Wonho era seduto su una grande tavolata, era figlio di un politico.
Aveva tutto di positivo tranne il proprio riflesso, il giovane non poteva guardarsi, se solo osava vedere la propria immagine riflessa essa si dissolveva mostrando il volto di chi odiava. L'unica persona che gli aveva davvero fatto del male, che aveva portato via ogni minimo di felicità che era rimasta in Wonho.
<<tesoro, il ballo inizierà tra pochi minuti>>
In un battito di ciglia il giovane si trovava in una grande sala dove molte persone stavano ballando, ma l'occhio di Wonho cadde su un ragazzo che salendo gli scalini era giunto sul balcone. Prendendo qualche grosso respiro il giovane sali' le scale per poi fermarsi davanti a colui che vedeva al posto del proprio riflesso.
Wonho si tolse la giacca rimanendo in camicia per poi estrarre dalla tasca dei jeans un coltellino.
<<il vero antagonista di tutto questo, sei tu, vero?>>
L'altro sorrise amaramente scuotendo il capo, Wonho si avvicinò a lui lentamente e poggio' il coltellino a livello del suo collo.
<<la vittoria è mia se mi uccidi>>
Lacrime scendevano lungo il volto dell'uomo, sembrava che in quel corpo ci fossero due persone
<<ricorda, in realtà mi ami.>>
Wonho fece pressione con la lama affilata sul collo del uomo, lungo il collo del quale iniziò a scendere una scia color nero. Doveva essere sangue.
Wonho, alzò lo sguardo puntandolo sul volto di lui... Hyungwon. Il più grande si fermò iniziando a tremare, il luogo in cui si trovavano lentamente si stava distruggendo. Non si poteva più vedere un orizzonte, gli alberi che circondavano la struttura sparirono e nella mente di wonho passò solo un'immagine sfocata era lui che gridava perché aveva paura di salire su una montagna russa e Hyungwon gli stava accarezzando delicatamente i capelli.
Sì, la sua mente per qualche forza riuscì a capire che ciò che definiva odio era amore.
<<wonwon... Forza, poni fine a tutto questo e uccid- wonho.. Wonho, per uscire dev...>>
Dalle labbra di Hyungwon non uscirono più parole. Wonho era sicuro che lì c'era il vero Hyungwon. Ora cosa doveva fare?
"ricordati che sono dalla tua parte Hyungwon, ma per passare avanti uno dei due deve andarsene."
Hyungwon cinse le braccia attorno ai fianchi di wonho avvicinando il ragazzo maggiormente a sé, posò la fronte contro la sua
<<mi manchi da morire, ti prego... >>
Wonho chiuse gli occhi e si avvicinò lentamente a Hyungwon che azzero' la distanza tra le loro labbra, dei brividi prevalsero nel corpo di Wonho che stette ad assaporare le soffici labbra dell'altro. Il bacio non durò molto.
<<ti prego, sopravvivi. >>
Wonho girò il coltellino che aveva tra le mani e si diede una pugnalata al petto cadendo subito a terra.

Yeah yeah I'm lost in dream
I feel like empty and clean
But your shape gets more bigger than me
Even that I can't reach out like a tree
Make me free, make me lean
And baby make me see
Don't make me lost in the dream
Just come let's make a dream

Dopo poco Wonho riaprì gli occhi, si guardò attorno e sorrise. Aveva vinto lui in realtà.
Sì perché era uscito da quel mondo immaginario e se il gioco non era concluso era perché Hyungwon era ancora vivo.