Believe

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Namjoon passò per l'ennesima volta davanti alla camera di Jungkook, erano giorni che evitava tutti e restava richiuso nella sua stanza, non era un comportamento così inusuale da parte del giovane maknae, aveva sempre avuto una spiccata predisposizione per la solitudine sin dai loro primissimi giorni di convivenza, ma era preoccupato comunque.

Sapeva che si era confidato con Taehyung sul fatto che gli mancasse il suo rapporto con Greta e lui si sentiva parecchio coinvolto nella causa del taglio netto che lei aveva dato alla loro amicizia.

Era stato molto duro con lei l'ultima volta che si erano parlati mettendo bene in chiaro il fatto che non la volesse nella vita di Jungkook.

Si rigirò il cellulare tra le mani indeciso se provare a chiamarla o meno.

Poi lo fece.

Greta era seduta sul sedile posteriore della sua auto aziendale, stanca morta e con un mal di testa lancinante che le premeva contro le tempie da ormai più di due ore; la chiamata di Namjoon era stata la ciliegina sulla torta di quella giornata infinita, ma se era arrivato a chiamare lei, doveva essere parecchio preoccupato per il suo adorato maknae.

Dopo essere arrivata al dormitorio dei ragazzi, trovò solo Namjoon e Taehyung ad accoglierla, gli altri probabilmente avevano di meglio da fare.

-allora come sta?- chiese Greta accomodandosi sul divano.

-non benissimo noona- le rispose Taehyung.

-Greta- lo corresse lei.

-scusami-

-comunque se vuoi posso provare a parlargli, ma non credo di avere alcun tipo di influenza su di lui, al contrario di quello che pensi tu- disse Greta a Namjoon.

-tu fai un tentativo-

Greta bussò un paio di volte alla porta della stanza di Jungkook, non ottenendo alcun tipo di risposta decise di entrare.

-vi ho detto di levarvi dalle palle!- sbraitò Jungkook prima di accorgersi che ad entrare fosse stata lei.

-che ci fai qui??- le chiese.

-che tu ci creda o meno, mi ha chiamata Namjoon, è preoccupato per te- gli rispose lei chiudendosi la porta della stanza alle spalle.

-da quando fai dei favori a Namjoon?- sibilò lui.

-non sono qui per Namjoon-

-vorresti farmi credere di essere qui per me allora? tu?- fece lui con tono sarcastico.

-Hai di me una così bassa considerazione e ciononostante ti piaccio? cos'è una sorta di masochismo emotivo il tuo?- fece lei sedendosi sul letto di Jungkook ma trattenendosi dallo sdraiarsi.

-da quant'è che non cambi queste lenzuola?- gli chiese.

-che t'importa- la liquidò freddamente.

-vorrei evitare di dormire su un letto dove hai mangiato, e ti sei masturbato per settimane- disse lei schietta.

-chi ti ha detto che io ti voglia qui?- le disse lui.

-hai ragione, ho decisamente sbagliato io a venire- disse Greta alzandosi e dirigendosi nuovamente verso la porta.

Greta era praticamente con un piede fuori dalla stanza, quando si sentì afferrare la maglia e riportare all'interno.

Jungkook le fece sbattere la schiena contro la porta dopo averla richiusa, tenendole le mani sulle spalle e guardandola negli occhi.

-perchè sei qui?- le domandò.

-per parlare con te-

-non te n'è mai fregato un cazzo di parlare con me- disse lui con rabbia.

-magari ho cambiato idea- disse lei.

-non ti credo..- disse lui.

-risponderò alle tue domande- gli disse spiazzandolo.

-a tutte?-

-a tre, e tu farai lo stesso con me-

-anche su quello che è successo quella sera a casa tua?- le chiese.

-sì, ora fatti una doccia e dimmi dove tieni le lenzuola pulite.. questa camera è uno schifo- gli disse superandolo ed iniziando a raccogliere le cartacce dal pavimento.


Namjoon e Tae videro Jungkook arrivare in soggiorno, era uscito dalla sua stanza per la prima volta dopo quattro giorni interi.

-Greta resta a dormire qui- disse guardandoli.

-le preparo un letto- fece Tae.

-no, dorme con me-

-con te?- chiese Namjoon.

-sì, ora vado a farmi una doccia- si limitò a rispondere ai due prima di sparire nuovamente.

Tae e Namjoon si guardarono un attimo interdetti, ma decisero di non indagare sulle dinamiche che si erano appena create tra quei due.

Jungkook si fece una doccia e poi tornò nella sua stanza dove nel frattempo Greta aveva sistemato sia il letto che tutto il caos che lui aveva accumulato nelle ultime settimane.

Si strofinò l'asciugamano sui capelli ancora umidi mentre la guardava sistemare i cuscini uno accanto all'altro.

-vuoi dei vestiti per stare più comoda?- le chiese.

-sì- rispose lei voltandosi a guardarlo.

Jungkook prese dal suo armadio una maglietta nera ed un paio di pantaloncini e li porse a Greta.

-puoi cambiarti qui, io vado ad asciugarmi i capelli in bagno- le disse prima di lasciarla sola.


Greta si stava infilando la maglietta quando la porta si aprì di botto, e Namjoon si bloccò a guardarla, dato che aveva addosso solo le mutande e si doveva ancora infilare la maglietta. Lei istintivamente si coprì il seno con la maglia e lo fulminò.

-non è più di moda bussare?- gli chiese dandogli la schiena ed infilando velocemente almeno la maglietta.

-no pensavo che... insomma- balbettò lui.

-che succede?- chiese Jungkook arrivando dal bagno.

-niente- dissero in coro Namjoon e Greta.

Namjoon lasciò entrare Jungkook nella stanza ed maknae gli chiuse la porta in faccia, in altre circostanze avrebbe fatto notare al più piccolo quella mancanza di rispetto, ma in quel momento si sentiva in difetto nel fare una cosa del genere dato che lui per primo non era stato molto rispettoso della privacy di Greta.

Tornado verso la sua stanza l'unica cosa che aveva in mente era il corpo di lei, che nonostante i tatuaggi ed i kg in più non era affatto male.

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