13. UN POSTO MAGICO

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Mancano tre settimane alla fine della vacanza.
Mi svegliai e vidi Louise indossare i vestiti che avevamo comprato ieri. 
«Ma che stai facendo?» chiesi. 
«Provo questo vestito.» 
«Ma non ľhai fatto ieri?» 
«Sì, ma volevo rivedere come mi stava.» prese altri vestiti dalla borsa. 
«Fai come vuoi.» mi alzai e andai in bagno. 
Il letto di Louise era disordinato: c'erano vestiti sparsi dappertutto. 
Ad un certo punto sentiamo qualcuno bussare alla porta: era Jasmine che entrò in camera per chiederci se potevamo accompagnarla al negozio di giocattoli per prendere un regalo a Ben. Noi accettammo subito, così mettemmo in ordine la camera, ci preparammo, e uscimmo dalla stanza.
Prendemmo l'ascensore e uscimmo dall'albergo.

Jasmine è, per me, come se fosse mia madre: mi é stata vicina in momenti per me bui, ad esempio come quando mamma se ne andò. Se mi sento giù, lei é la prima ad accorgersene. Forse ho capito da chi ha preso Louise.
Ha dei bei capelli neri, lisci e abbastanza lunghi e degli occhi marroni; é una donna molto elegante, infatti poche volte l'ho vista con una tuta, o con delle scarpe da ginnastica. Insegna musica in una scuola superiore di Austin, ed é bravissima a suonare il pianoforte. 
Ben, il fratello minore di Louise, è un bambino davvero carino, molto legato ai suoi genitori, adoro i suoi capelli castani; i suoi occhi sono di un verde chiaro, identici a quelli della sorella. Compirà sei anni nel mese di dicembre e frequenta la prima elementare, ed é il bambino che tutti vorrebbero. 

Entrammo in questo negozio, molto fornito. Camminammo tra gli scaffali per cercare un gioco che potesse piacere a Ben. Io e Louise notammo una scatola di mattoncini, che assemblati formavano un castello, così lo portammo alla cassa, pagammo e uscimmo dal negozio.
Ci stavamo incamminando verso l'albergo e vedemmo da lontano due ragazzi in skateboard che ci stavano salutando.
Avete capito chi sono, inutile che ve lo dica.
«Ciao ragazze!» ci disse Jason. 
«Ciao.» rispose Louise. 
«Chi sareste voi?» chiese Jasmine. 
«Ci scusi, siamo degli amici di Louise e Joanie. Io mi chiamo Jason e lui è il mio amico Brandon.» 
«Piacere ragazzi. Di dove siete?» 
«Io sono di Austin.» disse Brandon «lui invece è di Los Angeles.» aggiunse. 
«Davvero sei di Austin?! Non ti ho mai visto.» si diedero la mano. 
«Sì, signora.» 
«Louise non mi hai mai parlato di loro.» disse Jasmine rivolgendosi alla figlia «sembrate dei bravi ragazzi.» aggiunse. 
Dopo qualche secondo di silenzio, Jasmine riprese a parlare, rivolgendosi a Louise.
«Sicure siano vostri amici?» 
«Sì mamma, non c'è bisogno di approfondire.» io e Louise ridemmo sotto i baffi. 
Brandon e Jason si guardarono per un po': credo che, solo in quel momento, abbiano capito che Jasmine non sapeva che non eravamo "solo amici".
«Non sapevo che andassi sullo skateboard.» dissi, rivolgendomi a Brandon, che un po' rideva imbarazzato. 
«Beh, non ve ne ho mai parlato. » disse lui, sorridendo.  «Imparai ben tre anni fa.» 
«Fico.» 
«Potrei insegnarti qualcosa, se ti va.» disse, facendo l'occhiolino. In quel momento mi stavo squagliando, ma decisi di controllarmi, anche perché la mamma di Louise era ancora presente.
«Non ce n’è bisogno.» rispose Louise. «anche Joanie è brava ad andare sullo skateboard.» 
«Esatto.» risposi. 
«Non lo sapevo.» 
«Che ne dite se oggi pomeriggio andiamo al parco? Così ci fate vedere quali trick sapete fare!» chiese Jason. 
«Io non ci so andare!» rispose Louise. 
«Ti insegnerò io.» rispose Jason e vidi gli occhi di Jasmine puntati su di lui. 
«Va bene.» 
«Ci vediamo oggi pomeriggio?» chiese Brandon. 
Guardammo Jasmine per convincerla. 
«Va bene, ma all'ora di cena dovete esserci.» 
«Va benissimo.» rispondemmo.
«A dopo ragazze. Signora, é stato un piacere.» dissero allontanandosi sempre di più, svoltarono l'angolo e li perdemmo di vista.

Tornate in albergo, entrammo nella stanza dei genitori di Louise. 
«Mamma!» disse Ben. «Cosa c'è in questa busta?» 
«È una sorpresa per te, aprila.» disse Louise. 
Ben aprí la busta: era felicissimo. Abbracciò me per prima, poi sua sorella e sua madre. 
«Posso portarmelo a casa?» disse Ben. 
«Certo!» rispose la mamma. 

