~Capitolo otto

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L'amicizia tra me e Lando si è andata stringendo dopo il "doppio appuntamento" con Evie e Oscar durante l'estate. Grazie a lui, Aria e le mie amiche sono riuscita ad arrivare ad oggi più o meno sana di mente. Pronta ad affrontare questo ultimo ostacolo: la laurea.

Ebbene sì! Oggi è il grande giorno! Dopo tre anni di studio impegnativo, stress accumulato e scleri di mia sorella che non ne poteva più di vedermi rinchiusa in casa, con la testa immersa nei libri, finalmente potrò dire di essere dottoressa in scienze della comunicazione.

Scrivere la tesi e, contemporaneamente, concentrarmi sul tirocinio non è stata affatto una passeggiata: appena la stagione ha ripreso il via dopo l'estate, ogni momento libero, in cui non scattavo foto o giravo piccoli video per i Tifosi, mi rinchiudevo in hospitality a mettere mano a quel saggio che mi sarei portata dietro per tutto il resto della mia vita. Alla fine, mi posso ritenere soddisfatta di cosa ne è uscito fuori.

"Ti senti bene?" Aria e Leo sono nella mia camera in questo momento. Lei si sta occupando del mio trucco, mentre lui mi sta acconciando i capelli in delle onde morbide. Dopotutto, essere cresciuto con due sorelle e una cugina ha avuto i suoi frutti "Sì, tutto ok. Credo di dover ancora realizzare di aver finito l'università definitivamente. E che ci sarà l'intera famiglia ad assistere" i due si scambiano uno strano sguardo "Che c'è? Mi state nascondendo qualcosa?" "No... senti, non arrabbiarti, so che avevi detto che volevi una festa intima, con solo familiari e le tue amiche ma..." "Ma cosa, Aria?" interviene Leo in suo aiuto "Sai che nostra sorella qui presente ora ha un ragazzo, no? E che anche nostra cugina sta con un pilota di Formula 1? Bene. Potrebbe essere successo che si sono fatte un po' sfuggire di mano la situazione..." inizia a non piacermi dove si sta dirigendo la conversazione.

Mamma sceglie proprio questo esatto momento per entrare in stanza e farci presente che ci dobbiamo dare una mossa. Concluso il trucco e parrucco, mi muovo ad infilarmi le scarpe e il vestito che nessuno vedrà fino a dopo la cerimonia, in quanto sopra devo indossare la tonaca. Mi guardo allo specchio. Sorrido a me stessa. Ce l'hai fatta, Viola Sanchez Luna. Tutti i tuoi sforzi e i tuoi sacrifici sono serviti a qualcosa dopotutto.

L'università che ho frequentato è una privata, riservata per lo più a persone di una certa influenza qui a Madrid, quindi non è sorprendente trovare importanti impresari o politici fuori dall'entrata quando arriviamo a destinazione. Ognuno ha il suo posto assegnato, sia gli studenti che i familiari venuti ad assistere. Le chiacchiere sconnesse vengono silenziate, non appena la rettrice sale sul palco, prendendo la parola e dando il via così alla cerimonia.

Non ascolto molto di quello che esce dalla sua bocca, troppo agitata per conto mio e troppo distratta dalla ragazza seduta accanto a me che si ritocca il lucidalabbra e il mascara un'infinità di volte, prima che la donna inizi a chiamare gli studenti in ordine alfabetico per comunicare il voto finale e consegnargli il certificato di laurea. In momenti come questi, dove vorrei che tutto finisse il più in fretta possibile, odio avere il primo cognome iniziante con una lettera quasi in fondo all'alfabeto.

Finalmente, dopo un'infinità di nomi e voti, arriva il mio turno "Sanchez Luna Viola" mi alzo, mettendo particolare attenzione nel non calpestarmi la toga da sola, avvicinandomi al palco. Un attimo di silenzio, creato per far salire ancora di più l'agitazione, secondo me "100". Sorrido, prendendo il certificato e stringendo le mani ai professori presenti in aula. Non è propriamente il voto che mi aspettavo di ottenere, però purtroppo alcuni esami sono andati peggio di altri, e nell'ultimo periodo mi sentivo distratta. Non capisco ancora il perché.

Conclusa la cerimonia, esco dal portone, venendo ricoperta da coriandoli e stelle filanti colorati dalle mie amiche, che se la ridono di gusto. A turno, i miei parenti mi abbracciano e, quando arriva il turno di quelle tre pazze, mi si lanciano addosso, formando un groviglio di braccia a cui si aggiunge anche Aria "Ce l'hai fatta, Lola!" mi urlano nelle orecchie Evie, Ley e Thea, che ha preso un volo dalla Francia solo per venire a vedere la mia laurea. Sono le amiche migliori del mondo, e nessuno può dire altrimenti.

