"GO GO POWER RANGERS!" ~ Dangan

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Per la storia ad OC "Our Perfect Happy Ending" di CuteThisGiuly.


SESSO:
Unknown

GENERE:
Unknown

PRONOMI:
Per Akafu è completamente indifferente. Usa quello che preferisci.

NOME:
Akafu (赤布)

Il nome è composto dai caratteri Aka (赤), che significa rosso, e Nuno (布 - si legge anche Fu), che significa panno e si ritrova anche nelle parole 毛布 (Mōfu = coperta) e 布団 (Futon). Il nome dunque sigifica "panno rosso", ma può essere inteso come "coperta rossa".

Il nome, infatti, è stato scelto perchè hanno trovato Akafu con una copertina rossa avvolta intorno al corpo. Infatti il nome pernsato all'inizio era 赤毛布 (Akamōfu = coperta rossa), ma sembrava troppo lungo; quindi era stato abbraviato con 赤毛 (Akage), solo che il carattere 毛 (Ge) può significare anche "capelli", quindi il nome avrebbe significato "capelli rossi" (come "Akage no An", ovvero "Anna dai capelli rossi"); putroppo Akafu aveva sulla testa un po' di peluria nera e non rossa, quindi il nome non aveva senso, per questo è stata scelta un'altra abbreviazione dell'idea iniziale, ovvero Akafu, che non si allontanava troppo dal significato originale.

Non ha mai avuto grandi problemi con il suo nome, nonostante fosse praticamente inventato, perchè quasi tutti i bambini dell'orfanotrofio avevano nomi inventati di sanapianta. Inoltre ha sempre apprezzato il suo nome perchè era solo suo, pensato esclusivamente per Akafu.

Esistono solo 6 persone in tutto il mondo che possono permettersi di dire "Aka" o "Aka-chan" invece di "Akafu". Non conviene provarci, perchè Akafu odia che qualcuno che non sia un membro della sua famiglia abbrevi il suo nome.

COGNOME:
Kobayashi

Akafu non sa il nome della sua famiglia biologica e non ha nemmeno una famiglia adottiva. Kobayashi è il nome dell'orfanotrofio e della proprietaria: Fuyuko Kobayashi.

Fino agli 8 anni sperava di cambiarlo con... che so... il cognome di una famiglia adottiva?
Poi però ha messo su la sua squadra e non ha più desiderato una cosa simile, anzi desiderava il contrario per non dover lasciare gli altri membri della squadra.

La signorina Kobayashi è come una madre per gli orfani.

NAZIONALITA':
Giapponese

ETA':
17

DATA DI NASCITA:
Sconosciuta.
Festeggia il compleanno il 02/12, ovvero il giorno in cui la signorina Kobayashi ha trovato il fagottino.

Dunque è del segno dell' ofiuco.

[Volevo fare un ofiuco, quindi avevo un numero di giorni possibili piuttosto limitato per scegliere. Poi ho scelto a caso.]

L' Ofiuco è il 13 segno zodiacale che va dal 30/11 al 17-18/12.
I nati sotto il segno dell' ofiuco hanno qualità affini ai segni Gemelli e Bilancia, per tanto hanno uno spiccato intelletto ed un grande senso estetico, si dedicano al proprio benessere e tengono all'aspetto.

LUOGO DI NASCITA:
Non è sicuro che sia anche il luogo di nascita (molto probabilmente lo è), ma vive in un orfanotrofio di Kyoto.

Ama Kyoto: è la città dove ha sempre vissuto e che ha sempre protetto. Effettivamente lasciarla non è proprio il massimo, ma Akafu vuole estendere il raggio di azione della squadra, quindi potrebbe essere utile vaggiare e reclutare gente.

TALENTO:
Ultimate Sentai

Il Super sentai è un sottogenere giapponese di serie televisive e cinematografiche tokusatsu creato da Shoutarou Ishinomori, in cui squadre multicolori lottano per la pace mondiale contro forze extraterresti o demoniache. L'esempio di Super sentai più famoso sono i "Power Rangers", ma lo sono anche "I Cavalieri dello Zodiaco" e "Sailor Moon".

