Capitolo 5

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Le ore passano in fretta e in quella di disegno colgo l'attimo prima di iniziare per fare un suo ritratto.E' difficile nasconderglielo perché si gira in continuazione,così alla fine lascio perdere(continuerò domani!)

*SAMANTHA'S POV*

Inutile dire che Mike non sta disegnando il vaso con la natura morta,ma...Continua a guardare fuori dalla finestra.Mi volto e vedo l'albero ancora spoglio nonostante siamo ai primi di aprile che sta ritraendo.Che sia triste?Ma se prima questo ragazzo sembrava la persona più felice della Terra!

Butto la testa sul banco disperata,quando noto un altro foglio,quello su cui sta realmente lavorando. Scorgo un viso...No,non è possibile che stia disegnando me,insomma:lui mi odia!

Lo guardo confusa e lui mi sorride avvicinandosi:-Dimmi.

<Non t-ti ho chiamato>

-Lo so,ma sembra che mi dovessi dire qualcosa. Dice allargando il sorriso.-Sembri molto confusa.

<Posso vedere cosa stai disegnando?>Chiedo incerta,ma lui risponde prontamente:-Quel che vedi!    Mostrando il foglio con la natura morta.

<Non sono stupida,lo vedo il foglio che hai sotto a quello!>

Diventa serio,ma poi abbozza un mezzo sorriso:-Sei furba,osservatrice!

<Grazie,ma...Non cambiare argomento.Posso vedere l'altra tavola o no?>

-Ragazzi basta parlare.Portatemi i vostri disegni,deduco che siate a buon punto,visto che chiacchierate! Tuona la prof facendoci sobbalzare sulle sedie.

Ci alziamo e portiamo le tavole.Tento di sbirciare sul suo banco,ma lo trovo vuoto.Come ha fatto? Lo guardo e lui sorride:-La fortuna di avere un sotto banco!

Sul serio?!L'unico banco,di tutta la classe,che possiede una struttura sotto...E' capitato a lui?!Oh,accidenti!...Non vedrò mai quel disegno.

Torniamo indietro e Mike scrive sul banco "Te lo farò vedere,lo prometto"

<<Okay>>Aggiungo sotto.

Continuiamo a lavorare fino alla fine dell'ora,poi li mettiamo tutti insieme nella cassettiera della classe e torniamo ai posti tirando fuori il materiale dell'ultima ora:architettura.

Cambiamo aula e corriamo agli ultimi posti(io e Mike troviamo un buco accanto alla finestra) mentre i più sfigati dovranno stare in centro o,peggio,davanti!

Mentre la prof ci spiega il nuovo progetto di oggi da realizzare,io e lui prendiamo il suo quaderno e cerchiamo di continuare il testo,ma purtroppo non ci riusciamo.

Anche quest'ora suona e noi non abbiamo concluso nulla.

<Mi dispiace tanto,avrei voluto aiutarti>Cerco di scusarmi.

-Scherzi?!Non hai idea di quanto tu abbia fatto per me,dico davvero. Appoggia una mano sulla mia guancia:-Però...Non voglio farti soffrire.

<Non capisco>Dico continuando a sorridere anche se sono confusa e lui si spiega:-Sei una ragazza molto sensibile e...Io sono il classico "stronzo".Non voglio che tu continui ad affezionarti a me,quindi...Per favore,non cercarmi più.

Siamo nella stessa classe,lo so,ma...Chiederò di essere spostato,perché questo "duo" non può andare avanti. Mi bacia sulla fronte.-Scusa. Dice prima di sorpassarmi e andarsene.

Ma cos...Perché?!

Mi volto e lui non c'è già più,mi ha...Lasciata da sola.

Prendo il mio zaino ed esco,essendo rimasta l'unica in quell'aula,dove fino a qualche secondo fa stavo con il ragazzo che mi fa battere il cuore.

Torno a casa senza dire una parola,getto lo zaino all'entrata e corro in camera con gli auricolari nelle orecchie ascoltando la cover di "Walk On The Wild Side" mentre i ricordi si fanno strada nella mente.

Era solo qualche ora fa,lo so,ma fa male proprio per questo:vedere come tutto cambi in così poco tempo,poche ore,senza che tu possa fare nulla per riparare quel preciso istante, mentre il mondo ti crolla addosso a causa di un ragazzo. Sento che chiedere scusa non basterà; 

vorrei essere in grado di riuscire a far tornare tutto come prima,quando ridevamo e stavamo bene.

<<Ti chiedo scusa>> gli scrivo,ma non lo invio.

Entra mia madre:-E' pronto. Alzo lo sguardo:<Grazie,ma...Oggi non ho molta fame>

-Che cos'hai? Chiede preoccupata. Tento di rassicurarla con il miglio sorriso falso che riesco ad inscenare:<Nulla,tranquilla..Passerà>Sospiro.

-Dai,dimmi. Insiste.-Non voglio fare la mamma ficcanaso, vorrei solo vederti sorridere e se qualcosa non va...Possiamo provare a cercare insieme la soluzione!...Coraggio! Mi posa una mano sul ginocchio guardandomi speranzosa ed io mi arrendo(la conosco troppo bene).

<Mike mi odia.Siamo passati dal ridere all'odio in pochissimi minuti,ma...Nemmeno io so il perché!

Ha detto che sono una ragazza molto sensibile e che lui è il solito stronzo,che non vorrebbe farmi soffrire e che per questo motivo chiederà alla prof di spostarlo!> urlo oramai in lacrime.

-Questo non vuol dire che ti odia,anzi! Sorride-Quel ragazzo ti vuole benne,l'hai sentito.Si vuole allontanare per paura di ferirti.

<Ma non ha capito che verrò ferita se lui se ne andrà!> scoppio a piangere. 

-E' questo che gli devi spiegare. Risponde pacata. 

Sta scherzando,vero?!<E come?!>

-Come lo hai detto a me!      ...Fosse facile!

<Tu non capisci...> abbasso la testa asciugandomi le lacrime e lei si mette di fronte a me:-Ascolta,io ti ho dato solo un consiglio,poi sta a te se seguirlo o meno! Se questo ragazzo è così speciale come ho capito, sono sicura che capirà, se gli parlerai con il cuore.

La guardo.

<Sei sicura?>

-Sicurissima.Mi sorride abbracciandomi.

<Grazie>

-Figurati! Esce e mi lascia sola.

Dopo cena prendo il cellulare e lo chiamo,ma ovviamente non risponde.

Sciacquo il viso e mi ritrucco,prendo la tracolla ed esco.

<Vado>La saluto e mamma mi sorride strizzando l'occhio...Ah,le mamme:tutte uguali!Rido.

Arrivo davanti a casa sua e suono,risponde lui.-Sì?

<S-Sono Sam>Rispondo con voce incerta. Iniziamo bene!

Apre e quando entro in casa sua lo vedo fissare la porta severamente aspettando di guardarmi negli occhi:-Avevo detto non cercarmi più.

<Non m'importa>Reggo il suo sguardo.<Tu mi hai detto che non mi sarei dovuta avvicinare perché hai paura di farmi del male>Inizio a piangere...Ottimo,davvero! <Però non hai considerato una cosa:il male me lo fai se ti allontani!>

Resta sorpreso e si avvicina,ma mi asciugo le lacrime prima che lo faccia lui,poi me ne vado.

Sto per chiudere,quando sento una mano aprire e afferrarmi per il polso da dietro facendomi girare,ora siamo a due millimetri di distanza. Il marrone dei suoi occhi si incastra nei miei facendomi perdere un battito,proprio come in palestra.

-Perché piangi? Scherza,non è vero? <Te ne importa?>

-Certo!

<Immagino!Be',comunque sono fatti miei perché piango e...Sai che c'è?Ho sbagliato.Avevi ragione,restiamo distanti,è meglio!>Esco e scoppio in lacrime.

La port si riapre di schianto e  Mike mi trascina a sé:-Ti chiedo scusa,avrei dovuto sapere che...Ci saresti rimasta così.

Io l'ho fatto perché...Nel corso della mia vita ho visto tutti coloro che tenevano a me soffrire.Ho deluso tutti,soprattutto me stesso e non volevo deludere anche te,ma...A quanto pare ho fallito di nuovo. Abbassa la testa.-Perdonami,davvero: tu per me sei importante,perché...Sei diversa! Sorride.-Scusa se ti ho fatta soffrire,mi dispiace davvero.

<Perché mi hai baciata?>

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