✨»#𝟘𝟟; "𝔸𝕝𝕓𝕒"«✨

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“La fase di passaggio tra la notte e il giorno, poco prima che il Sole sorga sull'orizzonte; ‘principio’ od ‘inizio’”

๑✨๑,¸¸,·*·,¸¸,๑✨๑

Ad Hiiaron, il Sole sorgeva da Ovest. Non ci aveva fatto caso la sera prima, durante il tramonto, ma guardando l’alba fu piuttosto evidente.
Mitchell non aveva dormito benissimo ed essendosi alzato davvero presto aveva deciso di fare una passeggiata per evitare di svegliare anche Émilien. Non si era allontanato troppo dall’ostello, girandoci praticamente attorno prima di fermarsi ad ammirare l’alba. Si era seduto su una panca in un piccolo spiazzo lontano dalla più grande area del giardino; oltre alle due panche, vicino a lui c’erano un tavolino ed un arco decorativo. Insomma, un angolo carino per un aperitivo in due o tre.
“Non hai dormito bene?”
La voce di Lander fece trasalire Mitchell, che si voltò di scatto verso l’uomo.
“Oh, prof! Non l’avevo sentita arrivare” Ridacchiò piano il biondo, un po’ imbarazzato. Poi, annuì “Già. Nemmeno lei?”
Il professore si avvicinò al ragazzo, evitando però di sedersi.
“Ho avuto un sonno un po’.. disturbato. Continuavo a svegliarmi, quindi alla fine ho deciso di alzarmi” Spiegò, non andando troppo nel dettaglio riguardo agli incubi che l’avevano tormentato durante la notte “Comunque prima di uscire ho fatto un salto nell’area ristoro, non c’è ancora la colazione ma c’era della frutta a disposizione. Ne vuoi una?”
Mitchell si voltò verso di lui ed il professore gli mostrò due mele. Il biondo accennò un sorrisino ed annuì.
“Sì, grazie mille” Lander passò il frutto al ragazzo, che si soffermò ad osservarne il profondo colore rosso prima di morderlo “Mmh, è molto succosa..”
Commentò, e l’uomo annuì, addentando l’altra mela. 
“Sono davvero buone. Chissà se varrà lo stesso per il resto della frutta qui”
Alla considerazione dell’uomo, il ragazzo inclinò la testa.
“Non è strano che la frutta sia la stessa? E che anche qui ci siano il Sole, la Luna e le stelle.. oh, e sa cos’ho notato? Il Sole ad Hiiaron sorge da Ovest. E suppongo tramonti ad Est”
Lander sollevò le sopracciglia, sorpreso.
“Davvero? Ci vuole buon occhio per notare certe cose” L’uomo, poi, riflettè sulle parole dell’altro “E non hai tutti i torti, è piuttosto strano.. come lo è il fatto che i maghi siano umani identici a noi, non trovi?”
Mitchell annuì, soffermandosi a riflettere per un po’.
“Secondo lei questo è.. una sorta di mondo parallelo al nostro?” Ripensò al discorso che avevano avuto la mattina prima, riguardo alla magia. Accennò un sorrisetto “Ci pensa, ieri parlavamo di magia ed oggi di mondi paralleli..”
Lander giocherellò un po’ con la propria mela, guardando un punto indefinito nell’orizzonte.
“La vita può essere assurda, no? Ma non ne sono sicuro, sinceramente. Potrebbe esserlo però, ho letto alcuni studi su mondi paralleli od alternativi.. vorrei chiedere a qualche mago se siano stati fatti anche qui, ma in ogni caso sembra che anche loro non avessero idea dell’esistenza di un altro mondo”
Mitchell inclinò la testa, pensandoci su.
“Giusto.. però gli umani senza poteri qui ad Hiiaron sono una vera e propria leggenda, mentre per i terrestri i maghi sono senza dubbio creature di fantasia. Insomma, sulla Terra la cosa più vicina a quello che eravamo noi per loro potrebbero essere le streghe medioevali..”
Si prese il mento fra due dita, e Lander ridacchiò.
“Riferimenti alla storia? Cerchi di lavorarti il tuo professore?”
Il ragazzo scosse leggermente la testa.
“Le ricordo che non sono più un suo alunno visto che mi sono diplomato. Ed in questa situazione, non lo sono nemmeno i miei compagni”
L’uomo, incuriosito dalle sue parole, si sedette accanto al biondo.
“Beh, non tutti sono in una mia classe.. ma per quelli che sono abituarmi a vedermi come professore dovrei ancora essere tale, no?”
Mitchell si voltò verso di lui, scrollando le spalle.
“Se continua a ‘fare il professore’ in questa situazione ci sarà sempre una barriera fra lei e gli altri.. probabilmente rimarremo qui per un po’, quindi le conviene diventare parte del gruppo. Senza fretta però. E senza sembrare giovanile con strani modi di dire, a voi boomer non riesce”
Lander roteò gli occhi, divertito.
“Oh okay, adesso mi stai dando del vecchio”
“Beh, ha i capelli bianchi..”
“Quelli sono per via dello stress che mi provoca subirmi il preside parlare dei suoi fidanzati malesseri”
Forse perchè colto di sorpresa, Mitchell scoppiò in una sincera risata. Il professore sorrise, non vedendo il ragazzo tanto rilassato da tempo.
“Ma allora fra lei ed il preside c’è qualcosa o no?”
Domandò, curioso, e l’uomo sospirò.
“Che t’importa della vita amorosa di due ‘boomer’, come mi hai chiamato?”
Mitchell scosse la testa.
“Risponda alla mia domanda!”
Lander sospirò, arrendendosi.
“Okay.. beh, la risposta è no. Non provo nulla se non affetto platonico nei suoi confronti. Felice?”
Il biondo assottigliò gli occhi. No, non era felice. O tantomeno soddisfatto.
“Povero Spelkarten. E perchè no? Ha un fidanzato? Od una fidanzata…..?”
Non l’avrebbe mai visto con una donna, a dirla tutta: era troppo un nerd, e non il tipo attraente.
“No e no. E non ne voglio”
Mitchell iniziò a capire il perchè di tutti quei gatti.
“Ooh, okay.. ed ha mai avuto una relazione?”
Alla domanda, Lander sollevò appena le sopracciglia e sospirò. Mitchell lo guardò, curioso, e l’uomo esitò prima di rispondere.
“Di solito direi di no.. però in realtà sì, una. Eravamo molto giovani.. non durò molto, ma per via della nostra età sembrò molto di più”
Spiegò, distogliendo lo sguardo dal ragazzo e guardando l’erba del giardino. 
“Oh, capisco.. e com’è finita?”
Lander sembrò perso nei propri pensieri, ma si voltò quasi all’improvviso verso lo studente.
“Non ti sembra di star facendo troppe domande?”
Parlò con voce grave, ma il biondo colse un tono scherzoso.
“Lei dice sempre che le domande non sono mai troppe.. andiamo, è stato lasciato lei non è vero?”
L’uomo parve ferito nell’orgoglio.
“.. sì, è stato lui a lasciarmi”
Ammise. Mitchell ridacchiò, soddisfatto: aveva avuto la risposta che cercava.
Ma nella sua mente, se ne formò un’altra.
“Ed era innamorato, prof?”
Chiese spudoratamente. Quel momento però era talmente surreale che nessuno dei due stava provando la minima vergogna.. era quasi come se Lander fosse un amico del ragazzo e non il suo professore.
“Farti gli affari degli altri è un tuo passatempo o sembro così interessante?” Domandò, sarcastico. Mitchell scrollò le spalle, e l’uomo rimurginò sulla sua domanda “Comunque, no. Non mi sono mai innamorato se non dell’insegnamento”
Il biondo lo guardò un po’ sorpreso, ma annuì. Si aspettava un’altra risposta, a dirla tutta.. pareva quasi deluso. Lander aggrottò le sopracciglia.
“Volevi che mi avesse spezzato il cuore, non è vero?”
Mitchell gesticolò un po’.
“Non proprio.. cioè, da un lato avrebbe reso tutto più interessante.. ma dall’altro mi dispiace, è triste. Sia per lei che per l’altro.. lui ora dov’è?”
Lander incrociò le braccia al petto, sospirando. Mitchell avvertì un cambiamento nel suo atteggiamento e si mordicchiò il labbro, temendo di aver detto qualcosa di sbagliato.
“Non lo so. Credo sia rimasto nella cittadina in cui siamo nati. Da quando mi sono trasferito non ho più saputo nulla di lui, e non mi interessa molto francamente”
Il ragazzo annuì appena, la parte romantica del suo animo un po’ delusa.
“Capisco..”
Fece per dire altro, ma due ragazze accompagnate da altrettanti draghi attirarono la sua attenzione.