Un gruppo di orfani, fan dei Power Rangers e del genere del Super Sentai, hanno formato una squadra di super eroi con tutine colorate e, dopo molti e faticosi allenamenti, hanno iniziato ad agire nella zona Kyoto e dintorni ottenendo una certa notorietà. Akafu era a capo del gruppo.

Ovviamente adorano ciò che fanno, anche se all'inizio erano conosciuti come "Quel gruppo di idioti incoscienti che non sanno cosa fanno" e derisi. (Ma tanto ora sono apprezzati e acclamati dalla folla.)

La squadra si chiama: "Yoru no Kodomo" (Figli della notte).

Credo sia ovvio che non lo hanno detto a nessuno: lo sanno solo loro 6 e nessun altro, neanche alla signorina Kobayashi. (Anche per questo motivo non ama farsi vedere in volto.)

[È un nome ironico, visto che sono orfani.]

ASPETTO:
Altezza (cm): 161
Peso (kg): 48
Indice di massa corporea (kg/m2): 18,52 - Normopeso

Akafu non mostra quasi mai il suo vero aspetto alla gente, ma ha i capelli corti, neri e un po' disprdinati e gli occhi grigi.
È di corporatura esile, quindi non sembra essere molto forte, ma in realtà lo è.
Ha moltissimi nei su braccia e gambe.

Nel complesso si piace, ma detesta quando la gente scherza perchè "è una persona completamente diversa da come me l'aspettavo! E' uno scricciolo!".

Detesta anche chi fa domande sul suo aspetto fisico (di qualunque genere) e infatti non risponde e ignora la domanda.

Mando il prestavolto
senza costume
insieme con le cose
in privato. ^^

PRESTAVOLTO:
Ho cercato su Google "sentai anime" e ho trovato questi qua. Dovrebbero essere di "Samurai Flamenco". I think.

ABBIGLIAMENTO:
Ebbene, in realtà porta sempre il suo costume. Ha dei vestiti normali, ma non ama farsi vedere.
Piuttosto che far vedere il suo vero aspetto, Akafu preferisce mangiare con il casco, il quale ha una sorta di apertura a due ante all'altezza della bocca proprio a questo scopo. Ovviamente, quando è aperto il modulatore della voce non funziona, quindi passa i pasti nel più religioso silenzio, al massimo comunica a gesti o scrivendo.

Direi che l'unica occasione per vedere Akafu senza tuta, sia non dormire, visto che se la toglierà solo di notte (se le camere non fossero singole, aspetterebbe che tutti si siano addormentati e potrebbe attedendere anche per ore, tanto per Akafu non è un problema dormire poco la notte e svegliarsi comunque presto o addirittura passare la notte in bianco e chiudersi in camera quando tutti sono fuori e riposare un po' la mattina).

Se tutti scoprissero il suo vero aspetto, smetterebbe di vestirsi così.

Mando l'abbigliamento
insieme alle cose in privato.

CARATTERE:
Akafu ha un'ossessione per la giustizia: vuole sempre fare la cosa giusta e parole come "giusto", "ingiusto", "giustizia" e "ingiustizia" sono quelle che dice più spesso. Ha una scarsa sopportazione di chi commette ingiustizie (e degli idioti, ma di questo parlerò meglio dopo).
È una persona molto diretta e sembra quasi cinica che parla senza troppi giri di parole e senza peli sulla lingua, spesso senza preoccuparsi che quello che dice possa risultare offensivo. In realtà, quando non è sua intenzione offendere, ma è consapevole che quello che dice possa sembrare offensivo, Akafu inizia la frase con "Non vorrei offendere, ma..."
Più che una persona cinica è fin troppo sincera e con poca pazienza.
Mantiene spesso un atteggiamento sarcastico, specie quando la gente dice cose, a suo parere, stupide; ma non solo, infatti usa abbastanza spesso toni ironici e sarcastici. E questo va ad accrescere l'idea sbagliata che hanno in molti che Akafu sia una persona negativa, cinica e cattiva.
In più tende ad arrabbiarsi molto con gli ingiusti, con chi fa commenti idioti e con chi, dopo aver scoperto il suo vero aspetto, dice cose come "non pensavo fossi così" o "non puoi essere davvero tu" o faccia qualunque commento irrispettoso o irrisorio o che metta in evidenza pregiudizi nei suoi confronti. Quando si arrabbia sente "prurito alle mani" e avrebbe voglia di colpire qualcosa (o qualcuno).
Il commento idiota che meno sopporta sono i giochi di parole fra "sentai" ed " hentai". Fra tutti i difetti che Akafu ha, la perversione non c'è.
Sembra quindi che Akafu sia veramente un essere orribile, ma in realtà ha solo una scarsa pazienza e per il resto è a posto: offende, ma spesso involontariamente, solo perché non sa mettere un freno alla sua lingua (volontariamente solo ingiusti e idioti, ma non è che li odi: con loro si arrabbia, li offende, a volte fa una ramanzina e poi amici come prima (se erano amici)). E non farebbe mai del male a qualcuno, al massimo se si arrabbia proprio tanto può dare un pugno, ma preferisce prendersela con pareti o altri oggetti inanimati; l'unico caso in cui picchia seriamente è per lavoro, con i cattivi (e comunque non è che li pesta a sangue). Anzi, in realtà, anche la violenza immotivata è motivo di ira per Akafu.
È anche una persona gentile e sempre disponibile per gli altri: ha a cuore la giustizia e il bene delle altre persone: Akafu aiuta e protegge chi non può difendersi da solo! Questa è la sua filosofia di vita. Certo non è che si fa schiavizzare: se qualcuno inizia a chiedere aiuto troppo spesso per favori che potrebbe benissimo farsi da solo e, soprattutto, se non sta rischiando la vita, allora declina nel modo (poco) gentile come suo solito ("no." o "fottiti." o "alza il culo dal divano e fallo te").
Ha una passione per il gioco d'azzardo, perché apprezza il rischio (altrimenti non farebbe il Power Rangers di professione, almeno con il gioco non rischia la vita). Ha passato serate e notti a giocare con i suoi fratelli (con i centesimi), ma pare che di nascosto abbia anche giocato seriamente. Ed è vero.
Il suo colore preferito è il rosso perché è il colore della sua copertina, che ha sempre: non la porta come potrebbe fare un bambino, ma ci tiene moltissimo.

MODO DI INTERAGIRE:
Il linguaggio che usa Akafu è diretto e senza peli sulla lingua. Dice quello che pensa senza vergogna, rischiando anche di offendere involontariamente.
Ovviamente, avendo una ventina di "fratelli" che talvolta si offendevano senza che Akafu volesse, ha preso l'abitudine di pensare a quello che dice prima di parlare. Alla fine non è che si trattenga o simili, ma quando si rende conto che la frase potrebbe risultare offensiva, allora specifica che non è sua intenzione (o inizia la frase dicendo "Non vorrei offendere, ma..." o la conclude con "Senza offesa.").

Usa parolacce senza farsi troppi problemi, ma non è che ne abusi.

È anche una persona molto sarcastica ed ironica, quindi la gente non sa mai se veramente non è sua intenzione offendere o no.
Le sue risposte sarcastiche sono brevi e puntuali.

Tende a parlare a voce piuttosto alta, come se dovesse farsi sentire da lontano. È quella che si può definire una "deformazione professionale", visto che deve farsi sentire dai "cattivi".
Tuttavia, se gli viene fatto notare, abbassa la voce.
Ci sono anche dei momenti e luoghi in cui questo non avviene; per esempio in biblioteca, in stanze troppo piccole e di notte, in cui parla anche troppo piano (a meno che non debba attirare l'attenzione di qualcuno che è lontano, in quel caso sveglia tutto il vicinato - perchè la notte non deve farsi sentire, ma quando incontra un "cattivo" allora cerca di attirare la sua attenzione).