Chiacchieriamo un po', facendoci anche qualche foto ricordo, prima di dirigerci verso il piccolo ristorante che papà ha fatto riservare interamente per noi. L'unica cosa di cui ho bisogno ora è il cibo, quindi faccio per aprire la porta, venendo fermata da mio fratello. Lo guardo stranita. Non capisce che ho un bisogno impellente di sedermi e mangiare qualcosa? Leo, però, fa solamente cenno con la testa verso Evelyn. Oh no. Che ha combinato questa volta?

"Sai vero che io, Aria e le ragazze ti adoriamo, vero?" annuisco, incerta "E sai anche che siamo fidanzate con dei piloti" "Io non proprio, ma lasciamo perdere per ora" Dorothea si intromette. Riderei se non fossi spaventata a morte sul perché di questo discorso "Basta! Mi sono stancata! Vieni con me!" Aria mi prende a braccetto, facendomi entrare nella sala del ristorante.

I primi volti che vedo, sono quelli di Oscar e dei due fratelli Leclerc. Tutto nella norma fino a qui. Avevo messo in conto che le loro fidanzate se li sarebbero portati dietro. Ma poi, dalla porta del bagno, emergono Pierre e Lando. Seguiti da un'altra persona, che si posiziona al fianco di una ragazza vestita con un tubino bordeaux, sfuggita alla mia vista fino a quel momento: Carlos e Alicia, la sua ragazza.

"Sorpresa!" urla Arthur, accorgendosi della tensione nella stanza, forse. Si avvicina a noi, abbracciandomi, prima, e baciando Aria, poi. Io non ancora sotto shock. La voce del pilota inglese della McLaren nelle orecchie, mi riporta alla realtà "Scusaci. Sappiamo che non ti aspettavi di trovarci qui. Però, ho sentito Evie mentre diceva a Oscar che oggi ti saresti laureata, e ho pensato: devo andare a congratularmi, è un grande traguardo" "Non scaricare la colpa su di noi!" Oscar lo ammonisce, venendo ignorato totalmente "Poi, è successo che l'ho- per sbaglio, sia chiaro- detto a Carlos, e Charles se l'è lasciato sfuggire con Pierre. Ecco svelato il mistero!" sdrammatizza, come suo solito.

Sono cosciente del fatto che, in fondo, mi faccia piacere che gli amici che mi sono fatta durante lo stage siano venuti a festeggiare la mia laurea quindi, uno ad uno, finisco per andare ad abbracciarli tutti. Naturalmente, non uso lo stesso comportamento con tutti: il pilota australiano lo conosco quasi da una vita ormai, quindi ovviamente è una stretta diversa rispetto a quella che uso con Pierre, con il quale non sono tanto in confidenza.

Il vero problema arriva al turno di Carlos. Se avessimo ancora lo stesso rapporto di qualche mese fa, non avrei esitato a lanciarmi tra le sue braccia, per farmi stringere in uno dei suoi abbracci da orsetto di peluche. Però non è più così e, per aggravare ancora la situazione, ha una ragazza. Non vorrei fare qualcosa che potrebbe creare problemi tra i due. Alicia mi sembra gentile e comprensiva, ma non ci ho passato abbastanza tempo insieme per capire il suo carattere al 100%.

Lascio decidere a lui la prima mossa. Mi guarda, con quello sguardo strano che continua a riservami da quella fantomatica festa. Infine, resta semplicemente a braccia incrociate, dicendo "Congratulazioni".

Il resto del pranzo, continuo a percepire una certa tensione tra me e lo spagnolo. Il che è grave, visto che sono stata costretta a sedermi tra lui e Lando. Le ragazze si trovano dalla parte opposta del tavolo rispetto a me, ognuna con accanto il proprio uomo. Traditrici. Addirittura Thea ne se sta tranquilla, al proprio posto tra Leyla e Pierre. Assurdo!

Fortunatamente, l'inglese capisce che non mi senta propriamente a mio agio, e cerca di distrarmi "Quindi... ora che ti sei laureata, quali sono i tuoi piani per il futuro?" "Cercherò lavoro... mi piacerebbe continuare a specializzarmi nel vostro settore, però non so... vedremo" lui annuisce.

Un cameriere si avvicina a lui con un piatto a base di pesce. Educatamente, Lando lo manda via, riuscendo a non mostrare la sua espressione disgustata davanti all'uomo. Spontaneamente, mi sfugge una risata, che cattura l'attenzione dei presenti "Che succede?" fa mio padre, interrompendo la sua conversazione con mio zio, il padre di Evelyn "Nulla, papà. Non potete capire" lui fa spallucce, tornando alla sua azione precedente mentre, chi ha capito a cosa mi stessi riferendo, sorride divertito.

Nel frattempo, Lando diventa sempre più rosso in viso, man mano che i suoi amici iniziano a collegare i puntini e a ridacchiare di conseguenza. Dai, bene o male, non male come celebrazione post laurea.

Buonasera cari lettori e care lettrici!
Ogni tanto riporto in vita questa mia bambina che, finalmente, si è laureata!
Ora, vedremo cosa avrà in serbo la vita (io) per la nostra Viola🤭
Spero il capitolo vi sia piaciuto, e ricordatevi di dirmi la vostra nel box su Instagram.
- Sofi🐨

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