Prologo

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

La tenda bianca si gonfiava al fresco venticello primaverile. Raggiungeva quasi la culla bianca di stampo vintage, che un uomo faceva oscillare qua e là con dolcezza.

Osservava con occhi ansiosi la creaturina dalle gote rosee che riposava serena sotto un quadrato di coperta rosa confetto.
Bellissima, continuava a ripetersi, bellissima come sua madre. La stessa madre che non avrebbe mai visto.

Il pollice in bocca, gli occhietti chiusi, un ciuffo di capelli biondi. Era la sua bambina, che avrebbe protetto a costo della vita. Perché sapeva che prima o poi Loro sarebbero arrivati a prenderla, ma non gliel’avrebbe permesso.

La tenda seguiva il solito movimento rassicurante, ma l’aria si faceva più fredda mano a mano che il sole tramontava. Da rosa coglieva sfumature rossastre e mandarino, in contrasto con il grigio fuliggine dei suoi pensieri. Quei colori erano della sua bimba, serena, ignara di tutto, non certo suoi.

Si mosse a chiudere la finestra, scostando la tenda, che tornò del suo colore lucido e rasserenante. Ancora qualche anno e verranno a prenderla, si disse tornando a far oscillare la piccola culla bianca. Ancora qualche anno.

Guardando il volto piccino e tranquillo della bimba si ripromise che avrebbe fatto di tutto perché quel rosa confetto non tramutasse in nero. La sua vita sarebbe stata diversa. Sarebbe stata una vita normale.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro