32 - Il villaggio nascosto

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Una distesa immensa di erba e fiori colorati, piccole case in mezzo a quella radura dagli alti alberi dalle fronde piene di foglie. Un lieve venticello che spirava leggero tra loro, il cinguettio degli uccelli, gli ultimi raggi del sole ad illuminare ancora il tutto prima che la notte li avvolgesse.

- Che posto è questo?- disse qualche ragazzo non capendo, mentre Delilah e Kehlani respirarono a pieni polmoni di quell'aria fresca.

- Benvenuti a casa nostra, dove non ci sono pericoli né problemi.- disse la prima cominciando a camminare.

- Casa vostra, ma di che parlate?- domandò un insegnante e Kehlani rispose brevemente.

- Meglio sfamare questi ragazzini e calmarli, passeremo alle spiegazioni più tardi. Ehi Narok!- esclamò poi alzando una mano verso qualcuno poco distante, un ragazzo. Se ne stava seduto su un albero e quando sentì la voce della ragazza scese dai rami e la guardò, per poi raggiungerla. Era alto, capelli scuri, occhi grigio scuro come quelli di Delilah, pelle cadaverica.

- Ma chi si vede!- disse lui prendendo le due sorelle per le braccia una volta capito chi fossero. Se inizialmente sembrava essere contento, ora sembrava minaccioso.

- Voi due, azzardatevi a non darmi vostre notizie che vi faccio fuori.- ringhiò loro contro guardandole truce. Delilah ridacchiò e si liberò dalla sua presa scompigliandogli i capelli.

- Occhio a come parli fratellone, potresti pentirtene.- gli disse maliziosa.

- Tornando a noi, c'è posto per loro giusto? Sono un po' fastidiosi con le loro domande ma dobbiamo prepararli per una probabile guerra.- disse Kehlani non lasciando nemmeno il tempo al preside di parlare.

- Capisco. Se sono qui gliel'hanno permesso... Venite, Raissa sarà contenta di avere un bel po' di bocche da sfamare.- disse lui anche se si sentì una punta di ironia nella sua voce profonda e ammaliante, tanto che Greg si avvicinò a Delilah. Non si aspettò che la vampira rispondesse.

- Chi è Raissa?-

- Nessuno in particolare, nella sua vita prima di essere trasformata in vampiro amava cucinare, infatti è lei qui a dirigere la cucina, guai a chi la disturba.-

- Vampiro? Anche lui lo è?- aggiunse guardando il ragazzo che li aveva raggiunti.

- Tutti lo sono qui, siamo tutti e solo vampiri.- disse lei con un sorrisetto compiaciuto mentre raggiungevano le case davanti a loro.

- Sono dieci.- sussurrò Arlena ad Eliana, Azura e Lukas di fianco a lei, anche se loro non capirono.

- Le case intendo. Non sono così grandi, quindi non ci saranno molti vampiri.-

E infatti, appena si ritrovarono a quello che sembrava un punto di ritrovo con dei grandi tronchi d'albero disposti in cerchio attorno ad un grande fuoco su cui era posta una struttura che teneva un enorme pentolone, da cui si sprigionava un profumo niente male, notarono che quei vampiri erano esattamente dieci come le case con l'aggiunta di Kehlani e sua sorella.

- Ehi ecco le sorelle Darlow. Non si avvisa di un vostro ritorno ora?- disse una ragazza. La pelle era cadaverica come tutti gli altri lì, ma i capelli erano biondi e raccolti in una coda alta e gli occhi di un arancio scuro, labbra carnose e lineamenti armoniosi. E, come tutti gli altri, era vestita di nero con pantaloni in pelle e un toppino, ogni cosa ne valorizzava le forme.

- E questi chi sono?- domandò un'altra dai capelli rossi e occhi grigi.

- Sono della Magic Academy, poi vi spieghiamo.-

In breve tempo, i ragazzi si ritrovarono in mezzo a quei vampiri sconosciuti che vivevano in un luogo completamente sconosciuto non segnato sulle carte esistenti, ma non capendone il motivo. Conobbero Raissa che portò cibo a sufficienza per tutti, una ragazza dai capelli color cenere e occhi come il ghiaccio. Era molto brava in cucina come aveva già detto Delilah, anche se era un po' brusca e fredda.

Poi fu il turno di quelle due ragazze che avevano parlato prima, Corinna e Tessa, due migliori amiche. Anche se sembravano qualcosa di più che semplici amiche. Amavano stare al centro dell'attenzione e sembrava esserci una specie di rivalità con Dalen, un vampiro corvino con degli splendidi smeraldi per chi fosse il più bravo a cacciare.

Narok, il fratello maggiore delle due vampire che le avevano portate lì, e Kai, colui che sembrava un angelo per i suoi occhi celesti e capelli come il miele, erano tra i più casinisti e scherzavano sempre e il loro amico Jari doveva sopportarli in quanto lo prendevano sempre in giro, affettuosamente. Lui sembrava abbastanza tranquillo e molto preso nel suo leggere libri con quel ciuffo nero che gli cadeva davanti gli occhi di un blu tendente al viola, stessi occhi li aveva sua sorella gemella Irina che era il contrario di lui, impulsiva e che non stava mai ferma, quei corti capelli scuri sempre scompigliati.

Sembravano vampiri come tutti, ridevano e scherzavano e sembravano avere qualche anno in più di loro, o per lo meno di aspetto. Da quanto tempo erano lì? Molti curiosi se lo tennero per sé ma fu il preside invece a parlare dopo aver finito di mangiare quella zuppa deliziosa che Raissa aveva lasciato sul fuoco per quella sera.

- Scusate, ora potremmo sapere qualcosa riguardo voi e questo posto?-

Fu Tessa, proprio seduta di fronte a lui e fissandolo negli occhi a rispondere.

- Deduco che non sappiate proprio niente di questo posto ma non ci stupisce la cosa. Penso che anche i ragazzi abbiano molte domande senza risposta.- disse osservando quelli che per lei sembravano dei bambini in realtà.

- Quanti anni avete?- domandò Klaus. Essendo un vampiro immaginava che avessero tutti almeno un secolo alle spalle. Ma la domanda che le fece in seguito Dalen confuse tutti.

- Intendi prima di esser diventati vampiri o quanto noi siamo vecchi?-

- Non capisco, cosa intendi? È da secoli che è stato vietato trasformare persone normali in vampiri.- disse subito e loro ridacchiarono. Così, Kehlani iniziò a spiegare ciò che non sapevano.

- Il motivo per cui noi siamo qui e viviamo lontani dagli altri vampiri è che siamo diversi da voi. Non discendiamo da qualche stirpe, i nostri genitori non erano vampiri ma dominatori qualunque.-

- Aspetta cosa?- esclamò Taila.

- Un attimo, non sarete mica i vampiri puri?- aggiunse. Tra le più antiche leggende che si tramandavano di generazione in generazione, ce n'era una che parlava di antichi vampiri, i più forti e inarrestabili. Loro non possedevano la magia, solo la forza, velocità e agilità che sfruttavano fino al loro limite.

- Allora siamo ancora famosi in giro.- disse Kai ridacchiando prima che Jari continuasse la spiegazione di Kehlani.

- Esatto. Siamo stati trasformati dal primo vampiro, nonché il più forte e potente di tutti. Grazie a lui, siamo ciò che siamo ora. Non possediamo magia in quanto ci ha trasformati lui in persona a differenza vostra e ciò ha cancellato la nostra traccia magica. Viviamo qui al riparo dal mondo esterno in attesa di un suo ordine. Solo alcuni sono rimasti fuori e non abbiamo idea di che fine abbiano fatto. Ammesso che siano vivi.-

- Tutti gli altri, vostri antenati, sono stati trasformati da noi e dato che non siamo potenti come il primo vampiro, in loro rimase la traccia magica che avete voi ora. Sono come dei normali dominatori, solo con dei canini affilati e una sete di sangue.- proseguì sua sorella gemella.

- Siete stati trasformati tutti nello stesso momento?- chiese Madame Rose curiosa e scossero la testa.

- Le prime in assoluto, dunque le più forti qui, sono Kehlani e Delilah, poi Narok solo di qualche ora. Corinna e Tessa dopo qualche anno, poi Raissa un secolo dopo. Kai, io e mio fratello il suo stesso anno. Dalen è l'ultimo e lui è stato trasformato più di tremila anni fa.-

Quella risposta lasciò tutti a bocca aperta. Il Mondo Magico aveva poco più del doppio dell'età di Dalen a quanto dicevano. Era assurdo vedere dei vampiri così potenti, o meglio, i vampiri più antichi.

- E il primo vampiro?- domandò Arlena curiosa dopo tutte quelle parole.

- Non sappiamo moltissimo in realtà. Ehi aspetta, non vorrei sbagliarmi ma questa non è l'aura di Amara?- disse Tessa mettendosi composta e i suoi occhi si fecero luminosi, come se ne fosse felice.

- Già. C'è anche Selene a quanto pare.- aggiunse Raissa alzando gli occhi al cielo riconoscendo un'altra aura.

- Ti ho vista.- disse la voce calda della chiara che sbucò da dietro una casa, la corvina al seguito.

- Sei a posto ora.- disse Kehlani porgendo un bicchiere di vino a Selene che le si sedette accanto e lei annuì, bevendo tutto d'un sorso quel liquido.

- Ehi Amara, quanto tempo!- disse Corinna raggiungendo Amara e mettendole un braccio sulle spalle avvolgendola.

- Sei un po' troppo entusiasta di vedermi.- ribatté lei freddamente rubandole la bottiglia e bevendo a canna qualche sorso. Dopo quanto successo alla grotta si sentiva un po' debole e le serviva del sangue ma lì al momento non ce n'era.

- Sempre così fredda, mi ricordi la mia sorellina ogni volta.-

Amara la guardò truce facendola ridacchiare, poi si liberò dalla sua presa e si allontanò da lì, svanendo nel buio.

- E sempre la solita solitaria a distanza di anni vedo.- disse Dalen.

- Cosa ti aspettavi, un abbraccio e salti di gioia? Da lei di sicuro no.- ridacchiò Raissa prima di iniziare a mandare via i ragazzi a dormire dove indicatogli. Delilah aveva detto loro che li avrebbero dovuti allenare un po', quindi si sarebbero dovuti svegliare presto e riposati.

Selene, prima che se ne andassero, riuscì ad avvicinarsi ad Arlena e gli altri amici, preoccupata. Non ricordava niente dopo aver colpito Raulyax come ogni volta che perdeva il controllo e sapeva che aveva spaventato quei ragazzi.

- Ehi, per fortuna state bene.- disse e non lasciò nemmeno loro il tempo di finire.

- Non ricordo cosa io abbia fatto ma mi dispiace. Vedere che nessuno di voi è ferito è un sollievo.-

Arlena le sorrise e l'abbracciò sollevata di vedere che fosse tornata in sé, lasciandola un attimo spiazzata ma poi ricambiò contenta di avere ancora loro accanto.

- Un giorno ci dirai chi sei e cosa sta accadendo? Tu sembri saperlo bene.- le disse Eliana seria e la chiara sospirò.

- È complicato. E non posso deciderlo solo io, mi spiace. Se ci sarà un'occasione saprete tutto a tempo debito ma è meglio che non sappiate al momento. Siete stanchi ora.- disse alla fine dispiaciuta ma anche seria. I ragazzi annuirono e poi l'abbracciarono ancora, prima di raggiungere gli insegnanti e il resto dei compagni.

- Selene.- la chiamò Irina e lei si voltò. Tutti quei vampiri si fecero seri e sia Kehlani che Delilah la affiancarono. La chiara sapeva cosa stavano per chiederle.

- Se vuoi siete qui vuol dire che qualcosa là fuori non va, vero?-

Selene li guardò e poi annuì. Quei dieci vampiri sapeva tutto quello di cui lei era a conoscenza, e non avrebbe mai mentito loro, uniti da un legame.

- Orion sta tornando.-

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