Brandon mi disse che saremmo dovute andare al "GREEN POINT", un parco situato vicino al mare, se ricordo bene. 
Finito di pranzare, andammo nella nostra camera. 
Ascoltai un po' di musica, Louise invece si mise a guardare una serie TV, di cui non ricordo nemmeno il nome, dato che non mi piace.
«Andiamo al parco?» chiese Louise. 
«Direi di sì.» 

Uscite dall'albergo Louise mi chiese:
«Joanie, sai per caso dove si trova questo parco?» 
«Sì, credo di sapere dove si trova.» le risposi. 
«Bene, quindi io seguo te.» 
Iniziai a camminare, e Louise fece lo stesso.
Svoltai un angolo e lo cercai con lo sguardo.
(Forse dovrebbe essere qui... e invece no.
E se invece fosse qui? Questo non é il parco dove ci hanno dato appuntamento i ragazzi! )
Questa situazione andò avanti per mezz'ora. Ci eravamo ufficialmente perse. 
«Joanie, non sai dove ci troviamo, non é vero?» 
«No, assolutamente no.» dissi io, onestamente
«Cazzo, perché hai detto che sapevi dov'era?!» 
«Pensavo fosse nelle vicinanze. Io che cazzo ne so?!» 
«Non potrei nemmeno chiamare Jason per farci venire a prendere, perché non saprei spiegargli dove cazzo ci troviamo!» 
«Tesoro, hai intenzione di calmarti oppure vuoi continuare questo teatrino?» le dissi io, iniziandomi ad alterare.
Il sudore mi colava dalla fronte, mi ero quasi arresa. 
In quel momento pensai: 
«La prossima volta che quegli idioti ci danno appuntamento, senza darci indicazioni stradali, li mando a fanculo!» 

Continuammo a camminare, lamentandoci del caldo eccessivo, del dolore che provano i nostri poveri corpicini, ormai stanchi, fino a quando non vidi un cartello che segnalava la presenza di un parco. Guardai Louise.
«Ok, questa é la nostra unica speranza. Se non é questo, chiamiamo i ragazzi e gli spieghiamo la situazione, ok?» 
«Va bene, sì.» 
Era il parco giusto. Io e Louise tirammo un sospiro di sollievo.
Trovammo Brandon e Jason seduti su una panchina. 
«Ragazze ma dove eravate?» chiese Jason alzandosi dalla panchina, aveva lo skate in mano, pronto per partire. 
«Ci siamo perse.» rispose Louise «non andate mai in giro insieme a Joanie. » si mise a ridere. 
«Perché?» chiesero. 
«Joanie mi aveva detto che sapeva la strada.» disse, guardandomi con un'aria nervosa.
«La solita.» mi disse Brandon sorridendo. 
«Non abbiamo lo skate però.» dicemmo. 
«Non vi preoccupate userete i nostri.» 
Io presi quello di Brandon e Louise quello di Jason. 
Jason diede qualche lezione a Louise. 
Io nel frattempo salii sullo skate e Brandon si mise dietro di me. Non restammo tanto tempo sullo skate, perché in due non è per niente semplice. 
Ci sedemmo dunque su una panchina. 
«Joanie, pensavo che voi lo aveste detto a vostra madre che siete fidanzate.» sembrava abbastanza arrabbiato. 
«Ehm, no.» 
«E quando penserete di farlo?» 
«Domani racconteremo tutto, stai tranquillo.» gli diedi un bacio e tornammo sullo skate, con la speranza di non cadere. 
Da lontano vidi che Louise era nella mia stessa situazione: vidi Jason con la stessa espressione delusa che avevo visto anche a Brandon, e ho visto Louise che, con la sua aria calma di sempre, gli diceva che avrebbe detto tutto ai suoi il più presto possibile. Dopo un po' mi avvicinai a Louise, mentre i ragazzi erano andati a prendere qualcosa da bere in un bar vicino al parco. 
«Louise, l'ha chiesto anche a te, vero?» 
«Sì...» 
«Lo sapevo, domani dobbiamo dire tutto ai tuoi.» 
«Certo.» anche se non sembrava tanto sicura quando me lo disse. 
Portarono da bere, due bottiglie Coca-Cola e due di aranciata. 
«Che ore sono?» chiese Louise. 
«Sono le 7:25 p.m.» rispose Brandon. 

«Dobbiamo tornare! Ci dobbiamo preparare…» 
«Mantenete la calma.» rispose Jason. 
Ci accompagnarono fino al cancello dell'albergo, correndo. 
«Ci vediamo amore.» disse Brandon dandomi un bacio. 
«Certo.» risposi e lo stesso disse Jason a Louise. 
Passammo un bellissimo pomeriggio, nonostante le cadute. Ci siamo divertiti tantissimo, vorrei proprio rimanere qui! 
Questo è un posto magico, è il posto più bello dove sia mai stata.

SPAZIO ALL'AUTRICE
Salvee come va? Io sono già stanca a causa della scuola.

Soo andate anche voi sullo skate oppure vorreste andarci?
Louise e Joanie devono dire a Jasmine dei loro fidanzati?
Sono curiosa di saperlo, quindi scrivetelo nei commentii

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