Lily e Wild erano in pericolo: mentre Ettore liberava Sissi, i due giravano attorno ai mostri, saltavano sul letto, passavano tra le sedie e sotto al tavolo. Ma i furbi mostri non inseguivano i cuccioli. Aspettavano il momento giusto...

Dopo tre giri di corsa, i due cani erano esausti. Rallentarono e caddero a terra. I mostri ne approfittarono e si avvicinarono.

~•~•~

Quando Wild aprì gli occhi, si ritrovò steso a terra sulla schiena e con due terrificanti ombre nere munite di coltello a pochi centimetri di distanza. Cominciò a urlare.

Lily si alzò e uggiolò: "Wild, che ti prende?". Poi alzò lo sguardo. Si acquattò e cominciò anch'ella a gridare.

"Piccole canaglie... Dite ciao ciao!" dissero in coro i mostri. Le ombre si mossero, avvicinando i pugnali sempre più. I poverini si raggomitolarono a riccio, cercando di proteggere la testa e il pancino.

Ma in quel momento arrivarono in volo Ettore e Sissi. La grinta dentro di loro cresceva a ogni centimetro. Il loro unico obiettivo era quello di salvare gli amici.

Intanto i mostri non si erano accorti di loro. Si girarono, ma era tardi. Ettore e Sissi li colpirono più forte che poterono, scaraventandoli fuori dalla finestra. Ma avevano trascurato un dettaglio importante...

I quattro amici si abbracciarono. Ma dopo poco la loro gioia si trasformò in terrore.

"Avete dimenticato che sappiamo volare!". Era la voce di Storm, che ora rideva malignamente.

"Ora ci avete veramente stufato... non avete più speranza!" disse Scarlett. I cuccioli corsero via con la coda tra le gambe.