COLAZIONE DA TIFFANY (PRIMA PARTE)

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ROSEMARY

Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica: più le si vuole bene, più diventa ribelle. (Colazione da Tiffany)


Sentivo ancora il suo corpo premuto contro il mio, le sue mani intorno alla mia vita, il profumo della sua pelle, il senso di calore che mi aveva avvolta. Per un attimo mi ero abbandonata alla sua stretta, per un attimo solamente avevo buttato indietro la testa e avevo desiderato perdermi nel suo sguardo grigio, avevo desiderato che le sue labbra si posassero sulle mie, che le sue dita navigassero nel mare dei miei capelli. Un solo attimo che avrei voluto durasse per sempre. E poi i suoi baci, leggeri come carezze, che parevano bruciare ovunque si posassero. Avevo voluto veramente abbandonarmi al suo abbraccio, lo avevo davvero desiderato. Poi però mi ero resa conto di chi era lui. Tyler... lo sbruffone, l'odioso, il bad boy, e io non potevo essere innamorata di uno così. Eppure non mi ero mai sentita così, neppure con Kyle, il mio precedente ragazzo. Al campus si diceva che Tyler avesse dei diari in cui descriveva tutte le sue avventure amorose nei minimi dettagli, forse era solo una leggenda, ma qualcuno diceva di averli letti e che erano davvero molto piccanti. Arrossii al pensiero. Non volevo diventare un capitolo del suo diario.

Ora lo attendevo sdraiata nel letto, mentre lui era sotto la doccia... no, nulla di sensuale, avevo creato una barriera di cuscini tra noi due. Io non amavo Tyler e il fatto che lo immaginassi nudo sotto la doccia... quello non era sicuramente amore. Avevo chiamato mia madre e mi ero inventata una scusa per il fatto che non mi fossi collegata con la webcam, qualcosa che riguardava il dover stare vicina ad Abby. Diedi un morso al mio hamburger, la cena da fast food che ci eravamo procurati, e girai canale. L'elegante figura di Audrey Hepburn in tubino nero riempi la televisione: Colazione da Tiffany! Uno dei miei film preferiti. Incrociai le gambe e mi misi a guardarlo.

Stavo immaginando di mangiare un croissant davanti a una vetrina di Tiffany quando vidi uscire Tyler dal bagno... praticamente nudo, a parte un asciugamano intorno alla vita. Mi mordicchiai le labbra e il mio sguardo indugiò un po' troppo a lungo su quegli addominali scolpiti, Abigail mi aveva detto che passava ore ad allenarsi, ma quei muscoli sembravano quelli di una statua.

-Affamata?-

-Ehi- esclamai, sobbalzando e abbassando lo sguardo.

-Intendevo l'hamburger, dicevi che non avevi fame e invece l'hai quasi finito – disse con un sorriso malizioso.

-Sì, un po'- ingoiai l'ultimo boccone.

Tyler annuì. –Credo che potremmo riprovare a chiamare l'amica di Jessi-

Annuii. Era una buona idea? Sinceramente non lo sapevo, ma forse mi avrebbe rassicurata almeno un po'. Tyler fece per sedersi sul letto, poi parve ripensarci e si sedette sulla sedia. Digitò qualcosa sul cellulare, quindi fece partire la chiamata e mise il vivavoce. Ascoltai con il cuore in gola gli squilli. E alla fine una voce rispose.

-Pronto- rispose una voce squillante.

-Ciao, Margaret, sono Tyler-

Un attimo di silenzio, poi la voce parlò. –Tyler, quanto tempo... hai visto il telegiornale?-

-Sì, ho visto, credi che sia lei?-

-Non so cosa pensare- la voce si era incrinata –spero che non sia Jessi-

-Senti, ti volevo chiedere cosa ne pensi di questa storia- disse -qui c'è una mia amica, si chiama Rosemary, è amica dell'attuale fidanzata di Sam-

Ci fu un lunghissimo silenzio, tanto che pensai che avesse riattaccato, ma poi parlò. –Vuoi chiedermi cosa ne penso di Sam? Eppure all'epoca non volevi parlarne-

-Credo che sia ora, cosa ne pensava Jessi di lui?-

-Le cose alla fine non andavano molto bene- sospirò –non so se dovrei dirlo, ma ormai è passato molto tempo, Jessi si stava vedendo con un altro ragazzo-

Un altro ragazzo? Lanciai uno sguardo a Tyler che scosse debolmente la testa.

-Ciao, Margaret- intervenni –sai chi fosse questo ragazzo?- il cuore mi martellava nel petto.

-No, non conoscevo la sua identità, ma penso che fosse qualcuno del campus-

Quelle parole mi rimbombarono nella mente. Jessica aveva un altro, questo cambiava tutto. Forse Sam era geloso, forse aveva scoperto il tradimento. Oppure era il nuovo ragazzo il colpevole? O ancora Jessica se n'era semplicemente andata via?

-Jessi era strana negli ultimi tempi- mormorò Margaret –aveva paura di qualcosa...e poi ci fu anche la bancarotta del padre, era un periodo molto brutto per lei-

-Grazie Margaret per le informazioni- disse Tyler.

-Spero veramente che non sia lei- mormorò Margaret prima di riattaccare.

Io e Tyler ci fissammo per un lungo momento.

-Quindi aveva un altro- dissi.

-A quanto pare- rispose Tyler, aveva una strana espressione –forse c'entra l'altro- mi sorrise, un sorriso forzato –oppure se n'è solo andata-

-Sparire così nel nulla? Mi sembra impossibile-

-Jessi a volte era strana...raccontava spesso che quando era piccola si nascose in cantina per fare un dispetto alla madre, non la trovarono per ore-

-Chi lo sa- mormorai. All'improvviso mi sentivo tremendamente stanca.

-Credo che sia meglio riposare per stasera- disse Tyler, come se avesse percepito la mia stanchezza.

-Hai ragione-

-Cosa guardi?- lanciò uno sguardo alla televisione.

-Questo film è bellissimo-

-In realtà ci sarebbe la partita- disse, alzandosi.

-La partita?- esclamai indignata –Preferisci una partita a Colazione da Tiffany?-

-Sinceramente sì-

-Ma le partite sono tutte uguali- protestai. Proprio come mio padre, quando si metteva in testa di usare il televisore grande per guardarla.

-Cambiano i risultati però- disse con un certo sarcasmo.

-Ti prego- feci gli occhioni da bambina.

-Funziona?- chiese ironico.

-A volte- mormorai. Raramente con mio padre quando il problema era la partita, ma se dovevo chiedergli di comprarmi qualcosa...ogni tanto funzionava.

Tyler sorrise. –Va bene, ma ce lo vediamo vicini- si sedette al mio fianco e sentii la sua pelle umida contro la mia. Fu come una scossa elettrica e dovetti tirarmi un po' indietro. –Guarda che non ti mangio-

Oh, come odiavo la gente quando faceva quella battuta! –Immagino, sono un po' troppo magra, non avresti molto da mettere sotto i denti-

Lui rise forte, socchiudendo i suoi meravigliosi occhi in due mezzelune argentate.

-Piuttosto cos'è questo?- sfiorai il tatuaggio che aveva sul braccio –Una mezzaluna?- chiesi, il dito che non riusciva a staccarsi dalla sua pelle.

-Esatto...un po' insolito come tatuaggio, ma io sono una persona insolita...e poi è lo stemma della confraternita-

Gli sorrisi. –Se è per questo anch'io sono una persona insolita-

-La tua camicia da notte è molto bella...è di seta?- mi chiese, non mi diede il tempo di rispondere perché con la mano la sfiorò e così accarezzò anche la mia pelle sotto di essa –Non è seta, ma è molto morbida- indugiò ancora un attimo, un tocco stranamente sensuale e improvvisamente non mi parve così impossibile il fatto che le ragazze impazzissero per lui. La sua mano aderì al mio ventre.

-Sì, sì, è molto morbido- dissi, la gola secca.

Lui sorrise, un sorriso da predatore. Ripendai vagamente ai suoi diari delle conquiste e mi chiesi se prima della fine di quel viaggio non ci sarei finita dentro anch'io. Mi avrebbe stretta a sé? Non mi sembrava poi un'idea così orribile in quel momento. La sua mano indugiò ancora, risalì verso il seno e poi, semplicemente, la ritrasse.

-Allora, spiegami un po' com'è questo film- mi disse.

-Taci e guarda-

-D'accordo- e con un gesto quasi casuale mi passò un braccio intorno alle spalle. Sentii il cuore aumentare i battiti e la gola serrarsi in una morsa. Le sue dita accarezzarono la mia pelle. –Se vuoi appoggiarti- disse con dolcezza.

E io, non so perché, appoggiai la testa contro la sua spalla con l'oscuro desiderio di abbandonarmi a lui.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ehilà!
Cosa pensate dei nuovi sviluppi? Vi svelo due cose: tra qualche capitolo scoprirete chi era l'altro ragazzo di Jessica, mentre nel prossimo capitolo le cose per Rosemary e Tyler prenderanno una svolta un po' piccante.

A lunedì ❤

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