L'assassino è il maggiordomo! O era il giardiniere...? ~ Dangan

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Per la storia "Despair Experiment" di Junko_Vinegar_13



NOME:
Hitoshi

COGNOME:
Sonoha

SOPRANNOME:
//
Lascio la scelta di un eventuale soprannome a VivyRal, se ha voglia. 😉

ETÀ:
18

DATA DI NASCITA e SEGNO ZODIACALE:
08/07 (cancro)

ALTEZZA e PESO:
cm 187 x kg 79

TALENTO:
Ultimate Butler

CITTÀ DI NASCITA:
Osaka

ASPETTO:

PRESTAVOLTO:
Young Sebas Tian da "Overlord"

CARATTERE:
Sin da quando era piccolo, gli è stato insegnato che i servitori devono avere due pensieri, due modi di parlare e di comportarsi: uno è quello vero e l'altro quello con cui si deve rivolgere ai padroni.
Non che avesse un pessimo rapporto con i padroni o gli stessero antipatici, ma con loro doveva comportarsi in un certo modo. Un modo che era diverso dal suo essere: doveva essere rispettoso, riverente, servizievole, doveva obbedire senza obiettare ed essere sempre serio e professionale.
Tuttavia, nonostante gli piaccia davvero il suo lavoro, lui non è esattamente così: è un ragazzo molto più allegro e simpatico, molto meno rigido.
Deve portare questa maschera, principalmente per assicurarsi lo stipendio. Infatti apprezza ricevere denaro in cambio del suo servizio e, a detta sua, "i soldi non danno la felicità, ma aiutano."

In realtà è molto simpatico anche se ha il piccolo difetto di non avere senso dell'umorismo: non capisce le battute più semplici e, tanto meno, sarcasmo e ironia; talvolta trova divertenti cose che non lo sono. Lo sa benissimo, e un po' se ne vergogna, quindi solitamente solo quando gli altri ridono, ride a sua volta anche se non ha capito la battuta. Però si sente che è una risata finta.
Il vero problema è quando qualcuno fa commenti sarcastici o parla in modo ironico, perché Hitoshi non se ne rende conto e prende tutto troppo seriamente.

Non è un gran chiacchierone, ma non è neppure "muto" ed è un bravo ascoltatore: è un ottima compagnia e con lui è possibile affrontare conversazioni e dibattiti su vari argomenti (dalla politica a quanto faccia schifo l'ultima stagione di "Game of Thrones", è un ragazzo abbastanza informato su molte cose).

I suoi compiti, come maggiordomo, consistevano nel pulire, cucinare e proteggere il padrone: infatti è molto bravo ai fornelli e adora cucinare, lo trova molto rilassante. È anche piuttosto forte e agile e capace di usare la diplomazia tanto quanto la forza.
Siccome è abituato a pulire, è molto precisino, quindi pulisce tutto e non può vedere neanche la presenza di un sottilissimo strato di polvere o un oggetto fuori posto che si attiva automaticamente per sistemare. Non è che sia ossessivo compulsivo o ossessionato dallo sporco, ma detesta il disordine e lo mette a disagio. Infatti quando si sveglia (nonappena è abbastanza reattivo), per prima cosa si cambia, piega il pigiama, lo mette sotto il cuscino e rifà il letto (tranne il mercoledì, perché il mercoledì mette il pigiama a lavare e la sera se ne mette un altro pulito).

È molto protettivo e ha un forte senso di giustizia: è sempre dalla parte degli oppressi e delle minoranze, per lui è istintivo proteggere i deboli e chi è in difficoltà; crede fermamente che tutti gli esseri umani siano uguali fra loro e non riesce a sopportare chi discrimina qualcuno per un qualche motivo o chi si crede superiore agli altri.
Queste persone lo fanno proprio inca**are e, in questi casi, si lascia andare a fantasie proibite su stragi e bagni di sangue. Ha un certo gusto del macabro, ma non farebbe mai una cosa del genere. Probabilmente.
Però è grande e grosso e piuttosto forte: se picchia, quello fa male, però con eleganza (perché il suo portamento è sempre impeccabile).

Infine c'è da dire che il suo rapporto con la sua famiglia è piuttosto complicato, quindi tende a evitare l'argomento e, qualora qualcuno gli chiedesse qualcosa o dovesse parlare per un qualche motivo, si rabbuierebbe e troverebbe una scusa per andarsene. Ha sempre qualcosa da fare, quindi gli risulta semplice trovare un pretesto per allontanarsi.

DEBOLEZZE: (privato)

ABBIGLIAMENTO:
Indossa quasi sempre una divisa da maggiordomo, perché si trova a suo agio con quelle indosso.

Però ha anche degli indumenti più comodi che indossa quando è solo, quando è troppo presto per andare a dormire ma non ha più niente da fare o non ha motivi per uscire dal suo alloggio. Questi consistono in pantaloni comodi (come possono essere quelli di una tuta), una canottiera o una fruit e, se fa freddo, una felpa.
E con la divisa è bello, ma con gli abiti comodi è un fico.

(L'IMMAGINE E' SEMPRE SEBAS.)

FAMIGGHIA: (privato)

CURIOSITÀ e TRATTI PARTICOLARI:
• Ha una voglia di fragola abbastanza grande vicino all'ombelico.
• Detesta i colori troppi accesi (soprattutto il giallo).
• Adora leggere e il suo genere preferito è l'horror, ma quello vecchio: quello di "Frankenstein" o de "Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde", quelli che al giorno d'oggi non fanno più paura o ribrezzo, ma suscitano comunque un senso di inquietudine. (Spero sia chiaro.) Come ho già detto: ha un certo gusto del macabro.
• Cucina benissimo. Solitamente prepara cibi giapponesi, ma sa fare molto bene piatti tipici di molte altre culture asiatiche (cinese, indiana, araba e altre).
• Quando ha un po' di tempo libero ma niente da fare o quando si ritira in camera e si veste comodo, fa dei solitari con le carte: è un bel passatempo che non impiega troppo tempo e può essere interrotto in qualsiasi momento.
• È astemio.

HOBBIES:
• Cucinare;
• solitari con le carte;
• leggere romanzi horror e triller.

COME INTERAGISCE:
Inizialmente mostra la maschera che porta sul lavoro, perché è la sua confort zone: sa che con quella non può sbagliare e che va bene con tutti (simpatici e antipatici, autorità e non, ricchi e poveri); l'unica differenza e che, a parte con i capi, non obbedisce come un cagnolino, principalmente perché non viene pagato.
Poi, dopo che ha tastato un po' l'acqua e ha valutato la situazione, capisce se può mostrare il suo vero sé: quindi smette di essere sempre serioso e quasi apatico. Inizia a mostrare emozioni e, per esempio, a sorridere; farebbe amicizia e, magari, tenterebbe con qualche fallimentare tentativo di raccontare battute.

Inoltre, con quelli a cui mostra la maschera da lavoro, non ride mai, né per davvero né per finta.
Infine c'è da dire come si comporta con la categoria di persone che non sopporta (che è specificata sotto la voce "carattere"): con loro è freddo, evita di discuterci o di rimanerci troppo tempo da solo, perché sa che altrimenti si arrabbierebbe e potrebbe finire male (per loro).

Anche quando si toglie la maschera, il suo portamento rimane sempre perfetto. Perfino quando si trova costretto a usare la forza, ha uno stile a dir poco elegante sia nell'attacco sia nella difesa e nel modo di schivare e, in tutto ciò, mantiene il suo portamento.

ASSASSINO o VITTIMA: (privato)

STORIA: (privato)

FOBIE: (privato)

FRASI, AZIONI e REAZIONI:
Questa è la parte che non mi riesce mai, mano male hai dato una traccia...

Il linguaggio che usa Hitoshi è raffinato e non cade nel volgare neanche quando si arrabbia o, per lo meno, se arriva ad offendere vuol dire che quella che prova non è semplice rabbia, ma vero e proprio odio puro.

Con la maschera, dà sempre del lei e si rivolge agli altri chiamandoli per cognome e con i suffissi -san o -sama (a seconda dello status della persona). Quando invece se la toglie, passa a un più informale -kun o -chan, ma attenzione, la scelta di questo suffisso non la basa sul sesso, ma sul significato: usa di più il suffisso -kun, col significato di "amichevole", mentre -chan lo usa per persone più piccole e/o che trova carini e dolci. Non è mai arrivato al punto di non usare suffissi onorifici con qualcuno.
Non chiama nessuno per nome finché non è quella persona a dirglielo (per lo stesso motivo per cui inizialmente si mostra con la sua maschera) e solo se sono amici.

