Capitolo 23

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"S-Sì" Mi guarda titubante. Le faccio un cenno negativo,quindi si corregge immediatamente:"Ma adesso sto bene"

"Hai la febbre?" Inarca un sopracciglio confuso papà.

"No"

A quel punto guarda me:"L'hai fatta bere?"

-No! Esclamo ridendo.

"Okay,verrò al punto.." Suonano alla porta.

-Vado ad aprire. Sorridono incamminandomi. E' il mio ragazzo.

-Vieni,entra.

"Permesso"

"Oh,benissimo..Ci siamo tutti! Ciao,Marco.Prego,accomodati,ascolta anche tu...Credo ti possa interessare" Comincia papà. "Stavo giusto per suggerire alle mie figlie che,se proprio vogliono mentire perché non vedono altra scelta..Dovrebbero sforzarsi di essere un po' più discrete" Ci guarda negli occhi mostrando il foglio dove avevamo scritto del tatuaggio.

E' impossibile,quel foglietto l'avevo messo sotto chiave io stessa,ne sono più che certa.

-Come vi siete permessi?! Esclamo.

"A fare cosa?" Interviene mia madre scendendo le scale.

-Avete aperto il bauletto!

"Per evitare che voi commetteste un errore!"

"Non sto capendo..."Mi guarda Virginia confusa.

-Io... Abbasso la testa. -Ho raccontato a Marco del progetto..E lui era dalla nostra parte,ma non potevo dirglielo oralmente...Così ho fatto a modo nostro:scrivendo!

Ho messo quel foglio nel nostro cofanetto,in fondo all'armadio..Che loro hanno aperto.

"E' uno scherzo,dai..."Sorride.

"E' ciò che vorrei dire io!"Esclama mamma. "Ma dico io...Dome vi viene in mente di fare una cosa simile?Come?!" Strilla,per poi calmarsi e guardarmi:"Tu,poi..Sei sempre stata così educata,dolce.."

-Se per te essere educati vuol dire fare le marionette! Sbotto. -Io l'ho fatto per anni, poi sono cresciuta e ho capito,ma non voglio che mia sorella faccia altrettanto! Ecco,l'ho detto. -Ci avete dato dei pilastri,con i quali proseguiremo per tutta la vita portandoceli appresso,ma crescendo ne abbiamo ricevuti altri in risposta alle nostre esperienze - lei più di me - che li hanno modificati...Però non ci fanno delle brutte persone.

I tatuaggi,come i piercing,non fanno degli esseri umani degli individui cattivi, dai quali doversi guardare le spalle.

Siete sempre stati dei genitori fantastici,non perché non abbiamo mai ricevuto dei no in risposta,ma perché ci lasciavate coltivare i nostri pensieri senza giudicarci.

Per favore,continuate così.

"Sapete che non facciamo mai niente a caso" Aggiunge mia sorella.

"Ci mancherebbe!" Esclama mia madre,ma papà la zittisce.

"Tre giorni" Abbassa la testa,poi la rialza guardando uno ad uno negli occhi. "Avete tre giorni per spiegarcene il motivo"

"Se volete...Io posso farlo anche adesso" Si fa avanti Virginia,ma lui la blocca.

"No"

Torniamo in camera in silenzio,Marco ci segue.

"Ma che diavolo.."Sbuffa mia sorella buttandosi sul letto.

-Hanno ragione... Dico allo stesso modo buttandomi anch'io sul mio,di letto. -E la cosa peggiore è che lo so!

"No"

"E invece sì" Interviene Marco.

-Ma oramai il danno è fatto... Aggiungo.

"Danno?!" Si alza Virginia.

-Il fatto che l'abbiamo fatto come ladre,senza chiedere nulla a loro! Mi spiego placando sul nascere ciò che sarebbe stata un'altra bomba pronta per l'esplosione - che non avrei potuto tollerare -

"Ah...Già"

"Quindi adesso cosa facciamo?" Domanda Marco.

-Tu niente. Dico risoluta tirandomi a sedere,poi guardo Virginia:-E' colpa mia,è giusto che me ne assuma le responsabilità.

"La pelle è la mia,la decisione e il polso pure...Me ne occupo io"Scandisce

-Te l'ho fatto fare io.

"Perché te l'ho imposto!"

Silenzio.

"Sapevamo che sarebbe successo,le bugie hanno le gambe corte e le cose fatte al buio poi vengono portate alla luce...

Ma è stata una mia scelta,che come ho spiegato a te farò con loro,non temete.

Non lo faccio per il perdono,non saprei cosa farmene,solo...Voglio che capiscano la mia decisione,conoscendone il perché..Solo poi li lascerò decidere"

-Come mai?

"Così avranno un motivo in più per accettarlo!"

Guardo Marco sorridendo e vedo che sta facendo lo stesso.

"Lo farebbero ugualmente prima o poi"La incalza.

"Sì,ma io vorrei che cominciassero già da adesso...A conoscermi.

Sapevano cosa mangiavo e quando sono nata,ma non cosa facevo nella casa,né con chi ero"

-Non troveranno motivazioni sufficienti per i tatuaggi. Loro comprendono il valore del ricordo,ma non il voler inciderselo sulla pelle.

"Non m'importa di quello,lo ripeto"

"Posso?" Interviene il mio ragazzo.

-Sì.

"Dategli tempo!

Sono rimasti scioccati perché - scusate se lo dico,ma è così - sono molto <<all'antica>> per certe cose - come queste - ma se darete loro qualche giorno - anche due! - lo capiranno." Si rivolge a Virgy: "Il fatto che tu voglia spiegare adesso ti fa molto onore,credimi,ma...Occorre aspettare secondo me, per il momento" Annuiamo.

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