I'm not ready to die, not yet.

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La notizia dell'incidente stradale in cui era stata coinvolta Greta, fece il giro dei notiziari velocemente.

Jimin e Jin si precipitarono nella stanza di Jungkook quando lo sentirono urlare.

-Jungkook, calmati- gli disse Jimin cercando di abbracciarlo.

-non sai cosa le ho detto... cazzo Jimin, non lo sai- gli disse cercando di respingerlo ma trovandosi in pochi minuti a nascondere il volto contro la maglietta dell'amico singhiozzando come un bambino.

-Namjoon sta cercando di contattare Si Woo, per avere maggiori informazioni.- gli disse Jin accarezzandogli la schiena per farlo calmare.

Namjoon entrò nella stanza, era riuscito dopo vari tentativi andati a vuoto a rintracciare Yoon, che lo aveva aggiornato sulle condizioni di Greta, non erano buone; nell'impatto tra la sua auto e quella che veniva dalla corsia opposta l'altro conducente aveva perso la vita e lei in quel momento era in coma.

Namjoon si fece coraggio e lo comunicò a Jungkook.

-le ho detto che per me era morta..- sussurrò col volto ancora nascosto tra le braccia di Jimin.

-come?- fece Namjoon dato che non aveva capito.

-le ho detto che per me era morta, dopo quello che ha fatto con Yoongi hyung..- sbottò.

-non ha fatto niente con Yoongi- intervenne Jin.

-come fai a saperlo?- chiese Namjoon.

-ho guardato Yoongi negli occhi quando l'ha detto, stava mentendo probabilmente per..-

-è vero, ho mentito- intervenne Yoongi interrompendo Jin.

-volevo solo evitare che tu andassi da lei e ti cacciassi in qualche casino involontariamente- aggiunse guardando il maknae.

Jungkook si lasciò scivolare a terra, era sopraffatto dalle emozioni in quel momento e quando Jimin cercò nuovamente di abbracciarlo lo respinse con decisione.

-lasciatemi solo- disse serio.

-ma..- fece per ribattere Jimin.

-toglietevi dai coglioni!- urlò a quel punto.

La stanza di Jungkook sprofondò nel buio e nel silenzio, spezzato solo dai suoi singhiozzi, non riusciva a credere di essersi lasciato sopraffare così dalla sua gelosia e avere creduto che Yoongi potesse fargli una cosa del genere così a cuor leggero.

Si sollevò da terra e iniziò a cercare nell'armadio la maglietta che lei aveva lasciato quella notte che aveva dormito da lui; quando la trovò vi ci piantò il naso inspirando profondamente e stringendola a sè, era terrorizzato all'idea che lei morisse e che le ultime parole che le aveva riservato fossero cariche di una rabbia immeritata.

Si Woo buttò il bicchiere di plastica del suo caffè nel cestino accanto al letto dove Greta era relegata ormai da giorni, non c'erano purtroppo stati segnali di miglioramento, le sue condizioni erano sempre stabili, ma non miglioravano di una virgola.

Prese il giornale ed iniziò a leggere ad alta voce le notizie in prima pagina, Yoon insisteva sempre sul fatto che le parlasse, ma lui non era bravo con le parole, così leggeva per lei.

Ogni tanto si interrompeva nella speranza di notare un minimo segno di risposta da parte della ragazza, ma le sue speranze venivano sempre crudelmente disattese.

La porta della stanza si aprì ed il fratello fece capolino.

-sono venuto a darti il cambio, a lavoro c'è bisogno di te- gli disse sorridendo debolmente mentre accarezzava la fronte di Greta.

-sembra così docile quando dorme- disse Yoon guardando il fratello maggiore.

-già... mi mancano le sue risposte acide-

-anche a me-

-le stavo leggendo il giornale, se vuoi continuare tu-

-no, le racconterò la mia giornata e poi ho una sorpresa per lei-

-di che si tratta?- domandò Si Woo incuriosito.

-Jungkook voleva venire a trovarla-

-ma non è possibile..-

-infatti, lasciami finire di parlare ti dispiace?-

-scusami -

-dato che non può permettersi di venire a parlare con lei di persona, mi ha inviato delle registrazioni da farle ascoltare- disse Yoon.

-se può servire a far tornare dal limbo questa zuccona, proviamo- disse Si Woo accarezzando dolcemente la fronte di Greta.

-non ci mollerà hyung, è la mia migliore amica non può farlo- disse Yoon guardando il fratello maggiore.

-ho paura Yoon, ho paura che la nostra ultima conversazione sia quella in cui l'ho rimproverata nuovamente, senza però dirle che sotto quei rimproveri c'era anche tanta ammirazione per quello che ha fatto per quegli studenti, non le ho detto che ero fiero di lei- disse Si Woo con le lacrime agli occhi.

Yoon strinse il fratello maggiore a sé in un abbraccio di cui sentivano entrambi un bisogno assoluto.

-torno in ufficio, chiamami se ci sono miglioramenti o se si svegliasse- disse Si Woo al fratello minore prima di lasciarlo.

-contaci-

Una volta rimasto solo nella stanza d'ospedale con Greta inerme nel suo letto; Yoon iniziò a parlarle della sua giornata, di quello che stavano facendo a lavoro e del fatto che le avrebbe fatto tutti i tatuaggi che desiderava quando si fosse svegliata. Si avvicinò al letto con la sedia e posò la testa sul grembo dell'amica lasciandosi andare ad un pianto silenzioso.

Yoon rimase con lei per un paio d'ore, poi purtroppo l'infermiera lo avvertì del fatto che l'orario di visita era terminato; si prese ancora qualche minuto per stringerle la mano nella speranza che lei rispondesse a quel gesto, ma non successe.

-ti lascio con lui stanotte, spero ti tenga buona compagnia- le disse mettendole gli auricolari e facendo partire le registrazioni che gli aveva mandato Jungkook.

" ciao noona! scommetto che non ti aspettavi di sentire la mia voce dopo quello che ti ho scritto, mi dispiace, sono davvero mortificato per quello che ti ho detto... ero geloso di te e Yoongi hyung, per una cazzata poi, scusami se puoi.

Vorrei poter essere lì con te, ma poi non credo sarei in grado di sopportare il fatto di vederti su un letto, con tutte quelle macchine che controllano le tue funzioni vitali.

Mi sento così stupido, sono qui che parlo al mio cellulare da solo, vorrei dirti tante cose, molte già le immagini... io sono innamorato di te noona, anche se tu non lo sei di me, devi accettare il fatto che questa cosa non cambierà tanto in fretta. Tu sei parte della mia vita, anche se io non lo sono della tua.

Lo so che mi consideri infantile, me l'hai fatto capire più di una volta, spesso ti basta darmi una risposta fredda delle tue, per farmi cambiare umore, chissà se ti rendi conto del potere che hai mh ?

Oggi ho fatto una cosa stupida, una di quelle per cui tu mi avresti rimproverato di sicuro, e forse l'ho fatta proprio perchè spero che tu lo faccia, voglio sentirmi dire che sono un cretino, ancora una volta, ne ho bisogno.... ti va bene se adesso canto un po' per te noona?..."

Greta aprì gli occhi, era intontita e dolorante, mosse una mano e poi vide la porta aprirsi e un infermiere avvicinarsi a lei.

Strinse gli occhi quando le puntò la luce addosso e lo vide sorridere.

-Mi sa dire in che anno siamo?- le domandò dopo averle sfilato gli auricolari.

-2019- rispose Greta.

-Qual è il suo nome?-

-Greta Turner- rispose cercando di schiarirsi la voce.

-Non si sforzi, abbiamo chiamato i suoi contatti d'emergenza, presto saranno qui- le disse il medico che controllava sullo schermo l'andamento del suo cuore.

-Bentornata tra noi signorina Turner- le disse sorridendo.


Angolo autrice:

Ciao a tutt* sono felice di notare che le letture sono aumentate un pochino, mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne pensate della storia ( a noi autori è davvero molto utile anche solo un piccolo commento)

alla prossima

A.


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