In situazioni specifiche:
• Appena scoprirà di essere in un killing game... riderà: pensà senz'altro che si tratti di uno scherzo e che sia pure divertente e inizierà a ridere. Non appena noterà che nessun altro ride, gli verrà il dubbio che non sia divertente e si imbarazzerà; poi si chiederà se sia davvero uno shcerzo di pessimo gusto o sia una cosa seria.
• Se fosse accusato in un trial risponderebbe semplicemente e senza perdere la calma e farebbe notare tutte le eventuali prove che dimosrino la sua innocenza e esporrebbe il suo alibi e, anche qualora mancassero, cercherebbe di dimostrare la sua innocenza senza perdere la calma. (Se fosse davvero assassino, avrebbe sicuramente predisposto delle prove a dimostrare la sua innocenza).
• Se morisse qualcuno a cui tiene si rabbuierebbe e sarebbe triste, ma cercherebbe di trovare l'assassino per vendicarl*. Se poi venisse scoperto gli vomiterebbe in faccia tutto ciò che pensa anche insultandolo, senza però usare parolaccie o un linguaggio volgare. Forse se si innamorasse e quella ragazza venisse uccisa, potrebbe cadere in un linguaggio più scurrile.
• Se invece una persona a lui cara morisse in un esecuzione, prima dell'esecuzione gli chiederebbe delle spiegazioni, forse cercando un motivo per perdonarl*. Dopo l'esecuzione non direbbe niente, ma in silenzio si ritirerebbe nella sua stanza e non ne uscirebbe fino alla mattina successiva e potrebbe essere meno loquace del solito.
• Se uccidesse qualcuno e vienisse scoperto, proverebbe a convincere gli altri che si stanno sbagliando, probabilmente senza riuscire. Dopo il voto, capendo di non poter fare altro se non morire dignitosamente, acceterebbe la sconfitta e il suo destino, andando verso l'esecuzione con il suo solito portamento elegante e composto.
• Quando si presenta, si mette la mano destra sul petto e porta leggermente in avanti il busto e dice: "Buongiorno/Buon pomeriggio/Buonasera, il mio nome è Sonoha Hitoshi, l'Ultimate Butler. Al suo/vostro servizio."
• Quando qualcuno dice una parolaccia lo ammonisce, dicendo: "Linguaggio." "Occhio al linguaggio." "Modera i termini." e altre varianti di questa frase. Usando il lei dove necessario.
• Quando vede qualcuno con la schiena un po' troppo incurvata, gli/le consiglia di raddrizzare la schiena.
• Quando vede un luogo un po' sporco o disordinato, sgrana gli occhi e commenta: "Che lerciume!"

Un'altra frase memorabile è quella precendentemente citata sui soldi, dalla quale è impossibile da capire se, quando la dice, sia serio o stia scherzando.

SESSUALITÀ:
Eterosessuale.

RELAZIONI:
Si: non ha mai avuto molto tempo per avere delle relazioni a causa del lavoro e se ne è fatto una ragione. Non che non ne abbia mai avuto nemmeno una storia (anche lui andava a scuola), ma sono state poche, brevi e instabili.
Però gli piacerebbe trovare una ragazza dolce pronta ad amarlo e coccolarlo. Una persona che si lasci proteggere.
Non è esattamente il tipo di ragazzo che fa la prima mossa, però se fosse proprio sicuro di ciò che prova e desiderasse sinceramente dichiararsi (e non lo fa lei), le preparerebbe una cena e creerebbe la giusta atmosfera (i grandi classici: luci soffuse e candele profumate e musica di sottofondo). Forse risulterebbe un po' impacciato mentre le serve da mangiare e, al momento giusto, troverebbe il coraggio per dirglielo. {}

VOCE:
Tomozaku Sugita

https://youtu.be/T4tQazxA-ec

(Che poi è la voce giapponese di Gundham, ma ce ne faremo una ragione...)

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