12 - Aura positiva

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Tutto era buio, freddo, un odore di metallo che sentiva da chissà quanto tempo le faceva rivoltare lo stomaco. Non riusciva a muoversi essendo troppo debole. I tagli profondi che aveva sulla schiena, le braccia, le gambe bruciavano anche se il suo corpo li stava lentamente guarendo con la sua magia senza che ne potesse avere il controllo. Quello che non riusciva a curare da anni però, era il suo animo. Si era arresa. Aveva tenuto molta energia nascosta in sé per scappare ma non voleva più combattere dopo tutto quel tempo. Non sapeva nemmeno quanto fosse passato, mesi, anni, la luce lì non arrivava.

I polsi e le caviglie continuavano a fare male essendo tenuti stretti da delle catene pesanti, ma mai quanto il suo cuore colmo di disperazione e dolore. Delle lacrime dorate e silenziose tagliarono quella oscurità che la teneva avvolta. Non aveva più niente che valesse la pena di continuare a vivere.Voleva finirla lì ma non ci sarebbe mai riuscita. Purtroppo non poteva morire come tutte le altre creature, e questo le portava solo più disperazione, portandola a pesare che ormai il mondo magico in cui aveva vissuto non esistesse quasi più.


Si era appena fatta una doccia fredda per liberarsi un poco dalla sua pelle anormalmente calda quando sentì un rumore provenire dal piano inferiore. Questo attirò l'attenzione di Amara con ancora i capelli umidi e una maglia leggera addosso che andò nel piccolo salotto, dove trovò Selene a terra che cercava di alzarsi. Quella notte per fortuna nessuna delle sue era stata male come i giorni precedenti, riuscendo a riposare un po'.

- Che hai combinato?- le chiese accigliata non capendo come mai fosse lì. Per terra non c'era nulla che potesse averla fatta inciampare.

- Non lo so. Era come se... qualcuno mi avesse trafitta lasciandomi poi cadere nel vuoto. Non mi era mai capitato.- le disse la chiara passandosi una mano tra i capelli un po' confusa da quanto successo. In sé sentiva una grande tristezza, dolore e solitudine. Per quale motivo?

Quelle parole invece resero più cupa la corvina. È il legame, la sta avvisando... Ma chi starà soffrendo? Scosse la testa e porse una mano a Selene che accolse volentieri la sua strana gentilezza nell'aiutarla a rialzarsi. Poi, senza sapere il motivo, guardò la vampira negli occhi e la tristezza e il vuoto in sé crebbe, arrivando ad abbracciarla, il volto nel suo incavo.

Amara rimase spiazzata da quel gesto, sentendo dei singhiozzi silenziosi e lacrime sulla sua pelle chiara. Inizialmente non seppe cosa fare e tentennò un poco prima di sospirare e poggiare una mano tra i capelli di Selene. Quel profumo di rose e menta la calmò un poco, così come il tocco ghiacciato sulla sua pelle.

- Scusa, non so cosa mi sia preso.- disse poi di scatto la chiara quando si rese conto di ciò che stava facendo staccandosi da lei. Sentiva il volto in fiamme, motivo per cui teneva lo sguardo basso, imbarazzata. Ma l'altra non disse nulla. Il rumore della campanella scolastica fu una specie di salvezza per entrambe avendo smorzato un poco l'aria tesa che aleggiava in quel posto.

- Il preside ha detto che devi andare a prendere le tue cose nella stanza in cui eri in precedenza, prima che passi la Strizzacervelli a buttare tutto. È una maniaca dell'ordine. Hai dieci minuti.- le disse Amara voltandosi e cercando un bicchiere per versarsi del vino, una bottiglia già in mano.

- Giusto, me n'ero dimenticata. Vado subito allora.-

Selene prese la palla al balzo pur di staccare un po' da quell'atmosfera strana che c'era sempre tra loro. Avevano passato gli ultimi giorni insieme anche se non con tante conversazioni e la cosa iniziava davvero a metterla a disagio.

Sospirò una volta fuori dalla porta e iniziando a dirigersi verso la camera di Arlena, riuscendo a non perdersi tra tutti i vari corridoi. Una volta davanti la porta bussò ma nessuno rispose quindi abbassò la maniglia e la entrando nella camera che aveva condiviso con quella ragazza gentile. Strano, di solito la tiene chiusa a chiave.

Lasciò perdere e si diresse verso l'armadio dove trovò tutto quello che possedeva in un angolo. Se non fosse uscita con quei ragazzi non avrebbe avuto nemmeno quei pochi vestiti e sorrise nel pensare a quanto fossero stati carini con lei. È da giorni che non li vedo, forse dovrei avvisarli che sto bene, si saranno preoccupati di non trovarmi in giro. E senza nemmeno farlo apposta, la porta si aprì di nuovo e Selene si voltò a guardare chi fosse entrato ma si ritrovò qualcuno addosso a stringerla in un abbraccio.

- Ah, ferma Azura!- le disse facendo una smorfia di dolore. La bionda si staccò immediatamente preoccupata come tutti gli altri ragazzi dietro di lei e notarono che la ragazza si stava toccando gli avambracci coperti da un maglioncino leggero grigio scuro. Arlena le si avvicinò e le prese le braccia.

- Piano.- le disse la ragazza dai capelli bianchi facendo un'altra smorfia di dolore. Non immaginava che facessero così male quei tagli, quando Amara li curava non sentiva molto dolore come in quel momento. Il suo tocco è così delicato...

- Stai bene Selene? È da giorni che ti stavamo cercando.- disse Eliana affiancando la bionda e lei annuì.

- Sono stata meglio in realtà.-

- Cosa hai fatto?- domandò invece Arlena che aveva preso con estrema delicatezza un braccio della chiara alzandole di poco la manica, vedendo una fasciatura che probabilmente aveva anche sull'altro braccio.

- Oh, sono solo dei graffi, niente di che.- disse, anche se non sembravano normali graffi. Ancora si domandava come facesse a procurarsi delle simili ferite essendo alcune abbastanza profonde.

- Chi te li ha fatti?- continuò a chiedere guardandola in quegli occhi dorati.

- Beh, sono stata io. Non ero più abituata agli effetti della luna blu e sono impazzita completamente la prima sera, così come per la seguente.- spiegò lei passandosi una mano sui capelli imbarazzata.

- La luna blu? Quella che si manifesta qualche notte all'anno in cui la luna assume un'aura bluastra e molto spesso crea problemi ai vampiri, anche se sono in pochi a cui succede?-

Selene annuì a Lukas che rimase stupito.

- Mi pare di aver letto che fa effetto solo ai vampiri diciamo puri di sangue i cui parenti sono vampiri da generazioni. In effetti qui a scuola c'è qualche vampiro che manca per qualche giorno alle lezioni.- aggiunse e Selene annuì nuovamente. Non aveva idea di come sapesse che ciò che aveva detto il ragazzo fosse la verità, forse l'istinto?

- Quindi stavi male per quello.- disse Eliana tirando un sospiro di sollievo.

- Sì, questo strazio dura due notti per me.-

- Quindi ogni vampiro subisce danni diversi rispetto agli altri? Pensavo fosse uguale per tutti. Anche se finora, ora che ci penso, Amara non si presenta per una settimana o più in classe, gli altri solo un paio di giorni.- disse Azura pensandoci un po' su, maledicendosi poi per l'aver pronunciato il nome della nemica numero uno, notando che la rossa accanto a sé si fosse irrigidita.

- Cambia da persona a persona. A me vengono incubi in continuazione, comincio a infliggermi ferite e ho continui sbalzi d'umore, oppure divento acida e rischio di ammazzare tutti. O almeno, non ricordo ma mi pare di avere la sensazione di averlo fatto una volta...- disse pensandoci un po' su la chiara.

- Sai niente di Amara? Magari tra voi vampiri lo sapete. Nessuno parla della luna blu qui.- domandò curiosa Arlena. Selene per un attimo si fece silenziosa. Non poteva dire che era stata con lei tutto quel tempo o si sarebbero preoccupati molto e non voleva.

- Uhm, forse diventa più silenziosa ma lunatica e sta sveglia giorno e notte, si capisce dalla sua pelle più bianca del solito. E anche aggressiva se si pensa al suo carattere.- ipotizzò. Non sapeva molto nemmeno lei dato che quella vampira stava spesso fuori.

- Ma perché queste domande su di lei?- chiese poi curiosa pure lei. Non la odiavano? Perché sapere cose su di lei?

- Magari si potrebbe scoprire perché fa così con tutti. È la ragazza più misteriosa dell'Istituto e non si sa molto sul suo conto, hai visto anche tu quando ti parlavamo di lei.- disse Lukas e la chiara annuì mentre Azura la fissò negli occhi per qualche motivo speranzosa.

- Non puoi dirci dove ti hanno trasferita? Volevamo vedere come stavi ma non avevamo la minima idea di dove fossi.-

- Mi spiace ma il preside me l'ha vietato. Posso solo dirti che non voleva mettermi con gli altri vampiri e non sapeva dove collocarmi dato che controllo tutti e quattro gli elementi. Ora devo andare però, la Strizzacervelli se mi vede ancora qui mi fa fuori.- disse cercando di non trovarsi in quella situazione di disagio ancora per molto.

- Ah, già. Quella ti fa fuori eccome. Ti ho già messo tutto in questa scatola per facilitarti il tutto.- disse Arlena prendendo la scatolona e porgendogliela.

- Grazie davvero. Ci vediamo a lezione domani allora.- disse salutandoli con un sorriso che ricambiarono tutti.

- Ma figurati.-

Selene, prima di andarsene e chiudere la porta alle sue spalle diede un veloce bacio sulla guancia della mora e lei le sorrise, anche se in mente aveva qualcos'altro in testa. Solo in quel momento aveva notato qualcosa di strano in quella ragazza sbucata dal nulla. Come può essere un vampiro se la sua aura è positiva, come quella di un angelo?

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