Capitolo 7: Le voci

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Bussano alla porta. Non posso fare nulla per aprire. Non posso muovermi.

Qualcuno apre ed entra una persona che non posso vedere ma solo sentire, è una voce che non conosco, la voce di una donna di mezza età:

"Cathy, come sono felice di rivederti dopo tutti questi anni" probabilmente la abbraccia, non sento nulla per qualche secondo, poi continua "Come sta?" Dal tono riconosco che è addolorata e sinceramente preoccupata

"Non bene" risponde Cathy riferendosi a me "E' in uno stato di profonda incoscienza ma per ora respira"

Non è vero, non sono incosciente, io vi sento. Non posso aprire gli occhi, non posso vedervi, non posso muovermi, ma posso sentirvi, anche se vi sento male. I rumori intorno a me non sono chiari, sono ovattati, mi sento come se fossi dentro ad un grande blob, ma vi capisco. Non preoccupatevi, starò meglio. Ma non ora.

"E tu come stai? Come hai fatto a tornare?" la voce della donna si riempì di speranza, perché?

"Non ne ho idea, d'un tratto mi sono ritrovata qui con lei. Ha riaperto un portale ma non so come e non so perché. Temo non lo sappia nemmeno lei" rispose Cathy tristemente

"Ma cos'è successo quando l'ultimo portale si è chiuso?" chiese la donna con voce tremolante, quasi non volesse saperlo ma ne avesse un impellente bisogno. Ancora si parla di portale.

"Non so di preciso quando l'ultimo portale si sia chiuso, posso dire che poco prima che si chiudesse Dianthus ha lanciato una maledizione su tutti gli abitanti di questa dimensione che sono scappati di là. Per punirci le creature magiche hanno perso i loro poteri, si sono trasformate in persone comuni e hanno perso la memoria. Noi che eravamo già persone comuni siamo stati trasformati in oggetti inanimati, anche se alcuni sono diventati animali, ad esempio le Lucille. Io sono stata trasformata in un libro e non so dirti nulla di più. Avevo percezione del mondo, di cosa accadeva intorno a me, ma ho perso completamente i contatti con tutti gli altri"

La donna scoppiò in un pianto a dirotto e Cathy riprese "Vedrai che andrà tutto bene. Se l'incantesimo di Dianthus non la ucciderà, lei è la nostra salvezza. Dobbiamo solo capire come e perché" Sentii la sua voce rivolgersi verso di me, stanno parlando ancora di me e lo fanno con un'immensa fiducia. Ripongono le loro ultime speranze nella persona sbagliata. Io non so nulla, non so cosa ci faccio qui e nemmeno come faccio ad arrivarci. So solo che un attimo prima sono a casa mia a dormire e un attimo dopo sono qui e un attimo ancora dopo sono ancora a casa mia. Ma se posso aiutarli lo farò.

"Grazie Cathy, scusa se non riesco a trattenere le lacrime mah... sono davvero felice che sei tornata dopo quasi 14 anni che sei mancata... è che speravo..."

"Lo so, che fosse tornato anche Sebastian. Abbi fiducia, faremo il possibile per risolvere tutto. Adesso so che si può tornare. Tuo figlio ritornerà e anche mio nonno, che mi ha portata di là per salvarmi dalla guerra"

Non riesco più a distinguere le parole, non riesco più a capire cosa sta accadendo intorno a me. Cercare di comprendere le loro parole mi ha tolto anche le ultime energie che mi erano rimaste e ora ho solo voglia di lasciarmi andare, di cedere a questo torpore che poco a poco mi sta risucchiando le membra, ho voglia di mollare. Tutto intorno a me diventa ottenebrato, ovattato, poco a poco silenzioso. E' tutto nero e buio intorno a me.

"Come stai?"

Una voce mi risuona nella mente, non sono le mie orecchie che l'hanno udita, è la mia mente che l'ha percepita alla perfezione. Non ho la forza per rispondere

"Non bene" riesco a pensare "Sento che mi sto avvicinando poco a poco alla morte"

"Come sei melodrammatica, non sei tanto grave" Quella vocina sottile che proveniva dalla mia mente mi stava prendendo in giro, trovai le forse per risentirmi, poi tentò di tranquillizzarmi "Daffodil può guarirti, sta arrivando"

"Chi sei?" chiedo incuriosita, quella vocina mi stava dando energia, stava stimolando la mia mente a reagire a quello stato di torpore

"Delichon" mi rispose allegramente

Sentii le persone in casa fare rumore e ringraziare qualcuno che forse era appena arrivato. Sentii una voce sconosciuta, femminile, flebile e dolcissima che mi tranquillizzò. La sentii avvicinarsi e appoggiarmi una mano sulla fronte, poi mi parve di vedere una luce fortissima e iniziai a sentire caldo, ma un caldo piacevole, che si irradiava in ogni angolo del mio corpo. Quella persona vicino a me parlò e le sue parole mi parvero chiare "Non è un incantesimo, è solo l'onda d'urto del fascio di luce. Ha un forte trauma interno, ma posso guarirla" Sentii le sue mani appoggiarsi delicatamente sul mio torace, che sensazione meravigliosa, come se volassi. A poco a poco mi il buio che mi avvolgeva si dissolse lasciando spazio a raggi di luce che mi restituivano le energie. Mi sentivo bene, stavo bene.

Apro gli occhi lentamente e riconosco la casa di Cathy, ma è un po' buia, mi giro cercando quella donna che mi aveva guarita, è accanto a me ma non riesco a metterla a fuoco immediatamente. Poi la vedo, è una donna bellissima con la pelle diafana, i capelli lunghi sospesi nell'aria e sottili ali di farfalla.

Oh no! Le ali di farfalla! Ho già visto questa persona!

Sgranai gli occhi incredula, mi alzai in piedi e corsi in un angolo riparato della casa, mi rannicchiai in un angolo e cercai di farmi scudo con le gambe e con le mani 

"Non farmi del male ti prego, non farmi ancora del male! Qualcuno mi aiuti... La strega!!"

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