Capitolo 12.

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La sera seguente...

*POV'S MATTIA*

"Tutto bene?" Domanda Stefano.

"Sì, grazie... Tu?"  Annuisce. 

"Si vede che stai bene!" Mi prende in giro Mirella facendo sorridere tutti.

"A me piace Valeria" Commenta Valentina. 

"Io mi astengo... Non la conosco bene!" Sorride Mathilde. 

"Oh, andiamo!" Le da una pacca sulla spalla Vale facendola sorridere. "E' simpatica! E poi ci tiene a lui"

Alzo la testa di scatto:"Come lo sai?" 

Cala il silenzio, lei abbassa la testa ridendo, poi la rialza. 

"Perché si vede" Sorride.

"Da cosa?" La incalzo.

"Da come ti guarda, scemo" Inizia a ridere. "Dovevi guardarla negli occhi ieri mentre l'accompagnavo e parlavo di te... Mi ha chiesto se mi piacevi!"

"Uhh!" Parte all'attacco Mirella.

Io non so che cosa dire. 

"E tu? Insomma, ti piace?" E' Jacopo.

"E' bellissima, sì... E poi è simpatica e intelligente... Ma è anche molto sensibile e io..."

"Tu anche lo sei!" M'interrompe Mathilde guadagnandosi un'occhiataccia. "Ho detto la verità!" Continua peggiorando la situazione.

"Beh, tanto è nel gruppo! Ci passiamo del tempo insieme, tu più di noi... E poi si vede! No?" Alza le spalle Stefano.

"Tu sei sempre così sbrigativo!" Commenta Mirella facendo ridere tutti.

"No, però ha ragione.." Rifletto.

"Vuoi davvero dare ragione a Ste?" Mi guarda sbalordita.

"Quando mai non lo fa?" Ride Mathilde.

"Voi siete pazzi... E io me ne vado" Si alza la riccia facendo ridere tutti.

"No, ma dai, aspetta!" Esclamo ridendo.

"No, devo andare sul serio... Oggi tocca a me cucinare a casa!" Spiega.

"Ah allora ciao" La saluto.

"Salutami i tuoi!" Esclama Mathi mentre si salutano. 

"Sarà fatto baby" Risponde lei uscendo dopo averci salutati una volta per tutti.

"Sì, vado anch'io" Fa Jacopo alzandosi.

"Mi avete convinto" Rido alzandomi anch'io. 

Ci salutiamo e ognuno va a casa propria.

All'alba delle sette torno nel mio appartamentino e vado ad aprire il frigorifero seguito dal mio coinquilino.

"Che c'è da mangiare?" Fa con gli auricolari nelle orecchie.

"Omelette... O frittata... O uovo all'occhio di bue... Oppure strapazzate con bacon, scegli!" Lo prendo in giro mostrandogli la confezione di uova con letteralmente due uova all'interno.

"Dai, ho capito..."   Prende il cellulare guardandomi storto.

"Fra, avevi detto che saresti andato tu!" Gli ricordo.

"Ah è vero!" Ride. "Dai, faccio un salto domani a far la spesa, che finisco di lavorare presto"

"Okay... La settimana prossima tocca a me quindi... Aspetta che lo segno" Prendo una penna e vado a scriverlo sul calendario.

"Bravo" Commenta facendo il numero della solita pizzeria.

"Salve, vorrei ordinare una pizza" Lo guardo storto e lui ride. "Okay, due" Sorrido.

"Tanto le uova sarebbero spettate a te!"

"Non puoi! Sai che sono intollerante!" Esclama mentre io alzo un sopracciglio in risposta.

"Oh, no non dicevo a lei! Mi scusi.." Fa portandosi una mano alla fronte mentre io scoppio a ridere.

"Idiota!" Rido prendendolo in giro.

"La finisci?!"  Lo guardo divertito sentendo dall'altro capo la signora che risponde:"Veramente sei tu che hai chiamato!"  E mi piego in due.

"No... Cioè, sì... Mi scusi, ho un coinquilino imbecille! Comunque sia, volevo ordinare una pizza"

"Due" Urlo continuando a ridere.

"Dai, due. Due pizze. Una margherita e l'altra americana"

"D'asporto?"

"Sì, grazie"

"Saranno lì in un attimo"

"La ringrazio... E scusi ancora!" Mette giù scoppiando a ridere. "Vaffanculo"

"Occhio che è ancora in linea" Lo prendo in giro mentre lui controlla preoccupato, per poi guardarmi malissimo. 

"Questa me la paghi" Fa andando su whatsapp. "Raga... Vi dispiacerebbe se ci fosse un membro in meno negli sbandati? Io Mattia lo faccio fuori" Manda l'audio facendomi ridere.

Subito arriva un messaggio di Valeria: >>Perché? Cos'è successo? Ahahah 

Stefano si alza e scappa via, io lo inseguo.

"Ma sei stupido?!" Esclamo ridendo.

"Me n'ero dimenticato! Dai, neanche tu te ne ricordavi che adesso c'è anche lei!" 

"E invece sì!"

"Beh, sai come si dice... Ops!" Ridiamo.

"Massì..." Prendo il telefono. "No, è che ne abbiamo combinato un'altra... Ma ora è tutto a posto, tranquilli"

Jacopo:

>>Cioè? Che avete fatto?

"Abbiamo chiamato la pizzeria..." Inizio e Ste sottolinea: "Io ho chiamato la pizzeria e questo mi ha fatto fare una figuraccia"

Marta:

>>Ahahaha ma poverino.

Valentina:

>>In che modooo 

Ora lo voglio sapere ahahah

Stiamo raccontando l'accaduto quando suonano alla porta.

"Vado io" Fa Stefano con i soldi dandomi la possibilità di proseguire.

"E la pizza va a me!" Dice scappando in camera.

"Balordo!" Gli urlo dietro.

Arrivano altre notifiche. Torno in cucina con la mia pizza e controllo. Oh no...

Ci guardiamo e ridiamo.

"Ma tu sei stupido forte!" Esclama. "Hai messo anche la parte della pizza nell'audio!" Inizia a ridere.

"Cosa?!" Dico ascoltandolo. Effettivamente il memo vocale si conclude con il mio bellissimo urlo "Balordo!" . Avendo constatato ciò inizio a ridere anch'io  e controllo i messaggi.

Mirella:

>>Insomma raga, tutto nella norma.

Mathilde:

>>Balordooo 

Ahaahahahah Mat mi spezzi

Valeria:
😂😂😂😂😂

Stiamo mangiando, ha appena ripreso il cellulare.Dopo qualche minuto ricomincia.

"Fra..." Ride. "Ricordi che ti voglio bene?" 

"Cos'è successo ancora?" Lo guardo spazientito.

"Niente" Sottrae il mio telefono e continua a sorridere.  "Ma tu dimmi che te lo ricordi"

"Cos'hai fatto infame?" Inizio a spaventarmi tentando di riprendermi il cellulare.

"Tu dimmi sì, mi ricordo che ti voglio bene" Continua cercando di trattenere una risata.

"Sì, mi ricordo che ti voglio ammazzare" Sorrido.

"No, sono serio" 

"Anch'io! Dai, dammi sto telefono!" Gli porgo la mano. Vedendo che si rifiuta lo guardo. No... Non può averlo fatto. 

"Le hai scritto" Sussurro con un filo di voce.

"Cosa? No! Sei stupido? Come ti salta in mente?" Fa fingendosi offeso restituendomi il cellulare. "Mi son semplicemente dimenticato che ci fosse anche lei nel gruppo"

Fisso il cellulare per poi scoppiare a ridere.

"Ma sei stupido? Dai, passa" Me lo restituisce ed io vado a controllare. Ha mandato delle risate. Riascolto l'audio, e intanto fisso il suo messaggio.

"Secondo te ha riso davvero?" Lo guardo incerto.

"Amico... Ma che ti è successo?" Mi si avvicina poggiandomi le mani sulle spalle: "Chi è questa e cosa ne ha fatto del mio fra?" 

"Dai, smettila" Sorrido tornando a sedermi. "E comunque ti ho fatto una domanda" Gli faccio notare mangiandomi un'altra fetta di pizza.

"Non lo so, Mat... Sì, magari ha riso davvero! Perché?" Torna a sedersi. "Sei davvero così andato?" 

"Ehy!" Alzo la voce. "Io non sono andato proprio da nessuna parte" Faccio in tono serio.

"Sì, soprattutto con quello sguardo e quel sorriso... Guarda che è bellissimo, eh? Siamo tutti felicissimi per te! O forse dovrei dire per voi"  Per voi... Queste ultime parole mi lasciano stupefatto. Inizio ad immaginarla... Che bella dev'essere quando dorme, magari tra le mie braccia. 

Oppure che bello sarebbe stare veramente con lei, intendo vederla sorridere e poterle baciare quelle labbra piccole e perfette. Guardarla negli occhi mentre si imbarazza e scappa via, andare a rincorrerla, prenderla in braccio e baciarla. Vederla sorridere tra un bacio e l'altro, sentire le due braccia intorno al mio busto al mattino perché si è svegliata ed è venuta in cucina mentre stavo preparando la colazione, oppure viceversa... Magari mentre indossa una mia felpa...

"Guarda, il telefono vibra!" Subito controllo il cellulare... Che è appena morto. Alzo lo sguardo e Stefano fa:"Ah no, è solo scarico... Ops" Sorride. "Ma almeno ti ho riportato alla normalità!" 

"Già..." Mormoro andando a caricarlo.

"Comunque..." Finisce la sua pizza e poi sparecchia. "Non ti facevo così cotto: forse è ancora più problematica del previsto!" Scherza andando a sedersi sul divano.

"Ma smettila!" Lo guardo male per poi finire la pizza e buttare il cartone. Mi alzo e vado a cercare il caricatore in camera. Una volta trovato, prendo il cellulare e inizio a caricarlo, poi seguo il mio amico sul divano. "Film?" 

"Okay" Accende il pc.

"Domani usciamo?" Propone.

"Sì, ci sta" Annuisco prendendo il telecomando premendo un tasto a caso. Inizia "Gomorra". Ci scambiamo un'occhiata e alla fine optiamo per questo.

*POV'S VALERIA*

"Ciao, eh" Sento davanti a me. Alzo la testa e vedo mamma.

"Ah... Ciao! Com'è andata oggi?" Domando.

"Valeria... Tutto bene? Mi hai salutata e mi rifai la stessa domanda da tre ore!" Mi fa notare.

"Ma seriamente?" La guardo allibita per poi guardare Stefania che si è fermata a cena da noi. Sorride.

"Tu sei fuori" Mima con tanto di gesto.  Prendo il cellulare e lo scuoto di fronte a lei, che capisce. Si porta una mano alla fronte con fare teatrale, allora le tiro una mollica di pane e iniziamo una battaglia fino a quando non arriva papà.

"Ops" Scoppia a ridere la mia amica guardando la tovaglia cosparsa di briciole facendomi fare lo stesso.

Quando mia madre torna con i piatti ci guarda allibita, ma fa finta di niente.

"Mamma, oggi sparecchiamo noi e poi usciamo" Sorrido sperando di tirarla su di morale.

"Mi sembra un'ottima idea" Fa lei.

"E dove andate?" Chiede papi.

"Ancora non lo so..." Penso.

"Io un'idea ce l'avrei..." Sorride la mia amica guardandomi con una finta espressione da angioletto dipinta sul volto. "Tanto tu sai dov'è, no?" Ammicca.

"Non so di cosa tu stia parlando, forse ... Oh mio dio! Sei già ubriaca?" La prendo in giro facendola ridere e guadagnandomi, al tempo stesso, un'occhiataccia da parte dei miei.

"Valeria!" Esclama mia madre.

"Ma no, tranquilla" Ride la mia amica. "Tanto oramai ci conosciamo..."

"Comunque sì, so dov'è... E ci sto" Faccio iniziando a mangiare mentre lei sbarra gli occhi.

"Sei seria?" Domanda sconvolta.

"Sì!" Esclamo senza problemi. "Perché?" Sorrido con aria innocente.

"Oddio... Ne prevedo delle belle!" Commenta facendomi ridere.

"Che state architettando?" Ci guarda con aria divertita papà. Fingiamo di non badarci, ma lui continua. "Pronto!!! C'è nessuno?" Scoppiamo a ridere. Mi arrendo.

"Andiamo da una parte" La guardo. "Non c'è bisogno che sappiate dove, conosciamo bene il posto" Porto una forchettata alla bocca.

"Tu più di me" M'incalza. Le tiro un calcio da sotto il tavolo.

"Ohy!"

"Ma sei stupida?" Sussurro avvicinandomi facendola scoppiare a ridere.

"Tu sei cretina!"

Ci guardiamo e scuotiamo la testa continuando a sorridere.

"Andate a ballare?" Domanda papà. 

"Sì" Risponde la mia amica senza darmene il tempo.

"Ho proprio voglia di ballare" Continuo ironica. (Ironia che, per fortuna, i miei non colgono)

"Eh lo so" Risponde Stefy allo stesso modo facendomi ridere.

"Dai muoviamoci" Dico affrettandomi a mangiare visto che sono già le nove meno venti.

"Oh, hai ragione!" Fa lei allo stesso modo.

Finiamo in fretta, dopodiché corriamo in camera mia.  

"Come ti vesti?"

"Appunto" Sorrido.

Opto per una t-shirt bianca con le scritte nere, abbinata a jeans, scarpe e (ovviamente) borsa dello stesso colore.

"Secondo te ci sta?" Mi guardo incerta.

"Sì" Commenta sincera. "Ora però andiamo"

"D'accordo" Prendo la borsa ed esco.

Salutiamo i miei sulla porta, poi ci incamminiamo.

"Aspetta, ma prima chiamalo" Osserva. La guardo.

"Dici?"

"Eh sì!"

"Hai ragione..." Prendo il cellulare e faccio uno squillo. Risponde subito.

"Pronto?" 

Guardo la mia amica sorridendo quasi paralizzata.

"Muoviti!!" Mi fa notare ed io mi sblocco.

"Ciao! Disturbo?"

"No, dimmi"

"Senti... Che fai stasera?" 

"Ehm... Niente di ché, tu?"

"Io stavo facendo un giretto con una mia amica e, visto che siamo nelle vicinanze, avrei pensato di fare un salto... Per te è un problema?"

"No, assolutamente. C'è anche il  mio coinquilino! Vi aspettiamo"

"Ottimo! A fra poco!" Sorrido.

"A dopo" Chiude.

"Ha detto di sì?"

"Sì!!" Esclamo saltellando. "Dai, muoviti!" Le afferro il polso e comincio a correre.

"Aspetta!" Mi raggiunge. "Tu sei scema! Calmati!" Sorride. 

"Ah giusto" Prendo un bel respiro e ripartiamo con più calma. Dopo un quarto d'ora di film mentali e lei che a momenti mi abbandona, finalmente arriviamo a destinazione.

"Suona tu" Mi metto dietro di lei.

"Ma sei scema? Tutto questo casino e poi non hai neanche il coraggio di premere un bottone?" Alza un sopracciglio.

Faccio cenno di no portandomi le mano alla bocca.

"No! Non mangiarti le unghie!" Mi ammonisce.

"Ho smesso di farlo a dieci anni" Le ricordo serrando gli occhi in due fessure, per poi suonare.

"Sì?"

"Valeria" Rispondo. Apre.

"Carina ad includermi" Sussurra Stefania in tono ironico.

"Shh, è uguale dai" Rido. "Tanto lo sa" 

"Sì..." Chiude il cancello.

Arrivate alla porta veniamo accolte da Mattia e Stefano, entrambi sorridenti e super cordiali.

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