Capitolo 13

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

"Allora.." Fa vagare lo sguardo in giro,posandolo sulla sottoscritta (ovviamente):"Tu sei?Scusa,mi hanno avvertita del tuo arrivo,ma adesso come adesso mi sfugge..."

-Clara. Sorrido.

"Bene,Clara...Dove sei arrivata in algebra,nella tua vecchia scuola?

-Allo studio di funzioni. Annuisce: "Perfetto! Noi siamo un po' più indietro, ma pensavo di iniziare l'argomento dalla prossima lezione.

Non c'è problema, dunque, questa lezione ti servirà come ripasso!" Sorride. "Questo però non ti autorizza a distrarti" Scherza.

-Assolutamente. Sorrido. Sì...

Comincia a spiegare ed io prendo il cellulare,quando arriva un messaggio sul gruppo di classe da parte di Martina:<<Sabato sera ci sarà una festa in una discoteca qui vicino.Dopo vi mando l'indirizzo>> Copio e incollo la foto per mandarla ricopio le operazioni sul quaderno.

Mi arriva una chiamata:è Marco.

-Prof,scusi,potrei andare in bagno?E' piuttosto urgente!

"Certo,vai pure"

-La ringrazio. Dico uscendo. Una volta chiusa la porta rispondo:-Ma sei impazzito?!Sono a scuola! Esco tra un'ora...

"Potevi dirlo prima...Comunque no.Non ci vai."

-Ma io non ho detto ci vado Ho chiesto ci andiamo

"E dove l'hai scritto?" Ehm...

-Beh,mi conosci!Era implicito,nella foto! Mi mordo l'unghia dell'indice nervosa. -Che ne dici?

"Che ti odio." Risponde deciso,facendomi capire che ho vinto anche questa <<guerra>>

-Ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo!! Esclamo con un sorriso da un orecchio all'altro.

"Contenta?Ora torni in classe,ti concentri e dai il tutto per tutto come hai sempre fatto.Okay?"

-Certo,Capitano! Scherzo.

"Ciao"

-Byee! Chiudo,spegnendo il cellulare felice per poi tornare in classe.

Al termine di questa giornata raccolgo le mie cose ed esco da scuola mettendo gli auricolari nelle orecchie. Sto per attraversare,quando una moto passa ad alta velocità sfiorandomi appena ed io,spaventata,strillo:-Ma tu come l'hai presa la patente!?

Con mia grandissima sorpresa il motociclo si ferma e svolta con un inversione ad "U". Ecco,appunto... Sbuffo.

Il ragazzo si toglie il casco,facendomi sgranare gli occhi:Lorenzo.

"Non non ci siamo già visti?" Domanda straniti.

-Alla casa abbandonata. Rispondo. -Cercavo mia sorella.

"Ah,già!Ciao,Clara. Come va?"

-Tutto bene,grazie. Sorrido imbarazzata.

"Tornavi a casa?"

-Sì.

"Posso darti un passaggio?" Sta scherzando?!

-No,ti ringrazio...Tra poco arriva mio padre! Invento e lui sembra capire.

"Se hai bisogno,mi trovi in giro!" Sorride prima di rimettersi il casco.

-Qui c'è solo la scuola... Cambio argomento. -Come mai sei venuto?

"Devo prendere mia cugina"

-E...Come si chiama?(Se posso) Azzardo con un timido sorrido. Lui invece sembra tranquillissimo,infatti mostra un sorriso tranquillizzante:"Certo! Il suo nome è Liliana" Non è possibile...

-L-La ragazza con gli occhi azzurri? Domando stupita.

"Lei!La conosci?" Risponde col sorriso.

-Siamo compagne. Dico cercando di buttar giù il boccone amaro.

"Capisco..." Mi squadra.Dopo qualche minuto di silenzio,si congeda:"Be'..Io vado a cercarla!Ci si vede"

-Ciao. Lo saluto continuando a camminare.

Perché sono così?Mi sento come...Una che ha appena subito un incidente:morta! Sono letteralmente una morta che continua a camminare sulla Terra...Perché?Vallo a spiegare!


Faccio partire la musica dal cellulare e mi guardo intorno...Devo svoltare a destra.

Sto per girare,quando sento un clacson. Mi volto di scatto e vedo una macchina che si avvicina. Ho due possibilità:me la do a gambe o strillo. E poi corro lontano.

Mano a mano che l'auto si avvicina ne distinguo i tratti famigliari del conducente:è mio padre. Ah,okay...

Si ferma e io salgo.

-Ciao!

"Che ci facevi tutta sola? Ho detto che sarei passato questa mattina,no?"

-A parte il fatto che sarebbe dovuto venire Marco,no...Non ne sapevo nulla. Comunque...Com'è andata?

"A me bene!A te?"

-Anche. Guardo fuori dal finestrino e lui si avvicina:"Mmh...Che cosa ti turba?"

-Niente.

"Dillo a papà tuo che cosa c'è che non va, coraggio!" Insiste in falsetto facendomi ridere.

-Non posso dirtelo,come non lo posso dire a nessuno,visto che lo so nemmeno io! Sbuffo.

"In che senso?"

-Bella domanda...Hai presente quando nella tua vita sembra andare tutto velocemente?

Ti svegli alle sette e sei a scuola,sei appena entrata e già c'è la campana di fine giornata. Una volta a casa non mangi neanche,ti metti a studiare ed è ora di cena e da lì l'ora di andare a dormire. Passa così un giorno,due.Una settimana. Un mese. Un anno e una vita e...E io non ci capisco più niente!

"E' la vita,tesoro mio...

Adesso è normale sentirsi così,stai ancora attraversando quella fase di cambiamenti continui,non devi preoccuparti!

Studia e vedrai che tutto andrà per il meglio!" Annuisco.

-Grazie mille.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro