✨»#𝟘𝟠; "ℂ𝕠𝕟𝕔𝕚𝕝𝕚𝕠"«✨

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“Riunione, specialmente se svolta con grande apparato o con ostentazione di segretezza”

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Nota: Vi consiglio di dare un’occhiata ai capitoli sugli Apokreidos prima di leggere~

“In questo preciso momento, il gruppo si sta dirigendo a Chaiiro. Alloggeranno nel castello della regina.. in modo da godere della sua protezione, suppongo. Da lì, partirà la ricerca del Libro”
Spiegò La Ruota della Fortuna, osservando i presenti nonostante la benda sugli occhi. Apokrifiya annuì alle sue parole, seduta a capotavola.
La Sala delle assemblee del palazzo era una semplice stanza rettangolare, molto profonda e dalle pareti bianche alle quali erano affissi vecchi articoli di giornale relativi all’organizzazione. Quasi tutti erano incorniciati con cura, ed il più antico era datato a quasi seicento anni prima. Al centro della sala, su un altrettanto lungo tappeto color porpora, un tavolo rettangolare dotato di ventidue posti a sedere ospitava ogni meeting del Mondo con i vent’uno Apokreidos. Apokrifiya era seduta a capotavola, fra Kronos e Souji. Il primo era seduto alla sua sinistra, mentre il secondo alla sua destra. Ai lati del lungo tavolo invece si trovava il resto del gruppo; ciascuno dei presenti era seduto al proprio posto riservato, lasciando liberi quelli direttamente difronte Apokrifiya, Souji e Kronos.
Il primo seduto al lato sinistro del tavolo -quindi vicino al Matto- era Il Giudizio, dal nome in codice di Hadzuki. Le cinque folte code bianche si muovevano appena dietro di lui, mentre l’uomo, seduto in modo scomposto, scosse appena la testa.
“Razza di codardi. Facile andare a prendere protezione alla corte di Chaiiro!”
Sbuffò, quasi infastidito. Apokrifiya gli rivolse un’occhiataccia ma lo ignorò, tornando a dare le proprie attenzioni alla Ruota della Fortuna.
“Non parlano del libro? Non hanno idea di dove si trovi?”
Kronos scosse la testa, incrociando le braccia al petto.
“No, sicuramente li avranno istruiti a non parlarne come se niente fosse”
La donna annuì: in effetti, era davvero probabile.
“Piuttosto.. hanno parlato del perchè hanno dei poteri? Com’è possibile?”
Domandò Cosmia, sistemata al secondo posto più lontano dal Mondo, al lato destro del tavolo e fra Kiki ed Agnós. Dietro di lei c’era Mikro, il suo serpente domestico di appena due metri e mezzo. La ragazza aveva leggermente alzato la mano come a chiedere il permesso per parlare, guardando interrogativa la donna. Lei scosse appena la testa, guardando poi in direzione della Papessa per chiederle di fornire una spiegazione; insomma, li aveva osservati dal vivo.
“Hanno tutti dei poteri simili a quelli di semplici maghi Hiiraniani.. ma nessuno ha idea di come sia possibile” Iniziò a parlare la donna, torturandosi un po’ le mani “Non c’è nulla di strano nella loro magia.. sarebbe impossibile distinguerli da normali maghi un po’ inesperti”
Kronos annuì appena, convenendo con la donna. Anche lui li aveva osservati, non esattamente dal vivo.. ma era praticamente come se l’avesse fatto.
“Potrebbero essere discendenti di maghi rimasti sulla Terra..” Parlò all’improvviso Il Papa, con un filo di voce. I presenti si voltarono verso di lui, praticamente impassibile; non gli dispiaceva essere guardato mentre parlava “.. insomma, sappiamo che circa seicentocinquant’anni fa vennero interrotte tutte le comunicazioni con altri mondi ma nessuno controllò che effettivamente tutti i maghi fossero rientrati ad Hiiaron. E la Terra, essendo i maghi davvero simili ai terrestri, era un luogo perfetto per ricominciare da capo con una nuova vita. Ed è probabile che nel farlo abbiano tutti procreato almeno una volta, dando inizio ad ibridi fra maghi e terrestri nei quali la magia era semplicemente dormiente, non andando a perdere potenza”
Spiegò l’elfo, gesticolando appena con una mano. Parlava a voce bassa e con una certa lentezza, ma stranamente ascoltarlo era tutt’altro che noioso. Accanto a lui, Yunlong pendeva dalle sue labbra.
“Potrebbe essere un’ipotesi.. ha senso”
Annuì Chionódis, che invece si trovava alla sinistra del Papa.
“Se sono tutti discendenti più o meno dalla stessa generazione però, perchè anche il professore ha dei poteri?”
Osservò Gyros, seduto dall’altro lato del tavolo praticamente vicino a Kronos. Aion si voltò leggermene verso la Stella, mentre Chrysòs scrollò le spalle.
“Magari lui è della generazione dei loro genitori e semplicemente non ha avuto figli..”
Spiegò il biondo, condiscendente. Gyros ci pensò su, annuendo.
“Oh, giusto! Ha senso..” Rozette, accanto all’uomo, sospirò appena. Non sopportava che un tipo come lui fosse praticamente al suo stesso livello.. “.. allora uno di loro potrebbe essere mio parente??”
Continuò il mago dell’Acqua e Nyokenshi si voltò verso di lui.
“Per favore, parliamo di cose serie”
Rimproverò l’uomo, che annuì. Cioè, la sua genealogia gli sembrava abbastanza seria, a dirla tutta..
“Quella che siano discendenti di antichi maghi è una buona ipotesi, potremmo tranquillamente considerarla come veritiera finchè non verrà provato il contrario”
Decretò Apokrifiya, ed Il Papa accennò un inchino con il busto.
“Grazie mille”
Disse semplicemente l’elfo, sistemandosi più comodamente sulla sedia e trattenendo un sorrisetto compiaciuto. Dall’altro lato del tavolo, Rozette non trattenne affatto un’occhiataccia. Dopotutto era qualcosa di molto semplice, sarebbe potuto arrivarci chiunque.
“Questo però non spiega come siano arrivati qui. Se sono discendenti di maghi vecchi seicento e passa anni, non avranno idea di cosa sia la magia”
Intervenne quindi La Torre, ed Agnós annuì, sentendosi d’intervenire.
“Infatti, erano scioccati da magie semplicissime.. non sapevano nulla”
“E non avevano mai sentito parlare di Hiiaron”
Aggiunse Kronos, avendo osservato nel passato il momento del loro arrivo.
“Potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza.. ma mi sembra davvero poco probabile”
Rozette continuò a parlare, incrociando le braccia al petto.
“D’altronde, una coincidenza spiegherebbe perchè siano giunti qui solo discendenti di maghi.. ma non perchè si sia aperto un portale”
Osservò Lián, seduto poco lontano dalla donna. Fluttuante accanto a lui c’era il suo assistente: una goccia d’acqua senziente non più grande di una palla da basket e dotata di occhietti blu e piccole manine. Si limitava ad osservare i presenti, essendo abituata a rimanere in silenzio durante le riunioni non potendo effettivamente parlare.
“La zona in cui si è aperto il portale coincide con quella in cui nell’ultimo periodo avevamo riscontrato una forte concentrazione di energia magica.. ma questo non ci assicura che il portale abbia avuto origine ad Hiiaron. Potrebbe essersi creato sulla Terra.. oppure, in un limbo fra i due mondi creato da un’eguale energia magica fra Hiiaron e la Terra, che poi è scoppiata nel portale che ha portato gli umani qui”
Parlò Apokrifiya, mentre i presenti si soffermarono a guardarla, un po’ confusi.
“.. e come faremo a capire qual è l’ipotesi giusta?”
Domandò Hadzuki, incrociando le braccia dietro la testa.
Il suo tono annoiato portò un tic all’occhio a Souji.
“Non possiamo saperlo”
Rispose semplicemente il Mondo, secca.
“Certo, è più probabile che la magia -a questo punto, probabilmente Arcana- sia partita da Hiiaron.. ma l’unico mago capace di qualcosa del genere sarebbe lei..”
Chrysòs abbassò lo sguardo, pensoso.
“E se fosse nato un altro mago con l’Arcano? Magari è ancora un bambino, e non riesce a controllare i propri poteri”
Ipotizzò Stavros, parlando per la prima volta dall’inizio dell’incontro. L’uomo, dalla pelle ed i capelli che parevano risplendere di una fioca luce, era mollamente appoggiato allo schienale della sedia: avrebbe preferito essere altrove. I presenti erano quasi sorpresi dall’intelligente intervento della Temperanza, ma L’Eremita gli rivolse un’occhiataccia. I due erano seduti vicini, per sfortuna di entrambi.
“Per fare cose del genere non basta avere l’Arcano, servirebbe allenamento ed almeno una consapevolezza di ciò che si fa”
Osservò Chionódis, e Stavros alzò gli occhi al cielo.
“Un elemento impazzito potrebbe fare questo ed altro!”
Replicò il biondo ed Anela, accanto ai due, ridacchiò appena. I due si voltarono verso di lei, accigliati.
“Ha ragione Stavros. Non è vero?”
Chiese La Forza, voltandosi verso Apokrifiya con un sorrisetto, ed Il Mondo annuì.
“Quella di un nuovo nato è una possibilità.. ma un evento simile non è mai successo in quasi settecento anni, quindi..” La donna si bloccò per un attimo, come per dare peso alle proprie parole “.. significherebbe che Phòstheos è morto”
Kronos, Aion e Souji si voltarono all’uninsono verso la donna, rimanendo impassibili ma osservandola.
“Non possiamo saperlo con certezza.. ma è un’ipotesi”
Mormorò così il biondo.
“E se invece ci fosse proprio lui dietro tutto questo? Che sia tornato ad Hiiaron? O che si trovi sulla Terra?”
Riprese a parlare Il Papa, ma i tre maghi a capotavola scossero appena la testa.
“No, è improbabile. Non avrebbe motivo di tornare ad Hiiaron”
Parlò Kronos; il suo tipico sorrisetto sembrò appena più tirato. I presenti annuirono: che senso aveva per un mago onnipotente tornare in un mondo che aveva abbandonato da secoli e del quale conosceva tutto?
“Potrebbe essere morto, sì. E l’Arcano potrebbe essersi risvegliato in un nuovo nato..” Apokrifiya iniziò a riflettere, incrociando le braccia al petto “.. i terrestri si stanno dirigendo a Chaiiro. Sicuramente Taiyō potrà mandare i propri servi a pedinarli, quindi non c’è bisogno che qualcuno li segua. Piuttosto, voglio che lavoriate alla ricerca del Libro. Riprendete in mano ogni singolo documento di cui disponiamo e cercate di arrivare a qualsiasi indizio prima che lo facciano loro. Agnós, tu torna a Tahano e controlla ogni casa con dei neonati. Se dovessi notare comportamenti sospetti in qualsiasi bambino, anche più grande di un neonato, portalo da me”
La Papessa deglutì: fino a pochi mesi prima non aveva avuto alcun incarico ufficiale.. ed ora doveva addirittura rapire bambini?!
“Sarà fatto”
Disse a voce bassa, ed Il Mondo annuì soddisfatta.
“Qualsiasi cosa abbia creato il portale, a meno che non si tratti di un mago esperto, doveva trovarsi a Tahano vista l’alta concentrazione di magia nel bosco. Apparte quella, Kronos non ha visto nulla di strano al momento della creazione del portale, ma non è detto che la magia dovesse per forza manifestarsi fisicamente. Quindi, attenta a tutto” Continuò la donna, tornando poi a guardare il resto del gruppo “Anela, tu avvisa Il Sole e La Luna delle nostre conclusioni. Per quanto riguarda Ares, non importa”
La Forza annuì, spostando il proprio sguardo su Kronos.
“Potrai farlo non appena Il Mondo vi congederà”
L’uomo lasciò intendere che le due avrebbero potuto ottenere la sua comunicazione alla fine del loro incontro; Yuèliàng e Taiyō erano infatti assenti perchè avevano dovuto partecipare ad un’assemblea istituita per i nobili di Fehiiro, in quanto rispettivamente aristocratica e sua guardia del corpo. Il Diavolo, invece, faceva ciò che gli andava..
“Suppongo non ci sia altro da dire. Potete iniziare a lavorare”

๑✨๑

Che palle, sono un guerriero secolare, perchè devo fare i compiti come un bambinetto che va ancora a scuola?!”
Si lamentò Hadzuki, dirigendosi verso gli Archivi. Accanto a lui, Yunlong si strinse nelle spalle.
“Si tratta di un compito importante..”
Mormorò a bassa voce, e il kitsune sbuffò.
“Che se lo facciano loro. Non so perchè sono ancora qui..” L’Appeso distolse lo sguardo, non sapendo cosa dire. Rimase quindi in silenzio, facendo attenzione a non sfiorare l’altro con le ali o la coda: non voleva infastidirlo ancora di più “.. insomma, non mi sento rispettato! Un tempo era diverso, potevo sempre sfogare la mia voglia di uccidere.. ti ho mai fatto vedere la mia collezione di teste?”
