Capitolo 8.

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Salgo le scale e mi dirigo verso la mia camera. Entro e mi lancio a pancia in giù sul letto. Prendo l'iphone e controllo le notifiche. 

7 chiamate perse da Mamma.

La chiamo e risponde praticamente subito.

-Ali?- la sua voce pronuncia il mio nome e riesco a intravedere la preoccupazione dal suo tono, e soprattutto, dalla predica che sto subendo.

-E' pericoloso, devi tornare immediatamente a casa. Non si discute. Non conosci quelle persone, potrebbero essere dei pazzi, dei maniaci, dei drogati....- continua a urlare. Può dire quello che vuole ma io non cambierò idea, non voglio più essere controllata da lei, ho scelto questa avventura e ora voglio viverla a pieno. Bella o brutta che sarà, con tutti i rischi e le delusioni. 

-Sono dei bravi ragazzi, mamma- un campanellino suona insistentemente nella mia testa. Un campanellino di nome Luke Hemmings. Se mia madre sapesse di lui, di come si è comportato e del patto, darebbe di matto.

-Non importa. Tu non starai li a farti usare e..- la interrompo immediatamente. Ho già sentito una volta cosa pensa e non voglio farlo ancora.

-mamma non andrò via da qui. Prima te ne farai una ragione, meglio sarà per entrambe. Scusa ma adesso devo andare-

Attacco prima di una sua replica. Apro WhatsApp e mi arrivano una valanga di messaggi. Non voglio nemmeno sapere di chi sono, guarderò dopo. Lascio il telefono sul comodini e mi metto seduta. Per poco non mi misi ad urlare.

Luke è appoggiato allo stipite della porta con il gomito e la mano fra i capelli biondi. Le gambe incrociate e un sorrisetto sulle labbra.

Sembra un Dio. Come può essere così bello?

Mi rimprovero mentalmente e realizzo in un secondo momento che lui è nella mia camera.

-Luke!- grido sorpresa scattando in piedi.

-Torna pure a letto, da qui ho una bellissima visuale. Niente male, Ali-  la naturalezza con cui lo dice è quasi divertente.

Mi abbasso il vestitino, imbarazzata. Mi sento avvampare e probabilmente sarò rossa come un peperone. Una parte di me però, si sente ammaliata per il fatto che lui ha apprezzato.

Ignoro totalmente ciò che ha detto e cambio discorso.

-Cosa ci fai qui, Lucas?- pronuncio il suo nome intero per sembrare più arrabbiata.

Si allontana dalla parete e chiude la porta.

-E così la mammina non vuole che stai qui...- sfotte avvicinandosi pericolosamente.

-Non sono affari tuoi- incrocio le braccia al petto innervosita.

-Hai ragione, infatti non mi interessa. Come puoi immaginare, non sono qui per questo- sussurra con malizia, facendo scivolare le dita sul mio braccio destro. Non riesco a trattenere una scarica di brividi, il suo tocco è così leggero, delicato..

Una risata soddisfatta esce da quelle labbra così carnose. Labbra che si lecca con un movimento perfetto e che termina con un piccola morso proprio dove l'anellino nero buca la sua pelle. Un semplice movimento che però fatto da lui è tutt'altra cosa.

-Apri la porta Lucas- ordino con un tono serio, senza far trapelare nulla di quello che ho pensato.

Non mi risponde e continua ad avvicinarsi lentamente al mio viso. Le sue mani scendono sulla mia schiena, aumentando i brividi e io spero vivamente che non se ne accorga. Si ferma sul fianco e mi afferra con un braccio solo.

Fa aderire completamente i nostri corpi.

Sono agitata. Non riesco a ragionare in maniera lucida, è come se mi avesse stregata. Ma probabilmente è così che fa con tutte le ragazze. E' un bel ragazzo e ci sa fare. E' normale che mi sento così. Non mi piacciono i ragazzi presuntuosi e stronzi come lui.

-Lucas- cerco di dirlo con durezza ma esce un semplice sussurro. Poggio le mie mani sul suo petto e lo spingo con forza lontano da me.

-Te lo avevo detto che mi avresti aiutato dopo. Sono qui per questo- afferra le mie mani con la sua.

-Cosa vuoi?- chiedo, non sicura di volerlo sapere realmente.

-Un semplice bacio- dice posizionando le sue labbra ad un centrimetro dalle mie.

Il mio corpo non aspettava altro e si sarebbe catapultato su quelle labbra così sensuali. Immediatamente.

Ma ovviamente la mente non lascerebbe mai che l'attrazione fisica mi porti a fare ste cazzate.

Mi sposto, devo ammettere con difficoltà, dalle sue labbra, lasciandogli un bacio sulla guancia e mi permetto un secondo, uno solo, di chiudere gli occhi e perdermi, solo un pochino.

Li riapro e mi stacco da lui totalmente. Sento il suo braccio scivolare via e mi rendo conto che aveva mollato la presa.

Mi allontano in silenzio e per un momento sento freddo, come quando esci sudata da un posto affollato e l'aria ti avvolge, facendoti rabbrividire, ma anche respirare. Ci fissiamo senza proferire parola e lo vedo corrugare la fronte per un periodo di tempo così breve che penso di essermelo immaginato.

-Ora siamo apposto. Gli altri ci aspettano, guardiamo un film- annuncia con un voce impassibile. Poteva quasi sembrarmi deluso o arrabbiato se non fosse che è Luke, e a lui non importa di me, e delle ragazze in generale.

In effetti mi aspettavo delle lamentele da parte sua perché l'ho baciato sulla guancia. Pensavo volesse un bacio vero. Probabilmente mi sbagliavo. Come posso pensare che Lucas Robert Hemmings voglia baciarmi?

Annuisco e lo seguo.

---

Arriviamo dagli altri e Calum è il primo a parlare.

-E' successo qualcosa? Avete delle facce sconvolte- chiede posando il suo sguardo prima su Luke, poi su me, per poi tornare sul suo amico.

-No, va tutto bene. Tranquillo.- gli sorrido e mi vado e sedere sull'unico divanetto libero.

Sento Luke sbuffare e non ci metto molto a capire che la motivazione sono io, dato che avrebbe dovuto sedersi al mio fianco.

Non capisco questo suo improvviso cambiamento di umore.

Brianna è seduta di fianco a Michael e i due sembrano andare d'accordo.

Ash mi guarda in modo strano e penso sia per Luke. Dopo gli parlerò.

-Metto Bravetown, vi va bene?-

-ovvio che va bene, c'è Lucas Till- rispondo immediatamente scherzando. In realtà ero seria, ma non volevo sembrare una fangirl che sclera.

-spegni la luce Cal- dice Michael all'amico, ricevendo un bel dito medio.

-Vado io- si alza Brianna sorridendo al suo compagno.

Non so perché ma mi volto per vedere se Luke le guarda il culo, dato che è l'unica cosa che si vede. E infatti lo fa.

-beccato- sussurro al biondo.

Vedo la fossetta spuntare e capisco che sta sorridendo-

-Il tuo non è l'unico culo che guardo, Ali- bisbiglia.

Rimango un po' infastidita, non perché vorrei essere l'unica, sia chiaro. Probabilmente è il mio ego che si sente offeso. Poi, ad una donna piace sempre essere al primo posto.

Il film prosegue e io continuo a commentare mentalmente la bellezza del protagonista.

-Beccata- stavolta è lui a dirmelo.

E sono io a sorridere.

-Non sei l'unico ragazzo ad essere bello, Lukey- imito la sua risposta.

-Quindi per te sono bello?- domanda pieno di se'. Cazzo.

Non gli rispondo, e ringrazio di essere al buio o mi avrebbe vista arrossire.

-Chi tace acconsente- dichiara vittorioso. Come se non sapesse di essere bello.

Continuo a non rispondere. Non voglio dargliela vinta.

-Comunque anche te sei discreta, dai- mormora.

-ma grazie Lucas, gentilissimo- metto il broncio e gli volto un po' le spalle.

-Avete finito voi due?- si lamenta Calum.

-Sta zitto Cal- risponde il biondo lanciando un cuscino all'amico.

Sghignazzo. Sembrano dei bambini.

Poi riprende a parlarmi.

-Scherzo piccola, direi proprio che sei più che discreta- sussurra in modo sensuale avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia e io mi permetto di chiudere gli occhi, anche qui, solo un secondo.

Ed ecco di nuovo i brividi e quella sensazione di prima. Non riesco a trattenere un sorriso a trentadue denti.

Luke pensa che sono bella.

Luke mi ha baciata sulla guancia.

E il suo "piccola" continua a risuonarmi nelle orecchie.

E fu così che smisi di seguire il film. Mi dispiace Lucas Till, ma la mia mente riesce a pensare solo a Lucas Robert Hemmings.









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