10 surpises

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YOUR POV

Non so se abbiate mai provato questa sensazione, ma è qualcosa di unico, aprire gli occhi la mattina e vedere accanto a te la persona che ami.
E lui era completamente accoccolato contro il mio corpo.
Pareva un bambino con l'espressione innocua e rilassata che aveva.
Jungkook aveva il volto poggiato nell'incavo del mio collo, e dato che sembrava dormire profondamente provai ad accarezzargli i capelli che ricadevano sul suo viso.
Era rilassante.
Non feci in tempo a batter ciglio che ritrovai i suoi occhi neri e magnetici a fissarmi, facendo andare a fuoco le mie guance.
"Buongiorno amore" mugolò sorridente.

"Giorno" ricambiai io bacandogli la cute.
Tutto stava andando troppo perfettamente.
Infatti solo dopo mi ricordai che era lunedì.
"JUNGKOOK MUOVITI DOBBIAMO ANDARE A SCUOLA!" dissi e con uno scatto fulmineo mi misi seduta sul posto, coprendomi con il lenzuolo.
"Y/n entreremo a metà mattinata tranquilla. A chi vuoi che importi" "A me scemo"
Mi circondò il corpo con le forti braccia e mi rimise stesa.

Non volevo alzarmi, soprattutto in questo momento e fui costretta ad accettare le sue condizioni.
Fu un risveglio piacevole lo ammetto, e volevo che fosse tutte le mattine così.
Mi alzai, impossessandomi di tutta la coperta, in modo tale che mi facesse da abito.
Camminavo inciampando e cadendo a terra la maggior parte delle volte a causa del dolore lancinante alle gambe che provavo, cercando di raggiungere il bagno.
Ad un certo punto un angolo del lenzuolo, venne fermato da qualcosa, o meglio dal piede di Jungkook che mi osservava divertito e compiaciuto.
"Dove vai conciata così principessa?" aveva le braccia incrociate, e solo Dio sa quanto fosse perfetto il suo busto scoperto.
"Vado in bagno" lo ignorai per un primo momento, ma non potei di nuovo, dato che prese la parte di stoffa che stava calpestando per tirarlo e facendomi finire stretta a lui.

"Stai meglio così sai?" fece per poi baciarmi.
Le mie idee non cambiarono e iniziai a dimenarmi contro il corvino per raggiungere il bagno e dopo andare alla ricerca dei miei vestiti.
Finii magicamente senza esso che mi faceva da armatura.
Guardai Jungkook con istinto omicida mentre mi veniva incontro.
Iniziai a correre alla ricerca di qualcosa con cui coprirmi, anzi se devo essere sincera non riuscivo proprio a camminare, punto a favore di Jungkook che mi stava raggiungendo.
Sapevo benissimo dove volesse andare a parare, quindi senza nemmeno buone aspettative iniziai a gattonare per il lungo corridoio.
Venni raggiunta rapidamente e presa in braccio.
"Cosa pensi di fare? Non sforzarti okay? Ora ti porto sul divano e ti preparo la colazione.

Jungkook mi mise nel sofà e io riuscii a recuperare la sua maglia gettata la scorsa notte a terra.
Dire che mi stava enorme era poco, ci nuotavo praticamente dentro.
Tornò dopo poco con un vassoio pieno di cose buone che finii velocemente, il corvino mi aiutò a vestirmi e andammo a scuola.
Entrare a quest'ora non so se fu migliore, ma sapevo perfettamente che non sarei stata in grado di fare la lezione di educazione fisica.
E con tutte le probabilità che avevo, il professore non mi avrebbe nemmeno fatto stare in panchina.
Mi sorreggevo completamente a lui, e pian piano arrivammo in classe con gli sguardi di tutti puntati su di noi.

"Alla buon ora Kim e Jeon. Prendete le vostre cose e dirigetevi con noi in palestra" ci rimproverò il professor Lee.
Prendemmo posto nelle rispettive file.
A noi ragazze concessero di giocare a pallavolo mentre i ragazzi, dopo aver stressato abbastanza il professore, riuscirono a convincerlo a farli giocare a calcio.
Non giocavo, ma anche stare in panchina mi stava bene. Non faceva differenza per me.
Cosa oramai ovvia che Jungkook fosse bravo perfino negli sport, l'asso in ogni cosa.
Guardarlo correre nel campo, era meraviglioso.
Era meraviglioso finché non se ne accorse ed iniziò a pavoneggiarsi aa causa dei suoi tanti multipli, tra cui uno di essi, lo sport.
Anche se volevo smettere di osservarlo, la sua visione era ormai diventata dipendenza ed io non riuscii a smettere fino alla fine della loro partita.

La parte migliore venne quando si diresse verso di me correndo, per poi appoggiarsi sulle ginocchia di fronte a me respirando affannosamente.
"Sono bello?" domandò beffardo tirandosi indietro i capelli che gli ricadevano sulla fronte.
"Troppo" farfugliai.
"Cosa? Non ho sentito?" ghignava sornione.
"SI LO SEI" rise, mi baciò la guancia e se ne andò a cambiarsi come se nulla fosse successo.
Ecco, questa è una delle parti che faccio fatica a capire.
Non capisco proprio come faccia a passare da una situazione all'altra con una così estrema facilità.
Fatto sta che la lezione finì e me ne andai ancora dolorante in direzione della mensa.
Non rividi Jungkook dal nostro ultimo 'incontro' davanti agli spogliatoi.
Mi ci trascinò di forza solo per baciarmi e farmi un visibile succhiotto sotto le clavicole, al fianco di altri ancora percepibili.

