Cara Amina,
Quando domattina ti sveglierai, non mi troverai. Mi deve credere se ti dico che separarmi da te mi costa un dolore terribile. Te lo confesso, quando tua padre mi chiese di essere tua amica, accettai per avere un lavoro. Non sapevo cosa volesse dire avere un'amica, e tu mi facevi paura, con tutti i tuoi capricci e i tuoi giochi sfrenati. Ma poi ho imarato a conoscerti, ad apprezzarti, e mi sei diventata cara. Stare con te, condividere giochi e fantasie, mi hai fatto crescere, mi hai trasformato da quel manichino senza sentimenti e senza ricordi che ero nella persona che sono diventata. Ti sono debitrice di questa mia nuova vita. Ed è per questo che mi sento una codarda ad andarmene di notte senza dirti niente. Ma so che  non capiresti,e forse avresti anche ragione. E si ti guardassi in faccia, mi verrebbe meno il coraggio di fare quello che devo.
Amhal ha bisogno di me. E io, l'hai visto, senza di lui non riesco proprio ad andare avanti. Ho cercato di spiegartelo, l'altro giorno. Solo io lo posso salvare Amina, e solo lui può salvare me. Ci apparteniamo in un modo cosi intenso che forse  neppure comprendiamo fino in fondo. Siamo l'uno dall'altra. E io devo andare.
Ti prego, perdonami. Non è un addio. Se mi vorrai ancora, quando tornerò -perché ti giuro che lo farò -sarò pronta a ricominciare da qui, da queste terribile momento in cui sono costretta ad abbandonarti. Se la sola amica che abbia mai avuto e mi mancherai, terribilmente.
A presto, 
                                                  Adhara

Le leggende dal mondo emerso-il destino di Adhara-scritto  da Licia Troisi