28. BELLA

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Andammo a dormire abbastanza tardi, anche perché il giorno dopo saremmo dovuti tornare a casa.
Il giorno dopo mi svegliai particolarmente felice: un mese prima io e Brandon confessammo i nostri sentimenti all'altro.
So che un mese é davvero poco, ma sembrava un'eternità per me: insieme a lui ho provato emozioni per me nuove. Quel giorno in discoteca mi ha fatto capire che Brandon é colui con cui volevo e voglio stare.

Una volta sveglia, salutai Louise e Brandon, mentre Edward era in macchina, che ci aspettava.
Iniziai a sistemare le mie cose nello zaino, Louise, dopo essersi alzata, andò fuori, ad aiutare Edward, mentre Brandon era nella tenda con me, a sistemare le sue di cose. C'era un po' di silenzio, non sembrava molto felice, per cui gli chiesi:
«Brandon, sai che giorno è oggi?»
«Credo sia venerdì.» sul serio?! Mi ha davvero dato questa risposta?!
Lo guardai con le sopracciglia inarcate. Non potevo credere si fosse dimenticato!
Dopo un po' esco dalla tenda e andai da Louise, per darle una mano con le borse.
Ero abbastanza delusa da Brandon, e di questo Louise se n'è accorta. Mi chiese:
«Non mi dire che sei triste perché ce ne andiamo?»
«No, è per Brandon...»
«Non si sente bene?» si voltò velocemente verso di me, preoccupata.
«No, niente del genere. Non sa che oggi é il nostro primo mesiversario.» chiusi lo sportello della macchina. «E non solo questo: gli ho chiesto che giorno fosse oggi, mi ha risposto "venerdì".»
«"Venerdì"?!» disse, a bassa voce. Si girò in torno per vedere se Brandon fosse all'ascolto. Poi riprese «Ma magari vuole solo fare il finto tonto: forse vuole farti una sorpresa.» disse, con l'aria di qualcuno che sa già tutto.
«Tu ne sai qualcosa?»
«No, niente.» arrivò Brandon e Louise si interruppe.
«È ora di partire.» disse Brandon e salimmo nella macchina.
Tralasciando il modo in cui Brandon mi ha fatto capire che non sapesse che giorno fosse, sono stati dei giorni meravigliosi, pieni di divertimento e spensieratezza.
«Siete pronti?» Edward suonò il clacson più di una volta. Di sicuro non poteva sapere che se l'avesse fatto ancora una volta avrei urlato come urla un'aquila reale alla sua preda.
«Sì, siamo qui.» disse Louise, prendendo un altro zaino. Brandon si sedette davanti, al lato del passeggero, mentre io e Louise nei posti posteriori. Chiusi lo sportello e Edward mise in moto la macchina, per poi partire.
Durante il tragitto guardai dal finestrino il paesaggio, il mondo che scorreva mentre lo attraversavamo. Il verde intenso della natura e il blu del cielo che diventava sempre più scuro. Distolsi lo sguardo dal finestrino quando intravidi il cortile di nonna. Iniziai a prendere il mio zaino, mentre gli altri fecero lo stesso. Edward fermò l'auto e uscimmo tutti.
Nonna Angie aspettava davanti alla porta.
«Ma buongiorno, vi siete divertiti?» mi abbracciò forte.
«Certo, è stato un vero spasso.» dicemmo in coro e entrammo tutti in casa.

«Vado in camera a cambiarmi.» dissi salendo le scale molto velocemente.
«Non la vuoi la torta?» mi chiese la nonna affacciandosi dalla porta della cucina, io mi bloccai a metà scala e le risposi:
«No, ti ringrazio.» risposi alzando la voce, salii le scale, attraversai quel lungo corridoio e aprii la porta di camera mia, dove rimasi chiusa per un po'.
Mi distesi sul letto e mi misi a fissare la finestra, dal quale si poteva vedere un meraviglioso panorama. Pensavo a cosa potessi dire a Brandon, come fargli capire che giorno fosse.
Ad un certo punto sento dei passi avvicinarsi alla porta, e capii subito che Louise mi stava cercando.
«Joanie, puoi aprire?» ripeté Louise bussando alla porta. «Non scendi in cucina? Angie ha preparato una torta buonissima.»
Mi rassegnai, uscii dalla camera e tornammo in cucina, dove c’erano solo Edward e la nonna.
«Dov’è Brandon?» chiesi. Guardai la porta.
«È uscito, ma non so dov’è andato.» mi disse Edward bevendo il suo caffè.
«Ma come? Non capisco.» risposi.
Nonostante questo presi la mia fetta di torta al cioccolato, e andai a sedermi al tavolo per mangiarla. Era effettivamente buona, proprio come la descriveva Louise. Offrii da bere ai presenti, quando sentii un rumore strano proveniente dalla porta d'ingresso: sembrava che qualcuno stesse graffiando la porta. Andai ad aprirla, cercando di capire cosa fosse ed entrò un cane.
Un cane?!
«Nonna, ma di chi è questo cane?»
Era davvero carino: era un beagle, con degli occhi castani davvero grandi, anche il pelo era castano.
«È tuo.» disse Brandon entrando. «Non avrai creduto che mi sia dimenticato che é da un mese che stiamo insieme?!» aggiunse.
«Ma Brandon... È così carino!» corsi verso di lui di scatto, quasi cadde all'indietro.
«Come la chiami?» mi chiese la nonna.
«Non saprei. É una femmina, giusto?»
«Sì.» rispose Brandon.
«Allora, credo la chiamerò Bella.»
«Bel nome!» disse Louise facendo un sorrisetto.
Ero davvero felice, non avevamo mai avuto un cane, e questa è stata davvero una bellissima sorpresa!
«Preparati per stasera, ho in serbo un’altra sorpresa per te.» mi disse Brandon.
«Mi stupisci sempre di più.» gli dissi.