“Non è un po’ presto?”
Nyxiie si sistemò il cappello bianco sulla testa, e Musdàsya scrollò le spalle.
“Mica è colpa nostra se ci hanno fatto viaggiare di notte..”
La minore inclinò la testa ed annuì insieme al proprio draghetto.
“Infatti, non ha tutti i torti.. sta volta
Commentò Rìkah, beccandosi un’occhiataccia dalla maga del Veleno. Dyralyth invece sbuffò appena.
“Allora.. dovremmo recarci alla reception e mostrare la lettera del re, no?”
Nyx si avvicinò alla porta dell’ostello, venendo seguita dai draghi. Musdàsya invece si fermò, voltandosi alla propria destra.
“Che vuoi? Mai visti dei draghi?”
Rivolse un’occhiataccia a Mitchell che, poco lontano, osservava stralunato le due.
“Uhm.. veramente no”
Nyxiie raggiunse subito la sorella, confusa.
“Come no? … ooh, aspetta-”
“Voi siete parte dei.. ‘terrestri’, non è vero?”
Imbarazzato, Mitchell annuì. Il suo stupore era così evidente?
“Già.. suppongo voi siate delle maghe inviate da uno dei sovrani?”
Lander si avvicinò ai tre, e Musdàsya annuì.
“Wow, immagino tu sia quello sveglio”
Disse semplicemente, facendo poi cenno alla sorella di seguirla e recandosi all’interno dell’ostello. Nyxiie salutò entrambi con un sorriso, mentre i due si scambiarono uno sguardo.
“.. iniziamo bene”

