28 - Tutto qui

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*piccolo spazio autrice abusivo*
E no... a questo giro non ho da ricordarvi la frase di Indovina Chi... 😥 tra una cosa e l'altra e i continui problemi con i cellulare non ce l'ho fatta... 😢
Tuttavia, per la prima volta, vi consiglio l'ascolto di una canzone, durante la lettura – o prima o dopo se, come me, siete di quelli che non riescono ne a leggere ne a scrivere in presenza di musica cantata... Si tratta di Demons degli Imagine Dragons, che in questo capitolo è particolarmente significativa... Io l'ho ascoltata a ripetizione, immaginando ad una ad una tutte le scene del capitolo... 😏
(Sotto vi ho lasciato in Post Scriptum il link al video, il testo e la traduzione.)
Ora passo e chiudo, ci vediamo sotto.
Buona lettura!

♡♡♡

ADAM

Quando apro la porta per uscire, per poco non veniamo travolti dalla valanga composta dai corpi di Manuela e Viviana, le quali, improvvisamente private dalla superficie sulla quale probabilmente avevano appiccicato le orecchie per sentire, ruzzolano rovinosamente a terra.

«Oh mamma, state bene?». Eden va subito in loro soccorso.

«Questo è ciò che si meritano due origlione come voi», dico, non privo di saccente soddisfazione.

«Adam, non fare il bambino e aiutale, no?», mi ammonisce Eden, mentre afferra il braccio di Viviana, caduta addosso all'amica.

«Fino a prova contraria non sono io quello che ha fatto la bambinata», comunico, mentre aiuto Manuela a rimettersi in piedi. «Complimentoni, a proposito...», faccio alle due ragazze colte in flagrante.

«Ci stavamo solo assicurando che andasse tutto bene!», si premura di dire Viviana.

«E che tu non iniziassi a fare cose contro la sua volontà», arriva l'altra, mentre fatica a stare eretta, per quanto barcolla.

«Ah, non sapevo avessi le guardie del corpo, Eden.»

«Ragazze, potete stare tranquille», cerca di placarle lei, il tono dolce e rassicurante, angelico, come il vestito che porta. «Va tutto bene. Abbiamo parlato e ora...», abbassa lo sguardo e sono sicuro di vederle le guance tingersi di rosso, mentre si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, «ho acconsentito a ballare con lui.»

«Sì», Manu fa un verso gutturale, come a schiarirsi la voce, «Ecco, qualcosina l'abbiamo sentito...»

«Quindi se magari ci fate passare...», dico loro invitandole a togliersi dall'ingresso davanti al quale sembrano barricate con un gesto del capo e un'occhiata più che esplicativa.

Dopo aver cercato una conferma nello sguardo dell'amica, Manuela e Viviana si scansano e io mi precipito verso la porta. Ormai sulla soglia, mi volto e allungo la mia mano verso Eden, solo quando il mio braccio è sospeso a mezz'aria vengo colto dal timore che lei possa fare marcia indietro e che scelga di non afferrarla...

L'angelo di fronte a me, infatti, tentenna, per un tempo che a me sembra infinito, poi però sceglie di concedermi la grazia: anche lei allunga la sua mano e la accosta alla mia. Le dita si incrociano e io stringo forte il suo palmo esercitando una dolce pressione con i polpastrelli. Non voglio permetterle di andare via, voglio farle sentire che ci sono.

«Madame...». Le sorrido, ancorando i miei occhi ai suoi, perché voglio vederla, voglio godere ogni secondo dell'effetto che io posso avere su di lei.

«Quanta galanteria...», scherza lei, che per un attimo ricambia il mio sguardo, portandolo poi velocemente via.

Eden ha afferrato la mia mano e non sembra intenzionata a tirarsi indietro. Una seconda chance... Sento il cuore così leggero che sembra fluttuarmi nello sterno fino a raggiungermi la gola. Vorrei poter gridare, ma mi trattengo dal farlo.

Osservo le mie dita intrecciate alla sue, mentre scendiamo le scale, e penso all'effetto che mi fa. È strano, constato. Tenersi le mani come due stupidi adolescenti, è strano. Prendere atto del fatto che Eden continua a sembrare non intenzionata a ritirare quel contatto e, ancora di più, che non sia io a volerlo fare per primo, è strano. È strano sapere che, io, con questa ragazza stasera ci ballerò e basta, senza aspettarmi nulla di più... È ancora più strano realizzare che, per oggi, mi va bene così.

Mi vengono in mente le parole di Vins, quando all'inizio della festa diceva che insieme saremmo stati bene, un diavolo e un angelo... e io, in effetti, mi sento bene, in questo momento.

Non appena raggiungiamo il piano inferiore e torniamo nella sala dove i più sono impegnati a ballare, io sono pronto a incenerire con lo sguardo chiunque rischi di rovinare questo momento e la strana intesa che si è andata a creare con Eden. Non risparmio le mie occhiate di fuoco nemmeno ai miei amici che, fortunatamente, comprendono l'antifona al volo – Vins compreso che più degli altri è quello incline a fare casini.

«Ci guardano tutti», sento bisbigliare da Eden.

Io mi volto subito a guardarla, quasi sorpreso di apprendere dell'esistenza in lei di quella sottile paura. Che stupido... preso per conto mio dal cercare di sgamare qualsiasi piantagrane intenzionato ad avvicinarsi a noi, non ho badato realmente a lei, non mi sono posto il problema di come si sentisse lei o se fosse a suo agio. Mi rendo conto di aver pensato solo a me stesso: come io mi sento, come io devo minacciare chiunque mini, in qualsiasi maniera, la mia reputazione. Eden è stata per tutto il tempo stretta alla mia mano, ma, prima di questo momento, non è stata né più né meno di un accessorio per me.

Ancora stranito nel riscoprirla vicino a me, la osservo. Ha un'espressione persa, gli occhi incapaci di focalizzarsi fermi su un punto, e le labbra obbligate in una linea.

"Ci guardano tutti..."

«E tu fregatene, Eden», richiamo la sua attenzione, «Non guardare loro, guarda me, piuttosto... guarda il tuo cavaliere». Nel momento stesso in cui ammetto quel termine, mi si contorce lo stomaco. Mi sembro uno di quei babbioni nei film romantici.

"Cavaliere"...?! Ma che...? Ti sei bevuto il cervello? Adam, parla come mangi...

Il mio invito tuttavia sembra funzionare, gli occhi di Eden adesso sono nei miei, mi inchiodano al suo sguardo e io, improvvisamente, quasi mi pento di averle suggerito di farlo – di guardare me – perché lo fa con una tale intensità da scavarmi dentro. Sono io, adesso, che vorrei distogliere le mie pupille dalle sue, ma non lo faccio, non posso... Eppure, per un attimo, le mie pupille fuggono, si soffermano inevitabilmente sulle sue labbra, leggermente dischiuse, mentre l'aria le attraversa. Deglutisco e mi costringo a risollevare lo sguardo.

Occhi cristallini. Iridi chiare. Bacini pronti ad accogliere.

Mi sembra di vivere un momento surreale, dove tutto sembra aver perso di corporeità, se non l'angelo che mi sta di fronte, le nostre mani ancora strette e quello che provo, il cuore che echeggia nella gola. L'apice è raggiunto quando dalle casse parte il brano che mai mi sarei aspettato di sentire...

"When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold"

È Demons degli Imagine Dragons, lo riconosco subito perché è una canzone per cui ero finito in fissa quando è uscita... potrei cantare ogni fottuta strofa di quel testo a memoria... addirittura potrei riuscire ancora a suonarla – sì, perché ci avevo perso le ore a imparare ad arpeggiarla con la mia chitarra, quando ancora ogni tanto mi impegnavo a utilizzarla...

«Che fortuna!», esclamo, «Amo questa canzone», le confido e, forte della mano che Eden ancora stringe alla mia, la attiro più vicina a me.

Lei, per un attimo, mi sembra avvampare. Senza preavviso, si slega dal contatto che ci ha accompagnato sin dal piano superiore, ma mi sorprende quando allaccia le sue mani dietro al mio collo.

«Ah però...», mi stupisco.

«Io...», mormora spaurita lei, mentre avverto lo scatto prodotto dalle sue braccia appoggiate alle mie spalle, «Non è così che si fa?», chiede titubante.

«Sì», la rassicuro prima che possa avere tempo di sciogliere quella sua presa da me, «Sì, se ti va...», specifico, «A me va...», le confido anche.

Il suo sguardo, adombrato dall'allarmismo scaturito al pensiero di aver fatto qualcosa di sbagliato, si distende di nuovo, e io voglio calcare la dose...

«Mi piace che tu l'abbia fatto», ammetto, e mentre lo dico porto le mie mani a cingerle i fianchi... e sono cosciente, mentre lo faccio, di dover fare attenzione, non voglio compiere l'errore di lasciare scivolare le dita troppo in basso, non ora almeno.

Sento la schiena di Eden irrigidirsi sotto il mio tocco. Quel fremito mi provoca una sensazione dolcissima, perché... è strano. Sono sicuro di aver appoggiato le mie palme esattamente all'altezza della vita e non più giù – non sfioro neanche lontanamente qualcosa di compromettente, ho controllato – e lei non ha ragione di, insomma... emozionarsi troppo... e invece... l'idea che un semplice tocco come questo l'abbia fatta sussultare mi riempie di sorpresa e tenerezza, mi sembra incredibile...

