Parte 8 - Un ultimo tocco

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Cobra camminava sotto i portici antichi del centro in preda a una sensazione di euforia ed eccitazione. L'atmosfera della città, con i suoi colori vivaci, i suoni vibranti e il marciapiedi in pietra di granito gli trasmetteva avventura e pienezza.

La mutazione non fu solo fisica ma anche psicologica. Incuriosito dalla sua nuova immagine, iniziò a scrutare con sempre maggior frequenza il suo riflesso nelle vetrine. Osservava il suo aspetto per valutare i cambiamenti.

L'essenza della sua personalità lentamente si trasformava, acquisendo maggiore forza e consapevolezza. Era come se la mutazione avesse portato in superficie parti di sé fino ad allora sopite o trascurate. Cobra iniziò a vedere sé stesso in una luce nuova. Scoprì una fiducia e una sicurezza che prima non possedeva.

Appena rientrò a casa, fece una cosa che mai avrebbe immaginato: acquistò online uno specchio da parete.

Fino ad allora non ne aveva mai posseduto uno. Rispecchiarsi, per lui, era sempre stato motivo di mortificazione, soprattutto perché quel riflesso non rappresentava il suo vero io, ma solo la sua esteriorità, quella parte di sé da cui era sempre rifuggito.

Nella sua fantasia aveva spesso immaginato di vivere in un mondo senza specchi, un mondo dove non ci si sarebbe dovuti preoccupare di apparire belli o brutti, ma di essere semplicemente sé stessi. La realtà, tuttavia, aveva preso il sopravvento schiacciandolo. La vanità contemporanea esigeva di apparire anziché essere, e lui - suo malgrado - si era adeguato a quella cultura imperante.

Lo specchio, quando arrivò, lo piazzò di fianco alla porta d'ingresso. Dopo averlo fissato al muro si allontanò per guardarsi a figura intera. Faceva fatica a riconoscersi. I suoi occhi allenati a notare con crudele giudizio ogni minimo difetto furono per la prima volta magnanimi.

Scrutandosi dalla testa ai piedi notò un miglioramento, sia nella forma fisica che nel suo aspetto. In quel momento sorrise felice, scacciando i pensieri di critica. Per una volta provò ad abbandonarsi alla sensazione piacevole di accettarsi così com'era.

Notò che il suo viso era completamente trasformato e lì, dove ricordava ci fosse una pelata, stavano incredibilmente ricrescendo dei capelli. Il naso, un tempo storto, ora era diritto e senza imperfezioni. Il mento, una volta retruso, era squadrato e pieno. I lividi erano spariti e, dove prima c'erano crateri causati dall'acne - in seguito all'ultimo trattamento al laser - era rinata una pelle nuova, morbida e liscia.

Sembrava una magia, il frutto di un potentissimo incantesimo. Non era sicuramente un adone, ma finalmente si vedeva come un ragazzo normale. Né bello né brutto. Se non altro senza difetti fisici evidenti.

Lo specchio gli fece notare un'altra cosa: i vestiti attuali, calibrati su diversi chili in più, erano sovrabbondanti e sproporzionati.

Seduta stante prese un'altra decisione: rifare completamente il suo guardaroba. Aveva bisogno di vestiti nuovi e su misura. Nulla di eccessivo, ma qualcosa che lo facesse apparire come una persona più curata, e non il solito nerd che indossava magliette extra large e pantaloni acquistati al supermercato. Desiderava degli abiti che rispecchiassero la sua personalità e il suo nuovo aspetto. Aveva bisogno di sentirsi a proprio agio e mostrare al mondo la versione migliore di sé.

Con la determinazione che nell'ultimo periodo lo contraddistingueva, si diresse verso alcuni negozi alla moda e scelse con cura alcuni capi d'abbigliamento che avrebbero reso il suo guardaroba adeguato alla sua nuova figura.

In ultimo mancava ancora una cosa.

Per completare la sua opera decise di farsi un tatuaggio. Voleva marcare la sua pelle con un simbolo che rappresentasse il suo nuovo io.

Uscì di casa e puntò un centro specializzato.

All'interno del negozio, scelse con cura il disegno: un tribale a forma di bracciale con un cuore all'interno. Mentre il tatuatore lo disegnava con precisione millimetrica sulla sua pelle, Cobra si sentiva rinascere. Si stava riappropriando di quel corpo che lo aveva fatto soffrire, e quel tatuaggio rappresentava il simbolo per celebrare la sua nuova identità e la vittoria contro la paura del giudizio altrui.

Quando il tatuaggio fu terminato, Cobra si guardò allo specchio e fu contento. Quel tribale rappresentava la sintesi perfetta della sua forza interiore. Era una vittoria su quelle sensazioni sgradevoli che gli avevano lasciato addosso sguardi maligni e parole cattive. Sensazioni che avevano scavato solchi profondi nella sua anima, lasciando cicatrici non facili da rimarginare. Sapeva che il processo di guarigione sarebbe stato lento ma, nonostante tutto, era determinato a lasciarsi alle spalle quel passato pesante.

«È fatta!», si sfogò uscendo dal negozio. «Nessuno potrà più farmi sentire diverso o inferiore».

Quindi alzò il braccio col tatuaggio al cielo a celebrare il momento.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro