But I still want you

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Ad una settimana di distanza da quando le foto di Greta erano apparse su tutti i tabloid ancora se ne parlava, nessuno pareva voler smettere di tirare fuori l'argomento, che fosse in radio, televisione o sulle piattaforme social.

Jungkook spense lo schermo del cellulare e lo posò nuovamente sul suo comodino.

Non le aveva scritto.

Si era ritrovato almeno per tre volte ad aprire la chat ed iniziare a scrivere, ma non sapeva cosa dirle.

La ragazza che occupava l'altra metà del suo letto mosse un braccio nella sua direzione nel tentativo di attirarlo più vicino per accoccolarsi sul suo petto.

-devo provare, te ne devi andare- le disse alzandosi.

-ma oppa..- pigolò lei.

-non sono il tuo oppa, rivestiti- le disse secco.

Spalancò la porta della sua stanza e raggiunse gli altri in salone. Tae aveva ragione, doveva piantarla di portarsi le ragazze al dormitorio.

Restavano a dormire con lui e poi era difficile farle andar via.

Namjoon osservò l'ennesima ragazza uscire dalla porta del loro appartamento, non aveva detto nulla a Jungkook, non fino a quel momento almeno.

-non mi piace tutto questo viavai in casa nostra- gli disse prendendo un sorso di latte dal suo bicchiere.

-scopare in macchina è scomodo- rispose lui con un atteggiamento da adolescente che vuole sfidare il padre.

-Jungkook- lo ammonì Jin.

-anche Greta restava a dormire qui-

-tu e Greta stavate insieme- intervenne Hobi.

-beh magari adesso sto con la ragazza di ieri sera- fece lui.

-e come si chiama di grazia?- domandò Namjoon accigliato.

-Kiki qualcosa..- bofonchiò Jungkook con la bocca piena di riso.

-non ti ricordi manco il nome...- commentò acido Namjoon sull'orlo di una crisi di nervi delle sue.

-perchè voi vi ricordate il nome di tutte quelle a cui avete dato una botta vero?- sbottò il maknae a quel punto.

-Jungkook andiamo, sai essere meglio di così- gli fece notare Tae.

-forse mi sono rotto di essere "meglio di così"- disse afferrando la scatola dei biscotti per poi lasciare la stanza.

Si chiuse la porta alle spalle sbattendola violentemente e poi si buttò sul letto col cellulare di nuovo tra le mani.

Una notizia attirò la sua attenzione e la giornata di Jungkook parve deviare verso una direzione diversa rispetto a quella che aveva preventivato quella mattina.

Greta si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio la conferenza stampa per il rilascio del loro ultimo gioco online stava per cominciare e la sala si era riempita in fretta anche di non addetti ai lavori, come giornalisti e gamer professionisti che erano soliti invitare al quel genere di eventi.

L'idea di lasciare entrare anche i fan era venuta a Yoon, prima che lei sganciasse quella bomba con le sue foto, ed ovviamente non si potevano rimangiare la parola ed annullare i biglietti premio vinti dai ragazzi giocando.

Jungkook parcheggiò la sua auto nel seminterrato della compagnia di Greta, aveva ancora il badge che lei gli aveva dato quando si erano messi insieme e quando la stanga del parcheggio si sollevò lui ne rimase quasi stupito, non l'aveva disattivato.

Prese le scale secondarie che usavano solo i dirigenti e in pochi minuti fu nell'ufficio di lei, che era esattamente come lo ricordava. Uscì dalla porta dell'ufficio e si posizionò nell'angolo cieco che lei gli aveva mostrato e da dove già in passato aveva seguito presentazioni e conferenze stampa senza rischiare di essere visto dalle persone nella sala sottostante.

Dopo la proiezione dell'anteprima del gioco Si Woo iniziò a rispondere alle domande dei giornalisti, cercando sempre di sviare quelle che riguardavano lo scandalo che aveva visto coinvolta Greta.

-direi di sentire anche qualche domanda dai fan, che ne pensate?- propose Yoon cercando l'approvazione dal fratello maggiore e da Greta.

-ma certo- disse Si Woo.

-volevo dire all'amministratore delegato che me l'ha fatto venire di marmo con quelle foto, cosa pensa di fare a tal proposito?- disse un ragazzo tra la folla facendo immediatamente iniziare un brusio di risatine e commenti.

Si Woo fece per rispondere ma Greta gli prese il microfono dalle mani e si alzò in piedi per farlo lei stessa, non aveva bisogno di essere protetta.

-ti dispiace mostrarmi la tua mano destra?- disse Greta.

Il ragazzo alzò la mano interdetto in attesa che lei si spiegasse.

-ecco ti posso assicurare che con pochi e semplici movimenti cadenzati puoi risolvere il tuo problema in totale autonomia grazie alla tua mano. I bagni per i visitatori sono in fondo al corridoio sulla sinistra, se non riesci ad arrivare fino a casa.- gli disse.

Il ragazzo riabbassò la mano e nella sala calò il gelo, che fortunatamente Yoon decise di spezzare mandando una seconda clip del videogioco.

Jungkook sentì la tensione alla mascella diminuire, se avesse dato retta al suo primo istinto avrebbe spaccato lui stesso la faccia a quel ragazzo, ma Greta se l'era cavata benissimo anche da sola e senza che qualcuno si dovesse sporcare le mani.

Tornò nell'ufficio di lei e controllò i messaggi che gli erano arrivati, era sparito subito dopo le prove senza dire a nessuno dove fosse diretto e sapeva fosse il caso di rientrare prima che Namjoon mandasse i servizi segreti a cercarlo.

Greta si fermò a parlare con Yoon e la sua assistente per definire le ultime date importanti per tutti i rilasci successivi, avevano creato una saga spin- off per due dei loro personaggi principali e dall'esito di quella prima presentazione sembrava avessero colto nel segno.

-ok allora Mei puoi comunicare quello che abbiamo deciso all'ufficio commerciale- disse Yoon.

-certo capo- rispose la ragazza prima di lasciarli soli nell'ufficio di lui.

-torni a casa o ti fermi ancora nella "Fortezza della solitudine"? le domandò Yoon facendola sorridere debolmente.

-la settimana prossima tornerò a casa, promesso- gli rispose.

-sarà maglio, mi manca sapere che sei nell'appartamento accanto- disse lui.

-anche a me- ammise scompigliando i capelli dell'amico.

Dopo aver salutato Yoon decise di fermarsi ancora un po' nel suo ufficio per controllare un paio di contratti.

Prese i contratti dallo schedario e quando aggirò la sua scrivania per sedersi, notò qualcosa che sicuramente non era lì poche ore prima.

Un giglio origami era appoggiato accanto al suo portapenne.

Solo una persona le lasciava quel tipo di regalo.

Jungkook.

Prese il fiore di carta bianco in mano e le venne da sorridere; anche se non aveva alcun senso farlo perché non stavano più insieme, ma sorrise. Perchè forse non tutto era andato in malora.

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