Malgrado l'imbarazzo che deve provare, Eden rimane sotto le mie mani che non accennano a volersi distaccare da quel contatto. Resiste abbastanza da permettere alla sua pelle di rilassarsi di nuovo – e so che succede perché io sono attento a carpire ogni singola variazione attraverso i miei polpastrelli e sotto il sottile strato del tessuto bianco che impedisce un contatto ancora più intimo.

Dan Reynolds, il cantante solista, continua a cantare in cassa, e non importa se il ritornello parte e il ritmo è più sostenuto rispetto alle strofe, noi rimaniamo così: l'uno cinto dall'altra, in quella sorta di ballata romantica imprevista.

"When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide"

Non posso fare a meno di osservarla, mentre lei sembra incapace di sostenere il mio sguardo. Le sue pupille si trattengono su di me per qualche istante, ma poi fuggono lontane, in continuo. Tuttavia ritrovano sempre le mie ad aspettarle tutte le volte che tornano, quando Eden sceglie di cercarmi ancora.

Quasi mi dimentico di respirare, nel momento in cui, finalmente, sembra che la ragazza di fronte a me sia pronta a stabilizzare quel nostro contatto ancorando i suoi occhi ai miei per non distorglieli più.

"Don't want to let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don't want to hide the truth"

Le sue iridi chiare sembrano illuminare parti inesplorate del testo della canzone che sta suonando. Conosco a memoria ogni singola parola, per tutte le volte che le ho ascoltate o cantate, eppure, mentre la ballo ora con Eden mi sembra un brano nuovo, mai sentito.

"Your eyes, they shine so bright
I want to save their light
I can't escape this now
Unless you show me how"

Questa strofa... questa strofa io non l'ho mai compresa appieno prima di questo momento...

E, ancora una volta, è tutto così strano perché i miei pensieri si intrecciano alle frasi della canzone in un magma che sembra indistinto...

Sono i tuoi gli occhi di cui parla la canzone, sono i tuoi occhi ad essere così luminosi, Eden, e quella luce io... io voglio proteggerla... solo che... come faccio Eden? Mostrami come fare...

Continua a guardarmi negli occhi, ti prego, ma non venirmi troppo vicino perché, Eden, è buio qui... Non voglio rischiare di inquinare la tua luce con i miei demoni...

«Adam?», non appena il brano finisce l'angelo di fronte a me richiama la mia attenzione.

«Sì?», trasalisco.

Si accosta al mio orecchio, per assicurarsi di essere sentita e mi dice: «Volevo solo dirti che sei tu a scegliere qual è il regno che viene»

Immagino si riferisca alla canzone... c'è una strofa che recita "This is my kingdom come", ma non capisco...

Che cazzo vuol dire?

«Non c'è niente di troppo buio o troppo spaventoso che non possa essere rischiarato dai giusti occhi. Lo sai vero?», continua con quella sua uscita così criptica da risultare incomprensibile, «Tutto qui.»

"Tutto qui"...

È disarmante la capacità con la quale, dopo aver sganciato una frase tanto affascinante quanto incomprensibile del genere – roba che mi chiedo se abbia i super poteri o cosa – sia in grado di concludere con un leggerissimo "Tutto qui", come se mi avesse appena detto che il cielo è azzurro e le montagne sono verdi...

Forse per lei. Forse per lei la frase che mi ha detto è davvero l'ovvietà del secolo, ma di certo non per me.

Non ci capisco un cazzo, eppure c'è qualcosa nella maniera in cui mi ha parlato e nel modo in cui mi guarda, le ciglia così lunghe che paiono potermi accarezzare l'anima, che mi fa andare in pappa il cervello e mi fa sentire ancora una volta l'impulso prorompente di poter unire le mie labbra alle sue.

Tutto qui.










♡♡♡

//
Ed eccoci giunti alla fine di questo capitolo...

Allora? Vi è piaciuto? E' stato come vi aspettavate? Io ho fangirlato per i miei stessi personaggi come un'ossessa e ho letteralmente consumato le orecchie, non solo le mie anche quelle di mio marito, sognando il tutto sulle note di Demons... 😜😂

Poi c'è Eden che se ne esce con 'ste frasi complesse, ma questa è un'altra storia, o meglio... un altro capitolo...! 😉

A tutti gli affezionati di Indovina Chi, mi spiace molto non essere riuscita a giocare con voi questa settimana, ma, credetemi, sto vivendo giorni da panico. Solo nelle due ultime settimane sono stata a Novara, Milano, Torino, Sanremo, Saronno e adesso Firenze. Sono state più le notti che ho dormito in letti diversi dal mio che nel mio (a Loano, dove fra una cosa e l'altra qualche volta sono anche tornata) ... Non è una lamentela, mi piace fare la girovaga e stono stata via sempre per delle belle cose, ma sono semplicemente stanca... del genere che potrei dormire qui e ora... Ovviamente non posso, sono nel bel mezzo di un'interessantissima giornata di formazione fra e non voglio assolutamente distrarmi, per cui passo e chiudo... 😜

Prima però ringrazio voi e la mia meravigliosa beta, MC_Peregrine (che è ritornata in Italia! - girovaga peggio di me 😜).

Vi voglio bene. 💓

Grazie di tutto.

Grazie per i 26k e grazie per i 27k, perché so che a questi ritmi ci arriviamo a breve... 💝

Vi stringo forte.

Un bacio a testa, S.C.
😘

P.S. Ritorna in auge l'hashtag #prayforsharon... dato il mio andare per mondo ho di nuovo esaurito tutti i capitoli cuscinetto con i quali avevo cercato di portarmi avanti... Ora mi tocca inventarmi presto qualcosa e scrivere, scrivere, scrivere. 😅
La buona notizia è che la prossima settimana, quanto meno, dormo nel mio letto e faccio un marito felice... Ah, no... errore. Prima di tornare a casa passo per Biella, ma dettagli... 😅 e poi sarò con mio marito, lì... andiamo a trovare degli amici e, per quanto sarà possibile (considerando che mi porterò da casa un sacco di foto da editare e che, come dicevo prima, devo scrivere, scrivere, scrivere).
Vabbè... questo P.S. Sta diventando troppo lungo e articolato per essere chiamato tale, ma amen... 😅

Ultima cosa: mi spiace un sacco per non avere trovato il tempo di rispondere ai vostri commenti – che, per inciso, continuo ad amare alla follia 😍 – ma prometto che recupero! 😅

P.P.S. Dato il consistente utilizzo del brano in questione, ho pensato di allegarvi il linkino al videoclip di Demons, il testo integrale e la relativa traduzione, così non dovrete consumarvi a googlare tutto. Amatemi.

https://www.youtube.com/watch?v=mWRsgZuwf_8


Demons

When the days are cold
And the cards all fold
And the saints we see
Are all made of gold

When your dreams all fail
And the ones we hail
Are the worst of all
And the blood's run stale

I want to hide the truth
I want to shelter you
But with the beast inside
There's nowhere we can hide

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

When the curtain's call
Is the last of all
When the lights fade out
All the sinners crawl

So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made

Don't want to let you down
But I am hell bound
Though this is all for you
Don't want to hide the truth

No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

They say it's what you make
I say it's up to fate
It's woven in my soul
I need to let you go

Your eyes, they shine so bright
I want to save their light
I can't escape this now
Unless you show me how

When you feel my heat
Look into my eyes
It's where my demons hide
It's where my demons hide
Don't get too close
It's dark inside
It's where my demons hide
It's where my demons hide

Demoni

Quando i giorni sono freddi
E le carte sono piegate
E i santi che vediamo
Sono tutti fatti d'oro

Quando tutti i tuoi sogni falliscono
e le persone che salutiamo
sono le peggiori fra tutti
e scorre vecchio sangue

Voglio nascondere la verità
Voglio proteggerti
Ma con la bestia dentro me
Non c'è posto per nascondersi

Non importa quale sia la nostra razza
Siamo ancora fatti d'invidia
Questo è il mio regno che arriva
Questo è il mio regno che arriva

Quando senti il mio calore
Guarda nei miei occhi
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono
Non avvicinarti troppo
Dentro di me c'è il buio
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono

Quando il calo del sipario
È l'ultima cosa
Quando la luce si spegne
Tutti i peccatori strisciano

E così scavano la tua fossa
E la tua finzione arriva chiamandoti
per il casino che hai fatto

Non voglio abbatterti
Ma sono legato all'inferno
Nonostante tutto questo sia per te
Non voglio nasconderti la verità

Non importa quale sia la nostra razza
Siamo ancora fatti d'invidia
Questo è il mio regno che arriva
Questo è il mio regno che arriva

Quando senti il mio calore
Guarda nei miei occhi
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono
Non avvicinarti troppo
Dentro di me c'è il buio
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono

Dicono sia ciò che fai
Io dico che dipende dal destino
È intrecciato con la mia anima
Ho bisogno di lasciarti andare

I tuoi occhi brillano così luminosi
Voglio salvare la loro luce
Non posso fuggire da tutto questo ora
A meno che non mi mostri come fare

Quando senti il mio calore
Guarda nei miei occhi
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono
Non avvicinarti troppo
Dentro di me c'è il buio
È dove i miei demoni si nascondono
È dove i miei demoni si nascondono


Ok. Ora potete amarmi.
Bacino 😘

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