosce dal basso verso l'alto nervosa.

«Jimin, mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere, quando io gli ho detto che tu mi piaci, lui ha controbattuto dicendo che ti ama; forse il motivo della nostra sofferenza sta proprio qui; noi ci piacciamo, ma ci amiamo?» le disse.

«l'amore è un sentimento complesso, che richiede parecchio tempo prima di venire a galla Namjoon»

«allora perché Jimin è così sicuro di amarti?»

«perché lui si lascia trasportare dai suoi sentimenti, non lo spaventano, ma proprio perché non lo spaventano spesso lo dominano»

«già... siamo bravi a leggere gli altri eh?» le disse sorridendo amaro.

«parecchio»

«vorrei essere così, vorrei che le mie emozioni mi dominassero, e fregarmene delle conseguenze di quello faccio, vorrei riuscire a vivere nel presente e non sempre nel futuro» le disse.

«allora proviamo; cosa faresti se sapessi che questa è l'ultima notte, l'ultimo giorno dell'umanità sulla terra, cosa faresti se...» Alice venne interrotta dalle labbra di Namjoon che si posarono prepotenti sulle sue.

«farei l'amore con te» sussurrò interrompendo un attimo il loro bacio.

«domani non esiste» gli disse Alice accarezzandogli la guancia dolcemente, anche lei come lui aveva bisogno di credere che vivere nel presente fosse l'unica opzione possibile, erano così simili che le era bastato pensare a cosa l'avrebbe smossa e dirlo a lui, per ottenere la reazione che sperava ed immaginava.

Namjoon si alzò dal divano e le tese la mano, la portò fino alla sua camera da letto e chiuse la porta alle sue spalle, quando si voltò a guardare Alice si rese conto di essere meno nervoso del previsto, quella era la loro prima volta, ma stranamente, lui non era preoccupato di cosa fare o non fare con lei; durante i loro primi giorni di conoscenza si erano addentrati spesso nell'argomento sesso, ed entrambi si erano aperti senza timore di essere giudicati, essendo del tutto onesti questo era un tratto della personalità di Alice che adorava, non aveva paura di affermare la sua posizione in merito alle cose, anche le più intime.

Le sfilò la maglietta badando sempre a mantenere un contatto visivo tra loro, non voleva fare niente che a lei non andasse bene. Quando le sollevò le braccia portandole sopra la sua testa e tenendola ferma con una mano, lei sorrise.

«hai una buona memoria Kim Namjoon» gli disse umettandosi le labbra.

«io ho un'ottima memoria in effetti...» le rispose lasciando come in sospeso quella frase per gettarsi nuovamente sulle sue labbra, dandole un bacio tanto impetuoso da togliere quasi il respiro ad entrambi.

Lo sentì armeggiare con i bottoni dei suoi jeans per poi abbassarglieli lasciandola in mutande; Alice si bloccò quando sentì la mano di Namjoon accarezzarle dolcemente le cosce nella posizione esatta delle sue cicatrici, Jimin evitava sempre di toccarla in quel punto, quasi come ne avesse timore.

«che stai facendo?» gli chiese e lui riportò lo sguardo su di lei.

«ti dà fastidio?» le domandò a sua volta.

«no.... cioè, non se lo fai tu almeno» rispose sincera

Namjoon conosceva la storia dietro a quelle cicatrici e non aveva finto di non vederle, non aveva finto di non sapere e questo l'aveva fatta sentire compresa.

Lo aiutò a togliersi i vestiti e poi si buttarono sul letto.

Quando sentì il suo cuore iniziare a battere più forte e le carezze di Namjoon farsi meno caste, Alice venne come colta dal panico; come quando da bambina sentiva che sarebbe stata interrogata quel giorno a scuola e faceva di tutto per convincere i genitori a farla restare a casa, e puntualmente veniva mandata a scuola ed i suoi presentimenti si rivelavano reali, facendola tornare a casa con un brutto voto.

Non era la cosa giusta da fare, non poteva comportarsi in quel modo.

«non posso fare l'amore con te Namjoon...» disse Alice interrompendo i loro baci.

«che succede?»

«non è vero che domani non esiste» disse lei sentendosi pizzicare gli occhi dalle lacrime a causa del magone che stava trattenendo.

«lo so» sospirò Namjoon spostandosi su un fianco e coprendo entrambi col lenzuolo.

«dovrei andare.... non ha senso che io resti qui, sono una cretina, faccio tanti discorsi sul prendere coraggio e fare quello che ci si sente e poi...»

«e poi fai quello che ti senti, sei coerente» la interruppe Namjoon.

«non vuoi fare sesso con me, perché non credi sia la cosa giusta, lo capisco; perché per quanto io voglia farlo, mi sento esattamente come te»

Alice si voltò verso di lui mettendosi su un fianco e Namjoon la imitò. Restarono sdraiati ad osservarsi, nessuno dei due sapeva cosa dire, o cosa fare in quel momento.

Ad un tratto lui allungò la mano verso di lei e la scoprì di nuovo, Alice si portò istintivamente un braccio sulla pancia, per coprirsi.

«non farlo, non nasconderti davanti a me» la rimproverò lui mantenendo però un tono molto dolce della voce, mentre si avvicinava ulteriormente.

Alice lasciò che lui si sistemasse accanto a lei, intrecciando le loro gambe e stringendola in un abbraccio. Lei appoggiò la testa contro il torso di Namjoon, baciandogli dolcemente il petto, le sembrava quasi che si stessero dicendo addio in quel momento.

«forse non è il nostro momento» le disse Namjoon interrompendo quel silenzio che stava dilaniando entrambi nel profondo.

«come fai a dirlo?» gli chiese prima che le si spezzasse la voce in gola.

«se fosse davvero il momento giusto, non avremmo paura di fare del male ad un'altra persona, perché non ci sarebbe nessun'altro a parte noi»

«quindi è finita?» domandò Alice consapevole del fatto che entrambi conoscevano già la risposta a quella domanda.

«sì», sussurrò Namjoon prima di baciarle la fronte.

Restarono abbracciati a baciarsi ed accarezzarsi in quel letto fino al mattino seguente, poiché per entrambi era scontato ma allo stesso tempo molto difficile dover accettare il fatto che in quel momento non potesse esserci un futuro per loro.

Nessuno dei due voleva ferire Jimin; Namjoon non voleva farlo, per via del profondo legame di amicizia che aveva con lui, ed Alice perché in fondo provava qualcosa per lui, un sentimento magari diverso da quello che riservava a Namjoon, ma comunque più potete di una semplice amicizia.

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