Ero alla ricerca di un tavolo libero, quando qualcuno mi mise le mani sugli occhi e mi chiede con voce infantile. "Chi sono?" "Quello scemo del mio fidanzato" una delle mani si tolse, prese qualcosa a me sconosciuto e andò ad arrivare all'altezza del mio stomaco.
Aprii gli occhi e vidi una meravigliosa rosa bianca.
"Kookie ma dove l'hai trovata? E' stupenda!" Sorrise come un bambino.
"Un bravo mago non rivela i propri segreti" e baciò a stampo le mie labbra.
Dice sempre che a scuola non vuole essere disturbato se deve fare sul serio.
Ero contentissima.
A me bastava questo, nessun regalo costoso o cose esagerate.
Mi bastava stare al suo fianco e vedere il suo sorriso.
"Ti piace?" mi chiese tutto in imbarazzo all'improvviso.
Oddio. Era troppo carino quando andava nel panico.

Scivolai al suo fianco guardandolo negli occhi.
"Mi piace perché me l'hai regalata tu" mi attirò a se senza avvisare per farmi sedere sulle sue ginocchia.
"Hey piccioncini prendetevi una camera" La voce di Yoongi gridò in nostre direzione.
Entrambi ci separammo un po' e lui e gli altri si sedettero con noi.
"Su Yoongi dovevi per forza rovinare il loro momento? Volevo vedere come continuava!" fece Jin disperato.
Io ridacchiai seguita a ruota dal più grande del gruppo con la sua rumorosa risata contagiosa.
Dal nostro tavolo si sentivano oramai solo risate senza un briciolo di senso.
La pausa pranzo finì e mancavano altre due ore di lezioni prima della fine di questa estenuante giornata.

JK POV

Mi stavo dirigendo verso la classe prima di venir fermato da Namjoon e gli altri ragazzi.
"KOOK FERMO" gridò Hoseok.
Rimasi fermo sul posto come detto dal mio amico e venni raggiunto anche da gli altri cinque.
Iniziò il discorso Jimin. "Senti Kook, non sarebbe ora di dire ad y/n della scommessa? Tanto la ami no?" "Sei pazzo!? Mi odierebbe per il resto della vita!" sospirai pesantemente.
"Ascoltate ragazzi, so che quello che ho fatto è sbagliato e ci combatto ogni cazzo di notte oppure quando la vedo sorridermi spensierata ma non posso dirle niente. Come credete che reagirebbe se ora andassi da le e le dicessi 'Oh y/n lo sai che all'inizio filtravo con te solo per una scommessa di merda e poi mi sono innamorato' Mi odierebbe a vita ecco cosa" Me ne andai per dirigere la classe.
Quel pensiero mi tormentava già abbastanza e se ci si mettevano anche loro sarei letteralmente impazzito.

NARRATORE POV

Sia Jungkook che y/n erano ormai in classe a seguire le ultime lezioni, le più pesanti per tutti.
Però nessuno dei sette ragazzi avrebbe mai avuto in mente il pensiero che la loro semi discussione fosse stata ascoltata e persino ripresa.
Chi fosse stato non lo so nemmeno io però come me anche voi avrete sicuramente un brutto presentimento.
Il misterioso individuo corse subito nella sala di informatica e si mise seduto davanti al primo computer libero che trovò.
Estrasse dal telefonino il video che aveva fatto poco prima e si mise a frugare ovunque in quella piccola aula nella speranza di trovare una chiavetta USB.

Inserì il video e salvò tutto.
Riuscì persino a trovare una modesta busta di carta sotterrata nel suo zaino che non sapeva nemmeno di avere.
Era solo nei corridoi dell'istituto, alla disperata ricerca dell'armadietto di Kim y/n.
Lo trovò e dopo qualche intoppo infilò senza problemi la busta anche se un po' accartocciata su qualche angolo.
Chiamò la madre.
"Mamma per favore posso cambiare scuola?" la donna acconsentì senza chiedere.
Sospettava già che la figlia avesse avuto brutti incontri qui quando nemmeno era vero.
La ragazza andò in presidenza e firmò alcuni fogli.
"Lee Seo-yun è stato un piacere averti nel nostro istituto, ti auguriamo buona fortuna" e se ne andò sicura che avrebbe avuto i sensi di colpa per tutta la vita.
Sapeva che quello che aveva fatto era sbagliato ma ormai non poteva farci più niente.

D'altro canto, y/n stava uscendo ora dall'aula ignara di tutto.
Arrivò al suo armadietto per recuperare i libri rimasti quando trovò una busta.
La aprì e dentro trovò una chiavetta USB.
Chissà cosa conteneva.
Si mise la bustina in tasca e senza dir niente andò in biblioteca e la inserì in uno dei computer.

un file trovato vuoi aprirlo si no

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