The Working Dead ~ Dangan

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Per la storia "The apocalypse of despair" di Kayayday- e CuteThisGiuly





NOME:
Victoria

Victoria è un nome di origine latina. Può essere interpretato sia come femminile del nomen latino Victorius o che derivi dal cognomen Victor (che significa "vittorioso"). Da entrambi questi nomi derivano i nomi italiani Vittore e, variante più diffusa, Vittorio.
Un'altra possibile origine del nome può essere proprio dal sostantivo latino "victoria", che significa "vittoria" ed era il nome portato della dea romana Vittoria, analoga alla dea greca Nike.
[Si legge niche, non naik.]

La variante italiana del nome è Vittoria.
Il maschile è Victor (Vittore o Vittorio in italiano).

A differenza del resto d'Europa, nelle nazioni anglofone il nome era poco diffuso prima che salisse al trono la regina Vittoria, la quale aveva preso il nome dalla madre tedesca.

COGNOME:
Jacobson

Jacobson è un cognome diffuso principalmente negli USA (sopratutto a oriente), nella zona del Benelux e in Inghilterra.
Il significato è "figlio di Jacob" o "figlio di Giacobbe".

Non sono pochi i cognomi che finiscono con "-son". Significa "figlio di" ed è l'equivalente del "Mc/Mac" scozzese (McGregor), del "O' " inglese (O'Malley), dell' "-ov" russo (Morozov) o dell' "-ino/-ini" in italiano (Paolini).

SOPRANNOME:
Tori

Abbreviazione di Victoria.
Non le piace essere chiamata col nome intero, salvo in situazioni formali o cose così (in quel caso le fa strano sentirsi chiamare "Tori").
Nel contesto attuale, potrebbe dire qualcosa del genere:

<<Siamo nel bel mezzo di un'apocalisse zombie. Non c'è bisogno di tutte queste formalità.>>

NAZIONALITÀ:
Statunitense (viene dal Minnesota)

ETÀ:
81

Ma al contrario.

ALTEZZA e PESO:
cm 174 x kg 56

Tori è molto alta eppure è magrissima: in vita sua le è capitato di non avere il tempo per mangiare come si deve e, dopo l'apocalisse, i viveri hanno ricominciato a scarseggiare. Per questo motivo è al limite del suo peso forma, quasi sottopeso.

Si potrebbe dire che per miracolo non è sottopeso... ma più che di miracolo dovremmo parlare di baratto.
Le è capitato di scambiare oggetti o di svolgere vari lavori e incarichi in cambio di cibo (soprattutto quando doveva occuparsi di Lucy).

TALENTO:
Ultimate Worker / Super Lavoratrice Liceale

Tori è una gran lavoratrice: qualunque incarico le venga affidato farà di tutto per svolgerlo e completarlo alla perfezione.
Si impegna sempre al massimo in tutto quello che fa: piuttosto che fare le cose a metà o non farle al massimo delle proprie capacità, preferisce sacrificare i pasti e il sonno.
(Nei periodi di maggiore stress, si è ritrovata a dormire e mangiare il minimo indispensabile per sopravvivere.
In compenso, sua sorella Monica le diceva che invidiava la sua linea.)
Il suo motto è <<Perfetto vuol dire finito.>>
[Infatti in latino "perfectus" vuol dire per l'appunto "portato a termine".]

Solitamente diffida dal prossimo e cerca di risolvere il più possibile con le sue sole forze. Ma che Ultimate sarebbe se non sapesse accorgersi dei suoi limiti?
Ci sono cose che da sola non può fare: lavori di fatica o costruire un grattacielo. Però, in quei casi, riesce a gestire perfettamente la situazione organizzando il lavoro suo e di altre persone in modo da rendere tutto perfetto.
Ovviamente svolge la ricerca di persone da aggiungere alla squadra di turno come dei veri e propri colloqui di lavoro. Al fine di trovare persone competenti, affidabili e capaci (possibilmente anche con un minimo di esperienza).
Solitamente, se ha bisogno di aiuto, per prima cosa cerca proprio degli Ultimate che possano essere utili col lavoro e, se non li trova, passa ad assumere qualcun altro (purché rispecchi le caratteristiche elencate in precedenza).