Il più alto rabbrividì.
“... sì. Molto bella”
Commentò semplicemente, ma il complimento sembrò alzare il morale dello youkai.
“Lo so.. si trattava di criminali ovviamente. Cioè, quasi. Criminali ed anche altri guerrieri, ma erano nostri avversari. Quindi, insomma.. dovevano morire”
Il Giudizio sorrise, pensando ai bei vecchi tempi. Yunlong lo guardò perplesso, muovendo piano la coda ma continuando a fare attenzione all’altro.
“Quindi prima uccidevamo anche i criminali..?”
Inclinò appena la testa, ed Hadzuki annuì.
“Sì, certe volte.. vedi-”
I due vennero interrotti da Rozette, che si fece strada fra i due seguita da Shinyo.
“Andiamo, meno chiacchiere, più ricerche. Mi servite per spolverare i libri antichi, con quelle code pelose che vi trovate”
Disse, senza nemmeno voltarsi. La Morte invece si voltò appena -gli occhi rossi ed infossati fecero rabbrividire il drago-, scrollando appena le spalle.
“Come osi rivolgerti così a due creature secolari ed importanti quanto noi?!”
Urlò Il Giudizio, indignato. Accelerò il passo, tirandosi Yunlong dietro. Nel sentire il rumore dei passi dei due e qualche protesta dell’Appeso, Rozette accennò un sorrisetto soddisfatto.
“Quella volpe è proprio un imbecille, cadere così per una mera provocazione..”
Sussurrò sottovoce, e Shinyo la guardò interrogativa.
“Perchè ti serve?”
Chiese, con il suo solito tono di voce flebile, difficile da udire. Alla Torre però non dispiaceva: non le dava fastidio come le voci di tutti i suoi compagni.
“Perchè negli archivi ci sono testi più vecchi di Hiiaron stessa, ed Il Giudizio è uno dei membri più anziani, quindi non avrà problemi a leggerli”
Spiegò semplicemente, gesticolando appena.
“Giusto.. ha cinque code, quindi ha cinquecento anni, no?”
Rozette annuì, voltandosi verso la donna dai lunghi capelli neri.
“Vedo che hai fatto i compiti a casa”
Accennò un sorrisetto, aprendo le grosse porte degli archivi.
“Andiamo, muoviti. Voglio proprio vedere come usi le mie preziose code per spolverare quella robaccia”
Si lamentò ancora Hadzuki, sbattendo un piede per terra. La Torre gli rivolse un’occhiataccia, facendosi poi da parte per farlo passare.
“Prima i fossili, prego”
Disse con un sorriso tirato ed Il Giudizo fece per replicare ma Yunlong lo convinse ad entrare semplicemente.
“Siete rumorosi”
Parlò piano Lián, già chino su diversi libri antichi. Rozette roteò gli occhi alle sue parole, avvicinandosi a lui.
“Che leggi? Hai trovato qualcosa?”
Domandò, ovviamente per interesse personale perchè sapere gli affari del Mago era l’ultima delle sue preoccupazioni. Il mago dell’Acqua scosse semplicemente le spalle, alzando un lato del libro per mostrarne la copertina in stoffa, tutta rovinata.
Magia dei portali avanzata. Oltre a dettagliate istruzioni per creare portali con ogni tipo di magia, non c’è nulla. Fate pure il lavoro sporco, io ho trovato qualcosa di più interessante”
Schioccò poi le dita ed il suo piccolo assistente si materializzò davanti La Torre, facendole segno di allontanarsi con una manina. Rozette sbuffò e scosse la testa.
“Molto utile. Beh, lucertolone? Datti una mossa e cerca i libri più antichi che riesci a trovare”
Si voltò verso Yunlong, che annuì mansueto. Hadzuki strorse il naso a punta, che rendeva il suo profilo più simile a quello di una volpe che di un uomo, e guardò male la collega.
“Certe parole non puoi usarle con così tanta leggerezza. Cioè, che fartesti se io, uno youkai, ti chiamassi, boh.. scimmiotta?”
Rozette scrollò le spalle, disinteressata.
“Mi preoccuperei della tua scarsa fantasia”
Hadzuki gesticolò indignato, mentre Shinyo si avvicinò leggermente all’altra.
“Non ha tutti i torti però, è poco carino..”
La Torre sospirò esasperata, allargando le braccia in un gesto teatrale.
“Oh per l’amore degli dei, okay! Mollaccione, muoviti”
“Ecco, così va meglio”
Yunlong si chiese il motivo dei suoi due nomi in codice se alla fine veniva comunque chiamato con insulti piuttosto che veri nomi.
Lián invece contemplò un omicidio di massa.

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“Ehy, Elias~ Come va?”
L’uomo dai capelli blu sospirò, avvicinandosi alla Ruota della Fortuna. Aion, seduto su un trespolo, inclinò la testa e si voltò a guardare il nuovo arrivato.
“Potresti almeno fare finta di non sapere che sto arrivando? Qualche volta vorrei sorprenderti!”
Gyros incrociò le braccia al petto, e Kronos ridacchiò appena. Era seduto ad una delle sue scrivanie e davanti a lui si trovava uno dei cristalli raccolti pochi giorni prima sull’isola di Chronisi. La Stella notò come il cristallo fosse stato rotto in diversi, ma precisi pezzi.. quasi come se fosse stato dissezionato.
“Ti ho solo salutato.. e mi sorprendi spesso, solo non nel modo in cui ti aspetteresti~”
Il mago dell’Acqua aggrottò le sopracciglia, un po’ confuso. Kronos alzò il capo verso di lui, quasi divertito.
“.. non capisco cosa intendi, quindi okay. Comunque, che fai lì?”
Gyros tornò a sorridere, osservando il cristallo e non facendo praticamente caso al fatto che l’altro l’avesse chiamato con il suo nome reale.. ci aveva fatto l’abitudine ormai.
“Controllo che non si siano presentate anomalie nei cristalli.. e li preparo per qualche esperimento. Non mettevamo mani su pezzi così ben conservati da tempo..”
Spiegò tranquillamente l’uomo, e La Stella annuì.
“Ooh, capisco.. e ce ne sono state, di anomalie?”
Domandò curioso, mentre il mago del Tempo inclinò un po’ la testa, come a riflettere sulle proprie parole.
“Non proprio.. però diciamo che si sono ‘accorti’ del portale. Si sono caricati di energia magica.. cioè, di più magia del solito. Sarebbe bene controllare l’isola, potrebbe assorbire tutta l’energia rilasciata dal portale e ciò porterebbe a conseguenze poco piacevoli. Le probabilità che succeda però sono basse”
Continuò a parlare, prendendo con delle pinze una piccola scheggia.
“E non puoi controllare se succederà?”
Chiese l’uomo, prendendo una sedia e sedendosi accanto al collega, che sospirò piano.
“Sì, però il loro stesso potere crea qualche.. interferenza, diciamo. E non posso vederne il futuro con esattezza. O tantomeno il passato od il presente”
Gyros osservò i bei colori prodotti dal cristallo, che una volta rotto rifrangeva semplicemente la luce essendo diventato del tutto trasparente.
“Quindi si crea tipo un’inception?”
Kronos allargò appena il proprio sorrisetto ed annuì.
“Più o meno, sì..” Lui ed Aion tornarono poi a guardare il mago “.. dimmi un po’, Il Mondo ti ha dato degli ordini precisi?”
Domandò, girandosi con il corpo verso l’altro, che si strinse nelle spalle.
“Non proprio.. al momento un tipo come me non serve, non trovi?”
Lui era decisamente più abile in combattimenti o ricerche.. il brainstorming non era il suo forte.
“Mmh, non hai tutti i torti.. beh, allora puoi farci un po’ di compagnia~”
Aion si posò sulla spalla della Stella, che sorrise ed annnuì contento.
“Va benissimo! Posso aiutarti con qualcosa?”
Kronos iniziò a sistemare le scheggie di cristalli con le proprie pinze, scuotendo la testa.
“No, grazie.. qualcuno che potrebbe aiutarmi è Aion. No, Elias non ha snack con sé, per favore concentrati..~”
Parlò dolcemente al gufo, che arruffò un po’ le piume e spostò lo sguardo sui cristalli, rimanendo però appollaiato sulla spalla del ragazzo, che gli lasciò qualche carezza sul petto.
“Dopo posso andare a prenderne se vuoi~”
Kronos accennò un sorrisino ed annuì.
“Va bene..~” Fece per concentrarsi sul cristallo, ma si ricordò improvvisamente dell’assemblea di poco prima “Oh, comunque il tuo intervento non è stato sciocco.. era una domanda lecita”
Gyros arrossì leggermente, sorridendo all’altro.
“Lo pensi davvero?”
La Ruota della Fortuna annuì, continuando a maneggiare i delicati cristalli.
“Certo.. la risposta non era affatto scontata~”

Poco distante dal laboratorio della Ruota della Fortuna, si trovava quello dell’Eremita. Entrambi apprezzavano avere un luogo di lavoro piuttosto appartato e silenzioso, specialmente nel caso del secondo. Chionódis, facendo onore al proprio titolo, amava passare del tempo da solo.. ma collaborare con persone come Nyokenshi non era poi così terribile. Stavros, invece..
“Potrebbe trattarsi di un’opera di una divinità. La forte concentrazione di magia potrebbe andare ad indicare un loro risveglio..”
Ipotizzò Il Carro, scrivendo qualcosa su un taccuino. La Temperanza scosse appena la testa, mentre L’Eremita parve incuriosito dall’idea di un intervento divino.
“Forse.. ma ci servirebbero altre prove. Certo, il fatto che nessuno abbia la minima idea di come sia successo potrebbe ritenersi tale..”
Riflettè il mago del Vento, mentre Stavros continuava a sembrare poco convinto.
“Non credi avremmo avvertito qualcosa se si fossero risvegliati? Nah, non credo proprio.. penso sia più probabile che quel bastardo sia finalmente morto”
Decretò il biondo, mentre i colleghi rotearono gli occhi.
“I suoi eleganti modi di fare mi lasciano sempre esterreffatta..”
Commentò Nyokenshi, ostinandosi a dare del lei ai propri colleghi anche se non ce ne fosse minimanente bisogno.
“Già. E si tratta di parole forti nei confronti di qualcuno che non hai mai conosciuto”
Disse invece Chionódis, incrociando le braccia al petto. Stavros gli rivolse un’occhiataccia.
“L’hai studiata anche tu la storia, sai benissimo perchè parlo così”
L’Eremita sospirò ed annuì piano, spostando il proprio sguardo su un antico papiro.
“Sì, lo so.. ma era comunque un mago incredibilmente potente e ricco di conoscenza..”
Sfiorò con le dita pallide il pezzo di carta, contenente i più antichi miti sul mago e sulla magia Arcana. Nyokenshi osservò il papiro a sua volta, inclinando la testa.
“.. e se invece fosse davvero tornato? Insomma, lui era vicino all’Ascensione ad un Dio.. che ci fosse riuscito in un’altro mondo od universo?”
Stavros schioccò la lingua sul palato e scosse la testa.
“Da quanto sappiamo, dubito avrebbe fatto un’entrata così modesta.. si sarebbe presentato come il nostro nuovo Dio e dittatore entro boh, mezz’ora dall’arrivo degli umani..? E poi avrebbe fatto moooolto di più, tipo fondere i due pianeti o qualche assurdità del genere.. no, Phòstheos non c’entra”
Per quanto non gli piacesse trovarsi in accordo con l’altro, L’Eremita annuì.
“Mi duole dirlo ma ha ragione”
Nyokenshi annuì, tornando a riflettere.
“Bel grattacapo..”
Sospirò la donna. Poneva una cieca fiducia in Apokrifiya.. ma insomma, lei era una samurai: avrebbe preferito occuparsi di altro piuttosto che ricerche storiche..

๑✨๑

“Secondo te sono pericolosi?” Kiki si avvicinò a Cosmia, muovendo piano la lunga coda. La ragazza, seduta ad una scrivania ed intenta a scrivere, scrollò le spalle “Pensaci, se fossero apparsi qualche giorno fa io e le altre li avremmo incontrati! Non è pazzesco? Muoio dalla voglia di vederli dal vivo..”
La Giustizia sospirò pesantemente, mettendo giù la penna d’oca con cui stava scrivendo e voltandosi verso la collega, trovandosi a pochi centimentri dal suo volto. Arrossì e tornò a guardare il foglio, mentre Kiki non battè ciglio.
“Ma non sarebbe sicuro vederli dal vivo.. almeno credo- Cioè insomma lo dicono tutti, non sappiamo cosa sarebbero capaci di fare..-”
Spiegò velocemente la ragazza, osservando il proprio foglio. Sopra vi erano scribacchiate varie idee riguardanti cause e soluzioni dell’arrivo degli umani.. solitamente Cosmia era davvero sicura del proprio intelletto, ma quella situaizone l’aveva messa piuttosto in difficoltà. Poi, la vicinanza di Kiki era una bella distrazione..
