Chi sono i veri trogloditi?

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La terribile donna conosciuta nella galassia col nome d'arte di Kasumi era circondata da trogloditi gorilla che schiamazzavano dagli alti dei loro spalti. No, non è una metafora per indicare i rozzi uomini della sua vita, ma che proprio era finita su un pianeta abitato da gorilla senzienti e adesso ne era completamente circondata. In un'aula di tribunale per giunta.

A quanto pare la accusavano di aver ammazzato il loro capo spirituale con l'atterraggio della sua navetta da ricognizione.
Beh, non che fosse una così grave perdita, morto un Papa se ne fa un altro, no? O almeno, questa era la filosofia di Kasumi, i gorilla ne avevano decisamente un'altra come constatato...

E così eccola in mezzo a loro, in quello che doveva essere un rudimentale tribunale scavato nella roccia, circondata da gorilloni urlanti che sputavano quando parlavano.

Un grugnito e il rumore d'un martelletto si udirono per la sala e subito nella grotta calò il silenzio.

-Che la convenuta Lady Kasumi qua presente si faccia avanti! - le intimò il giudice.

-Ah, finalmente qualcuno che parla la mia lingua! - esclamò colma di felicità la donna.

-Silenzio. - e le sbatté il martelletto in testa – Mi faccia continuare. Allora, dicevo, oggi si apre il processo a carico dell'imputata per l'assassinio del nostro Sommo Sacerdote. La convenuta ha il potere di difendersi da sola visto che tutti gli avvocati si sono rifiutati di intervenire...

-Ah bene!

-...dovrà parlare nella nostra lingua.

-Ah male.

-La parola all'imputata! - e, sbattuto due volte il martelletto sul suo bancone e uno sulla testa della donna, le fece un cenno con la testa.

Kasumi, per niente intimorita della cosa, fece la faccia da poker meglio riuscita nella storia della Galassia e si schiarì la voce, pronta, con la solita faccia tosta che la contraddistingueva, di iniziare il miglior discorso difensivo mai creato.

-UH-OH* – disse ad alta voce.

Subito si sentirono grida e fischi per la sala.

-OH OHHH OH** – e, a quelle parole, calò nuovamente il silenzio mentre i Saggi là presenti iniziavano già a pendere dalle sue labbra.

-UHH OHUH OHOH*** !

Il giudice si portò una mano al mento, annuendo a quelle sue parole. Adesso anche la sua attenzione era stata catturata.

"Cazzo, che sto dicendo?! E perché adesso sembrano così interessati??" si urlò nella mente, dubbiosa sull'intera vicenda, ma, nonostante tutto, continuò imperterrita col suo articolato discorso.

Traduzione: *«sono innocente!»

**«egregi Signori della Corte, Signor giudice...»

***«oggi sono qua e ho deciso di affrontare a viso aperto la questione per dimostrarvi le ragioni alla base della mia innocenza.»

E, fattasi portare una lavagna, iniziò a disegnarvi sopra elaborate formule chimiche e di fisica quantistica mentre continuava a parlare: - OOOOH UHUH*.

Traduzione: *«...e quindi, prima che me ne rendessi conto, la terribile collisione avvenuta con quel meteorite...»

Infine, dopo più di due intense ore di spiegazione, disegnò sulla lavagna una freccia verso il loro pianeta.

-UHO**.

Traduzione: **«...infine, è avvenuto il mio schianto».

A quelle parole si levarono applausi e urla concitate dall'intera sala, anche gli Anziani e i giudici erano convinti della cosa e si lanciavano occhiate compiacenti.

"Ma che cavolo ho detto?!", si chiese la donna mentre faceva un sorriso tirato. 

Alla fine Kasumi venne rilasciata dopo averli imbrogliati per bene. E già che c'era si fece dare anche i tesori della loro tribù.

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