Capitolo 8 "Ti troverò"

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La rosa bianca era lì, che emergeva tra il nero della pece, lì che segnava il passaggio di qualcuno, qualcuno che non avrebbe dovuto varcare il confine.
Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stato proprio l'angelo a spingersi oltre per primo.
La cosa che accumuva i due è che entrambi era curiosi e non sopportavano i loro simili al di fuori di chi amavano.

Nel regno celeste qualcuno sembrava in ansia, non faceva altro che camminare avanti e indietro per la sua stanza.
I suoi nervi erano tesi, era sempre su chi va là, come se si aspettasse da un momento all'altro un'invasione da parte del nemico.
I loro amici lo stavano seguendo con lo sguardo, aveva raccontato a loro cosa aveva fatto.
Si aspettava una ramanzina dai due, che gli dicessero l'enorme cazzata che aveva fatto.
Ma capivano Jungkook, lui era stato sempre trattato diversamente, lui desiderava quello che avevano tutti, l'accettazione e la comprensione.
Queste cose le riceveva da loro e da Yuna ma sapevano che sarebbe arrivato il giorno in cui non gli sarebbe più bastato, il giorno in cui avrebbe voluto di più, un'amore diverso.

"Jungkook, smettila, è passato qualche giorno, se doveva succedere sarebbe già successo".
Era la terza volta che glielo ribadiva Taehyung.

"Concordo con lui".
Confermava sempre per la terza volta Yoongi.

"E se appena abbasso la guardia attacassero?".
Disse Jungkook agitato continuando a muoversi per la stanza.

"Guarda che non è perché loro sono demoni devi dare per scontato che vincano".
Disse sbuffando Taehyung.

"Abbiamo anche noi forza e coraggio".
Disse deciso Yoongi.

"Si lo so ma.....".
Continuò Jungkook.

"Magari era destino, destino che tu andassi oltre e lasciassi un chiaro passaggio di te".
Disse Taehyung convinto, lui credeva molto nel destino e una parte di lui era convinta che ciò che cercasse Jungkook non l'avrebbe mai trovata nel loro regno.
Aveva paura a pensare che magari fosse proprio un demone ma secondo lui le rarità sono sempre due.
Lui era un angelo speciale e sicuramente dalla parte opposta c'era un demone speciale.

"Ahhhhhhh Tae, tu hai una visione sdolcinata sul destino. Non penso che c'entri con quello che è successo.
Al massimo ho fatto procedere il destino verso la nostra estinzione se avrò innescato una guerra".
Disse sbuffando Jungkook sedendosi finalmente su una sedia.
Ora Taehyung e Yoongi potevano guardarlo senza procurarsi un torcicollo seguendolo con la testa.

"Su questo gli do ragione".
Disse ridacchiando Yoongi vedendo poi il broncio sul viso di Taehyung.
A quella vista scoppiarono tutti e tre a ridere.

Nell'altro regno invece la rosa doveva ancora essere stata scoperta.
Anche perché solo i coinquilini del castello potevano notarla, nessuno si avvicinava alla loro dimora fortunatamente.

Ma era giunto il momento di trovare quel punto bianco in mezzo all'oscurità.

Quasi una volta a settimana Jimin recideva qualche rosa nera prelevata dal suo castello per creare una piccola composizione che sarebbe finita sopra il suo pianoforte.
Era arrivato il giorno della potatura.

Era sceso con il suo trancino pronto per il suo rito.
Si trovò davanti al muro e si bloccò appena la vide, quel colore così puro che ci faceva là in mezzo?.
Aveva quasi paura a toccarla, non voleva rovinarla, eppure la tentazione era tanta e si arrese ad essa, la toccò.

Lentamente la rosa cambiò colore, sul quel colore così puro spuntarono delle striature nere, pensava di averla rovinata ma il fatto è che era diventata ancora più bella, una rosa unica nel suo genere.
Prese solo quella e la tenne tra le mani osservandola.

-Qualcuno è venuto qui e io scoprirò chi è l'artefice di questa meraviglia-.
Pensò Jimin mentre rientrava nel castello.

Mise la rosa in un vaso, lo mise sopra al pianoforte e si sedette sulla poltroncina solo per ammirare quella rosa, facendo sfiorare le sue dita sui petali.

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