Tori crede nel lavoro di squadra, ma ha difficoltà a trovare una squadra in cui creda. Per questo motivo preferisce fare da sola a meno che non sia necessario.
D'altra parte <<Chi fa da sé, fa per tre.>>
(Dice molto spesso anche questo...)

Ha sempre svolto i suoi compiti e incarichi nel migliore dei modi possibili impegnandosi fino allo stremo delle forze.
Nonostante ciò, ha ottenuto il suo Ultimate solo di recente. Prima era una semplice riserva che riusciva a permettersi le tasse per frequentare il Corso di Riserva grazie all'esistenza delle sue sorelline che erano entrambe Ultimate e, soprattutto, a tutti gli lavori part-time e lavoretti che in qualche modo riusciva a gestire alla perfezione. (Sua sorella Lucy si chiedeva spesso: <<Ma come fa a fare tutto? Secondo me si clona in segreto e poi ammazza i suoi cloni...>>)
C'è voluta l'apocalisse perché il suo impegno venisse riconosciuto e ricompensato.

ASPETTO:
Tori non è esattamente la ragazza più bella del mondo... il che è strano se pensiamo che sua sorella è una modella.

Ha il volto allungato incorniciato da lunghi e lisci capelli castani con la frangia che le ricade sulla sua fronte alta.
Gli occhi piccoli e cerulei, dello stesso identico colore del cielo.
Il naso allungato sommerso da tante piccole lentiggini che le coprono anche le guance magre.
Labbra tanto sottili che, qualunque espressione lei faccia, non possono nascondere i suoi denti troppo grandi.
Il suo collo è allungato ed è alta e di corporatura esile. Le sue curve, già di per sé poco accentuate, vengono spesso nascoste dai vestiti semplici e larghi che indossa.
Non si può dire che sia brutta, ma nemmeno "bella" è l'aggettivo che più le si addice. Si può dire che abbia delle caratteristiche carine e qualcuna anche bella, ma non le importa di darlo a vedere.
Indubbiamente i suoi occhi sono la parte più oggettivamente bella di lei.

Onestamente Tori non si è mai curata granché del suo aspetto, quanto più della sua igiene: per lei bastava non puzzare e avere i capelli pettinati per poter dire di essere presentabile, senza preoccuparsi di truccarsi, di farsi le sopracciglia, di indossare vestiti appariscenti e altre cose a detta sua più superflue e non urgenti. (Parlo al passato, visto che dubito fortemente che in un'apocalisse possa davvero preoccuparsi di quanto puzzi.)
Forse è per questo motivo che la ragazza non sembra bella, quando in realtà di veramente brutto ha solo i denti.
Non che possa farci molto alla fine: ha portato l'apparecchio quando andava alle medie, ma la dimensione dei denti non si può cambiare.
Forse se avesse valorizzato di più le parti migliori del suo viso e del suo corpo (come i suoi occhi color cielo), avrebbe distorto l'attenzione dai suoi denti e non sarebbe risultata "brutta": riconosce che potrebbe essere vero, ma dice anche che
A: non le importava minimamente e non le importa tuttora
B: ci sono cose più importanti da fare e
C: non aveva tempo da perdere con queste quisquilie.

PRESTAVOLTO:
Sayaka Kanamori da "Keep your hands off Eizokuen".

CARATTERE:
Tori è una ragazza decisa e caparbia, a tratti testarda. Ragiona in modo molto pragmatico, ovvero che pensa ai fatti: alla pratica e non alla teoria.
Quando si pone un obiettivo, fa di tutto per svolgerlo alla perfezione.
Mette il massimo impegno in qualsiasi cosa faccia e detesta lasciare le cose a metà. Se ha un lavoro da fare, lo svolgerà tutto nei minimi dettagli; se ha deciso di imparare qualcosa, vorrà imparare a farlo bene; se ha un compito la settimana prossima, non si accontenterà di una B. (Valutazione americana: B è un ottimo voto, ma non è il massimo. E' come prendere un voto fra 8+ e 8,5. B+ invece è come prendere fra 8,5 e 9.)

L'unica cosa che ha deciso di lasciare a metà in tutta la sua vita è stato il violino, perché dopo quattro lezioni si era già annoiata e ha deciso che non poteva buttare via 10 anni della sua vita in questo modo. Infatti ha imparato le basi e un paio di spartiti e poi ha mollato (ora non si ricorda più nemmeno quelle cose).

A parte quella volta, non ha mai lasciato a mezzo nient'altro. Perché per lei vuol dire fallire.
<<Io detesto fallire.>>
Spesso le capita che, per avere il tempo di fare tutto, di dormire il minimo indispensabile o di passare notti in bianco e di mangiare poco o nulla o fare pasti veloci come panini o insalate. Adora i panini.

Detesta perdere tempo e rimandare. E non sopporta nemmeno chi lo fa.
<<Il tempo è denaro.>>
Ma soprattutto non sopporta di stare con le mani in mano: è così abituata ad avere qualcosa da fare che, se avesse dei momenti liberi, cercherebbe un modo per impiegarli: si metterebbe a cucinare qualcosa, a riordinare se c'è disordine, a leggere, a ripassare.
In un contesto del genere, probabilmente deciderebbe di cercare da mangiare o qualche altro bene primario.

E' anche molto veloce ad apprendere, ci mette molto poco rispetto ad altre persone a capire concetti e metodi.

E' una che mette al primo posto sé stessa e le persone che le stanno più a cuore: il guadagno personale e la sua salute in primo luogo.
Con le altre persone ha un atteggiamento molto rigido, quasi come se si relazionasse con gli altri per mera necessità. Per questo sembra una stronza.
Riconosce che sia necessario formare dei gruppi e fare squadra per sopravvivere, ma se dovesse scegliere fra il salvare sé stessa o qualcun altro, probabilmente sceglierebbe sé stessa.
Come ho già accennato, Tori riconosce l'importanza del lavoro di squadra, ma ha serie difficoltà a fidarsi degli altri.
Tende a caricarsi tutto sulle spalle finché può, come se si ritenesse l'unica persona affidabile del circondario. Anche perché è così.
Soltanto se fosse impossibile per lei da sola svolgere un incarico, allora cercherebbe dei collaboratori o, più correttamente, dei dipendenti: perché li assume e dà ordini come se fosse il capo.

Però, per l'appunto, anche le persone a cui tiene rientrano nelle sue priorità. Quando qualcuno entra nella sua vita e finisce per diventare un amico, lei farà di tutto per permettere la sopravvivenza di entrambi. Non le passerà mai nemmeno per l'anticamera del cervello di sacrificare né sé per l'altra persona, né l*i per sé stessa.

Quando si affeziona a qualcuno, finisce spesso con l'essere molto protettiva nei confronti di quella persona e si impegnerà al massimo perché tutte le persone a lei care (lei compresa) possano sopravvivere.
Come una sorella maggiore.

Ha buone capacità di leadership, potrebbe veramente autorpoclamarsi leader e prendere in mano la situazione e cercare di gestire il tutto senza farsi prendere dal panico.
Cercherebbe di essere una figura di riferimento per gli altri e, in quanto tale, dovrebbe rimanere calma per impedire al panico di dilagare.

In quanto autoproclamatasi leader, in automatico si sentirebbe responsabile anche delle altre persone, anche se comunque metterebbe sé stessa e le persone a lei care prima della squadra in sé.
Se l'assassino fosse una persona normale o antipatica, si preoccuperebbe della sopravvivenza di tutti allo stesso modo.
Al contrario, se l'assassino fosse una persona cara, non si preoccuperebbe degli altri, ma solo di sé e dell'assassino (e eventualmente di qualche altro amico).

Ha anche un grande senso degli affari, che ha sempre usufruito per guadagnare qualche stipendio in più e che ora sfrutta per barattare beni e oggetti in cambio di altri beni e oggetti (cibo, vestiti, ricariche per il fucile, permesso di stare in un certo territorio). Spesso propone anche di svolgere o gestire lavori complicati in cambio di roba: è il modo migliore per sfruttare il suo talento.

Pure essendo un'amante delle cose semplici ed essenziali, è anche un'amante del guadagno: con i soldi puoi permetterti non solo i beni primari, ma anche grandi quantità di beni primari e assicurarti della qualità. E' bello avere tanto cibo e di qualità, no?

STORIA:
Victoria "Tori" Jacobson è nata nel Minnesota il 30/11 di 18 anni fa.
E' la primogenita di Theodore e Mary Jacobson, due banchieri che, dopo di lei, ebbero altre due bambine: Monica e Lucy.

Tori, sin da quando era piccola, non è mai stata capace di stare con le mani in mano e, quando è nata Monica, ha voluto rendersi utile come meglio poteva; nonostante avesse solo tre anni, non diede spazio alla gelosia e non pensò che i suoi genitori non sarebbero stati più solo suoi. Non le passò nemmeno per la testa: pensò sin da subito che voleva essere una perfetta sorella maggiore.
A differenza sua, Monica si ingelosì quando nacque Lucy: non era più la più piccola.

Tori non permise mai alla gelosia e all'invidia contro le sorelle la divorasse, ma non si può negare che fosse invidiosa.
Nonostante tutto l'impegno che metteva in tutto quello che faceva, lei non ottenne meriti.
Invece Monica ottenne il titolo di Ultimate quando andava alle medie.
E dopo anche Lucy.
Ma anche lei lo sognava.

Nonostante l'invidia, però, non smise mai di essere orgogliosa di loro. E non le odiò mai.
Anzi, si trovava altro da fare: era sempre piena di lavori part-time e altri incarichi che le servivano per pagarsi il corso di riserva.
Nonostante alcuni vantaggi che le portava essere sorella di due Ultimates (quando entrò nel corso di riserva, Monica era già Ultimate alle medie e a Lucy, che era all'ultimo anno di elementari, era già stata comunicata la sua ammissione alla Hope's Peak Junior High per l'anno successivo) e nonostante i genitori potessero permettersi di pagarle la retta del corso di riserva, Tori volle sempre dare il suo contributo e provare a pagare il più possibile da sola (lasciando ai genitori il pagamento della differenza). Non riuscì mai a pagarla completamente da sola, ma cercò sempre di guadagnare il più possibile.
Ovviamente finì col sovraccaricarsi e col non avere un briciolo di tempo, ma sapeva sempre come gestire il tutto e, in ogni caso, le era già successo di non riuscire a ritagliarsi del tempo per sé.

Fra l'altro, riuscì anche a guadagnare e a mettere da parte anche ingenti somme di denaro.
Tori ha sempre avuto un grande senso per gli affari.

Qualche tempo prima che scoppiasse l'apocalisse, nell'estate prima di iniziare le superiori, Monica decise di partire e andare a Parigi, tappa necessaria nella carriera di una modella, e Tori ne fu orgogliosissima.
Se potesse tornare indietro, le impedirebbe di partire.

Si perché poco tempo dopo scoppiò l'apocalisse e i Jacobson non seppero più nulla della ragazza.

Cercando di fuggire in un posto sicuro, Tori e Lucy persero entrambi i genitori.
Prima la madre, che venne attaccata da uno zombie mentre stavano andando verso l'auto.
Poi il padre, che si allontanò per cercare da mangiare lasciando le figlie in macchina. Tornò correndo con un sacchetto pieno di cibo in mano. Diede il sacchetto alle ragazze e disse loro di scappare, perché era stato morso. Poi si allontanò.
Tori prese in mano la situazione e si sedette al posto del guidatore e mise in moto.
<<Tori, ma tu da quando sai guidare?>> le chiese Lucy.
<<Ho imparato guardando mamma e papà.>>
<<E hai già guidato?>>
<<No.>>

Però dai, se la cavò bene: si impegnò alla guida per impedire che succedesse qualsiasi cosa.
Procedendo da prima con calma, riuscì a prendere velocemente confidenza con il veicolo.

Purtroppo la macchina le lasciò a piedi lontane da una qualsiasi stazione di servizio, quindi dovettero procedere senza.

Tori si prese la responsabilità di proteggere la sorellina.
Durante le peggiori situazioni sono rimaste sempre insieme: hanno cercato un riparo e Tori ha preso un fucile da un'armeria abbandonata.
Lei si occupava di cercare viveri e luoghi sicuri dove la sorellina potesse stare, spesso facendo scambi e accordi con altre persone per ottenere più cibo o altri beni primari (come gli assorbenti); mentre Lucy, che era la Super Esploratrice delle Medie, le aveva insegnato alcuni metodi di sopravvivenza in situazioni estreme. Conoscenza che risultarono provvidenziali.
In questa situazione più che mai, Tori continuò a impegnarsi al massimo per il bene suo e della sorella.

E questo impegno venne finalmente ricompensato, perché finalmente riconobbero il suo talento.

Purtroppo, mentre Tori cercava da mangiare e aveva lasciato la sorella nel loro nascondiglio, due zombie la trovarono e la attaccarono. Tori è arrivata poco dopo di loro, li ha uccisi entrambi spaccando loro la testa con un tubo di ferro trovato lì vicino (aveva finito le munizioni del fucile e doveva arrangiarsi) in qualche modo.
Li uccise, è vero, ma ormai Lucy era stata morsa.
Tori la fece addormentare. Poi prese il suo cappello come ricordo il fucile e un po' di viveri e se ne andò.
Non ebbe il cuore di uccidere sua sorella.

E' passato un anno da allora.
E ora l'unica cosa che può fare è continuare a sopravvivere.

PERSONA PIÙ IMPORTANTE CHE HA PERSO:
Le sue sorelle minori: Monica e Lucy Jacobson.

Monica è l'Ultimate Swimsuits Model / Super Modella di Costumi da bagno Liceale e ha 17 mesi meno di Tori.
Tori ancora spera che sia viva e vegeta: poco prima che iniziasse la catastrofe, era andata a Parigi per cercare di far fruttare ancora di più il suo talento, visto che Parigi è una tappa quasi obbligatoria per le modelle.
Dopo che è scoppiata l'apocalisse, non hanno più avuto sue notizie. E Tori si rifiuta di credere che sia morta.

Lucy era la Super Junior High School Level Explorer / Super Esploratrice delle Scuole Medie e aveva 5 anni meno di Tori e 3 meno di Monica. Avrebbe dovuto cominciare le medie alla Hope's Peak Junior High School prima della apocalisse.
Indossava sempre un cappello verde, che Tori ha preso con sé come ricordo della sorellina.
Quando arrivarono gli zombie non aveva ancora compiuto gli 11 anni e Tori si è occupata di lei anche durante l'apocalisse prima che accadesse il peggio (quando aveva solo 12 anni).
Per quanto ne sappiamo, ancora vaga come morto vivente da qualche parte.

ARMA:
In caso di necessità usa qualunque cosa ci sia in zona di usabile.
Ma solitamente usa un fucile che ha sgraffignato da un'armeria durantel'apocalisse. Non sarà stata una bella cosa, ma in qualche modo dovevadifendersi e proteggere sua sorella.

CURIOSITÀ:
• Tori è ambidestra: ha imparato a usare anche la mano sinistra per raddoppiare le sue capacità.

• Quando legge o scrive si mette gli occhiali perché soffre di ipermetropia e non vede bene da vicino.
Per comodità, tiene sempre gli occhiali sulla testa in modo da poterli abbassare quando servano.
Tuttavia li trova molto fastidiosi quando se li cala sul naso, quindi se sposta lo sguardo dal foglio che sta leggendo/su cui sta scrivendo, anche se solo per qualche istante, li sposta nuovamente sulla testa.

• Tori si impegna sempre in tutto quello che fa: dalla scuola, agli hobbies, alle faccende domestiche. Infatti è molto brava a pulire e in qualunque altra attività di casa.
Ma sopratutto è un'ottima cuoca.

• Ha guidato altre volte dopo quella volta e adesso, pur non avendo uno straccio di patente, sa pure guidare.

