Fu in questo modo che mi trovai lì, di fronte al corpo dell'uomo che amavo, la cui anima era stata spinta in un angolo del suo cuore.

Un'ultima volta cercai di fermarlo, afferrandogli il polso e tirandogli un violento calcio dritto nello stomaco.

- Scusami, Midna - disse lui, senza neanche muoversi, come se il mio colpo non avesse avuto su di lui nessun effetto, nonostante normalmente io fossi abbastanza forte nel combattere - Ma sono io a dover essere re. Tu non lo meriti.

- Smettila Zant! Io non lo volevo! Non è colpa mia! Se fosse stato per me adesso ci saresti tu sul trono! Ti prego!

- Se fosse per te... - ridacchiò Zant, prima di farmi cadere a terra - Non importa cosa potrebbe essere. Importa solo ciò che è. E io non sono re. Anche se il trono mi spetta di diritto! È mio!

Il mio volto si riempì di lacrime, mentre continuavo a trascinarmi all'indietro, cercando di riconoscere qualcosa in quello sguardo morto.

- Midna - sussurrò il Twili, bloccandosi - Ti prego aiutami...

Il tono della sua voce era cambiato. Era più dolce, più incerto. Era il tono di Zant, era palesemente il tono di Zant!

- Cosa...

- Mi sta facendo del male, Midna. Ti prego aiutami... - disse, chinandosi piano su di me - E perdonami. Io non volevo... davvero, perdonami. È stata colpa mia... è che c'è qualcuno, Midna io non voglio...

Mi prese una mano, tirandomi delicatamente su, per poi stringersi a me con aria spaventata, poggiando piano la testa sul mio petto - Perdonami ti prego. Non volevo farti questo, né dirti quelle cose...

Io gli sorrisi debolmente, ancora leggermente spaventata da ciò che era successo, ma un attimo dopo Zant mi scostò violentemente, allontanandosi di due passi.

- Vattene via... - sussurrò, portandosi le mani al viso, vidi che il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, mentre tirava la pelle del suo viso - Va' via, io non voglio...

- Zant, che cosa...

- Vattene! Vattene vattene VATTENE! ALLONTANATI DA ME! Non voglio farti male! Ti prego va' via! VIA!

Io però mi limitai a fare un paio di passi all'indietro - Possiamo aiutarti Zant, io non ti lascerò qua da solo. Se venissi con me a castello potremmo...

- Tu non hai idea... - sussurrò sommessamente Zant - Di quello che è riuscito a farmi fare prima che io tornassi al castello...

Notai solo in quel momento che, sulle sue mani grigie e solitamente coperte dalle lunghe maniche che però si erano leggermente abbassate come Zant aveva preso a torturarsi la pelle del viso, si stava ormai incrostando del sangue.

- Ma - disse lui, facendosi scrocchiare il collo girandolo di lato in una posizione impossibile e rivolgendomi un sorriso - Se vuoi posso fartene una dimostrazione.