Brandon ed Edward se ne andarono a casa loro. Dopo un po' corsi di sopra per andare a fare una doccia, mentre Louise mi seguiva per aiutarmi con il vestito.
Non sapevo che altra sorpresa mi stesse facendo e per questo io ero molto emozionata. Quella sera mi sarebbe venuto a prendere sotto casa.

Dopo una doccia sbrigativa, mi lavai i denti in fretta, e quando uscii dal bagno, trovai i vestiti sul letto, mentre Louise era seduta vicino alla scrivania. Aveva preso gli stessi vestiti di quella sera, quella in discoteca. Gonna di jeans, maglia bianca a maniche lunghe e spalle scoperte. La guardai sorridendo, e lei disse:
«Mi sembrava un'ottima idea. Ti piace?»
«Beh, mi sembra ovvio.» ridemmo insieme.
«Joanie io devo tornare a casa, mamma mi sta aspettando.»
«Non c'è problema, grazie per l'aiuto.» le dissi e l'abbracciai.
Uscii dalla camera e io ripresi a prepararmi.

Dopo un paio d'ore, Brandon arrivò a casa.
«Salve signora, Joanie é pronta?»
«Sei pronta?» urla la nonna dal salotto.
«Sì, sto scendendo.» quindi scesi di corsa le scale ed andai ad aprire.
«Divertitevi tesoro.» mi disse chiudendo la porta.
«Grazie nonna, ci vediamo.»
«Eccoti, possiamo andare?» mi chiese Brandon.
«Certo, ma dove andiamo esattamente?» ripetei più di una volta.
«È una sorpresa...» mi disse facendo un mezzo sorriso e mi prese per mano.
«Qualche indizio?» dissi facendo gli occhi dolci.
«Siamo quasi arrivati.» sorrise.

Arrivammo al ristorante del nostro primo appuntamento.
«Brandon, non pensavo che mi portassi qui?» dissi abbracciandolo.
Il mio cuore ormai batteva all’impazzata. Non ero mai stata così felice.
Come dimenticarsi di quel giorno? Brandon è un ragazzo diverso dagli altri. Lui è meraviglioso, gentile, e soprattutto, lui c'è e ci sarà sempre per me. Lo so. Entrammo e mi indicò un tavolo...
«Anche il tavolo è lo stesso!!» dissi. Ero emozionatissima. Non credevo che avesse organizzato tutto ciò.
Ci sedemmo e non riuscivo a smettere di sorridere.
«Ordiniamo?»
«Certo!» presi il menù e incominciai a sfogliarlo.
Quando il cameriere si avvicinò al tavolo, Brandon ordinò per me. Io lo guardai sorridendo. Quando arrivarono i nostri piatti, Brandon disse:
«C’è una bella notizia...» mi disse dopo aver fatto un sorso d’acqua.
«Cosa?»
«Domani io e mio padre andiamo a comprare la macchina.»
«Per te?»
«Esatto. Vuoi venire anche tu?»
«Ma che bello, certo che voglio venire.»
«Perfetto!»

Passammo una serata stupenda.
Brandon é davvero il ragazzo più speciale che abbia mai conosciuto: senza di lui sarei persa. Non ho mai provato niente del genere con nessun'altro.
Anche se devo essere sincera, la prima volta che lo vidi, non mi sembrava un tipo così romantico.

Finita la nostra cena uscimmo per fare due passi, camminando mano nella mano. Era abbastanza buio, erano le 10.45 p.m. In strada c’era poca gente, ma non mi interessava, ero con la persona che mi fa battere il cuore ogni giorno di più, il resto non contava.
Da lontano vedemmo un carretto che vendeva zucchero filato.
«Ne vuoi un po'?»
«Sicuro, ne vado matta!» avevo già l'acquolina.
Brandon ne comprò due, uno per me e anche per lui ovviamente.
Continuammo a passeggiare per un’altra ora, poi Brandon mi accompagnò a casa.
«Allora Joanie, domani mattina ti vengo a prendere io. Va bene?»
«Certo, notte.»
«Buonanotte.» mi diede un bacio.

Entrai silenziosamente a casa, perché sicuramente nonna stava già dormendo.
Mentre mi stavo togliendo le scarpe, si avvicina Bella.
«Hey Bella, ciao. Ma quando sei carina!» le dissi accarezzando il suo pelo morbido.
Ero davvero contenta di averla.
Andai in camera mia a dormire e Bella mi seguì. Ci addormentammo vicine. L’una di fianco all’altra.

SPAZIO ALL'AUTRICE
Non sono sparita ahahaha. Ecco a voi un nuovo capitolo, è stato romantico Brandon? 😏
Mmmm... vorreste anche voi un cagnolino?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro