Capitolo 7

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La mattina dopo erano tutti riuniti a colazione, ma mancava soltanto Zoro.
-Quella sottospecie di Marimo, se lo prendo giuro che...- si infuriò Sanji per il suo ritardo.
In quel momento il diretto interessato entrò in cucina con una mano dietro la schiena.
-Finalmente!- esclamò Nami. -Sei in ritardo e...- lui non le prestò attenzione e, senza rivolgere parola a nessuno, andò da Robin e le diede quello che teneva nascosto dalla sua schiena: una bellissima rosa rossa. La donna divenne dello stesso colore del fiore. Non si aspettava che facesse qualcosa in presenza degli altri, non dopo che le aveva detto di aspettare a dirlo a qualcuno.
-Che fai Zoro?- gli sussurrò.
-Glielo facciamo capire.- le rispose lui.
Robin non capiva il suo comportamento ma fece come diceva lui e mise la rosa vicino al suo piatto.
Zoro si rivolse a Sanji che era seduto di fianco alla sua donna. -Togliti da lì, sopracciglio a ricciolo.-
Sanji era infastidito. -E perché dovrei, Marimo? Già ti sei permesso di portare una rosa alla mia dea, come osi pretendere di sederti di fianco a lei???-
-Non è tua.- disse in risposta lo spadaccino. Sanji aveva già capito e scoppiò in lacrime.
-Non è giuuusto! Un bel fiore come te, Robin, non merita di stare con quell'alcolizzato!- si lamentò piangendo il Niagara II.
Gli altri della ciurma erano un po' straniti e divertiti allo stesso tempo.
-Beh, Zoro è colpevole di un reato: ...- disse Robin con un sorriso guardando il fidanzato.
Lui sbarrò gli occhi e le fece cenno di smettere. Lei continuò il suo discorso -... ha rubato il mio cuore.- detto ciò, si alzò da tavola e diede un bacio sulle labbra allo spadaccino, che ricambiò. Tutti esultarono felici e applaudirono. Solo uno non era molto felice: Franky batteva le mani senza entusiasmo e il suo sorriso era forzato.
-Beh, se questo è il momento delle dichiarazioni...- disse Nami alzandosi da tavola. Si diresse verso Luffy, lo prese per la maglietta e lo baciò sulle labbra. Lui non se lo aspettava e dopo un attimo di sorpresa rispose al bacio della navigatrice. Poi si staccarono e Luffy disse. -Ti amo Nami.- lei rispose baciandolo di nuovo.
-Waaa! Entrambe le mie dee si sono fidanzate, ma non con meeee!- si lamentò Sanji trasformando il Niagara II in Niagara III.
-Allora oggi si festeggia alle nuove coppie!- esclamò Usop.
-Yhohohoho! Alla musica ci penso io!- ribatté Brook. E tutta la ciurma fece festa quella mattina. Le due coppie ballarono quasi tutto il tempo (Zoro non aveva mai ballato il vita sua, quindi si lasciava guidare da Robin). Spesso lo spadaccino chiedeva alla donna se era stanca, se voleva riposarsi, ma lei scuoteva la testa e lo incitava a ballare ancora.
Sanji aveva preparato un grandissimo banchetto squisito e ci provava un po' meno con Nami e Robin, ora.
-Diamo la notizia del bambino, Zoro?- sussurrò Robin mentre ballavano insieme. -Secondo me è giusto che lo sappiano e poi in combattimento sapranno come comportarsi no?-
Lui era un po' titubante. Robin aveva ragione, in fondo è giusto che anche gli altri lo sappiano visto che fanno parte della stessa squadra. Ma l'unico problema era sempre Franky. Avrebbe dovuto dirlo a Robin, ma non sapeva mai in che modo.
-Hai ragione.- le disse lui. -Però lo facciamo a cena questa sera ok?-
Lei gli sorrise e gli diede un bacio sulle labbra e continuarono a ballare e festeggiare.

Robin era seduta su una panchina a riposarsi: aveva ballato tantissimo, ma ora doveva proprio riposare, era sfinita. Arrivò Nami con un bicchiere in mano e si sedette accanto a lei.
-Sei già stanca?- chiese all'archeologa.
-No, è solo che...- si fermò appena in tempo. -... ho mangiato troppo, quindi sono appesantita.- mentì Robin.
-Okay!- disse Nami. -Tieni questo, torno a ballare con Luffy!- aggiunse dandole il suo bicchiere e tornando sulla pista da ballo.
Robin appoggiò la schiena contro la parete e mise una mano in grembo.
"Spero che tu possa avere un'infanzia migliore della mia." pensò. "E ti prometto che farò qualunque cosa per renderti felice."

Durante il pomeriggio venne concesso alle due coppie di passare un po' di tempo da sole; Luffy e Nami si chiusero nella stanza delle ragazze mentre Zoro e Robin andarono in palestra.

Il ragazzo di gomma e la navigatrice si chiusero dentro la camera di quest'ultima.
-Nami, volevo chiederti...- cominciò lui. -Quello che hai fatto questa mattina... insomma... lo pensavi davvero?-
La ragazza notò che Luffy era leggermente arrossito. Si avvicinò a lui. -Ho come la sensazione che uno stupido come te non abbia capito, quindi vedo di spiegarmi meglio.- gli mise le mani sulle spalle e lo baciò appassionatamente. Lui rispose al suo bacio e intrecciarono le lingue. Poi si staccarono e Luffy le disse. -Ora sei stata più che chiara.-
Prese in braccio la ragazza e la distese sulla scrivania dove disegnava le carte nautiche e ripresero a baciarsi. Poi lei si staccò e spinse in dietro il ragazzo che atterrò disteso sul letto di Nami; la navigatrice si sedette e appoggiò la testa di Luffy in grembo.
-Era da tempo che volevo dirtelo ma tu sei troppo stupido e non capisci niente di amore!- disse la ragazza con una nota di rimprovero nella voce.
-Beh, anche tu mi piaci da tempo.- ribatté lui. -Ma mi picchi sempre quindi non capivo se mi volessi bene!-
-Sciocco...- Nami aveva le lacrime agli occhi per la gioia. -È da quando sono entrata nella ciurma che ti amo!- lui allungò il collo grazie al suo potere e baciò la ragazza sulle labbra. Le lacrime di gioia della ragazza scivolarono sulle guance di Luffy, ma non gli importava: ora era con la ragazza che amava e questo era importante.

Robin si sedette sui divanetti lungo la periferia della palestra mentre Zoro chiudeva accuratamente la porta a chiave. Poi andò dalla donna e i loro viso si sfiorarono.
-Allora, futuro padre...- disse lei marcando le ultime due parole. -Cosa vogliamo fare in questo pomeriggio da soli?-
-Futura madre- disse lui in risposta alla sua provocazione. -ti lascio carta bianca.-
Robin sorrise e due braccia comparvero sulla schiena di Zoro che gli spinsero la testa verso quella dell'archeologa e i due si unirono in un bacio passionale che durò un paio di minuti. Finché riprendevano fiato Zoro si sedette accanto a Robin e le accarezzò il grembo.
-Tu cosa vorresti che sia? Un maschio o una femmina?- chiese la donna a bruciapelo.
-Mi piacerebbe un maschio- disse lui.
-Così diventerà forte come come il suo papà e potrò allenarlo insieme a me. Magari sarà lui a sconfiggere Mihawk, un giorno...- l'ultima frase la disse quasi sottovoce. -Ma anche una femmina andrà bene.- si affrettò ad aggiungere guardando Robin.
-Ecco, appunto...- cominciò Robin guardando in basso. -Chopper l'altro giorno mi ha fatto una visita più accurata per controllare se stesse bene...-
-Sarà male??- chiese preoccupato Zoro.
Robin sorrise. -No no, ha detto che sta crescendo sana!-
A Zoro si illuminò il viso. -È una femmina!- esultò.
Lei abbassò il capo. -Mi dispiace, tu hai appena detto che avresti preferito un maschio...-
Lui la interruppe. -Meglio la femmina. Così ogni volta che la guarderò vedrò te.- poi la baciò delicatamente sulle labbra e Robin rispose.
Poi a Zoro venne in mente una cosa.
-Robin...- disse serio. -Devi dirti una cosa importante.-
La donna si fece attenta.
-Io fatto è che...- lo spadaccino venne interrotto. La luce nella palestra si spense improvvisamente.
-Che succede?- domandò lui. Uscirono dalla palestra e andarono sul ponte tenendosi per mano. Poco dopo arrivarono anche Luffy e Nami.
-Anche a voi è saltata la corrente?- chiese il ragazzo di gomma.
-A quanto pare è saltata in tutta la nave.- disse Robin guardandosi in giro. Era tramonto inoltrato e si stava facendo buio. Dalle finestre della nave non proveniva alcuna luce. E neanche alcun rumore.
-Non vi sembra strano tutto questo silenzio?- chiese Nami con voce un po' tremante.
-Meglio se andiamo a vedere se gli altri stanno bene.- concluse Zoro.
-Robin, con il tuo potere non riesci a vedere dove sono gli altri?- ipotizzò Nami.
-Ho provato a sbirciare nelle stanze ma è tutto buio.- rispose la donna.
Poi sentirono un rumore proveniente dalla sala da pranzo.
-Luffy, vai prima tu!- la navigatrice spinse avanti il capitano e vi si nascose dietro.
-Ehm, okay...- disse lui. Aprì la porta della cucina e urlò dentro: -Ragaaazzi! Dove siete?-
Improvvisamente le luci della cucina si accesero e saltò fuori il resto dei mugiwara.
-Piccioncini, era ora che vi scollaste l'uno dall'altra!- li accolse Usop.
-E ora guardate che magnifica sorpresa vi abbiamo preparato!- disse Chopper saltando in braccio a Robin. Sulla nave si illuminarono dei cuori fatti con le lucette rosse di Natale.
-Che meraviglia!- esclamarono le ragazze accoccolandosi ai partner.
-Io ho preparato una cenetta con i fiocchi per festeggiare!- disse Sanji e invitò tutti a sedersi a tavola.
Dopo cena Franky andò al timone senza farsi notare. Non sopportava più di festeggiare il fidanzamento della sua Robin con un altro. Ma a riscaldare il suo cuore sono i suoi sorrisi, è evidente che lei è felice con lo spadaccino.

-Omioddio Robin come sono felice!!!- strillò Nami abbracciando l'amica.
Tutti i mugiwara erano felici della splendida notizia che Zoro e Robin avevano appena detto.
-Yhohohoho!- disse Brook. -Quindi l'avete fatto!-
-IDIOTA DI UN PERVERTITO!- gridarono Nami e Sanji, la prima con un pugno e il secondo con un calcio sul cranio dello scheletro.
-Non osare pensare queste cose riguardo la mia cara Robin!- gli gridò contro il cuoco. -Anche se...- si fermò un attimo a pensare con il suo solito sguardo perverso.
-STUPIDO!- disse Nami facendo un bel bernoccolo anche sulla testa di Sanji.
-Pensate solo a questo voi maschi!-
Usop e Luffy invece erano sbalorditi.
-Avremo un nuovo membro nella ciurma!- esultò il capitano festoso.
Robin sorrise ma qualcos'altro attirò la sua attenzione. Mancava un mugiwara all'appello. Approfittò del momento che i ragazzi si stavano congratulandosi con Zoro per uscire.

Fuori aleggiava una leggera brezza fresca che fece rabbrividire la giovane donna. Vide una figura imponente al timone e decise di avvicinarsi. 
-Posso sedermi?- chiese avvicinandosi alla seduta vicino al timone.
Il cyborg, preso di sorpresa si girò a vedere chi fosse arrivato.
-Oh, sì certo.- disse voltandosi per nascondere il rossore alla vista dell'archeologa.
-Che fai qui tutto solo?- chiese Robin dopo un po' di silenzio.
-Sono venuto a controllare se la Sunny procedeva nella giusta rotta.- improvvisò.
La donna non era molto convinta della sua risposta.
-Ultimamente mi sei sembrato meno partecipe del solito.- disse. -Almeno in mia presenza.- aggiunse.
Franky strinse le mani attorno al timone; Robin aveva toccato il punto dolente.
-Meglio che torni dentro, oppure prenderai freddo.- disse il cyborg con tono distaccato.
Ma Robin si alzò e gli andò vicino.
-Perché sei così? Non ti ho fatto niente...-
Lui si girò di scatto. -Tu no. Ma lui si...- disse indicando con un cenno Zoro che stava litigando con Sanji e le loro urla si sentivano fino a fuori.
-Avete litigato?- chiese la donna.
-C'è una cosa che ci contendiamo, ma pare abbia vinto lui...- disse Franky amaro.
-Non capisco di cosa tu stia parlando...- disse la donna.
Il cyborg la guardò negli occhi. -Pensavo che fossi più intelligente...- disse freddo. -Ma evidentemente mi sbagliavo.-
In quel momento Robin capì tutto e si sentì una stupida. E un'idiota. Per tutto il tempo si era preoccupata di cogliere qualche segnale da Zoro, ma non si era mai preoccupata dei sentimenti degli altri, in particolar modo quelli del cyborg.
-Tu mi piaci, Robin. Ma so che non potrai essere mia perché tu ami lo spadaccino e rispetto questa tua scelta. Spero che tu possa essere felice.- disse Franky.
Robin si sentiva più confusa che mai. La vista le si stava appannando e i suoni e i rumori erano sempre più lontani. Riuscì a distinguere un urlo che la chiamava, forse Nami, forse Zoro, prima che divenne tutto nero.

Robin aprì gli occhi. Era nella sua stanza, distesa sul suo letto. Si guardò intorno e vide Zoro che dormiva seduto su una sedia accanto a lei. Allungò un braccio e gli accarezzò la guancia. Subito lo spadaccino si svegliò.
-Robin, come stai?- chiese quando vide la sua ragazza sveglia e sorridente.
-Bene, sento solo la testa pesante...-
Zoro le diede un bacio delicato sulle labbra. -Eri con Franky, giusto? Che ti ha fatto? Giuro che lo ammazzo.- si arrabbiò.
L'archeologa lo fermò prendendolo per mano. -Lui non... mi ha fatto niente...- disse. -Sto bene.- Zoro si rilassò e si sedette sul letto di fianco a lei, facendole compagnia il resto della sera.

Salve, bella ciurma! Come sono andati gli inizi di scuola? Volevo dirvi che non aggiornerò così spesso come d'estate ma avendo i compiti e lo studio aggiornerò comunque, ma meno frequentemente (così vi lascio in suspance per più tempo😉).
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto (ho inserito anche della LuffyxNami)

ATTENZIONE IMPORTANTE
Vorrei cambiare il titolo della storia, e sarebbe "Cento mani e tre spade [ZoroxRobin]" che ne pensate???

Fatemelo sapere nei commenti!😘

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