Primo nemico di tanti

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Atlas

Non so come sarei riuscito a svegliarmi in tempo per il primo giorno di lezioni senza l'aiuto della mia "cara" sorella maggiore che per svegliarmi ha utilizzato il lancio del cuscino,un nuovo sport in cui Zefira è la campionessa mondiale, devo dire.

I miei capelli erano sparpagliati sulla mia testa come se qualcuno ci avesse buttato una bomba a mano sopra,i pantaloni stranamente non erano messi al contrario cosa alquanto strana. Mi sistemai i capelli e poi mi diressi verso la caffetteria,alcune ragazze mi sorrisero,la cosa mi piacque.

Presi un cinnamonrole e lo mangiai con calma mentre andavo a lezione. Prima lezione del giorno,ginnastica,perfetto,mi cambiai e uscii dallo spogliatoio, vidi Antea nella palestra in pieno delle forze anche se era un pò pensierosa.

:"Buongiorno sorella,come stai?"gli chiesi gioioso

"Oh, ciao Atlas,bene dai e tu?" Mi chiese con rammarico

"Bene bene,stamattina non ho visto Zefira,sai per caso dove è?"

"Ti mancano i cuscini in faccia?,ahahha,comunque è andata in arena ad allenarsi verso le 5:30 credo"

"Beata lei che riesce a svegliarsi così presto"

"Si,infatti"

"Bene ragazzi,cominciamo con un pò di resistenza"e con questo annuccio dal professore cominciò ufficialmente la prima ora di una lunga serie.

Le lezioni di ginnastica sembravano degli allenamenti militari,ovviamente ci doveva preparare ad un eventuale attacco,esisteva questa accademia per prepararci ad affrontare i problemi da imminenti nemici.

Alla fine dell'ora eravamo tutti sfiniti dal duro allenamento,per fortuna è durato solo due ore.

Tecla

Alle 6 di mattina ero già pronta per il primo giorno,sono emozionatissima,chissà se ci saranno nuovi compagni,lo spero,non sopporteri un altro anno con gli stessi compagni di classe che mi hanno fatto passare un periodo terribile.

Preparai con cura i miei libri e riflettei a lungo riguardo la giornata che dovevo affrontare,come un lampo arrivarono le 7,tra esattamente 45 minuti sarebbe cominciato un nuovo percorso della mia vita in cui avrei accentuato i miei poteri e forse avrei trovato anche degli amici oltre ai miei fratelli,gli unici a volermi bene.

Mi diressi in caffetteria a testa alta,sperando che nessuno mi importunasse e fu così,arrivata in cafetteria ordinai un croissant e la mangiai con molta calma seduta ad un tavolo che dava sulle vetrate che mostravano il giardino interno,pieno di fiori e di piante.

Appena finito di fare colazione andai in aula di chimica,non era proprio una materia che mi piaceva ma la dovevo svolgre comunque. Per la prima volta qualcuno si sedette di fianco a me, non ci parlai molto ma era un ragazzo dai capelli rossi con gli occhi verdi ed un pò di lentiggini sul volto. Non parlammo molto ma si sedette di fianco a me per le successive cinque ore. Era un ragazzo dolce, un pò solitario,li piaceva leggere come me.

Passai in mensa per pranzare con qualche fetta di pizza ed un pò insalata tutto accompagnato da dell'acqua naturale.

Athos si diresse verso di me e mi fece compagnia:"Ciao sorellina,come è andato il primo giorno?"

"Bene,oggi per la prima volta qualcuno si è seduto vicino a me"

"Uuuu, e chi?"mi chiese lui curioso

"Un ragazzo"

"Ahhh,guarda che potrei diventare geloso,ahahhaah"scherzò lui,come sempre

"Ahahah,é un ragazzo molto gentile ed è pure carino"

"Ragazzo intelligente,se ha scelto te"

Athos era il mio migliore amico nonche mio fratello,era l'unico che mi ascoltava con vero interesse.

:"A te invece, come è andata?"

"Le solite ragazze che ci provano,ma io sto sempre con i miei amici perciò non ci faccio molto caso"confesso lui

Povere ragazze,pensai,infondo sono solo delle persone attratte da una persona che non vuole niente da loro,una cosa molto deprimente ma che purtroppo succede e troppo spesso.

Athos

A fatica mi svegliai questa stamattina,ma feci comunque una colazione soddisfacente,cioè un cappuccino che poi ho sorseggiato per tutto il percorso fino ad arrivare nel aula di latino. La professoressa era nuova per fortuna,perciò non cominciammo subito il programma e la cosa mi rallegrò molto e fra un mese sarebbe stato il mio diciassettesimo compleanno anche se non mi piaceva molto festeggiarlo,preferivo stara a casa a guardare un film con i miei fratelli o i miei amici.