• Spesso, avendo poco tempo per mangiare, la sua dieta si è ristretta a panini e insalate.
Soprattutto panini, perché adora mediamente qualunque tipo di panino.

• Ha il vizio di scrocchiarsi le dita quando è sovrappensiero.
Se ha una mano occupata, lo fa comunque: fa come Kaneki.

• Quando è preoccupata, perché anche a lei capita di essere preoccupata, prende il cappello di Lucy e lo indossa. Nemmeno le entra perché è troppo stretto, ma la fa sentire più vicina alla sorella.
Lo fa quando pensa di essere da sola, perché sa che quando lo fa si calma, ma allo stesso tempo le viene da piangere.

SESSUALITÀ E RELAZIONI:
Tori è eterosessuale.

Quanto alla disponibilità, io dico che è disponibile anche se lei dà la priorità ad altro.

Siccome non ha mai avuto una relazione né si è mai innamorata, se succedesse non saprebbe come comportarsi con la persona in questione: probabilmente farebbe finta di niente anche se, involontariamente, comincerebbe ad essere meno rigida con il ragazzo di cui è innamorata. Non lo farebbe apposta, le verrebbe così.

Essendo così incapace, penserete, non sarà una che fa la prima mossa. Ed è qui che vi sbagliate!
Non è una donna che aspetta pazientemente che un qualche idiota si dichiari e, se questo non accade, rimane a crogiolarsi nella sua solitudine.
Se si innamorasse, si prenderebbe un po' di tempo per capire se davvero quello che prova è una cotta o solo un interesse passeggero (perché nel secondo caso, non varrebbe la pena perdere tempo a pensare a come dichiararsi, no?).
Una volta capito che il suo è amore, si prenderebbe il tempo per pensare al modo migliore per dichiararsi; valuterebbe anche l'opzione di aspettare una mossa da parte dell'altro, ma aspetterebbe poco: è una cosa importante e non c'è tempo da perdere.
Alla fine opterebbe per fare la cosa più semplice e diretta possibile: lo chiamerebbe in disparte e gli direbbe semplicemente: -Tu mi piaci.-

Se la dichiarazione fosse accettata, sarebbe felice.
Comincerebbe a passare con lui più tempo, ma il suo atteggiamento non cambierebbe di molto: rimarrebbe fedele a sé stessa, ma forse comincerebbe ad aprirsi un po' di più e ad essere meno rigida con gli altri.

Se la dichiarazione non fosse accettata, non ne farebbe un affare di stato: sarebbe un po' triste, ma accetterebbe la situazione.
Si direbbe che non può costringerlo a cambiare idea e che la sua vita non può dipendere dalle scelte di un ragazzo.
Fra l'altro non è la fine del mondo: la fine del mondo è più probabile che sia l'apocalisse zombie.

COSA PENSA DELL'APOCALISSE:
E' ovviamente una seccatura, ma non può farci molto.
Il massimo che può fare è sopravvivere.

Ma ovviamene detesta questa situazione! E detesta gli zombie!
Gli zombie hanno ucciso i suoi genitori e Lucy... e per colpa di questa situazione ha perso i contatti con Monica...
Ha perso tutto per colpa degli zombie.
E non le importa che finalmente il suo talento sia stato finalmente riconosciuto, perché il prezzo che ha dovuto pagare per questo è troppo alto.

SI RENDE UTILE NELLE INDAGINI:
Ovviamente: Tori non è capace di stare con le mani in mano.
E poi rientra nelle cose da fare per sopravvivere.

Probabilmente, oltre a indagare in prima persona, comincerebbe a dare ordini agli altri e a dirigere le indagini per assicurarsi che
A: tutti facciano qualcosa e
B: nessuno comprometta la scena del delitto. Non ci si può mai fidare della gente.

COSA FA NEI FREETIME:
Qualunque cosa.
Cucina (o cerca da mangiare), riordina, crea piani di sopravvivenza, legge, fa colloqui di lavoro agli altri per svolgere degli incarichi. Cerca di fare più cose utili possibili per non stare con le mani in mano.

REAZIONI:
Oltre ad aver evidenziato in grassetto alcune frasi che molto spesso escono dalla sua bocca, altre frasi e reazioni che potrebbe dire/avere sono:

• Presentazione

<<Sono Victoria Jacobson, Ultimate Worker. Chiamami Tori.
E tu? Hai 5 secondi per presentarti: non abbiamo tutto il giorno.>>

• All'annuncio del KG

La ragazza roteò gli occhi restando in silenzio.
Piuttosto si guardò intorno per vedere le reazioni degli altri. Ma non si lasciò prendere dal panico.
Aveva paura, certo! Ma doveva restare calma se ci teneva a sopravvivere.

• Se trovasse un cadavere

- Reazione normale:
Si sentiva come se avesse fallito. Si era presa la responsabilità di tutti eppure qualcuno aveva ucciso. E qualcuno era morto.
Ma non doveva perdersi d'animo. Doveva trovare l'assassino per permettere a tutti gli altri di salvarsi.

- Se fosse un nemico:
Stessa cosa.
Anche se fosse morto qualcuno che le stava antipatico, lei aveva preso la leadership e la responsabilità anche di quella persona.
Quindi, nonostante le stesse antipatic*, lei avrebbe fallito.
E lei odia fallire.

- Se fosse una persona cara:
Ovviamente sarebbe triste.
Oltre che a sentirsi un fallimento, intendo.
Stringerebbe i denti fino a lasciarsi i segni delle unghie sui palmi delle mani e mormorerebbe un "dannazione!"
Poi però si metterebbe all'opera. Per gli stessi motivi detti sopra.

- Se fosse il fidanzato:
Avrebbe una reazione simile, ma non riuscirebbe a mettersi subito a lavoro.
E' vero che lei non ama perdere tempo, ma in questo caso avrebbe davvero bisogno di prendersi una mezz'oretta da sola. Poi però tornerebbe sulla scena del delitto con gli occhi arrossati come se avesse pianto, ma più decisa che mai a risolvere questo mistero.
Comincerebbe come al solito a dirigere le indagini e a indagare in prima persona.
In quanto leader autoproclamata, deve proteggere gli altri.

• A scoprire l'assassino

- Reazione normale E se fosse un nemico:
Durante il trial prenderebbe la cosa molto sul serio.
Una volta scoperto l'assassino, non avrebbe il coraggio di guardarlo: sarebbe pervasa dai dubbi.
E' giusto che muoia? E' giusto sacrificare questa persona?
Beh, l'alternativa è che muoiano tutti.
Se proprio deve scegliere, è meglio che muoia uno solo. No?

- Se fosse una persona cara:
Una volta capito chi è l'assassino, comincerebbe ad avere un dubbio. Vorrebbe che sia lei si l'assassino sopravvivessero. Ma non è possibile.
(Se ci fossero altre persone care, ovviamente vorrebbe che anche loro sopravvivano, ma non cambia molto la situazione. E poi è difficile che Tori faccia amicizia con tante persone.)
Si trova davanti a una scelta molto difficile, quindi cercherebbe di prendere tempo.
Farebbe altre domande, anche inutili, solo per avere il tempo di decidere cosa fare. E' probabilmente l'unico caso in cui potrebbe non riuscire a decidere.
Alla fine non voterà. (A meno che non sia obbligatorio, ma allora voterebbe per qualcuno a caso.)
E non riuscirebbe a guardare l'assassino negli occhi, ma non perché è arrabbiata con l*i. Sarebbe arrabbiata con sé stessa: non solo avrebbe fallito come leader, ma non sarebbe nemmeno riuscita a far sopravvivere un/un' amico/a.
Dopo il trial andrà in camera sua da sola e si metterà il cappello di Lucy.

- Se fosse il fidanzato:
La reazione sarebbe simile a quella di prima, ma alla fine probabilmente qualche lacrima riuscirebbe a sfuggirle e a correrle lungo le guancia.
A quel punto mi immagino che lui potrebbe volerla abbracciare, ma lei si ritrarrebbe. Non riuscirebbe a guardarlo meglio occhi, figuriamoci a toccarlo e ad abbracciarlo.
Anche se alla fine, sarà proprio lei ad abbracciare lui.
<<Tu sei solo un idiota... Perché hai dovuto fare una cosa del genere?
Come potevo proteggerti?>>
<<Mi dispiace, Tori.>>
<<E' a me che dispiace! Idiota.>>

• Dopo un commento stupido in un trial

Se qualcuno dicesse qualcosa di stupido a un trial, direbbe: <<Sai qual è la differenza fra la tua opinione e un panino?
Che il panino l'ho chiesto.>>
E' l'unica battuta che potrebbe mai dire.

• Ad un'esecuzione

Dopo aver visto un'esecuzione, la sua espressione sarebbe disgustata.
Non per lo splatter che immagino ci sia, ma per la situazione. Non solo qualcuno era stato ucciso, ma anche il suo assassino era appena morto davanti ai loro occhi.
E' disgustoso che qualcuno li abbia costretti a una simile tortura.
E' disgustoso che qualcuno trovi la situazione abbastanza divertente da chiamarla "Killing GAME".
E' disgustoso. Semplicemente disgustoso.

• Se fosse accusata

- Se fosse innocente:
Cercherebbe di mantenere la calma. Deve essere una figura di riferimento e non deve farsi prendere dal panico per dimostrare agli altri che anche in queste situazioni si può restare calmi.
Sarebbe nervosa per l'essere sotto accusa, ma farebbe finta di niente e elencherebbe le prove e i motivi che dimostrano la sua innocenza.

-Se fosse colpevole:
Ovviamente avrà pensato a un piano dettagliato e perfetto in modo che non la scoprano.
Ma, a causa del terrore di fallire, avrebbe i nervi a fior di pelle. Cercherebbe comunque di mantenere un'apparenza di calma e tranquillità e continuerebbe a ripetersi: "Ho fatto tutto alla perfezione. Non mi scopriranno. Non mi scopriranno mai. Non mi scopriranno mai. Nonmiscoprirannomainonmiscoprirannomainonmiscoprirannomainonmiscoprirannomainonmiscoprirannomai."
Risponderebbe a tutte le domande e elencherebbe prove e alibi che si era preparata per dimostrare la sua innocenza.
Con la sola differenza che, se continuassero a insistere e a fare domande, dopo un po' comincerebbe ad arrabbiarsi sul serio.
Alla lunga, comincerebbe a urlare cose come: <<MA LA SMETTIAMO CON TUTTE QUESTE DOMANDE? QUANTE ALTRE VOLTE DEVO DIMOSTRARVI CHE NON SONO IO L'ASSASSINA!?!
E poi diciamocelo onestamente, piccoli idioti, pensate seriamente che se fossi io... SE FOSSI IO LA COLPEVOLE, PENSATE SERIAMENTE CHE MI LASCEREI SCOPRIRE COSI' FACILMENTE DA VOI?
QUELLO CHE FACCIO E' PERFETTO! NON SAREBBE POSSIBILE PER VOI ROVINARE UN MIO PIANO!>>
Poi si ricomporrebbe e direbbe: <<Scusate, non so che mi sia preso... sono solo nervosa. Credo.>>

• Se fosse scoperta

Rimarrebbe scioccata di sé stessa.
Era così preoccupata di fallire che si è portata da sola al fallimento.
Guarderebbe in basso e comincerebbe a ridacchiare.
<<Sono così ridicola... mi faccio ridere da sola...>> direbbe tristemente.
<<Ho fallito... non sono riuscita a sopravvivere... e ho fallito anche come leader...
Ecco perché nessuno ha mai riconosciuto il mio talento prima di questa apocalisse...>>
Sarebbe sul punto di piangere, ma si strofinerebbe gli occhi, si ricomporrebbe e rialzerebbe la testa con dignità.
<<Se devo morire, almeno questo voglio farlo bene.
Non posso fallire anche nella morte: sarebbe l'ultima cosa che faccio. Non posso permettere che la mia ultima azione sia un fallimento.
Perché io detesto fallire.>>

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