๑✨๑

D

opo una veloce colazione ed un giro di presentazioni per Nyxiie e Musdàsya, Kaipo radunò tutti nel giardino sul retro dell’ostello, dove Kileah li raggiunse, provvista dei propri bagagli.
“Stamattina la regina mi ha comunicato che lei ed i suoi compagni sovrani sono già pronti a ricevervi alla corte del re Moh, nella Piazza Unione”
Annunciò, ed ancora una volta i presenti si stupirono della velocità con cui i reali avevano agito.
“Di già..? Ma dormono almeno?”
Commentò Isolde, strappando qualche risatina agli altri ma essendo totalmente seria. La proprietaria dell’ostello si strinse nelle spalle.
“Sarà perchè il vostro è un caso particolare.. bisogna capire in fretta cosa sia successo”
Suppose, ed in effetti non aveva tutti i torti. Insomma, nessuno gli garantiva che un fenomeno del genere non si sarebbe ripetuto.
“Quindi, come arriveremo alla piazza?”
Domandò Nestai, e Kaipo sospirò appena. Per arrivare al palazzo di Moh bastava attraversare un tratto del bosco vicino all’ostello, non troppo lungo ma nemmeno così breve.. però, vista la fitta vegetazione, era impossibile viaggiare tramite carro. Solitamente i sovrani utilizzavano i propri teletrasporti personali, ma usarne per quasi venti persone avrebbe consumato molta energia magica..
Quasi imbarazzata, la proprietaria dell’ostello parò dopo una breve pausa.
“Beh..”

Fare una scampagnata nel bosco di Tahano di prima mattina non era esattamente l’ideale.. ma dopotutto, quel viaggio sarebbe dovuto essere dal principio una semplice escursione. Sentendo i racconti di Nestai sulla sua carrozza premium e quelli delle sorelle sul drago-taxi però, i terrestri non si aspettavano di dover camminare.
“Cioè, non potrebbero usare semplicemente una qualche creatura volante??”
Sospirò Adriaan, beccandosi un’occhiataccia da Rìkah. Nadine, poco lontana dal ragazzo, gli diede qualche pacca sulla spalla.
“Dai dai, prendila come una passeggiata~”
Ridacchiò, sapendo che ciò che ‘pesava’ al rosso fosse, più che il camminare, il fatto che non potesse viaggiare come Nestai in una carrozza dorata.
“Lo so, ma i boschi li abbiamo anche ad Amsterdam.. lì direi che le carrozze sono in disuso..”
Continuò a lamentarsi, con fare drammatico.
“Dai, magari prima o poi avrete anche voi l’opportunità di salire su una carrozza~”
Sorrise la maga di Liikros, ed il ragazzo sospirò.
“Oh, lo spero.. o almeno, vorrei poterne fotografare una..”
Portò una mano sul borsone che custodiva la sua macchina fotografica: per non dare nell’occhio era ovviamente meglio tenerla nascosta. L’aveva mostrata alle maghe ed aveva tentato di spiegare come funzionasse -non ne era sicuro nemmeno lui, in realtà-, suscitando un grande interesse in tutte.. ovviamente, Musdàsya non lo diede a vedere, anzi.
“Ragazzi, mi raccomando fate attenzione” Disse Lander all’improvviso, guardandosi attorno. Non voleva allarmare gli altri, ma l’incontro con quella creatura l’aveva a dir poco turbato.. era meglio che stessero attenti ed al sicuro piuttosto che rilassati ma feriti, no? “.. ieri ho visto qualcosa nel bosco, e non sono sicuro di cosa si fosse trattato”
Spiegò semplicemente, e Kileah inclinò la testa, curiosa,
“Forse sarà stato un animale? Com’era fatto?”
Si affiancò al professore, che scrollò le spalle.
“Ne ho visto solo gli occhi.. erano viola e luminosi. Forse si trattava di un animale, ma non ne sono sicuro.. era su un albero, quindi sarebbe difficile stimarne la stazza”
La maga si prese il mento fra due dita, riflettendo.
“Quanto erano grandi gli occhi?”
Domandò invece Nestai, e Lander ci pensò su.
“Credo quanto quelli di una persona.. ed avevano una forma tondeggiante”
Eileen rabbrividì, guardandosi attorno. Essendo mattina, potevano perfettamente vedere quello che li circondava arrivando anche ad una distanza piuttosto elevata grazie agli alberi non troppo ravvicinati fra loro. Però, nel sentire le parole del professore provò comunque una certa angoscia, sentendosi quasi osservata.
“Poteva anche evitare di dircelo, prof..”
Commentò Nadine, notando lo stato d’animo di alcuni dei suoi compagni.
“Dai, non preoccupatevi! Tra poco arriveremo alla piazza..!”
Kileah si mise in testa al gruppo, sorridente. In verità mancava ancora un bel tratto, ma pensare all’arrivo era senza dubbio meglio rispetto al pensare a qualsiasi cosa avesse visto il professore.
“Infatti.. chissà cosa ci diranno!” Nyxiie cercò di imitare la bionda, in verità più per cadere nelle sue grazie che per altro. Era così carina.. “Cioè, probabilmente parleranno della spedizione..”
Continuò la maghetta, e gli altri annuirono. Non si sapeva molto del piano dei sovrani, ma confrontandosi erano giunti alla conclusione che avrebbero dovuto cercare, appunto, qualcosa all’interno di una spedizone. E quel qualcosa, probabilmente, avrebbe poi permesso agli umani di tornare a casa.
Il fatto che fossero stati reclutati dei maghi di Hiiaron poi, suggeriva che non sarebbe stato affatto facile. Forse quasi impossibile?
Amstel continuava a pensare ad una simile possibilità.. e se la sua maledizione finisse per rovinare la loro ricerca? Da un lato sperava che l’arrivo ad Hiiaron ed il risveglio dei suoi poteri avesse cambiato qualcosa, ma lui non si sentiva diverso, anzi. Si sentiva più sfortunato che mai. Dopotutto, aveva anche degli elementi incompatibili.. che aiuto avrebbe potuto mai dare ai suoi compagni? Camminando, teneva lo sguardo basso e continuava a pensare, rimanendo in disparte come suo solito. Aveva deciso di sistermarsi in fondo al gruppo: così almeno se fosse inciampato in una radice o qualcosa del genere non avrebbe fatto cadere anche gli altri.. dopo la mattina scorsa, non aveva nemmeno guardato in direzione di Cynthia ed era determinato ad evitarla fino alla fine dei suoi giorni. Lei aveva notato il suo modo di fare, ed un po’ le dispiaceva.. voleva regalargli qualcosa per chiedergli scusa di averlo pestato, ma non aveva ancora trovato l’opportunità di farlo. Aveva però deciso di aspettare per trovare l’occasione giusta, tanto sembrava che avrebbero passato molto tempo lì. Nonostante le parole di Lander avessero messo un po’ in apprensione anche lei, più camminava in quel bosco magico più si innamorava di Hiiaron. Cioè, a primo impatto il bosco sembrava uno come tanti, ma più si soffermava sulla vegetazione più notava piccoli, fantastici dettagli. E non si trattava solo di fiori o strane piante.. aveva scorto piccoli funghi colorati e diversi insetti dalle forme più varie, fra cui delle coccinelle ed un paio di farfalle.. una le si era perfino posata per un attimo sul maglioncino. Nonostante l’avesse vista di sfuggita, Cynthia aveva perfettamente colto ogni dettaglio delle bellissime ali arancioni, dotate di alcuni screzi dorati. Era simile ad una farfalla monarca, in effetti, ma mancavano quasi del tutto le caratteristiche linee nere.
Anche Grigory si era perso nella bellezza del posto, osservando i fiori e le piante che, camminando, superavano. Un paio di volte aveva persino rischiato di rimanere indietro, soprattutto quando si fermava, col naso all’insù, ad osservare lo splendido colore azzurro del cielo, quel giorno totalmente privo di nuvole.

๑✨๑

La marcia procedette, in totale, per circa mezz’ora, forse quaranta minuti. Insieme a qualche meritata pausa però, il gruppo arrivò alla Piazza Unione in circa un’oretta. Uscendo dal bosco incontrarono, a delineare il territorio del regno, un basso muretto in mattoni rossi provvisto di diverse entrate, tutte sorvegliate da guardie dotate di un’armatura in rame con un particolare stemma sul petto che le maghe sapevano essere quello dell’intera Hiiaron. Un grosso quadrato conteneva un cerchio più piccolo ed i simboli dell’Aria, del Fulmine, dell’Acqua e del Fuoco, disposti in modo da coincidere con i lati del quadrato partendo dal centro delle due figure. I rombi erano sistemati a destra e sinistra, mentre la fiammella del Fuoco era sistemata in alto e la goccia dell’Acqua in basso.
“Suppongo siate qui per l’incontro con i sovrani, forestieri”
Parlò una delle due guardie, e Nestai annuì. Fece per parlare, ma Lander si avvicinò all’uomo.
“Esattamente, la signora Kaipo ci ha comunicato di venire quanto prima”
Spiegò, preferendo mettersi in prima fila anche quando non si trattava dei propri studenti. La maga aggrottò un po’ le sopracciglia, ma aveva percepito in fretta la tensione dell’uomo, quindi da un lato capì perchè cercasse di prendersi gran parte delle responsabilità. Approfittò quindi per ammirare le armature delle guardie reali.
“Bene, procedete pure. I sovrani sono riuniti e vi attendono, comunicheremo il vostro arrivo”
Parlò l’altra guardia, questa volta una donna. Lander ringraziò i due maghi ed il gruppo si trovò così a camminare ancora, sta volta però verso il castello che potevano finalmente vedere.