Arrivò il mio turno di presentarmi:"Buongiorno,mi chiamo Athos Nikas,ho 16 anni e mi piace giocare a basket"

"Ah tu non sei un discepolo?" Mi chiese la professoressa incuriosita

"Si, lo sono" e mi risedetti

La lezione fu abbastanza noiosa ma almeno non facemmo niente perciò era già tanto se non mi addormentavo. Le aule erano antiche,di colore avorio,ed i banchi erano di legno di ciliegio e le sedie erano comode,stranamente.

Seconda ora,matematica,chi l'ha inventata?

Con molta difficoltà riuscii a stare sveglio durante l'ora di matematica,perfortuna che ogni tanto il mio compagno di classe mi scrollava per per farmi stare sveglio.

Le altre quattro ore passarono sicuramente più velocemente dell' ora di matematica. A pranzo sono stato con la mia sorellina Tecla,e mi sono anche divertito a passare con lei l'ora di pranzo,è stato il momento meno noioso di tutta la mattinata. Poi mi recai in biblioteca a fare gli unici compiti che ci avevano dato,cioè una mini versione di latino,la finii in 30 minuti,successivamente mi diressi in camera a dormire.

Rimasi a guardare il soffitto,non riuscivo a dormire,la mia camera comprendeva un armadio abbastanza grande sui toni del azzurro chiaro,un  letto da un piazza e mezza ed una scrivania bianca con vari cassetti e a 50 cm sopra la scrivania c'era una mini libreria dove tengo tutti i libri per la scuola.

Sentii rientrare qualcuno, andai a controllare chi fosse,era Zefira,era stanca morta e si chiuse in camera sua.

Zefira

Mi alzai alle 5 di mattina e andai al arena, per fortuna che il dirigente si fidava talmente tanto di me da lasciarmi le chiavi del arena dove mi allenerò tutte le mattine per i prossimi 9 mesi. Appena arrivai al arena aprii il cancello e cominciai a scaldarmi facendo un giro di corsa leggera. Ad un certo punto sentii il cancello cigolare e mi girai a guardare ma non vidi nessuno, continuai ad allenarmi e passai allo  stretching. Caddi ma non volontariamente ,:"chi è la?" Gridai riferendomi ad un punto non ben preciso nel arena. Dli occhi rossi spuntarono davanti ai miei occhi,    la luce cominciava ad entrare nel arena e cominciavo ad intravedere il volto di quel irritante figura davanti ai miei occhi. Un ragazzo dai capelli nero corvino,gli occhi alla luce del sole erano neri e cupi come se Tecla avesse creato l'oblio dentro i suoi occhi,l'avevo già visto da qualche parte...

:"Buongiorno,grazie di avermi aperto il cancello,pivella"

"Buongiorno ignorante,che ci fai qua?"

"Potrei chiederti la stessa cosa a te signorina Nikas" rispose lui.

"Vuoi che ti spedisca a calci in culo fuori di qui o vuoi morire?"

"Tanto mi toccherai in entrambi i casi,signorina"

"Dici?",dei rami si innalzarono dal terreno e avvolsero Salazar lassciando solo la testa scoperta.

:"Bel trucchetto"rispose Salazar in tono ironico,con i suoi poteri comandò ai rami di andarsene,mentre lo faceva i suoi occhi erano rossi come all'inizio di questa stupida mattinata.I rami se ne andarono,mi agitai e gli lanciai delle palle di fuoco contro,lui ribatte parandosi con uno scudo scuro che sembrava quasi vetro. Per fortuna che l'arena aveva una mini-piscina così potei prelevare dell'acqua e poi la scagliai contro di lui ma appena l'acqua si dissolse vidi che lui era protetto da un cubo della stessa sostanza di prima. Nel mentre lui si avvicinava e quando lui fu abbastanza vicino creai un mini tornado ai suoi piedi ma lui se ne accorse troppo tardi e dunque fu messo al tappeto da una caduta di 10 metri.

:"Per stavolta me ne vado di mia spontanea volontà, arrivederci signorina" con il fiatone e per fortuna se ne andò.

Dopo questo evento continuai a pensare a di che tipo fossero i suoi poteri, potevano essere dello stesso tipo della mia cara sorella Antea ma è un potere molto raro come tutti quelli dei discepoli perciò era da escludere.

Andai a lezione pensierosa, infatti fui taciturna per tutta la mattinata,feci una colazione misera a stento per arrivare a pranzo.Dopo il pranzo in mensa mi diressi in stanza,c'era solo Athos presente nella sua stanza mentre io mi catapultai nella mia a riposarmi.

Ade

La sveglia suonò alle 6:30 e fece così tanto rumore che pure Antea si svegliò,poverina. Mi alzai a spegnerla e mi vesti velocemente,per fortuna nessun altro si era svegliato. Uscii dalla camera e pochi secondi dopo uscì pure Antea ancora molro assonnata e con i capelli tutti arruffati.

:"Buongiorno Antea" dissi in tono dolce e mi avvicinai a lei e l'abbracciai dato che non c'era nessuno.

:"Buongiorno anche a te Ade" e mi guardò sorridente.

"Hai i capelli scompigliati" aggiunsi anche se ce li aveva era bella lo stesso.

"Hai ragione,vado a pettinarmeli e dopo andiamo a fare colazione assieme? O ci devi andare con un'altra ragazza ? Ahhahaha"

" Dovrò disdire tanti appuntamenti  per fare colazione con te mi sa, Ahhahahha" risposi io scherzoso.

Lei andò in camera sua a pettinarsi i capelli mentre io l'aspettai e preparai i libri di scuola che avrei utilizzato quest'oggi. Appena lei uscì con tutto pronto per la giornata, cominciammo a dirigerci verso la caffetteria,avrei tanto voluto tenerli la mano ma c'erano troppe persone in giro per l'edificio già a quest'ora.

Per fortuna che la caffetteria apriva molto presto e sinceramente non so come facciano. Lei prese un coissant con il cioccolato ed un succo alla pera mentre io presi quattro biscotti metà ricoperti di cioccolato ed un caffè.

Appena finimmo di mangiare notai che Antea si era sporcata il labbro di cioccolata e la cosa mi fece un pò ridere; quando lo notò si pulì subito il labbro e ci fù un momento di silenzio in cui ci osservammo l'un l'altra e fù molto romantico,le sue pupille erano color cioccolato alla luce,erano bellissimi.

Purtroppo era arrivata l'ora di dividerci,ci salutammo ed io andai verso l'aula di inglese mentre lei andò in palestra ed era pure in classe con Atlas dato che erano gemelli anche se non si direbbe.

Durante il cambio di aula incociai molte volte lo sguardo di Antea che passava di fretta di fianco a me,l'unica cosa positiva di cambiare aula in pratica. Dopo le noiosissime lezioni andai in biblioteca a fare i compiti, puntualmente di matematica ,vidi passare Athos però non mi notò era troppo impegnato a correre per la biblioteca in cerca di un dizionario coerente di latino.

Ad un certo punto sentì delle mani sulle mie spalle e mi girai.

:"Perchè hai saltato il pranzo?" Mi chiese antea con in mano un panino incartato.

"Bho, non avevo fame,perchè?

"Ho dovuto pranzare da sola e ti ho portato questo panino spero che ti piaccia"

"Ah mi dispiace e grazie" si sedette e gli misi una mano sulla testa e gli scompiglia i capelli, inutile dire che mi è arrivato un panino in faccia come risposta,almeno era buono. Facemmo i compiti insieme e poi parlammo un pò su come era andato il primo giorno, inutile dire che tutti e due pensavamo che era stato noioso.

Erano già le 16 quando uscimmo dalla biblioteca e andammo in camera,appena arrivammo vedemmo Zefira appena svegliata da un pisolino pomeridiano soltanto che la cosa che ci sconvolse era che lei non dormiva il pomeriggio.

:"Ehm,Zefira tutto ok?" Chiese Antea

"Non proprio,mi devi aiutare con una cosa successa stamane"disse lei scossa

"Ok,vuoi che ti vada a prendere una tisana?" chiesi io

"Si sarebbe molto gentile" rispose Zefira

Lasciai la cartella da un lato e mi diressi verso la caffetteria velocemente chiesi subito una tisana da portare via e misero la bevanda dentro al contenitore che di solito si sua per il caffè d'asporto. Ritornai più velocemente possibile.

Antea

La giornata trascorsa inieme ad Ade era stata magnifica avrei volentieri saltato quuelle ore di scuola per stare con lui ma adesso che siamo ritornati nelle stanze e Zefira era ridotta in quelle condizioni constatai che era meglio ch stessimo tutti vicino a lei, anche se era normale i suoi occhi dicevano tutt altro.

:"Dimmi cosa succede Zefira"

"Questa mattina sono andata ad allenarmi nell'arena e c'era questo ragazzo che è entrato senza permesso nell'Arena,ed il suo nome era Salazar , ha usato una specie di scudo che sembrava vetro nero ma non era solido e quando utilizzava i suoi poteri i suoi occhi diventavano rossi"disse lei. Pensai subito ad un tipo abbastanza comune di magia cioè di tipo ombra ma con la descrizione degli occhi pensai ai tipici poteri magici dei demoni,ma non potecvo dirglielo era ancora troppo sconvolta per quella rivelazione perciò gli mentii.

