⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE ⚠️⚠️⚠️

QUESTO CAPITOLO CONTERRÀ SCENE DI AUTOLESIONISMO ⚠️

Un taglio....

Il primo avvenne quasi per sbaglio...

Izuku era andato in bagno....voleva farsi una doccia...voleva annegare, sotto l'acqua, le lacrime che non smettevano di scendere dal suo viso....

Quello che era appena successo....quello che aveva appena sentito...quello che aveva provato con Shinsou....gli scorreva dentro la testa...ancora...ed ancora....fino a portarlo sull'orlo della pazzia....fino a mozzargli il fiato in gola.... fino a fargli pensare di volerlo richiamare indietro e stringerlo a sé ancora una volta....

Era confuso Izuku mentre  preparava la grande vasca....

Sentiva che qualcosa, dentro di lui, si era irrimediabilmente spezzato....ed era bastato un minuto....

Era uscito ,dalla camera, subito dopo di lui......

Era corso nei bagni comuni....

Sapeva che, a quell'ora, nessuno lo avrebbe disturbato e che ,se anche Katsuki lo avesse cercato, non avrebbe capito che era lì.....

Perché Izuku era abitudinario....

Tutto, dentro e fuori di lui, era organizzato alla perfezione per raggiungere il suo scopo...

Gli allenamenti...il cibo...le docce....lo studio....era tutto scandito da un ritmo serrato in modo che , One for All, diventasse più gestibile nel minor tempo possibile...

Perché sentiva che,aver ereditato quel potere, era una responsabilità enorme....

Lui doveva prendere il posto di All Might...lui doveva renderlo orgoglioso...lui doveva diventare il più grande degli eroi....

Non aveva tempo per il resto....non aveva tempo per essere un adolescente come gli altri....non aveva tempo per analizzare quello che sentiva....

Perché, se lo avesse fatto, avrebbe trovato una giustificazione...avrebbe capito che, in cuor suo, sapeva già chi era e chi voleva sul serio...avrebbe capito che, a sua madre, importava solo vederlo felice....avrebbe capito che, quel singolo bacio, aveva appena cambiato tutto....

Si....Izuku aveva tutte le carte in regola per comprendere ciò che, dentro di lui, stava succedendo....

Ma non lo fece....

Perché era giovane...era confuso...era destabilizzato da un desiderio che non capiva....e che gli faceva paura....

Si sedette dunque, nell'acqua, e si mise le mani sul volto continuando a singhiozzare a pieni polmoni....

E fu allora che avvenne....

Qualcuno, dei ragazzi che frequentavano la UA, aveva lasciato il suo rasoio a bordo vasca....

La lama cadde, quando Izuku si mosse, e lasciò un piccolo taglio sul suo avambraccio...

Non se ne accorse nemmeno....

Al primo taglio ,lui, non fece nemmeno caso...

Fu solo quando una piccola chiazza rossa, comparì nell'acqua, che allungò la mano a riprendere la lama....

Sollevò l'avambraccio ed osservò quella sottile linea....

Il sangue scorreva, lento, lasciando scie scarlatte sulla sua pelle....

Rosso.....

Il rosso era un bel colore....

Il rosso gli ricordava gli occhi di Katsuki...

Il rosso lo faceva pensare ai capelli del rassicurante Eijirou...

Il rosso era quel colore che, da tutta la vita, lo teneva in bilico tra il sentirsi rassicurato e protetto al sentire la paura, totalizzante, strisciare nelle sue vene...

Si....il rosso lo faceva stare bene....ma non troppo bene come il viola....non bene in un modo che lo confondeva....

Fu per questo che, quando il sangue si fermò, prese di nuovo la lama...

Aveva bisogno del suo Kacchan....

La lama passò titubante, sulla sua pelle ed un bruciore improvviso fece spalancare i suoi occhi....

Le lacrime si erano fermate....il suo cuore si era distratto....la sua mente si era azzerata....

Lasciò che il sangue scorresse ,mescolandosi all'acqua, e chiuse gli occhi appoggiando la testa sul bordo...

Non seppe mai per quanto tempo era rimasto lì dentro....

Seppe solo che, quando riaprì gli occhi, Katsuki lo stava chiamando ...

Il suo corpo era stato avvolto, in un asciugamano, ed il biondino stava correndo verso l'infermeria...

Non erano stati due tagli....

Ma molti di più....

Fino a far diventare l'acqua rossa....

Fino a far diventare la sua pelle bianca...

Fino a farlo svenire....

Fortunatamente, seppe più avanti, quando Shinsou uscì dalla sua camera si diresse verso quella di Katsuki....

Gli spiegò quello che era successo...gli disse di Uraraka...gli disse delle condizioni in cui lo aveva lasciato...gli disse, persino, del bacio che si erano scambiati...

E Katsuki,che lo conosceva meglio di chiunque altro, iniziò a correre....

E fu quello che fece anche negli anni a seguire...

Katsuki corse.... urlò... imprecò... passò intere nottate, al suo fianco, cercando di fargli capire che non c'era niente di sbagliato in lui...che non c'era niente di sbagliato in loro....

Che amare,o volere, un'altro uomo non era sbagliato...

Perché l'amore è amore no?

Qualsiasi sia la sua forma....

Ed arrivò persino a pregare...

Katsuki lo supplicò, più volte, di non tornare indietro....di non perdonarla...di non allontanare Shinsou...di non allontanare lui...

Ma a nulla valsero i suoi tentativi...

Quei tagli continuarono....quella negazione venne portata avanti...quel desiderio non fu mai più sfogato....

Ed Izuku si chiuse, definitivamente, nella sua bolla mentale....

Pensando che la chiesa, la società, la gente ed Uraraka avessero ragione...

E la perdonò....

Perché le persone possono sbagliare no?

E lei era confusa....

Era confusa dal fatto che, al suo ragazzo, piacesse un'altro uomo...

Era confusa perché aveva vissuto la sua prima volta...

Era confusa perché, il rapporto che aveva Izuku con Katsuki, la spaventava ...

E poi anche lui aveva sbagliato no?

Anche lui aveva baciato un'altra persona....

Izuku si chiuse e Katsuki urlò per ore....

Contro di lui....

Contro se stesso...

Contro Eijirou...

Perché, per quanto bene gli volesse, non riusciva più a farlo fidare di sé come quando erano bambini...

Perché lo aveva riempito di botte...

Perché lo aveva allontanato nel periodo in cui, forse, aveva più bisogno di lui....

Ed ora c'era un muro tra loro...

Un muro che , negli anni, si inspessì sempre di più....

Un muro che, per i quattro anni a seguire, non fu mai abbattuto...

Perché era proprio Katsuki che, disperato, cercherà di contattarlo al telefono quella sera di quattro anni dopo...

E che, quando non gli risponderà, prenderà una scelta che cambierà tutto...