29.End

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Dazai

«Benvenuto!» apro la porta sorridente «aspetta che ti aiuto»

«Fa un freddo porco fuori» Kunikida entra con tre pizze d'asporto, gli prendo il sacchetto delle birre che penzola dal braccio.

«Eccoti!» Chuuya esce dalla cucina con i bicchieri, stava terminando di apparecchiare la tavola «ho una fame pazzesca!»

«Avete sistemato bene qui» Kunikida appoggia le pizze sul tavolo e si guarda attorno «bello quel quadro all'ingresso»

Si riferisce al dipinto di Aki, abbiamo scelto di appenderlo in modo tale che sia la prima cosa visibile entrando. Noi siamo quel dipinto.

Apro i cartoni e distribuisco le pizze. Chuuya versa le birre. Da quando siamo andati a vivere insieme non ha più il terrore dell'alcool, dice che essere dipendente da me è più che sufficiente.

«A voi» Kunikida alza il boccale.

«A noi. Senza di te non saremmo qui» aggiunge Chuuya e a Kunikida si emoziona al punto tale da non riuscire più a parlare, brindiamo e lui si asciuga una lacrima che fingiamo di non vedere.


Chuuya

Il calore dell'alcool mi scalda lo stomaco, sento le guance bollenti e la testa leggera.

«Non regge molto, vero?» il mastino sorride guardandomi con occhi dolci.

«Assolutamente no» Osamu mi accarezza la testa e io seguo la sua mano come un cagnolino affettuoso «e siccome diventa molesto gli ho proibito di bere fuori casa»

«Molesto?» il mastino ride.

«Non è vero» biascico «ho solo paura che tu vada via. Dimmi che non te ne andrai e resterai sempre con me» mi attacco al braccio di Osamu.

«Adesso viene la parte divertente» lo sento dire.

«Non mi lasciare, comprerò tutto quello che vuoi. Domani mattina andrò subito a prenderti un anello. Non mi lasciare ti voglio tanto bene. Non mi lasciare»

«Eccoci» dice al mastino prima di sollevarmi il viso, i suoi occhi brillanti mi guardano divertiti  «non voglio un anello costoso»

«Comprerò tutto quello che vuoi» mugolo.

«La cosa divertente e che il giorno dopo si ricorda tutto e per la vergogna mi compra davvero quello che gli chiedo»

Kunikida ride di gusto «Adesso vi lascio, è meglio che lo metti a letto prima che faccia fuori tutti i soldi che ha guadagnato per comprare un elefante»

«Un elefante? Vuoi quello? Lo prendo!» non ho idea di dove trovarlo, lo avranno in un negozio di animali?

«Ciao viperetta» Kunikida mi accarezza la testa, lo sento parlare con Osamu ma non riesco a stare in piedi davanti alla porta aperta e quindi mi trascino fino al divano. Mancato. Sono caduto sul pavimento.

«Dai vieni andiamo a letto» Osamu mi solleva.

«Ti prego dimmi cosa vuoi» inizio a piangere, se non gli compro qualcosa se ne andrà vero?

Appoggia le labbra morbide sulla mia fronte «Ti voglio troppo bene per andarmene» mi fa sedere sul nostro letto «però c'è una cosa che vorrei»

«Cosa? Cosa?»

«Un gatto»

«Domani vado e compro il più bello esistente e...»

«No»

«No?»

«Andrai in un gattile e prenderai quello che nessuno vuole, il più triste e solo, il più martoriato dalla vita» mi aiuta ad infilare il pigiama e poi ci sdraiamo insieme nel letto «un gatto come noi»

Mi salgono le lacrime agli occhi «va bene, lo farò»

«Bravo» e appoggia le labbra sulle mie. Un bacio lieve che però sconvolge totalmente il mio animo. L'intero mondo si capovolge e si riassesta in una nuova dimensione.

«Ancora» non ho capito bene cosa provo puoi ripeterlo? Ho bisogno di chiarezza.

«Domani mattina, quando sarai sobrio» spegne la luce.

«Ti voglio bene» sbiascico «ma non è un bene come amico, sì sei mio amico, ma sei di più... non sono capace di definirlo» è tutto confuso, ho paura, non mi lasciare ti prego.

«Anch'io ti voglio bene, moltissimo, e provo la tua stessa confusione ma di una cosa sono certo: sei la persona con cui voglio vivere tutta la mia vita» il mio cuore si acquieta e la sua voce mi accompagna nel mondo onirico.


❀❀❀ Note ❀❀❀

Spero che questa storia alternativa di Dazai e Chuuya vi sia piaciuta.

Il racconto si basa, purtroppo, su un buco legislativo esistente della legge italiana e se questi ragazzi soli riescono ad avere un futuro è grazie a tutti gli Oda, Kunikida, prof Ade, i Babbani, Nicole e tutte le persone che si impegnano ogni giorno a fare la cosa giusta.

Grazie.

Siete gli eroi non visti in questa società malata.

Questo pezzo è per tutti quelli che sanno che è difficile non avere un padrone e allora si adattano ad avere un padrone si adattano a portargli le ciabatte, il giornale, ma non si adatteranno mai a stare su due zampe a fare delle piroette per avere un osso, perché a quel punto l'osso se l'andranno a cercare da qualche altra parte. Questo pezzo è per tutti questi: Bastardi, Randagi, Rognosi, ma tutto sommato ululanti e soprattutto VIVI

(Figlio di un cane- Ligabue)

PS: alla fine hanno adottato un gatto dal rifugio e l'hanno chiamato Hope ❤





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