:"Tranquilla Zefira sono normali poteri di tipo ombra,è vero ha un ottima padronanza del potere se riesce a creare pure uno scudo"

"Ha pure creato un cubo intorno a se dello stesso materiale,voleva proteggersi dalla mia ondata d'acqua"appena finii di dire quella frase ci fu un momento di silenzio e l'abbracciai,e l'accompagnia in camera sua.

:"Tranquilla Zefira,adesso riposati,domani ti saprò dire meglio"

In quel momento arrivò Ade con la tisana e glie la diede a Zefira,lei si sedette su una poltrona in camera sua,noi rimanemmo li finchè non finì di bere,appen finì l'abbracciai di nuovo e la confortai. Poi ritornai verso Ade che era sul ciglio della porta e la chiudemmo,raccontai ad Ade la conversazione che avevo avuto poco fa con Zefira;con tutta quella faccenda si erano già fatte le 17 ed entrambi andammo nella propia stanza a fare un pisolino.

Appena mi svegliai erano l'orologio segnava le 18 e mi accorsi che non mi ero neanche cambiata perciò misi una maglietta a maniche corte nera e dei pantaloni grigi da ginnastica per stare comoda,uscì fuori dalla mia camera e trovai Tecla e Athos parlare allegramante.

:"Come è andato il primo giorno?"gli chiesi

"Molto bene" rispose Tecla

"Bene dai,un pò noioso" disse Athos

"Come mai?" Mi rivolsi a Tecla incuriosita

"Ehm,un ragazzo si è seduto di fianco a me ed è stato molto gentile con me"

"Uuuuuuu,buon per te,tienimi aggiornata mi raccomando" gli dissi in tono scherzoso.

Andai a controllare Zefira che probabilmente si era messa a fare i compiti molto probabilmente,entrai dentro la sua stanza.

:"Hey Zefira,come va?"

"Adesso sto meglio, grazie"

:"Adesso vado a vedere cosa c'è come cena per stasera, vuoi venire con me?"dissi per distrarla un pò.

"Va bene

Durante il tragitto verso la mensa,scherzammo e parlammo della giornata trascorsa,appena arrivammo in mensa notammò il menù che conteneva svariati piatti ma noi decidemmo pollo e patate,dopo aver ordinato aspettammo mezz'ora.

Appena arrivò ciò che ordinammo in confezioni da sei li portammo in stanza e appenna arrivammo mangiammo tutti insieme,parlammo e scherzammo.

Finito di mangiare sistemai tutto,po tutti andarono nella propria stanza, mentre io andai verso il bosco appena al di fuori dell'Accademia.

Mi addentrai in quella foresta cupa con moltissimi tipi di alberi diversi,sentii un ululato e andai verso di esso, dopo una quindicina di minuti trovai un lupo bianco,probabilmente femmina,mi guardò con passo cautò attraverso la distesa di erba fino ad arrivare a me. Quando arrivò a pochi centimetri da me,mi accovacciai e gli porsi una mano lei l'annusò delicatamente e poi si fece accarezzare;appoggiai la mia fronte sulla sua e sentii come un brivido passarmi per tutta la colonna vertebrale.

Sentii una mano sulla spalla e appena mi girai vidi Ade,mi rigirai per vedere se la lupa fosse ancora lì ma purtroppo non era cosi.

:"Che ci fai qui?" domandai ad Ade mentre mi stavo alzando.

"Mi stavo allenando,e tu?"

"Anche io" gli risposi

"Ah si? E cosa ci stavi facendo con quella lupa?" Mi domandò lui

"Avevo sentito un ululato e allora le sono andata in contro,perchè ti interessa tanto?" Gli chiesi io in tono scorbutico.

"Perchè magari ci tengo a te?" Mi disse lui.

"Bhe anche io, ma adesso non troverò più quella lupa"

"Secondo me si, avete un specie di legame adesso,no?"

"Non lo so è la prima volta che succede"

"Capisco...,andiamo a cercarla?"mi chiese lui

"Certo"

Proseguimmo dritti e la radura si faceva sempre più fitta,ad un certo punto trovammo una piccola sporgenza,andammo subito a controllare e dietro di noi si presento la lupa.

Lei ringhiò ad Ade,molto probabilmente aveva paura.

:"Tranquilla è un amico" gli dissi accovacciandomi verso di lei,la lupa si avvicinò un pò ma poi sentii qualcosa e corse via.

A quel punto pensai che era meglio se ci venivo da sola a cercarla.

:"é meglio se torniamo in stanza " disse Ade

"Concordo" risposi

Tornammo di fretta all'Accademia  e corremmo verso la nostra stanza, prima che qualcuno ci vedesse.

Appena arrivammo ,andammo subito a dormire e pensai che era stata proprio una bella giornata,tranne per Zefira;decisi anche che la mattina seguente l'avrei accompagnata all'arena per assicurarmi la sua incolumità.

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