Capitolo 26

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Emily's Pov

Sono con Nicholas, in questo momento e abbiamo appena varcato la soglia dell'ingresso dell'intero dormitorio, dove, ad aspettarci lì vicino, c'è la sua fantastica macchina.

Avvicinandomi sempre di più, dai finestrini dei sportelli, posso vedere il mio riflesso. Ho un bellissimo vestito rosso con lo scollo a cuore di pizzo, tengo con me una borsetta nera e ho i capelli sciolti e mossi.

Un momento! Ma... Questo vestito e questa borsetta da dove sono usciti fuori? Non mi ricordo di averli mai comprati...

Vengo scossa dai miei pensieri dal rumore che emette Nicholas sbattendo lo sportello della sua auto. Apro lo sportello anche io ed entro anch'io in macchina.

Mi sento fissata, così mi giro verso Nicholas e noto di aver ragione: mi stava fissando.

<<Cosa c'è?>> gli chiedo.

<<Svegliati, Emily, è tardi...>> mi risponde lui, con la voce di Kelly, risultando inquetante.

Mi sveglio di soprassalto, per lo spavento.

Mi giro e trovo Kelly con il telefono in mano.

Che cazzo ci fa lei con il mio telefono in mano?!

<<Finalmente ti sei svegliata! Erano già dieci minuti interminabili che ti chiamavo per svegliarti!>> esclama Kelly, mentre io la guardo male.

A quanto pare, se ne accorge, perchè mi chiede <<Perchè mi guardi male?>>

<<Che ci fai con il mio telefono in mano, scusa? MOLLALO!>> Dico io, per tutta risposta.

<<Guarda che se non l'avessi preso, a quest'ora staresti ancora dormendo con il rischio di fare ritardo con il tuo ragazzo e... addio appuntamento in pasticceria!>>ribatte lei.

<<Uno: quello non è il mio ragazzo...; due: come fai a sapere dell'appuntamento?; tre: perchè dici in ritardo? che ore sono?>> preciso e domando, allo stesso tempo, io.

<<Per risponderti, uno: forse non sarà il tuo ragazzo, ma state troppo bene insieme e, secondo me, di questo passo vi fate fidanzati... E poi, si vede benissimo che lui ti piace, smettila di negarlo. Due: so dell'appuntamento perchè ho guardato la chat, mentre dormivi (scusami, ma non ho resistito, ti voglio bene). Tre: sono le sei e mezza e tu hai appuntamento esattamente tra un'ora. Non so te, ma io, ogni volta, per prepararmi per uscire (sopratutto per andare ad un'appuntamento), devo iniziarmi a preparare minimo un'ora e mezzo prima per prepararmi bene del tutto. In poche parole: sei già in ritardo: smuoviti!>> esordisce lei ed io, all'ultima sua frase, scatto come un fulmine in piedi, prendo il primo vestito più carino che trovo nell'armadio(un tubino con uno scollo a V sul petto, maniche lunghe e voilant con una fantasia geometrica color senape e nero), i collant, i tacchi neri a spillo alti 5 cm e l'intimo e vado in bagno per farmi una doccia perchè mi sento sudata (e non so nemmeno il perchè).

Fatta la doccia, mi lavo i denti e la faccia e si fanno già le sette, così mi affretto a vestirmi e torno in stanza per guardarmi allo specchio e decidere come conciarmi i capelli e anche per decidere che trucco mettermi.

Alla fine decido di lasciare i miei lunghi capelli sciorti e, oltre al olito trucco base, decido di mettere anche il mascara, un pò di fard e un lucidalabbra rosso.

Metto l'orologio e guardo l'orario: sono ancora le sette e un quarto.

Sì, sono ancora in tempo per arrivare in orario all'appuntamento.

Prendo borsa, un mio giubbotto nero, saluto e ringrazio Kelly e mi affretto ad uscire e a raggiungere la stanza di Nicholas.

***

Arrivo, correndo, giusto in tempo nel corridoio del dormitorio di Nicholas per vederlo, tutto vestito di nero, aprire la porta e uscire in corridoio per cercarmi con lo sguardo.

Quando mi trova io sono ferma a più di metà corridoio che faccio respiri profondi per la corsa che ho appena fatto e che, allo stesso tempo, sorrido e lo saluto con un filo di voce.

Lui fa una piccola risata e poi ricambia il saluto, mentre chiude la porta dalla sua stanza e si avvicina sempre più a me.

<<Sei bellissima>> mi dice, appena mi raggiunge.

<<Grazie, anche tu, come sempre>> affermo io e, penso di essere arrossita, perchè quel <<Anche tu, come sempre>> nonostante lo pensassi davvero, comunque non volevo dirglielo.

<<Lo so, cara>> risponde lui, con voce e sorriso da sbruffone.

Ecco che torna la sua versione da stronzo, che palle quando fa così...

<<Sì, sì, signor son figo e tutte cose io, puoi finirla di vantarti e andiamo in quella famosa pasticceria... Ho un bel po' di fame...>> dico io, acidamente, per fargli capire che non me ne frega niente dei suoi vanti.

Vabbè che lo considero un gran figo, ma non si deve montare la testa.

<<Va bene, capo! Andiamo, così, mi racconti anche del tuo problema, nel frattempo, se vuoi!>> esordisce lui. iniziando a incamminarsi.

<<Certo!>> esclamo io seguendolo e iniziando a raccontargli la faccenda.

***

Io e Nicholas siamo appena usciti dall'edificio e adesso siamo in macchina e credo stiamo andando verso la pasticceria.

<<Caspita! Sospettavo fossi piena di risorse, ma non mi sarei mai aspettato che tu disegnassi abiti così belli da farti ricevere una richiesta di lavoro dalla stilista più famosa e più frequentata di New York e, forse, anche di tutti gli Stati Uniti! E ancora stai qui a crogiolarti e a chiederti che fare? Ma io non avrei perso neanche un momento! Ti ha offerto, addirittura, dei corsi di studio ad un'accademia, che cosa vorresti di più?>> dice Nicholas quando finisco, finalmente, di raccontare.

<<Lo so, ma, non so se hai capito, vuole che io sospenda i miei studi all'uniersità e che cambi addirittura alloggio e io... Io non ho voglia di farlo. L'ho già fatto una volta e nn ho voglia di fare la nomade. Anche poi, ho anche dei nuovi amici qui, con cui mi trovo benissimo.>> ribatto io.

<<Per me e gli altri tuoi amici non ti devi preoccupare, di sicuro l'accademia sarà qui a New York, ed essendo nella stessa città è facile riunirsi. In caso, però se non vuoi abbandonare l'univrsità, puoi sempre chiederle di fare solo i corsi pomeridiani dell'accademia, tanto tu di pomeriggio corsi non ne hai alla New York University. Comunque, siamo arrivati.>> spiega lui, fermando la macchina.

Scendiamo dall'auto ed entriamo in pasticceria, mentre lui si avvicina moltissimo a me e mi sussurra all'orecchio, facendomi rabbrividire <<Benvenuta al New York Sweet Bar, la pasticceria che fa i dolci e il gelato più buoni di tutta New York!>>.

Io annuisco con un cenno della testa ed evito d'incontrare il suo sguardo perchè già ho le guance che mi bruciano.

Mi sa che sono arrossita.

Ma dico: doveva per forza avvicinarsi e parlarmi in quel modo? Sembra quasi lo facesse apposta...

Nel frattempo che penso queste cose, una cameriera con i capelli blu si avvicina a noi e si rivolge a Nicholas come se lo conoscesse da una vita <<Guarda chi si rivede! Ciao, Nic, che fai già qui? Il tuo turno non era sta sera, nella zona gelateria?>> dice lei, con una voce di gallina.

Un momento. Turno? Zona gelateria? Nicholas fa il gelataio?

Guardo stranita prima lui e poi lei e, mi sa, se ne accorgono anche loro, ma fanno finta di niente.

<<No, Ally, sono semplicemente venuto a mangiare qualcosa con la mia amica. A proposito, vi presento: Emily questa è la mia amica Ally (e anche una mia collega, dopo ti spiego), Ally questa è la mia amica Emily.>> esordisce Nicholas, facendo finta di nulla e rispondendo alla gallinella.

Quest'ultima mi porge una mano e esclama, tutta contenta <<Piacere, Ally!>>

<<Piacere, Emily>> le dico io, fredda.

Sta tizia non mi piace molto...

<<Va bene... Ally, scusala, è di cattivo umore perché è un po' affamata...>> esordisce Nicholas, vedendomi scontrosa.

<<Sì, sì, tra poco vi porto qualche dolce tipico di New York, voi intanto accomodatevi>> dice la tizia.

Nicholas annuisce con un cenno del capo e mi accompagna a sederci sopra degli sgabelli attorno a un piccolo e alto tavolo.

<<Si può sapere che ti è preso?>>mi domanda lui, leggermente infastidito.

<<Oh no, nulla sai com'è... Improvvisamente scopro che lavori come gelataio (e, molto probabilmente, tua sorella non lo sa perché non me l'ha mai detto), e poi anche che una tua amica (che non conosco) oltre a lavorare con te, magari ci scopa pure con te...>> dico io sussurrando.

<<Ma quanto cammina la tua immaginazione? Davvero pensavi cose del genere su di me?>> esordisce lui e, guardando il mio sguardo interrogativo, continua <<Punto primo: mia sorella sa benissimo che io lavoro qui, ma solo perché lo sa non vuol dire che te lo deve venire a dire a te! Così come tutte le altre cose che sa su di me! E poi scusa: secondo te come facevo a pagare tutto l'affitto del dormitorio tra me e mia sorella, in tutto questo tempo, se non avessi lavorato? Non ho una famiglia come la tua, dove tutti ti aiutano, cazzo! Non sono un ragazzo viziato come...>> lo interrompo mollandogli un ceffone in pieno viso.

Sto stronzo non sa nemmeno che cazzo dice.
Tutti si aiutano. Ma quando mai! Prima degli ultimi tre anni e mezzo nessuno aiutava me e mamma. Nessuno vedeva la situazione che era stata creata da mio padre, in casa.
E, chissà come, mia nonna materna, a volte, faceva qualcosa per aiutarci, seppur con molti sforzi.

Sembra quasi leggermi nel pensiero perché mi guarda in modo dispiaciuto e cerca di dire qualcosa, ma io non lo sento nemmeno perché sento le lacrime uscire per la rabbia e la delusione.

Pensavo non fosse così stronzo!

Esco immediatamente dalla pasticceria e cerco di andarmene. Lui, però, dice qualcosa alla gallina ed esce raggiungendomi e afferrandomi per un braccio e facendomi girare verso di lui. Io cerco di strattonarlo e ci riesco, ma solo perché lui molla la presa.

Mi prende, delicatamente, il viso tra le mani e inizia a dire tante cose... Ma, io quasi non lo ascolto... Ho voglia di ignorarlo, penso di essermi fidata anche troppo di lui... Non voglio sentirlo.

Ma alla fine, dice una cosa che mi fa cedere, qualcosa che nemmeno Ken, in tutto il tempo in cui siamo stati insieme, non mi ha mai detto <<Non so se te ne sei accorta, ma io impazzisco per te... E sai perché? Perché io ti adoro. Adoro la tua pelle bianca che, a contatto con la mia, trema e diventa più rosea (come in questo istante). 
Adoro i tuoi lunghi e liscissimi capelli neri che, a guardarli, sembrano anche abbastanza morbidi.
Adoro il tuo viso, in particolare i tuoi occhi che sono così blu e profondi che sembra quasi un cielo senza né nuvole, né stelle, ed esprimono, quasi, malinconia. Una malinconia che mi fa venire voglia di cancellare.
Per questo, adoro, anche, vederti sorridere. A proposito, sei bellissima quando lo fai. Fai venire voglia di farti una foto e immortalarti. Io adoro il tuo sorriso e anche la tua risata...
La tua risata: la cosa piu bella che avessi mai sentito.
Dico davvero, la amo e non so se amo di più te o la tua risata.
E poi... Il tuo carattere... Possiamo dire uno dei più indomabili e strani al mondo? Sì, credo proprio che sia così. Ma sei anche una persona buona e dolce, pronta a fare di tutto per gli amici e non meriti tutto quello che ti è successo fin'ora.
Sei una ragazza bellissima, indomabile,  malinconica, un po' strana, ma allo stesso tempo buona e dolce. Tutte queste caratteristiche ti rendono irresistibile ai miei occhi e mi fai venire voglia di essere buono, almeno con te. Non so come quello stronzo del tuo ex ti abbia potuta trattare in quel modo, per fortuna che non è più un problema, altrimenti credo che ci avrei pensato io a lui come l'ultima volta.
Ti amo, Emily. E sono pronto a impazzire per te anche fino allo sfinimento, anche se magari non mi ricambiassi e non mi amassi come io invece amo te. Scusami ancora, per prima, non penso quello che ho detto prima, è che mi ha fatto imbestialire il fatto che non ti fidassi di me, nonostante sei liberissima di farlo. Sappi che ti amo e non ti farei mai del male così come non ti direi nulla di male. Perdonami, amore.>>

In questo momento non me ne frega più nulla della rabbia di prima, non me ne frega se, nel frattempo, si è creata una folla grandissima vicino a noi. Non me ne frega nemmeno se sia stato stronzo, prima o se si rivelerà come Ken. Ma lui non può essere come Ken. Lui è diverso da Ken. Io mi fido di lui e devo smetterla di dubitare di lui alla prima cazzata.

<<Ti amo anche io, Nicholas>> dico io, guardandolo intensamente negli occhi, per poi baciarlo appassionatamente come desideravo da tempo, mentre, sembra che quest'ultimo si sia improvvisamente fermato...
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Nota d'autrice:
Scusate se ci ho messo un po' troppo a scrivere ma, come vedete il capitolo è piuttosto lungo (oltre che importante).
Comunque, finalmente si sono baciati!
Come vi sembra la scena del bacio? Vi è piaciuta?
Non so a voi, ma a me sembrano dolcissimi aww.
Fatemi sapere per commento -o lasciando una stellina- la vostra opinione <3
Alla prossima con il capitolo 27!
fabioluccia03

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