“Ma non sanno usare la propria magia, che pericolo ci sarebbe! Daaaai, andiamo a cercarli!”
L’Imperatrice posò le mani sulle spalle dell’altra, che s’irrigidì.
“Ma no sei pazza non possiamo-”
Annaspò La Giustizia e Kiki fece per parlare di nuovo, ma venne interrotta da una voce tuonante.
“Kalei, credo che Cosmia sia l’ultima persona che tu possa riuscire a corrompere..”
Le due si voltarono verso l’uscio della stanza, incontrando l’intimidatoria figura di Koa, che al momento però non era altro se non un padre preoccupato.
“Lo so, ma è la mia unica speranza! Dai papà, non ci succederà nulla..”
L’Imperatrice si staccò dalla collega -che riprese a respirare- e si avvicinò invece al padre. L’uomo scosse la testa, con la lunga coda che si muoveva lentamente.
“Chiunque in questa organizzazione ti direbbe che non è un’idea saggia, soprattutto adesso”
Continuò L’Imperatore, incrociando le braccia al petto. Kiki gonfiò le guance, mentre Cosmia si limitò ad osservare i due insieme a Mikro, il suo serpente domestico, che fino ad allora stava dormendo sul pavimento ma era stato svegliato dalla voce profonda dell’uomo.
“Se il tempo arriverà, potrai vederli dal vivo.. per ora ascolta tuo padre”
Sopraggiunse Chrysòs, apparendo dietro L’Imperatore, che scosse la testa.
“Ehy, nessun ‘per ora’.. se mai si mostreranno innocui, forse potrà farlo.. ma direi proprio che non lo sono. Saranno inesperti, ma hanno dei poteri piuttosto potenti. Insomma, Kronos ha detto che uno si è persino dato fuoco ai vestiti con una piccola fiammata..”
Kiki sghignazzò, mentre Cosmia sospirò appena.
“Sto provando a dirglielo..”
Mormorò la ragazza, e Koa annuì.
“Lo so, grazie”
Disse l’uomo, avvicinandosi a lei e lasciandole qualche pacca sulla testa. Cosmia tornò a trattenere il respiro, mentre Mikro inclinò la testa, curioso.
“Oh, c’è anche il tuo serpentino.. ma che carino-
Sorrise Il Papa, che fino ad allora aveva seguito Koa di qualche passo, schizzando fuori dalla stanza non appena incrociò lo sguardo del serpente. L’Imperatore accennò un sorrisetto ma evitò di provocare l’altro, tornando piuttosto a dare attenzioni alla figlia.
“Allora, mi prometti che seguirai gli ordini di Apokrifiya e non ti avvicinerai ai terrestri?”
Kiki incrociò le braccia al petto ed annuì, muovendo la lunga coda.
“Va beeeene..”

Poco lontano, passeggiando nel corridoio vicino, Shiya si trovò ad origliare il loro discorso, portando tutte e quattro le mani sui propri fianchi.
“Oh, che barba.. vorremmo davvero vedere come sono fatti. Saranno piccolini quanto dei maghi normali? O forse ancora di più?”
Pensò fra sé e sé, continuando a camminare senza una meta precisa. Nemmeno lei, come Gyros, era adatta a fare brainstorming od a studiare.. quindi, aveva preferito aspettare che Apokrifiya desse finalmente l’ordine di cercare il fantomatico libro. Arrivò alla fine del corridoio, che dava su una piccola sala che fungeva da atrio per i dormitori e le stanze singole riservate a loro Apokreidos. C’era anche un’uscita che dava sul retro del palazzo, rafforzandone la valenza di ‘ingresso’. L’Oni si avvicinò al muro per osservare i due corridoi che le si stagliavano davanti, uno con decisamente più porte e stanze più piccole. Salutò con un gesto alcune reclute, trovandosi poi a riflettere.. sapeva che in passato l’organizzazione era molto più grande e che un tempo c’erano stati molti più maghi interessati ad unirsi ad Apokrifiya. Un po’ le dispiaceva, essere arrivata in un momento tanto ‘statico’. Certo, la novità degli extra-hiiraniani però era davvero intrigante..
Non sapendo che fare continuò a ciondolare in giro, quando vide Ares entrare dalla porta principale.
“Sei tornato! Li hai visti?!”
Chiese, avvicinandosi all’altro demone. Lui sollevò un sopracciglio, squadrando Gli Amanti.
“... sì, da lontano. Niente di che. Sembrano forti, però”
Disse con nonchalance, riprendendo a camminare ma venendo seguito da Shiya.
“Davvero? Dici che prima o poi potremo affrontarli? Saremmo troppo curiose di farlo!”
Il Diavolo scrollò le spalle, rivolgendo un’occhiata infastidita all’oni. Detestava quel suo modo di parlare e di riferirsi a sè stessa come più persone..
“Uh, forse? Per ora sono ancora degli incapaci”
Rispose, secco. Muoveva un po’ la coda, non nascondendo il proprio fastidio.. ma Shiya non ci fece caso. O meglio, non le interessava.
“Mmh, a Chaiiro ci sono molte bestie selvagge.. perchè non li seguiamo, tu e noi? Così vedremo direttamente di che pasta sono fatti.. e se dovessero trovare informazioni sul libro potremmo saperlo prima degli altri osservandoli dal vivo!”
Ares, che nel frattempo stava ancora camminando, si fermò ed inclinò appena la testa.
“.. ti rendi conto che lo psicopatico col gufo sa tutto prima di noi?”
Shiya ci pensò su, annuendo piano.
“Beh, solo se sceglie di vederlo. Però daaaai, che male c’è? Tanto non staremmo ad aiutare con le ricerche o tantomento a rapire bambini perchè non possiamo nasconderci facilmente come La Papessa..”
Ares la guardò curioso, sollevando un po’ la coda.
“Dobbiamo rapire bambini?”
“Sì, e portarli qui vivi”
“Ah” Il Diavolo sospirò, incrociando le braccia al petto “.. suppongo che allora potremmo andare.. però ognuno per conto proprio. Non ti sopporterei tutto il tempo”
Shiya sorrise contenta, applaudendo con tutte e quattro le mani.
“Evviva, grazie! Allora lo dico ad Apokrifiya..?”
Ares sospirò, perplesso.
“Psicopatico. Col. Gufo. Probabilmente starà guardando anche questa conversazione.. non mi stupirebbe”
“Perspicace” Commentò Kronos, apparso dietro il demone a debita distanza. Ares rabbridivì e, nel girarsi, quasi colpì l’altro mago con la coda ma La Ruota della Fortuna la evitò elegantemente alzando appena una gamba, sorridendo poi ai due demoni “E grazie dei complimenti, Ares~”
Il Diavolo gli rivolse un’occhiata stralunata.
“Tu non hai proprio un cazzo da fare”
Kronos scosse la testa, continuando a sorridere.
“Oh, non proprio. Infatti, come puoi vedere, dietro di me il portale è ancora aperto. Volevo solo farti vedere cosa succede quando sparli di uno ‘psicopatico’. Comunque, non ho potuto fare a meno di ascoltare tutta la vostra conversazione.. e vi consiglio di recarvi a Chaiiro~”
L’uomo rientrò dal proprio portale, che però non si richiuse subito. Infatti, Gyros vi fece capolino e salutò i due colleghi con un bel sorriso.
“Ciao Ares, ciao Shiya!”
I due lo salutarono con un gesto della mano.
“Okay, dicevamo..”
Udirono la voce di Kronos, ma mentre parlava il portale si richiuse ed Ares sbuffò con un’espressione disgustata.
“Quant’è fastidioso..”
“A noi piace invece. Beh, allora quando partiamo?”
Il Diavolo iniziò a pentirsi di aver accettato la richiesta dell’oni.. ma almeno, si sarebbe facilmente fatto gli affari suoi.
E soprattutto, avrebbe evitato di marcire in una biblioteca.
Non che avrebbe seguito gli ordini, psh.

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Hello, sono tornata :D
Anche se la storia sta un po' floppando ma okay 😭😭 e Wattpad mi sta dando del filo da torcere con la formattazione di questo capitolo (mi mette il corsivo a caso e mi sposta la roba al centro????) quindi non ho idea di come lo vedrete ma sinceramente non m'importa, passo troppo tempo a litigare con questo social-
Anyway, non so se continuare a pubblicare capitoli o no visto che l’ultimo capitolo si è beccato ben due letture. Ovviamente non ha solo due visual, ma solo due persone hanno votato e commentato. Vorrei evitare di far accumulare i capitoli da recuperare, quindi potrei andare in pausa fino a quando non torna un po' di gente.. e se non succederà, adios. Non so, potrei continuare a pubblicare ma mi sento un po' scoraggiata :') forse farò un avviso riguardante la mia decisione, altrimenti ci si rivede nel prossimo capitolo ~

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