4 truth to the taste of alcohol and other nasty surprises

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JK POV

Mentre ci dirigevamo verso il bar, non riuscivo a togliere lo sguardo dall'abito rosso sgargiante che lei stava indossando.
Arrivammo al bancone ed ordinammo due bicchieri di whisky.
Ne bevvi un sorso e sentii subito il bruciore dell'alcol in gola; dopotutto era una sensazione a cui ero abituato.
Y/n invece, finì il suo tutto d'un colpo.

A causa del viavai di persone senza volerlo mi separai da lei, cosa di cui mi accorsi molto tempo dopo.

YOUR POV

Oramai ero al terzo bicchiere, e per mia grande fortuna, reggo abbastanza bene l'alcol.
Mi voltai in direzione del corvino, scoprendo però con dispiacere che al suo posto si trovava un altro ragazzo.
Era molto alto e bello devo ammettere, e, tra le luci che ogni tanto si degnavano di venire nella nostra direzione, notai che mi stava sorridendo.

A questo punto volevo scoprire chi fosse.
"Piacere, io sono Kim Namjoon" fece lui.
"Io invece Kim y/n."
Solo dopo la nostra pseudo presentazione mi ricordai di lui.
"Oh ma certo! Tu sei uno degli amici di Tae" dissi al ragazzo.
"Dobbiamo esserci già visti a qualche festa. Ora mi ricordo, tu sei la nuova ragazza di Kook." rispose.
"A-a-aspetta, ci sarà stato sicuramente un equivoco, noi due siamo solo amici" puntualizzai io, buttandomi subito dopo sull'ennesimo bicchiere.
"Scusami tanto, non volevo fraintendere" disse mettendosi una mano dietro la testa.

"Tranquillo" gli sorrisi.
"E' un ragazzo che è stato vittima delle illusioni della vita" parlò Namjoon spezzando l'imbarazzante silenzio che si era creato.
"Chi?" chiesi curiosa.
"Jungkook, è finito preda delle delusioni" continuò lui.
"Sai, lui si era innamorato di una ragazza molto tempo fa, si dichiarò, lei per sua fortuna ricambiava i suoi sentimenti, ma non esiste il per sempre felice e contenti per tutti." iniziai a provare empatia per Jungkook, non mi sarei mai immaginata nulla di tutto ciò.

"Dopo nemmeno un mese i due si lasciarono a causa di lei" si fermò un attimo.
"Come mai? Cosa aveva fatto di tanto brutto per causare ciò?" domandai.
"L' aveva tradito, ecco cosa. Appena lo venne a sapere, Jungkook era a pezzi e dopo quella relazione, decise che non avrebbe più creduto nell'amore, e che non si sarebbe innamorato di nessuna ragazza mai più. Ecco, questa è la vera storia per la quale lui sia diventato il puttaniere che è ora" Namjoon concluse il suo triste racconto.

"Però sai y/n, in te vedo una luce di speranza per lui, me lo sento dentro" disse con fare malinconico.
"Come mai proprio io?" chiesi.
"Semplice, perché tu mi sembri una persona emozionante" rispose lui sorridendomi di nuovo.
"Grazie Namjoon" feci rispondendo al suo sorriso.
"Chiamami pure Nam" "Oh ok, allora grazie Nam. Ora vado a cercare Jungkook" dissi alzando la voce a causa dell'assordante musica.
"Ricorda y/n, salvalo!" fece lui in risposta.

Mi incamminai tra la folla, tenendo sempre a mente le parole di Namjoon. In lontananza scorso con lo sguardo un gruppetto di ragazzi familiare e mi diressi da loro.
Vidi tra essi una chioma azzurra conosciuta "Tae auguri!" urlai al festeggiato.
"Y/n che bello vedere che sei venuta! Per caso hai visto Nam?"domandò il mio migliore amico.
"Si è al bar" risposi.

Vidi i sei ragazzi...
Aspetta sei!?
Infatti Jungkook era lì seduto su un divanetto ubriaco marcio che stava delirando a causa dell'alcol.
Continuava a ripetere "L'ho persa l'ho persa l'ho persa"
"Hey Kookie tutto bene?" dissi mentre mi avvicinavo a lui.
Gli sventolai la mano davanti al volto ma nessun segno da parte sua.
Con un gesto secco lui unì le nostre labbra per la seconda volta in un giorno.
Questa volta era un bacio al sapore di vodka, rude e passionale.
Ci staccammo ed i nostri amici ci osservavano scioccati.
"Vi lasciamo soli piccioncini" fece Tae.

Rimanemmo solo noi due, fra il caos della discoteca.

Mi sfiorai le labbra con due dita, nel mentre il corvino iniziò a parlare.
"Lo sai principessa, le tue labbra sono così saporite⁓" a quelle parole le mie guance si colorarono per l'ennesima volta di un rosso acceso.
"K-kookie, ma quanto hai bevuto?" domandai preoccupata.
"Troppo, poco, e chi lo sa?" rispose come se non fosse nulla.

"Dai andiamo a casa" cercai di farlo alzare, tirandolo per un braccio, invano.
Ritentai per la seconda volta, ma mentre cercavo di alzarlo, inciampai nelle sue lunghe e toniche gambe, finendogli addosso e facendo cadere entrambi.
Avvolse i miei fianchi con le mani, sussurrandomi qualcosa all'orecchio.
"Piccola, non sai quanto ti vorrei strappare quel bel vestitino di dosso"

Starà delirando sicuramente, almeno spero, anche se non è molto diverso dalla realtà questo Jungkook: "Non dire scemenze per favore" "Oh bambolina, io non sto affatto scherzando" disse maliziosamente.
In quel momento era come se mi stesse controllando la mente, ordinandomi di baciarlo per l'ennesima volta.
Come fuori di me avvicinai i nostri volti, incollando le nostre bocche in un bacio voglioso.
Quando ci staccammo da esso, mi guardò stupito.
"Mi hai baciato. MI HAI FINALMENTE BACIATO!" urlò euforico.

Dopo poco i ragazzi ci raggiunsero e accompagnarono a casa entrambi.
"Tu abiti qui?" chiese il ragazzo al volante, di nome Yoongi se non erro.
"Si. grazie di tutto ragazzi, è stata una serata, come dire, particolare" "La pensiamo così anche noi" mi disse uno dei ragazzi con i capelli color arancio fluo.
Credo si chiamasse Jimin.
Aprii la portiera della grande auto nera e scesi.
"Buona notte!" urlò come al solito Tae. "Notte" risposi.
Prima che potessi richiudere lo sportello, Jungkook, si risvegliò all'improvviso dal pesante sonno e gridò "Chiamamii" e presa dal panico e dall'imbarazzo, chiusi in modo brusco esso, creando rumore.
La vettura ripartì, ed io mi incamminai per il vialetto di casa.
Tirai fuori dalla borsetta le chiavi di casa ed entrai.

Ero stanchissima.

Con un gesto secco feci volare quelle dannatissime scarpe con il tacco, da una parte all'altra del salone.
Arrivai nella mia stanza, e, senza fregarmene dello stupendo vestito di colore rosso sgargiante che avevo addosso, mi iberai anche di quello, buttandomi a peso moro nell'enorme letto matrimoniale della camera.
Poggiai il capo nel morbido cuscino, ed in mente avevo un brutto presentimento: domani sarebbe stata una giornata da dimenticare sicuramente.

Un suono assordante rimbombava nella stanza, e esso veniva creato da quel aggeggio infernale, chiamato comunemente sveglia.
Contro voglia, mi alzai, riuscii a prepararmi in tempo anche per mettermi qualcosa sotto i denti e mi avviai verso l'università.

Dopo un estenuante tragitto, arrivai lì, e questa mattina aveva lasciato in serbo soltanto per me uno spettacolo a dir poco orripilante.
Proprio davanti al cancello, si trovava lui, ma sarebbe stato troppo semplice ed ovvio se fosse stato da solo.
Infatti era in compagnia di Lisa; e proprio davanti ai miei occhi si stavano baciando.

Senza un motivo ben preciso, sentii che iniziarono a pizzicarmi gli occhi, bruciore che ben presto lasciò spazio alle lacrime.

Mi ero stranamente fidata di lui? Si
Mi sono sentita al sicuro con lui? Si
Gli ho rivelato cose che avevo confidato soltanto al mi migliore amico? Si
Mi ero mostrata debole di fronte a lui? Si
Mi ha fatto sentire speciale? Si
Provo per lui qualcosa di diverso da prima? Si

E tutto questo faceva estremamente male ai miei occhi e soprattutto al mio cuore, lo stesso cuore fragile della scorsa notte.

Inaspettatamente qualcuno comparì alle mie spalle.
Riuscii a riconoscere quella persona anche senza voltarmi: era Taehyung.
"Buon giorno y/n" fece lui raggiante.
Lentamente, decisi di voltarmi.

Non appena lui squadrò il mio volto venire solcato da lacrime amare, mi sorrise dolcemente accarezzandomi la guancia bagnata.
"Y/n non piangere, tranquilla" ed iniziò a correre in direzione del corvino, con fare furibondo.

NARRATORE POV

Il turchino avanzò in direzione del amico incazzato nero.
Quando vide che y/n stava piangendo, non le chiese nemmeno la causa, perché sapeva di chi fossa la colpa: era di Jungkook.
"TU!" urlò in un modo che lasciava intravedere tutta la rabbia che provava in quel momento, sempre più vicino al corvino.
"TU L'HAI FATTA PIANGERE" continuò il ragazzo.

"Di chi stai parlando Tae? Non ho fatto piangere nessuno. Cosa cazzo dici" rispose il ragazzo in modo perplesso.
Non fece in tempo a ribattere, che gli arrivò un pugno in pieno volto.
Nel frattempo, y/n raggiunse preoccupata il ragazzo che l'aveva lasciata da sola poco fa lasciandola confusa, ritrovandosi a fare la spettatrice di uno spettacolo orrendo.

Non si sarebbe potuta mai immaginare che il suo migliore amico sarebbe mai potuto arrivare ad usare la violenza.
Proprio mentre lei arrivò, Jungkook, subito dopo aver ricevuto un colpo in pieno viso, vide la castana, e solo allora capì a chi si riferiva prima Tae.
Fra un pugno ed un altro, il ragazzo pensava in quale modo potesse averla ferita.
Forse perché l'aveva baciata? Scartò subito quella opzione.

Si ricordò alla fine che lui, scemo com'era, quella mattina si era baciato con Lisa.
E se l'avesse visto?
In quel momento si auto riteneva uno stupido.
Aveva fatto tutto ciò per rubare il cuore di quella ragazza; per una scommessa da coglioni pensò, che fino a poco fa riteneva una come tante altre.
Capì che si sbagliava, e di grosso, ma oramai il danno era fatto, e avrebbe scommesso ogni cosa che lei non lo calcolerà più nemmeno per uno sguardo.

Ma ora torniamo da y/n, che alla visione di tutto ciò, ella divenne di pietra: non riusciva a reagire.
Più essi si prendevano a pugni più l'intento di fuggire da lì della castana cresceva, cosa che fece poco dopo.

I due nel mentre, erano nel mezzo di una vera e propria rissa.
Uno era furiosa, l'altro si sentiva schifato da se stesso, ma nessuno dava l'idea di volersi fermare.
Taehyung perché non sopportava la vista della sua amica in preda ad un pianto e Jungkook perché, voleva essere proprio preso a pugni dal proprio amico.

In quel momento non gli passava per la mente nulla, completamente nulla, se non l'immagine della castana che assisteva a quella scena pietosa.

Y/N POV

Lasciai passare il tempo, una cosa che era un po' a favore di tutti, almeno spero.
Tornai nel piazzale, dove una ventina di minuti fa avveniva quella "famosa" rissa di cui tutti bisbigliavano nei corridoi.
Notai subito una figura completamente distessa sull'asfalto caldo.
La vidi è vero ma non la riconobbi, così mi avvicinai ad essa, con l'idea che fosse Tae.
Mi sbagliavo, e di tanto, infatti lì a terra non c'era il mio migliore amico, ma bensì un Jungkook con il volto segnato da alcuni lividi sparsi un po' di qua e di là, e con un braccio poggiato sulla fronte per coprire gli occhi dagli accecanti raggi del sole.

Sperai non mi avesse notato ed il fato ha voluto non fosse così

"y/n?"

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