RICATTO

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ROSEMARY

Dubita che le stelle sian di fuoco; dubita che si muova il sole; dubita che bugiarda sia la verità, ma non dubitar mai del mio amore.

(William Shakespeare) 


Eravamo andati nella camera di Tyler per poter chiamare Adam con calma. La stanza era abbastanza grande, con letto nel mezzo, una scrivania marrone, un armadio. Alla mia sinistra c'era una portafinestra che conduceva a un piccolo terrazzo.

-Facciamolo- esclamò Tyler, prendendo il suo cellulare -si va in scena-

Lo osservai mentre cercava nella rubrica il numero di Adam. Sembrava teso e aveva uno strano sguardo. Mise il cellulare in mezzo a noi due e inserì il vivavoce, quindi fece partire la chiamata. Adam rispose quasi subito.

-Ehi, Tyler, già conquistata la pupa?- chiese.

Aggrottai la fronte e guardai Tyler, vedendo la rabbia affiorare sul suo volto. –Sono in vivavoce- disse, scandendo bene le parole.

-Oh, scusa, capo- borbottò.

Capo? Si faceva chiamare capo? Mi sfuggì un sorriso e Tyler lo colse subito. Mi sorrise e si strinse nelle spalle.

-Ho alcune domande per te, Adam-

-Certo, capo- rispose Adam, ma notai qualcosa di strano nella sua voce. Paura? Temeva davvero ciò che Tyler stava per dirgli? Era quindi questo che provavano i membri della confraternita nei suoi confronti?

-In che rapporti eri con Jessica?- chiese a bruciapelo.

Un attimo di silenzio. –Jessica? Chi è?- ma la voce di Adam tremava.

Vidi qualcosa nello sguardo di Tyler: stava perdendo la poca pazienza che gli restava. –Adam, lo fai o lo sei? Jessica, la fidanzata di Sam-

-Ah lei?-

-Quante Jessica conosciamo?- era furioso, ma cercava di controllare la voce.

-Non lo so- borbottò Adam.

-Vuoi rispondere alla mia domanda?-

-Un'amicizia- la voce gli tremava.

-Ne sei certo?- insisté Tyler –Perché qualcuno mi ha detto qualcosa di molto diverso-

Ci fu un lungo silenzio, poi Adam parlò, con voce diversa, meno sicura. –Mi prometti che non lo dirai a Sam?-

Tyler indugiò, poi annuì. –Va bene, non gli dirò nulla, però tu devi essere sincero-

-Io e Jessi... ci vedevamo, lei voleva lasciare Sam, mi aveva detto che non provava più niente per lui e che presto lo avrebbe lasciato- disse tutto d'un fiato.

Tyler inspirò e vidi le vene sul collo gonfiarsi. Era davvero furioso, ma stava cercando di trattenersi. Gli posai una mano sulla spalla.

-Lo avrebbe certamente lasciato, ma poi suo padre ha avuto quel problema, ha fatto bancarotta-

-E a quel punto Jessi aveva bisogno dei soldi del mio amico- Tyler tremava di rabbia.

Mi misi al suo fianco e lo abbracciai di lato, posandogli la testa sulla spalla.

-Io non ne sapevo nulla dei soldi- disse Adam –lei mi ha semplicemente detto che al momento voleva stare vicino al padre, voleva stabilità e tutte queste cose- s'interruppe un attimo. Era teso ed ero certa che sapeva bene che Tyler gliel'avrebbe fatta pagare.

-Hai sentito del ritrovamento di quel cadavere vicino a New York?-

-Oh sì, qui al campus non si parla d'altro, in molti dicono che si tratti di Jessi, ma io non ci credo-

-E cosa non te lo fa credere?-

-Non penso che sia morta, tutto qua- restò in silenzio alcuni secondi prima di aggiungere -non credo che alle persone come lei possa succedere qualcosa di simile-

-La realtà è orribile e imprevedibile- sbottò Tyler -C'è qualcosa che ti viene in mente che possa spiegare la sua sparizione?-

-Sì, ultimamente Jessi mi aveva detto che qualcuno la stava ricattando-

Io e Tyler ci guardammo. Il suo sguardo grigio sembrava un cielo poco prima della tempesta.

-Non sapeva chi fosse, ma aveva le nostre foto, ne aveva parecchie, fatte in vari momenti, per cui doveva essere qualcuno del campus-

-Dove vi vedevate?-

-In un hotel qua vicino... praticamente aveva delle foto di quasi tutti i nostri incontri- mormorò -Jessi era terrorizzata-

-Hai qualche sospetto?-

-No, non saprei proprio-

-Okay- mormorò Tyler –se ti viene in mente qualcosa me lo dirai, vero?-

-Certo, capo, io... -

Tyler riattaccò prima che terminasse la frase. –Quel miserabile, ha tradito il mio amico!- mise in tasca il cellulare.

-Mi dispiace- sussurrai, non sapendo cosa dirgli.

-Sam non dovrà mai saperlo, se lo sapesse soffrirebbe davvero molto- decise.

Lo strinsi a me e Tyler posò il suo mento sulla mia spalla. Restammo alcuni momenti abbracciati, in silenzio.

-Che cosa sta succedendo?- chiese infine –Cosa nascondeva Jessi?-

-Non lo so, ma lo scopriremo, chiunque la stesse ricattando avrà lasciato qualche traccia- dissi.

-Sì, deve averlo fatto- mi baciò teneramente sulla fronte –ma per il momento credo che sia abbastanza-

Annuii. -Sai cosa pensavo poco fa?-

Tyler mi fissò curioso.

-Jessica mi ricorda una ragazza del mio liceo- mormorai.

-Davvero?-

-Si chiama Amber- mi fermai, chiedendomi perché glielo stessi dicendo. Non mi piaceva parlare di Amber, era un argomento pericoloso che riusciva a far emergere antichi ricordi.

Notai qualcosa brillare nello sguardo di Tyler e mi chiesi se avesse collegato Amber alla A sulla mia schiena. Probabilmente aveva compreso.

-Era la reginetta del liceo, proprio come Jessica- continuai, poi sentii la gola seccarsi. Non volevo continuare, non me la sentivo di continuare quel discorso, non sapevo neppure perché lo avessi iniziato.

-E cosa le è successo?- chiese Tyler, la voce curiosa, lo sguardo attento.

-Niente... è scomparsa- non potei fare a meno di guardare altrove.

-Esattamente come Jessica-

-Esatto, i casi della vita- mormorai.

-Sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa?- sussurrò, accarezzandomi la guancia e guidando il mio viso in modo tale da incontrare il suo sguardo.

-Amber era diversa, era crudele- sentii la cicatrice pizzicare, ma mi sforzai d'ignorarla. Non ero ancora pronta a raccontare, forse non la sarei mai stata. Mi morsicchiai le labbra.

-Forse anche Jessi era crudele- disse Tyler con una voce atona che non gli apparteneva.

Lo fissai sorpresa. -Cosa vuoi dire?-

-Non è stata onesta con Sam... non mi considero una persona particolarmente affettuosa o gentile, ma sono molto leale verso le persone a cui tengo. Sam è mio amico, il mio migliore amico, va bene, a volte tento di manipolarlo, lo faccio per il suo bene però... a volte è così irrazionale quel ragazzo, segue il cuore, prende decisioni senza ragionarci troppo sopra, per cui devo pensarci io a lui-

-Non trovi che sia un discorso un po' crudele?- chiesi.

-Certamente, ma non m'importa, penserò io a Sam se lui non sa pensare a se stesso- mi sorrise -avrei dovuto dirgli che Jessi non era adatta a lui, ma non ne ho avuto il coraggio, era così felice che non ne ho proprio avuto il coraggio- qualcosa nella sua voce mi fece comprendere che non era del tutto onesto. Tyler stava mentendo sul perché avesse lasciato che Sam frequentasse Jessica anche se non era adatta a lui. Improvvisamente seppi di conoscere la risposta. Tyler non aveva allontanato Jessica perché era innamorato di lei. Quel pensiero, che già da un po' mi perseguitava, mi colpì con la violenza di un pugno. Tyler amava Jessica. Il mondo sembrò fermarsi.

NOTE DELL'AUTRICE:

Grazie a tutti per aver letto fin qua!

Cosa ne pensate delle nuove informazioni su Jessica?

Nei prossimi giorni ci sarà l'ultimo speciale Natale.

A lunedì per l'aggiornamento ❤

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