Quando incontra gente nuova, non subito è disponibile a presentarsi, ma prima valuta la situazione: il suo scopo è trovare nuove reclute che possano agire nel nome dei "Yoru no Kodomo" in tutto il Giappone e, chissà, magari anche tutto il Mondo. Per questo valuta attentamente le persone.

Bisonga però collocare Akafu in un contesto particolare: nel gioco. Vedendo molte persone potrebbe decidere di non presentarsi (o comunque non subito) e stare immobile in un angolo per non attirare troppo l'attenzione. Non una cosa facile visto il suo abbigliamento, ma stando in disparte potrebbe sembrare parte del mobilio; questo sarebbe il suo piano fallimentare e ne è consapevole che è un pessimo piano (dopotutto è il capo perchè è più frote degli altri, non per i suoi piani), quindi è molto probabile che qualcuno (se non tutti) si accorga della sua presenza e si presenti. A quel punto si presenterebbe a sua volta.

STORIA: (privato)

FAMIGLIA: (privato)

ASSASSINO O VITTIMA: (privato)

DEBOLEZZE: (privato)

FOBIE: (privato)

PIACE:
• Disegnare

• Il gioco d'azzardo

• Il colore rosso

• Gli Yoru no kodomo

• Tutti gli altri bambini dell'orfanotrofio Kobayashi

• Il genere del super sentai

NON PIACE:
• Perdere

• Le banane

• Il colore viola

• I manga shonen'ai e shojo'ai.

HOBBIES:
Passa la maggior parte del tempo libero ad allenarsi e a fare ramanzine a persone che fanno cose non propiramente giuste al 100%, ma adora anche disegnare e se la cava discretamente. E il gioco d'azzardo, ma quello meno in realtà.

Ha scoperto il disegno durante l'infanzia: disegnava allora e ha continuato a farlo, migliorando molto nell'arco degli anni.

Per quanto riguarda il gioco d'azzardo è stato scoperto per caso: una sera non avevano niente da fare e Akafu e i suoi compagni si stavano annoiando a morte, allora una delle sue "sorelle" ha proposto di giocare a carte. Nessuno sapeva giocare bene, quindi hanno cercato dei giochi su internet e le regole. Quella sera si divertirono a giocare a Poker e hanno passato altre sere a imparare altri giochi.

CURIOSITA':
• Nel suo casco c'è un modulatore della voce, quindi quando parla di sente una voce meccanica simile a quella di Darth Vader.

• Ha il vizio di scrocchiarsi le dita quando è sovrappensiero o si concentra. Anche quando si innervosisce, ma in quel caso lo fa apposta.

• Quando si arrabbia inizia a fremere e tremare, cercando di trattenersi, e serrà i pugni, tanto che se non avesse la tuta resterebbero i segni delle unghie sui palmi.

• Il suo gioco d'azzardo preferito è il Black Jack, aka "Ventuno".
Ventuno è un gioco è simile a "Sette e mezzo", infatti bisogna aggiungere carte alla propria mano fino ad arrivare ad un valore molto vicino a 21, senza superarlo.
Cominciando con due carte scoperte (fatta eccezione per il dealer che ne tiene una coperta) e si può dire "hit" per aggiungere una carta o "stand" per fermarsi.
Le figure valgono 10, le carte normali valgono quanto c'è scritto e l'asso può valere 1 o 11 a scelta del giocatore.
Apprezza molto tutti i giochi di carte, ma apprezza particolarmente questo gioco per il fatto che, dal momento che le carte sono sin da subito scoperte, la gente non fa troppo problemi se si gioca con il volto coperto.

SESSUALITA':
Bisessuale con preferenze femminili.

RELAZIONI:
Vive bene anche senza. Poi nessuno si offende se trova l'ammore (basta che sia una persona che non rompe i cosiddetti).
È improbabile, anzi impossibile, che Akafu faccia la prima mossa.
Il suo tipo ideale è una persona che creda nella giustizia e nella legalità, che rifiuti l'uso della violenza: un suo simile, che sappia anche sopportare il suo atteggiamento sarcastico e le sue sfuriate.

DICHIARAZIONE:
Come già detto, è difficile che Akafu faccia la prima mossa.
Ma dopo tanto tempo che si tiene dentro i suoi sentimenti, potrebbe decidere di comunicarglieli.
Andrebbe dalla persona amata e direbbe: "Possiamo parlare in privato?"
A quel punto:

• Se tenesse ancora il volto nascosto, direbbe: "Senti, so che probabilmente non provi lo stesso per una persona che non hai mai visto in faccia, ma tu mi piaci.
Non devi dire niente. Non mi devi niente.
Volevo solo che lo sapessi."
E se ne andrebbe senza aspettare una risposta.
Se poi smettesse di portare il casco tornerebbe e direbbe: "Ora invece mi piacerebbe sapere se ho una qualche speranza con te.
Anche se so che potrei rimanerci male."

• Se avesse smesso di portare il casco, direbbe: "Senti, è un po' imbarazzante. Mi rendo conto di non essere la persona migliore del mondo, ma tu invece sei una persona fantastica e... semplicemente mi piaci.
E non mi importa se non provi lo stesso per me. Sinceramente volevo solo togliermi un peso.
Ma vorrei saperlo.
Anche sapendo che potrei rimanerci male, vorrei saperlo.
Penso che sarebbe giusto. Ma ci tengo a precisare che non mi devi niente."

FRASI:
Per presentarsi, muove le braccia fino a mettersi in una posizione fica e dice (ovviamente urlando): -Io sono la giustizia! Io vi proteggerò cittadini! Quindi ricordatevi di me: io sono il leader dei "Yoru no Kodomo"! Il mio nome è Akafu, è sono l'Ultimate Sentai!-

[Che è simile a quella con cui si presenta con la squadra ai "cattivi". Ovvero: -Trema villano! Noi siamo la giustizia, gli "Yoru no Kodomo"! E siamo qui per fermarti!-
Nonostante sembrino solo un gruppo di idioti, sono molto abili e fanno sempre trionfare la giustizia.]

• Allo scoprire il Killing Game, sclererebbe come suo solito e direbbe: "Ma che stronzata è mai questa? Se è un scherzo, non fa ridere! Non ho la minima intenzione di partecipare ad una cosa del genere: è una cosa ingiusta! Anche solo il fatto di averlo pensato è ingiusto!"

• Quado viene trovato (o trova) un cadavere, inizia a tremare furente. Dopo qualche istante scoppierebbe e inizierebbe a urlare: "Chi ha osato fare una cosa del genere? Chi è lo stronzo che ha osato fare una cosa del genere? Vi sembra giusto? Se lo meritava? Qualunque cosa abbia mai fatto, si meritava tanto? Non è giustizia questa! E' in questo mondo che viviamo? E' per questo mondo che io e i miei fratelli lottiamo ogni notte! No! E lo so che non è così!" e potrebbe continuare finchè qualcuno non interviene e risponde o finchè non si dà una calmata. O entrambe le cose.
Il discorso potrebbe variare un po' ogni volta, ma il concetto è quello.

• Se ci fossero due vittime non finirebbe più.

• Se la vittima fosse una persona che trovava antipatica, la sua reazione sarebbe la stessa: anche se era antipatic*, non si meritava la morte.
Un omicidio è una cosa ingiusta sempre.

• Se morisse una persona cara, invece, la reazione sarebbe più o meno la stessa, ma oltre alla rabbia proverebbe anche tristezza. Quindi è probabile che non riesca a finire il discorso e che si chiuda da qualche parte e per togliersi il casco e prendere aria. No, non piangerebbe.

• Se qualcuno chiedesse ad Akafu se ha pianto, risponderebbe malissimo e probabilmente lo spingerebbe anche.

