PROLOGO

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Né con te posso vivere, né senza di te – Nec sine te, nec tecum vivere possum (Ovidio)

È regola che a ciascuno tocchi almeno una volta nella vita un amore infelice e i tramonti sul mare mi hanno sempre ricordato questi amori. Non so perché, ma è sempre stato così fin da bambina, fin da quando giocavo con il secchiello e il palettone sulla spiaggia e il cielo iniziava a tingersi d'arancione. Forse era perché a quel punto mia mamma arrivava con il pareo legato intorno alla vita, e mi diceva che era ora di andare?

-Rosemy, tesoro, verremo domani-

Ma io... non so... forse è a causa di quel bacio mancato, quando avevo quindici anni, lì, in riva al mare... forse. Ricordo vagamente lui, un ragazzo alto, dai capelli scuri... non ero innamorata, ma all'epoca pensavo che un bacio in riva al mare sarebbe stato un bel ricordo da riportare a casa, qualcosa di cui vantarmi con le amiche.

O forse ancora per la volta in cui festeggiai il compleanno sulla spiaggia e il palloncino con Buon compleanno volò via nel cielo color sangue.

Il mare che trascina via tutto e che poi tutto restituisce... un po' come l'amore.

E poi è arrivato lui... il più sbagliato... ma un tempo qualcuno mi ha detto una cosa.

Il problema quando regali a qualcuno il tuo cuore è che non lo puoi più riavere indietro

E questo è vero... non potrò mai più avere il mio cuore indietro.

Mi capita di ripensare al nostro ultimo incontro, alla pioggia che scende violentemente, a lui, i capelli incollati al viso, lo sguardo brillante.

-Prometti che non verrai mai più- gli avevo urlato io, in lacrime –prometti-

E alla fine lui aveva promesso... la mia condanna.

Mi succede di vederlo nel volto dei passanti, alzo la testa e sono certa che lui sia lì e il mio cuore inizia a battere all'impazzata, il respiro diventa affannoso, le parole mi muoiono in bocca. E poi scopro che non è lui, che è l'ennesima illusione e mi sento delusa, tremendamente delusa. Questa è una vera agonia. Ogni tanto mi appoggio al davanzale della finestra e guardo il cielo, chiedendomi se lui lo sta guardando in quel momento. Sento un profondo vuoto, come se mancasse una parte di me, anche se prima di conoscerlo non mi era mai successo di provare qualcosa di simile... è come se mi fosse stata strappata, come se fosse rimasta legata a lui. Bugiardo, amorale, sbruffone, balordo, capace di farti sentire la più bella del mondo e capace di provocarmi una tristezza senza nome. Ogni tanto ripenso a noi due insieme, al suo corpo contro il mio, al suo profumo, alla sua bocca sulla mia pelle, ai nostri respiri che parevano essere un unico respiro, quasi fossimo la stessa persona.

Non ho mai creduto nell'amore, in quello da romanzo, sono sempre stata una ragazza cinica e un po' strana... la verità è che dovevo incontrare quello giusto, o quello sbagliato, dipende dai punti di vista... un ragazzo che fosse abbastanza strano da stare con una strana come me. Ora finalmente comprendo a pieno l'ossessione amorosa di Heathcliff. E comprendo meglio Lizzy e Darcy. Ho lottato invano contro i miei sentimenti per lui.

Lui ha il mio cuore e io non posso più richiederlo indietro.


NOTE DELL'AUTRICE:

Grazie per aver letto questo prologo. Cosa ne pensate?

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