“Wow, non pensavo fosse davvero una piazza..”
Commentò Ib, tenendo le mani nelle tasche.
“Nemmeno io, a dirla tutta”
Grigory e Lodewijk parlarono quasi all’uninsono, entrambi stupiti di convenire con il ragazzo. Infatti, così come in realtà molte persone, credevano che il titolo di ‘Piazza Unione’ fosse solo figurativo.. invece, il regno di Moh era una vera e propria piazza. Al centro del relativamente piccolo spiazzo si trovava la piazza, facile da individuare vista la pavimentazione rossiccia. Era collegata a cinque ‘sentieri’, realizzati anch’essi con delle mattonelle rosse, e quattro di loro culminavano in piazzette più piccole, dotate di qualche panchina e lampioni. La quinta invece, ovvero quella che il gruppo stava percorrendo, si estendeva fino all’’entrata’ del regno, confinando quindi con il bosco di Tahano. Infatti, aveva spiegato Kileah, il regno della Natura era l’unico a comunicare direttamente con la Piazza.
Il castello del re di Hiiaron si ergeva a nord della piazza, difronte al sentiero più lungo -e quindi al regno di Tahano-, avendo alle spalle solo verde e, più in là, l’oceano. Era costruito con gli stessi mattoni del muro che delineava i confini del regno e, riconobbero gli studenti, aveva un aspetto piuttosto ‘medioevale’, simile al gusto delle case di Kanshaa. C’era una struttura ‘principale’ con un grosso portone, accompagnata ai lati da due torri, poi altre mura, ed infine torri ancora più alte delle prime.
“Sapete, questo è il castello più sorvegliato di Hiiaron!”
Disse Nestai, senza distogliere lo sguardo dall’imponente struttura, sempre più vicina.
“Ah sì? E perchè..?”
Domandò Isolde, curiosa.
“Beh, il re Moh è praticamente il coordinatore di Hiiaron e dei cinque sovrani.. se gli succedesse qualcosa sarebbe un gran bel problema, non trovi?” La bionda annuì: in effetti aveva senso “Si dice anche che sia protetto da una ‘bolla’ magica invisibile, che impedisce l’utilizzo di qualsiasi magia. Però non vi conviene provare ad utilizzarla, perchè è illegale farlo in qualsiasi castello”
Aggiunse, con disinvoltura.
“Okaaay, quindi niente musica..”
Ib sospirò, osservando poi l'alto portone del palazzo, ovviamente controllato da altre guardie; quel Moh era decisamente un pezzo grosso. Con l’avvicinarsi del gruppo però, le guardie si spostarono ai lati del portone, che iniziò ad aprirsi da solo.
“Wow, sembra davvero di essere in una fiaba..”
Mormorò Eileen fra sé e sé, guardandosi attorno. Gli interni del castello non erano decorati con particolari fronzoli, ma le grosse finestre, i lunghi tappeti rossi ed il pavimento in marmo bianco davano perfettamente l’idea di trovarsi in un posto lussuoso ed importante. Ad accoglierli c’era una ragazzina dai lunghi capelli castani lasciati sciolti, costellati come quelli di Kileah da piccoli fiori. Quelli sbocciati nella chioma della castana erano però molti di più ed erano di tipi differenti.. anche se avessero voluto, i presenti non sarebbero riusciti ad individuarli tutti. I suoi occhi erano grandi e di un bel colore rosato che complementava perfettamente la pelle mulatta.
“Salve, terrestri.. è un piacere fare la vostra conoscenza. Il mio nome è Pualani, sono la consigliera del re Moh. Prego, seguitemi.. oh, i draghi possono tranquillamente venire con voi”
Disse con un inchino, goffamente ricambiato da quasi tutti i presenti mentre Rìkah e Dyralyth si rivolsero uno sguardo, abituati a dover aspettare fuori in simili situazioni.
“Grazie mille!~”
Il sorriso di Nyxiie venne ricambiato dalla ragazza, che iniziò poi a fare strada al gruppo. Dopo due lunghe scalinate ed un ancora più lungo corridoio, Pualani arrivò davanti ad un alto portone dorato.
“Questa è la porta della Sala Ricevimenti del re, dovrebbe essere pronto per voi..” Si voltò appena per guardare i presenti, sorridendogli “.. con permesso, potrete entrare fra pochissimo”
Disse poi, prima di bussare ed entrare nella sala, richiudendo il portone dietro di sé. Si udirono delle voci provenire dalla stanza, specialmente maschili, ed a Nestai parve di riconoscere quella del re Firiyòs.
Dopo pochi secondi, Pualani fece capolino dal portone.
“Prego..”
Spalancò le due ante, facendosi da parte per lasciare che il gruppo potesse entrare.

๑✨๑

La Sala Ricevimenti era circolare ad al suo interno si trovava un grosso tavolo rotondo con attorno tantissime sedie, probabilmente preparate per l’occasione. Alle spalle del tavolo, e quindi dei sei sovrani, già seduti ai propri posti, si trovavano delle finestre enormi dotate di tende di velluto rosso, sistemate ai lati di ciascun finestrone in modo da lasciar entrare la luce solare. Sull’orizzonte, si riusciva a scorgere il mare.
“Prendete pure posto”
Moh li invitò con voce calma ma ferma, facendo rabbrividire Isolde ed Émilien. La ragazza non apprezzava l’incontro con i tre uomini, ma concentrarsi sulle belle regine rendeva l’esperienza tollerabile.. cioè, fino a un certo punto. Erano pur sempre figure importanti ed autoritarie, per quanto si fossero rese utili fino ad allora, non riusciva a sentirsi tranquilla. Invece, il problema del ragazzo era praticamente tutto di quel palazzo e di quei reali. Essendo ad un tavolo circolare sedersi il più lontano possibile da loro sarebbe stato difficile, ma i due decisero di sistemarsi praticamente in mezzo ai propri compagni, in una sorta di ‘accordo accidentale’. Il loro turbamento, infatti, non era del tutto evidente, soprattutto per Émilien. Non che gli altri si sentissero particolarmente a proprio agio.. probabilmente, l’unica felice di essere lì, fra ragazzi e sovrani, era Nestai. Non riusciva a credere di avere per davvero tutti e sei i sovrani di Hiiaron davanti a lei..

Dopo che tutti presero posto e dei veloci saluti formali, Moh prese parola.
“Come sapete, questa è una situazione che non ha precedenti. E con queste parole non intendo scoraggiarvi, ovviamente il nostro obiettivo è riportarvi a casa sani e salvi e faremo tutto ciò che è in nostro potere per renderlo possibile”
Inizò a spiegare, guardando ciascuno dei terrestri. Émilien abbassò subito lo sguardo, facendosi piccolo piccolo nella propria sedia, mentre Eileen prese un respiro profondo, stringendo il ciondolo che portava al collo.
Lander invece guardava il sovrano, in attesa.
“Non possiamo però agire mettendoci in prima linea” Riprese a parlare il re di Hiiaron, con tono grave. Nel sentirlo, Isolde si irrigidì appena e tenne gli occhi sul tavolo “Ciascuno di noi ha grandi responsabilità ed ora più che mai è necessario che ogni sovrano, insieme alle sue guardie ed il suo esercito, resti concentrato sul proprio regno. Per questo, abbiamo deciso di organizzare la spiegazione della quale probabilmente i vostri compagni maghi vi avranno già parlato”
Nestai annuì appena, come a voler dire di averlo fatto.
“Sì, glielo abbiamo già detto”
Prese invece parola Musdàsya, con fare sfacciato. Nyxiie notò una vena sulla fronte di Firiyòs ingrossarsi e diede un leggero colpetto alla sorella da sotto il tavolo.
“Ottimo. L’obiettivo della spedizione invece vi è stato tenuto nascosto, perchè si tratta di una questione altamente riservata e vi chiedo di non parlarne al di fuori di queste mura se non strettamente necessario..” Moh si prese un’altra, piccola pausa. Si inumidì le labbra, abbassando lo sguardo al tavolo per un attimo prima di alzarlo nuovamente ai ragazzi in attimi pieni di tensione. Nadine, nell’attesa, si sistemò leggermente nella sedia, migliorando la propria postura “.. ciò che dovrete ricercare è un libro proibito contenente incantesimi di magia Arcana, il Vikrìfios
Nella sala calò nuovamente il silenzio, anche da parte dei sovrani: nessuno in seicentocinquant’anni aveva mai pronunciato quel nome ad alta voce.
“Il problema è che il libro andò perduto in seguito alla scomparsa di Phòstheos, un antico mago leggendario..”
Prese parola Eykosii, seduto alla destra di Moh dopo Henoka. Lodewijk aggrottò appena le sopracciglia: anche Kileah gli aveva parlato di quell’uomo, il mago capace di utilizzare la magia Arcana.
“Vedo che questo nome non vi è nuovo, o sbaglio?”
Intervenne Leiye, seduta invece alla sinistra di Moh; aveva notato le espressioni dei ragazzi. Sentendosi più a proprio agio per via dell’intervento della sua regina, Kileah annuì.
“Sì, gliel’ho accennato parlando degli elementi..”
Iniziò a spiegare, seguita da Nadine.
“Ci ha detto che la magia Arcana è pericolosa e che probabilmente al giorno d’oggi non ci sono maghi capaci di utilizzarla e quel Phòstheos è stato l’ultimo, è vero?”
Domandò, alzando un po’ la mano come se fosse in classe. Leiye accennò un sorrisino ed annuì, ma fu di nuovo Eykosii a parlare.
“Sì e no.. Phòstheos è stato il primo ed ultimo mago dotato dell’Arcano come unico elemento, ma c’è un’altra maga capace di utilizzarlo. O almeno, si suppone ci sia. Se ne sono perse le tracce da quasi centocinquant’anni ma è molto probabile che stia agendo in segreto. Il suo nome è Apokrifiya, meglio conosciuta come Il Mondo” Spiegò, con un’altra pausa. Rivolse uno sguardo a Moh, non essendo sicuro di quanto avrebbe dovuto rivelare, ma l’uomo gli rivolse un cenno rilassato del capo. Significava un via libera “.. si tratta del capo della più grande organizzazione criminale di Hiiaron. Nell’ultimo secolo la loro attività è praticamente cessata, ma si suppone sia una decisione strategica”
Continuò quindi, e gli altri sovrani annuirono come a confermare le sue parole. Lodewijk deglutì: non gli piaceva dove stesse andando a parare il discorso.
“E sembra che l’obiettivo del Mondo sia proprio quel libro”
Fu Henoka a dare la notizia tanto temuta, incrociando le braccia al petto. La sala, già silenziosa, parve diventarlo ancora di più. Il leggero tamburellare delle dita di Adriaan sul tavolo in legno si fermò, così come il rumore prodotto dalla gamba di Mitchell che tremolava sotto il tavolo.
“.. quindi, potrebbero volerlo da noi?”
Domandò Musdàsya, già pentita di aver dato ascolto alla sorellina. Moh prese un respiro profondo, non essendo sicuro della risposta che avrebbe dovuto dare, ma venne preceduto da Kurigo.
“Forse. Non è detto, però.. l’ideale sarebbe nascondergli il vostro arrivo ma a quanto sappiamo sarebbe a dir poco impossibile”
Decretò la regina dell’Acqua, attirando la curiosità dei presenti.
“E.. perchè?”
Ib diede voce ai pensieri di tutti, e finalmente Firiyòs aprì bocca.
“Perchè in base alle analisi e ai documenti del passato, fra di loro sembra esserci un membro capace di utilizzare con grande maestria portali per spostarsi all’interno di Hiiaron grazie all’elemento del Tempo. Ciò suggerisce che possa almeno avere visioni relative al futuro, agli avvenimenti prossimi e forse anche al passato. Una bella rottura, quindi”
Gesticolò con un braccio in modo drammatico e Lander strabuzzò gli occhi.
“Davvero..? Si può arrivare a questo con la magia del Tempo?”
Chiese, incuriosito ed un po’ sorpreso. Firiyòs annuì piano, lanciando un’occhiataccia ad Eykosii per simpatia.
“Sì. Si tratta di uno degli elementi più potenti e misteriosi”
Rispose così il re, secco. Isolde alzò per un attimo lo sguardo, ovviamente interessata.
“Che figo..”
Sussurrò Ib fra sè e sè, ma Moh lo udì ugualmente ed accennò un sorrisino.
Si ricompose subito però, e tornò a parlare.
“Per farla in breve, come sapete, il Libro Proibito è attualmente disperso, ma si teorizza che Phòstheos l’abbia nascosto da qualche parte, nei meandri del regno. Quindi, l’obiettivo della vostra spedizione è cercarlo fra le terre di Hiiaron” Osservò per un attimo le reazioni degli studenti: erano sorpresi ed, ovviamente, non del tutto entusiasti “Sappiamo che è chiedervi molto, ma continuare a spostarvi aiuterà con l’evitare gli scagnozzi del Mondo. Se doveste rimanere per troppo tempo in un unico posto infatti, sarebbe più facile localizzarvi”
Grigory annuì appena: in effetti aveva senso. Si sistemò un ciuffo di capelli con un gesto veloce della mano, voltandosi leggermente per osservare i propri compagni.
“E se dovessero localizzarci cosa farebbero..?”
Domandò Nyxiie, un po’ intimorita.
“Non concentratevi su quello, piuttosto pensate alla vostra missione”
Disse Henoka, con tono risoluto e tentando di apparire rassicurante. Ovviamente non ci riuscì.
“La vostra prima tappa sarà il mio regno, Chaiiro. Potrete alloggiare nel mio palazzo godendo della protezione del mio esercito, il più grande di tutta Hiiaron”
Dichiarò quindi con fierezza, e Moh annuì.
“A Chaiiro si trovano i draghi più antichi e saggi, quindi potreste trovare qualche indizio in caverne abbandonate o, se siete fortunati, potreste chiedere direttamente a draghi secolari”
Il castano volse il proprio sguardo a Nyxiie e Musdàsya, mentre i rispettivi draghi inclinarono la testa.
“Non per niente ho invitato due allevatrici di draghi..”
Aggiunse sottovoce Eykosii, con quello che pareva essere quasi un sorrisetto. Firiyòs ovviamente lo sentì e gli rivolse un’occhiataccia, rimanendo però in silenzio.
“I draghi di Chaiiro però sono molto diversi da quelli di Riitros, è difficile trovarne di inclini ad avere contatti con dei maghi”
Musdàsya inclinò le braccia al petto, ed il re di Hiiaron annuì.
“Sicuramente, ma proprio per questo potrebbero avere più risposte. Si tratta di specie che non conosciamo quanto quelle invece tipiche di Riitros”
La maga si limitò ad annuire, non propriamente convinta. Spostò il proprio sguardo su Dyralyth, che sbuffò appena. Forse, avere dei draghi dalla propria avrebbe potuto aiutarli.. oppure, sarebbe successo il contrario. Chissà.
“Ad ogni modo, questo è quanto. Se non avete domande, l’assemblea può chiudersi qui”
Esordì ancora una volta Moh, incontrando un imbarazzante silenzio. Proprio quando fece per parlare di nuovo, Mitchell alzò un po’ la mano.
“Avete capito perchè abbiamo anche noi dei poteri?”
Porse la domanda che si stavano facendo tutti, ed il castano prese un profondo respiro prima di parlare.
“.. non ne siamo sicuri” Rispose, sinceramente “Però, possiamo dirvi che le numerose leggende relative ad antichi rapporti fra il vostro mondo ed il nostro potrebbero essere veritiere”
Tutti i sovrani tranne Leiye si voltarono verso l’uomo: si trattava di informazioni davvero top secret.
“Non è sicuro al 100%, però”
Osservò Kurigo, ed Eykosii annuì. Musdàsya, Nyxiie e Nestai non riuscirono a nascondere il proprio stupore. La maga del Fuoco, non appena aveva saputo della vera natura dei ‘forestieri’, si era subito chiesta se qualcosa di simile fosse successo in passato.
‘Rapporti’ in che senso..?”
Chiese quindi la ragazza, e Moh si grattò la nuca.
“Veri e propri rapporti fra due popoli, culturali ed economici. Ci sono pochi testi che ne parlano e tutti sono tutt’altro che ufficiali. Però questo potrebbe spiegare il perchè della vostra connessione ad Hiiaron”
Spiegò, ed un’altra domanda balenò nella testa di Lodewijk. Che la chiave per il loro ritorno fosse in quella ‘storiella’?
“E se dovesse essere successo davvero, come si sono interrotti i rapporti?”
Il re scosse appena la testa.
“Stando alle poche scritture ritrovate, sembrerebbe che Phòstheos avesse richiuso ogni tipo di portale con altri mondi in seguito alla sua misteriosa scomparsa. Nessuno sa dove sia andato o tantomeno se sia sopravvissuto ai numerosi conflitti dell’epoca”
Dal tono dell’uomo, il ragazzo intuì che anche il re dovesse aver pensato di poter trovare una soluzione nella vecchia leggenda.
“Capisco.. grazie”
Disse semplicemente Lodewijk, e Moh sospirò. Avrebbe voluto poter offrire più informazioni ai ragazzi, ma gli aveva detto praticamente tutto ciò che sapevano. Quindi, grave, riprese a parlare.
“Altre domande?” Questa volta, nessuno rispose “Okay, perfetto. Delle guardie di Tahano hanno già recuperato i vostri averi lasciati all’ostello e li hanno caricati su una nave che vi porterà sulla spiaggia di Chaiiro, poco lontana dalla capitale di Flamoira”
Tutti annuirono appena, mormorando qualche ringraziamento.
“Grazie mille, apprezziamo molto ciò che avete fatto per noi”
Nestai si alzò con un piccolo inchino, precedendo Lander con le formalità. Insomma.. quando le sarebbe capitata un’occasione del genere? Cioè, da un lato sperava di poter tornare in quella sala.. ma dall’altro si augurava che non sarebbe successo nulla da imporre un’altra riunione così importante. Magari, avrebbe rivisto i sovrani in seguito al loro successo.. e le avrebbero fatto i complimenti, e Firiyòs le avrebbe chiesto di far parte delle sue guardie, riconoscendo la sua determinazione e le sue capacità… e la sua fedeltà, ovviamente!
Mentre la ragazza si perse nei propri pensieri, anche il resto del gruppo si alzò dalle proprie sedie ed iniziò a salutare e ringraziare i sovrani.
Venendo ripescata da Nyxiie, Nestai porse i propri saluti e si diresse fuori il grande portone.

๑✨๑

Sì, si sono riuniti a palazzo dal re Hiirani..”
Kronos annuì leggermente, osservando il gruppo dirigersi verso il castello di Moh. Apokrifiya lo osservava attenta, con le braccia incrociate al petto.
“Non puoi vederli dentro il castello, vero?”
Domandò la donna, e l’uomo scosse la testa.
“No, il blocco funziona persino sulla mia magia.. però mi basta osservare la loro prossima mossa. Usciranno..” Si fermò per un attimo, osservando nel futuro. Ormai, utilizzare il proprio Tempo per lui era talmente naturale che non aveva bisogno della minima concentrazione e poteva farlo in modo del tutto istantaneo, quindi anche se semplicemente seduto nell’ufficio di Apokrifiya “.. oh, tra cinque minuti. E saliranno su una nave.. hm, Chaiiro. Interessante
Commentò, rimanendo poi in silenzio. La donna intuì che stesse guardando altro nel futuro, ma evitò domande.
“Va bene.. potresti radunare gli altri per l’assemblea? Adesso”
Chiese piuttosto, e La Ruota della Fortuna annuì mentre si dirigeva verso la porta dell’ufficio.
“Sarà fatto. Di Sotirios ti occupi tu?”
Lasciando la sottintesa la propria risposta affermativa, anche Apokrifiya si accinse ad uscire.
“Vi aspetteremo nella Sala fr-”
“Fra dieci minuti? Lo so..~ Non serve parlare del tempo al Tempo~”
Il Mondo scosse un po’ la testa, mentre Kronos le rivolse il proprio, caratteristico sorrisetto. Forse leggermente più fiero del solito.

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Eccomi qui con un altro capitolo :D
Devo dire che questo è quello che probabilmente mi piace di meno per ora ma forse è perchè mi ci sono scervellata troppo su 😔
Anyway, il prossimo sarà sicuramente più interessante ihihih
Non ho molto da dire se non che spero di non avervi annoiati troppo (?) eeee nada, ci si vede~

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