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JK POV

Finimmo di mangiare e poco dopo ricevetti un messaggio da Hoseok che diceva "Amico non credi di doverle dire della scommessa ad y/n?" lo ignorai.
Se l'avesse saputo, non mi avrebbe più guardato in faccia e mi cancellerebbe totalmente dalla sua vita.
"Kookie, io vado. Ci vediamo lunedì a scuola" mi salutò e rimasi solo.

Suonarono al campanello.
Era Hobi tutto sorridente.
"Hey kook, vuoi uscire un po' con noi come ai vecchi tempi? Glia altri mi aspettano lì al solito bar." "Perché no" presi la giacca ed uscii con il mio amico.
"Come va fra te e y/n?" domandò il maggiore all'improvviso.
"Come vuoi che vada. Se ti dico che la amo alla follia ti basta?" feci divertito.

Mi sorrise in risposta e poco dopo raggiungemmo gli altri.
"Oh sei riuscito a portare kook per fortuna. Non sarebbe stato lo stesso." disse con un tono di voce fin troppo alta Jin.
Ci sedemmo insieme agli altri.
Mi sembrava di essere tornato a qualche mese fa, quando ci incontravamo spessissimo qui, sempre allo stesso tavolino, sempre noi sette. L'unica differenza, era che nelle nostre, ma soprattutto nella mia vita era subentrata y/n, la persona che amo più di me stesso.
Però, al solo pensare che la nostra relazione è tutta frutto di una stupida scommessa, mi fa sentire male, e molto.

"Come mai sei così pensieroso Jungkook?" mi chiese Jimin.
"Niente di importante Chim tranquillo" cercai di rassicurarlo.
Il pomeriggio passò così, tra risate, vecchi ricordi e tanta allegria.
"Allora alla prossima!" ci salutò Taehyung.
Mi avviai verso casa anche io.
Ero proprio stanco.
Mentre mi stavo per stendere sul letto, notai la borsa di y/n in un angolo.
Sorrisi involontariamente al pensiero di lei.
Stavo per uscire di nuovo e dirigermi a casa sua, quando l'aprii e vidi la castana che stava per suonare il campanello.

"O-oh ciao Jungkook. Ho lasciato qui la borsa" disse timida.
"Entra" le risposi sorridendo.
Ed eccola che stava tornando seduta nel divano di casa mia per la seconda volta in un giorno.
"Lo sai che stavo pensando a te?" la colsi alla sprovvista facendole diventare il nasino e le gote di un rosso leggero.
Mettendomi seduto al suo fianco, la presi tra le mie braccia, accarezzandole i capelli castani.
"Kookie, sei strano. A cosa pensi? Hai uno sguardo così perso" non le potevo dire quella cosa così, le rivelai un altro pensiero nella mia mente.
"Stavo pensando ai miei genitori. Non sono mai a casa. Vivono all'estero. Mi hanno lasciato solo già quando avevo quindici anni, per questioni lavorative. Ho sempre il terrore che tornino qui all'improvviso, a criticare il loro figlio 'non perfetto' e le sue scelte altrettanto sbagliate." parlando di ciò ad y/n, mi tolsi un grande peso che avevo da tempo.

"Kookie non lo sapevo. Mi dispiace" fece poi accarezzandomi i capelli.
"Tranquilla, oramai non sono solo se ho te al mio fianco." le spuntò un sorriso in viso.
Avrei fatto di tutto per vederle sempre questo sorriso.
Continuò ad accarezzarmeli, con movimenti leggeri e delicati, come se dopo averle rivelato quelle cose avesse paura di rompermi con una mossa sbagliata.
Le baciai le guancia, innumerevoli volte prima di arrivare alle sua labbra, che bramavo tanto.

/IL CONTENUTO MATURO INIZIA QUI/

YOUR POV

Mi stava baciando con una passione incredibile su questo maledettissimo e morbidissimo divano.
Quelle sue labbra esperte, le mani calde e delicate sul mio corpo e le emozioni che stavano crescendo all'interno di me.
Cosa sarebbe successo questa volta?
Lo avrei fermato di nuovo, o avrei voluto di più?
Non lo sapevo nemmeno io se devo dirla tutta.
Le mie mani si appoggiavano sulle sue spalle mentre il corvino continuava a far danzare le nostre lingue al ritmo dei nostri cuori.
Il mio non aveva mai palpitato così forte in vita mia.
Anzi, non avevo mai provato questo sentimento in vita mia.
Le sue dita affusolate, scivolarono sotto il tessuto leggero della mia maglia bianca, iniziando a vagare di qua e di là.
Nonostante fossero calde, mi lasciavano rabbrividire ogni volta che sfioravano la mia pelle.
L'atmosfera che si era creata tra noi, era particolare, e lui continuava a baciarmi come se avesse paura di rompere la mia pelle al contatto con le sue labbra.

"Se vuoi che mi fermi dimmelo ora perché non credo che ci riuscirò dopo" feci di si con il capo, sta volta decisa.
I baci che mi davano erano dolci ed al tempo stesso desiderosi di me.
Iniziò a scendere verso il collo, formando visibilissimi succhiotti sulla mia pelle chiara, facendomi gemere di tanto in tanto.
Al suono della mia voce lo sentii ghignare soddisfatto, per poi riprendere dal punto in cui si era fermato.
Io nel mentre facevo scorrere le mie dita tra i suoi morbidissimi capelli color ebano.
Si staccò dal mio collo, per andare a togliersi la t-shirt bianca che aveva addosso, fare lo stesso con la mia e fermarsi a fissare il mio corpo spoglio per metà.
"Y/n sii mia" fece lui con voce roca.
Titubante annuii con il capo, e non se lo fece ripetere due volte che andò a fiondarsi sui miei seni.
Li baciava, sfiorava torturava, facendo così modo che il mio corpo si scaldasse sempre di più.
Con le mani, andò a cercare il gancetto del mio reggiseno, che gli creava impedimento per il suo lavoro.

Appena se ne liberò, lasciando il mio petto nudo, andai a coprirmi istintivamente con l'aiuto delle mani.
"Non lo fare. Per me sei la cosa più bella di tutto il mondo intero." sorrisi come non avevo mai fatto, portando le mie mani a toccare le sue guance per avvicinarlo al mio viso, unendo le nostre labbra in un bacio di puro desiderio.
Tornò a torturare i miei seni, ed appena fu soddisfatto, portò la sua bocca esperta in direzione della mia intimità.
"Voglio che le labbra che ti piacciono tanto, ti assaporino anche lì..." mi disse con la voce sempre più roca.
L'imbarazzo da parte mia, ma lo lasciai comunque avvicinare il capo davanti alla mia intimità

Il suo muscolo entrò in me, scatenando calore in tutto il mio corpo.
In quel salotto, si sentivano soltanto i miei gemiti di piacere, ed i suoi occhi che dalla contentezza che mostravano, avrebbero potuto gridare mille e mille parole.
"J-Jungkook" dalla mia bocca uscivano gemiti acuti ogni volta che la sua lingua torturava il mio clitoride, facendomi buttare il capo indietro mentre lui continuava con piacere.
Venni grazie a lui, che spostò il volto da lì e mi guardò con desiderio negli occhi.
Oramai anche io volevo di più.
Si alzò dal divano soltanto per prendermi a mo' di sposa e portarmi nella sua camera da letto.
Mi poggiò nel letto, prese una bustina argentata dal suo comodino e tornò verso di me.
Il corpo del corvino, era possibile paragonare a quello di una scultura marmorea, perfetto in tutte le sue parti.
Si avvicinò allo stipite del letto, piegandosi in avanti rivelando il rigonfiamento sotto la stoffa del pantalone.
I suoi occhi mi osservavano divertiti, mentre più veloce della luce si tolse i pantaloni ed i boxer.
Non avevo mai visto un uomo ben dotato, ma ora ne avevo ben chiara l'idea.

Le mie guance erano completamente a fuoco, quasi distinguibili tra la semi oscurità della stanza.
Era esattamente parallelo al mio corpo, che sorrideva dolce, facendomi sciogliere.
Allargò le mie gambe, e si posizionò davanti alla mia entrata.
"Y/n, sei sicura?" la voce roca, i capelli umidi appiccicati alla fronte, i nostri corpi in preda all'eccitazione più totale, l'amore che ognuno provava per l'altro erano indescrivibili, e mi rendevano sempre più sicura di quello che stava per accadere.
Entrò i me, dolce ma deciso.
Faceva male, ma era un dolore che anche se non subito, si tramutò in piacere.
Jungkook non lasciò mai la mia mano, e continuava a spingere facendomi gemere.
"Su piccola vieni per me" ringhiò al mio orecchio.
Dopo che mi ero abituata, le spinte si fecero più forti, ed il letto iniziò a scricchiolare.
Sentivo l'orgasmo vicino, e sicuramente anche lui se ne era accorto, dato che le mie pareti si strinsero contro il suo membro caldo.
"Y-Y/n sto per..." uscì da dentro di me e finì la frase che liberò tutto il suo sperma sul mio addome.
Dopo un po' uscì da me, prese un fazzoletto e mi ripulì gentilmente. Tolse il preservativo e lo buttò nel cestino tornando subito da me.
Si stese al mio fianco comprendo entrambi con il lenzuolo.
Mi strinse a se cercando affetto.
"Ti amo" dissi flebilmente per poi crollare tra le sue braccia dalla stanchezza.
Nonostante il sonno sentii benissimo Jungkook dedicarmi le mie stesse parole.
Mi addormentai sorridendo.

/IL CONTENUTO MATURO FINISCE QUI/

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