• Ad un assassino farebbe un discorso del tipo: "Sei soddisfatt*? Ti sembra di aver fatto una cosa bella? Ti sembra giusto quello che hai fatto? Hai ucciso qualcuno, te ne rendi conto?" non gli lascerebbe neanche il tempo di rispondere o ribattere e poi si avvicinerebbe e l* afferrerebbe per il colletto e aggiungerebbe: "Cosa aveva fatto per meritarsi tanto? Se lo meritava? Dimmi che se lo meritava e che è giusto così!" ma tanto sa che nessuno si merita tanto. Infatti non riterrà nemmeno le esecuzioni una cosa giusta, nonostante si tratti di assassini.
Il discorso potrebbe variare ogni volta, ma il concetto è quello.

• Se l'assassino fosse una persona che trovava antipatica, la sostanza sarebbe la stessa. Ma alla fine direbbe: "Però ho capito perché non mi piacevi: evidentemente sei una persona capace di qualunque nefandezza."

• Se l'assassino fosse una persona cara o avesse ucciso una persona cara, direbbe le stesse cose, ma con più parolacce e più insulti e l* afferrerebbe sin dall'inizio del discorso.

• Se qualcuno, durante un trial, dicesse cose inutili o stupide direbbe: "Chiudi quella fogna, imbecille." è una frase che dice spesso una delle sue sorelle ed evidentemente anche Akafu ha iniziato ad usarla senza rendersene conto.

• Se fosse sotto accusa direbbe: "Come potete pensare che potrei fare una cosa del genere, luridi imbecilli? E' una cosa orribile e ingiusta! Non oserei mai tanto!"
Se poi qualcuno dicesse di dimostrare la sua innocenza, direbbe: "Suvvia! Togliamoci 'sto dente."

• Se si dovesse scoprire che Akafu ha ucciso, ovviamente cercherebbe di dimostrare la sua innocenza, ma capendo di aver perso si arrenderebbe; colpirebbe la sua postazione (o tavolo da gioco) fino a lasciare il segno. Poi, ritrovata la calma, rassegnandosi, direbbe: "In fondo è giusto così... ho fatto una cosa orribile e imperdonabile... e non pretendo che lo facciate... Credo ancora che queste esecuzioni siano qualcosa di orribile e non siano delle giuste punizioni, ma se qui le cose funzionano così... non credo di poter fare più niente."
Diversamente se fosse innocente non si arrenderebbe fino alla fine.

• Se si scoprisse che a ricevere un'esecuzione è stato un innocente colpirebbe la prima cosa (o persona) alla sua destra e mormorerebbe: "Tutto ciò non è affatto giusto."

• Se qualcuno chiedesse ad Akafu di togliersi il casco per un qualsiasi motivo, risponderebbe: "No. Fottiti. Non ho intenzione di togliermi il casco."

• Se qualcuno scoprisse il suo vero aspetto, si metterebbe in ridicolo: implorerebbe di mantenere il segreto e arriverebbe, se necessario, a minacciare di rompergli le ossa (sarebbe una minaccia a vuoto, ma questo lo sa solo Akafu).
Comunque, se poi venisse spifferato tutto, allora gli lancerebbe certe occhiatacce e non gli rivolgerebbe la parola per qualche giorno.

• Se tutti scoprissero il suo vero aspetto alzerebbe gli occhi al cielo e si toglierebbe il casco (ovviamente no se in quel momento non lo ha addosso). Poi direbbe: "Ebbene, questo è il mio vero aspetto... Contenti ora?" poi mormorerebbe: "Banda di beoti..."
Ma almeno smetterebbe di indossare la tuta, il che forse forse non è poi così male...

• Se qualcuno poi dicesse: -Davvero?- risponderebbe con sarcasmo: "No! In realtà sono più simile ad Arnold Schwarzenegger, ma faccio finta di essere così per avere lo sconto al cinema. MA SECONDO TE?!?"

VOCE:
Tōru Ōhira (il doppiatore giapponese di Darth Vader).

https://youtu.be/gtGtzkkb8ck

Mando in privato
anche la voce vera.

Spero che Akafu vada bene e che ti piaccia!!! *-*
Se manca qualcosa, fammelo sapere. Mi sembra che ci sia tutto, ma non si sa mai. ^^

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