45 - Pazze idee

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Hilary

Dopo ogni turno lavorativo, nonostante la stanchezza, nonostante il dolore mi fiondo in ospedale da Larry.

La sua situazione non è molto migliorata, i dolori sono forti e il suo senso di impotenza è grande tanto quanto la frustrazione che prova nei confronti di tutti noi che praticamente ormai viviamo in ospedale.
Si sente un peso, anche se non lo è affatto.

Non lo sarebbe mai.

Maggie non lo lascia nemmeno un momento, sta persino perdendo molte lezioni a scuola, ma dice che non gliene importa nulla e che non vorrebbe essere altrove.
La capisco, forse anche io farei lo stesso per Brad.

Abbiamo finalmente ricevuto la diagnosi ufficiale dai dottori, ormai si tratta quasi di una certezza.
Potremmo solo sperare in un miracolo ormai.

Larry non camminerà più.

Un medico ha parlato con noi recentemente e anche se non lo ha detto chiaramente, lo ha lasciato intendere tra le righe.
Larry potrà solo utilizzare la parte superiore del suo corpo, ma le gambe hanno riportato danni permanenti.
Questo significa che ormai è fuori pericolo di vita, ma che la sua esistenza non sarà più la stessa d'ora in poi.

Quando Maggie ha appreso la gravità della situazione, è svenuta tra le braccia di Brad.

Dopo la nostra discussione nella sua auto, io e Brad siamo stati molto distanti ultimamente.
Ci parliamo a malapena, non ci sentiamo al telefono.
Siamo talmente presi da Larry che non stiamo pensando ad altro, non abbiamo ancora avuto modo di chiarire le nostre piccole divergenze.

Se si possono definire "piccole".

____________________________

Dopo l'ennesimo turno lavorativo si è ormai fatta sera quando decido di raggiungere Maggie in ospedale.
Vorrei che andasse a casa, che si facesse una doccia calda, ma quando decide qualcosa è irremovibile.

Ogni sera dorme al fianco di Larry su una poltrona reclinabile e non lo abbandona se non per andare alla toilette o quando Larry si reca in qualche ambulatorio per fare delle visite.
La madre di Maggie la sta sostenendo nonostante stia facendo davvero molte assenze, ma non avrebbe potuto fare altrimenti perché la mia più cara amica ha messo letteralmente le radici in quella stanza.
Accetta solo che le passi gli appunti e i compiti e nulla più, ma non mi azzardo a tentare di convincerla per tornare a scuola, nonostante ci siano i test per le ammissioni al college.

Quando entro nella piccola stanza di Larry, Maggie è sola e sta leggendo un plico di annotazioni di letteratura americana.
Sono i compiti del professore della settimana scorsa, sfido possa rimanere in pari con il programma, è davvero una gran mole di lavoro e l'ospedale non l'aiuta a concentrarsi.

Quando si accorge che sono arrivata con qualcosa da mangiare, lascia i fogli sulla poltrona e corre a salutarmi.

"Dov'è Larry?" le chiedo, sono preoccupata.
Non è mai successo di trovare Maggie sola a quest'ora della sera.

"Lo stanno preparando per la notte.. Ha chiesto di essere lavato, è stanco di starsene steso a letto..." è annoiato, anche io lo sarei al suo posto.
Un po' mi fa pena, ma non lo dico, tutti cerchiamo di tenere alto il morale.

"Capisco...Brad si è visto oggi?"

Maggie rimane un po' in silenzio, come se stesse riflettendo sul dirmi o meno qualcosa di scomodo.
Temo che non voglia dirmi la verità, so che quando tentenna non c'è nulla di buono.

"Si è stato qui oggi pomeriggio..non so come parlartene...ha una teoria Hilary..." abbassa la voce, evidentemente non vuole che Larry possa sentire quello che sta per dirmi.

"Quale teoria?" sono curiosa, non gli parlo da giorni ormai.
Brad sta molto sulle sue, il modo di fare che ha assunto e il suo tenermi lontana mi spaventa.
Non so cosa gli passi per la testa.

"Brad crede che Marshall e JJ centrino qualcosa con l'incidente di Larry.."

Rimango basita di fronte a quella notizia shockante, ma una parte di me già immaginava che Brad avesse formulato una tale idiozia.

"Stai scherzando spero? Anche tu credi che sarebbero in grado di fare del male all'amico di una vita? Ma poi per cosa..."
Lascio la frase in sospeso.
Io stessa sono terrorizzata al solo pensiero di concluderla.

Maggie mi spiazza con uno sguardo che non lascia spazio ad altre spiegazioni.

"Hilary.. Brad ha ricevuto un sacco di minacce... Mi ha detto che lo avevano esortato a starti lontano o qualcuno si sarebbe fatto male..."

Maggie si volta verso la finestra.
Osserva le luci della città, persa come Brad nelle sue folli idee.

"E così siete arrivati a pensare che sia colpa di Brad, o mia, se è capitato questo?"

Non voglio litigare con lei, ma sembra che questo sia il messaggio che mi vogliono dar da intendere.

Mi ferisce credere di essere in parte la causa di questo incidente, non lo voglio nemmeno pensare.

"No, non ho detto questo.. Ho solo detto che se fosse così, prima o poi sarebbe successo qualcosa a qualcuno. Credo che Brad abbia ragione.

Volevano colpire Larry per fare del male a lui"

Non posso credere che Maggie creda questo, non è possibile che si sia arrivati a tentare un omicidio per vendette personali.

"Sai dov'è Brad ora?" sono arrabbiata e molto, ha messo dei dubbi in testa a Maggie e sinceramente vorrei sbattere in faccia ad entrambi che si sbagliano.

"Non lo so.
Mi ha detto che doveva sbrigare delle questioni importanti e che stasera non sarebbe passato.. A dire il vero, mi aveva detto di non dirtelo.."

Sono infuriata.
Già so che si starà sicuramente cacciando nei guai e come al solito, tenta di tenermi all'oscuro di tutto.
Questa volta sono stanca, è ora di finirla con questa storia.

Sto per andarmene quando Larry esce dal bagno con due infermieri.
Mi sorride, sembra più sereno ora.

"Ehi Hilary! Come va... Dov'è Brad?"

Vorrei davvero saperlo anche io.

"Larry ti trovo molto meglio oggi! Me ne stavo giusto andando da Brad, ti saluta ma non poteva proprio venire stasera!"

Mento, ma non mi va che Larry soffra per questa storia.
Si sta già addossando colpe per qualcosa di cui non è affatto colpevole.

"Ah d'accordo... Allora salutamelo dopo!"

Faccio un cenno con il capo, ma mi rendo conto che non sono mai stata troppo brava a raccontare bugie. Sopratutto agli amici.
Larry è scaltro, sicuramente avrà mangiato la foglia, ma prima che possa iniziare a scavare nella mia mente, Maggie irrompe nella conversazione.

"Amore, Hilary ci ha portato un po' di cinese e un DVD.. Ti va se c'è lo mangiamo adesso? Io ho fame.."

Mi rendo conto solo ora che è tardi,fuori si è già fatto buio.
Mio padre mi starà di certo aspettando ma non mi importa, non ho intenzione di dargli spiegazioni.
Passa molto tempo con quella Eve, è davvero occupato e molto meno severo.
Diciamo che ha smesso di starmi così addosso.
Questo è un bene, forse.

"Certo, mangiamo... Non ho voglia di cibo da ospedale stasera"
Apre la borsa e stende sui vassoi degli involtini primavera, pronto ad addentarne uno ma prima allontana il triste purè della mensa ospedaliera.

"Ragazzi io ora vado.. Dirò a Brad che lo saluti!!"

Lascio di corsa la stanza senza attendere altre domande di Larry e imbocco il corridoio che mi porta dritto fino alle scale del reparto.
Estraggo il cellulare dalla borsa e compongo il numero di Brad, avvio la chiamata e aspetto.

Uno squillo
Due squilli
Tre
Quattro...

Non risponde.

Mi sta venendo l'ansia.

Riprovo a chiamare.
Nulla.

Ad ogni telefonata scatta la voce robotica della segreteria telefonica.

Mi siedo in auto e osservo l'orologio sul cruscotto.
Sono quasi le nove, non capisco dove possa essere a quest'ora.

Mi sento a corto di idee, non so come rintracciarlo e questo mi fa andare in bestia.

Prendo di nuovo il telefono tra le mani e mi viene in mente una cosa, forse un po' malsana ma è l'unica che mi dia un velo di speranza di rintracciare Brad.

Zed.

Chiamerò Zed.

"Pronto?..."

La voce del piccolo Zed è coperta dalla musica, un assordante ripetizione di tun tun senza senso.

"Ciao Zed, sai dove possa essere Brad? Sono ore che lo cerco, non mi risponde"

All'altro capo del telefono nulla.

"Zed, è importante.
Non starò a chiederti di nuovo.
Parla. Sono stanca di segreti"

L'amico di Brad sembra in difficoltà.
Blatera qualcosa, si mangia le parole.

"Senti non posso spiegarti al telefono, comunque Brad sa quello che fa..."

Ora sono davvero stufa.
Sbotto, non mi lascia scelta.

"Zed, ti giuro sul nome di mia madre che se non mi dici cosa sta succedendo sarete tutti presto nei guai, non sto scherzando..."

Non vorrei minacciarlo, ma non mi lascia scelta.
So che è il più timoroso, questa carta funzionerà di sicuro.
È la mia ultima chance, Zed ha molta paura di finire nei guai per colpa di tutto quello che so sul suo conto o su quello degli altri.

Alla fine cede.

"Senti ok, ok... Vieni all'incrocio della Washington Street. Io ti aspetto lì e ti spiego tutto.. Davvero"

La sua voce è come strozzata, trema.
Evidentemente è tutto molto più grave di quello che penso.

Accendo il motore dell'auto e imposto il navigatore.
Non conosco affatto quel quartiere, ma so con certezza che li si trova il covo di JJ.

"Sarà meglio che mi spieghi tutto Zed, non voglio più essere tenuta all'oscuro...

Voglio arrivare in fondo a questa storia"

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro