alla luna

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O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!

Giacomo Leopardi

Parafrasi

O luna graziosa, mi ricordo che,
un anno fa, sopra questo colle
venivo pieno di angoscia per guardarti:
e anche in quel momento, così come ora, rimanevi sospesa sulla quella selva
che illumini per intero.
A causa, però, del pianto che mi sgorgava dagli occhi
il tuo volto mi appariva tremulo e annebbiato, poiché la mia vita è dolorosa, e ancora lo è, non dando alcun segno di voler cambiare,
luna, mia cara.
Eppure ricordare mi dà sollievo, così come contare gli anni che ho passato a soffrire.
Oh, com'è gradito quando giunge in età giovanile
la speranza di chi ha ancora davanti a sé un lungo cammino
e la memoria lascia dietro sé un tratto breve, il ricordo del passato,
nonostante questo sia stato triste e il ricordo ne perduri ancora!

"Alla luna" è un componimento scritto attorno al 1820 e inserito nell'edizione dei Canti del 1831. L'aggiunta degli ultimi versi è stata fatta nell'edizione postuma del 1845; composta da endecasillabi sciolti.
Il tema della poesia è  romantico
Essa sviluppa il rapporto che c'è tra l' uomo ed il paesaggio notturno senza trascurare il tema del  ricordo di come possa essere dolce e amaro per l'uomo.

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