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                          Tessa

La sveglia già suona da un pezzo, ma voglio lasciarla lì a squillare perché non mi va proprio di alzarmi.
"Tessa svegliati" dice euforica, Laura.
"Mmm. Ora mi alzo" rispondo, sbadigliando.

Dopo qualche minuto, comunque, prendo coraggio e mi alzo per affrontare una nuova giornata.
Mi giro verso il comodino per prendere il cellulare e vedo che sono le sei.
Mmm.
La giornata già sta iniziando male perché quella stronza della mia amica ha reimpostato la sveglia.
Quando fa così la odio.

Bando alle ciance,  apro l'armadio e mi preparo.
Opto per un vestito corto rosso e dei tacchi del medesimo colore.
Appoggio tutto sul letto e mi reco in cucina.

Dopodiché  vado in cucina e, in corridoio, incontro Monica, Tessa e Zaira.
"Buongiorno" dicono all'unisono le ragazze con voce impastata dal sonno.
"Buongiorno" replico, sorridendo.

Arrivate in cucina, c'è Laura che è impegnata a sorseggiare il caffè.
Indossa un tailleur lilla, una maglia bianca e dei tacchi lilla.
"Tu sei pazza" diciamo tutte in coro.
"Come ti è saltato in mente di chiamarci alle sei del mattino quando dobbiamo essere in ospedale alle nove" chiede Zaira, fulminandola con lo sguardo.
"Dobbiamo essere puntuali e fare bella figura.
Conoscendovi vi dovrò chiamare, per farvi dare una mossa" afferma convinta.
"Dammi un po' di caffè" sosteniamo con voce ancora assonnata.

Abbiamo decisamente tutte bisogno di un caffè.
Dopo questo e un bel cornetto, ci alziamo e torniamo in camera.
Una volta lì, mi vesto, mi metto un po' di trucco e sono pronta.

Quando sto per prendere la borsa, sento Laura chiamarci.
"Siete pronte?" Chiede, urlando.
"Sì" rispondiamo.
Quando fa così, mi fa proprio innervosire.
Io devo fare le cose con calma.

Esco dalla stanza e mentre aspetto le ragazze, smanetto un po' col cellulare sui social.
Laura ci chiama ancora una volta.
"Siete pronte?" Chiede, sperando in un sì.
"Siamo pronte" rispondiamo all'unisono.

Usciamo di casa, saliamo in macchina e Laura parte.
Tutte noi guidiamo, ma l'unica che guida qui a Roma è Laura perché noi  io e le altre abbiamo paura,  perché come sempre c'è traffico e nè io e né le altre ci abitueremo mai al traffico di Roma, ma soprattutto non ci abitueremo mai agli automobilisti e nè tantomeno ai pedoni e ai motorini perché tra tutt'e tre le categorie, non so quale sia la peggiore.
Io, soprattutto, ho il terrore di avere un incidente alla guida, perché dopo poco aver preso la patente ho fatto un incidente stradale e ci stavo rimettendo la vita, infatti sono stata in coma per due mesi.
Da allora guido solo se con me ci sono o mia madre o mio padre.

Dopo lunghi venti minuti arriviamo a destinazione.
Scendiamo dalla macchina e la grande struttura si para davanti ai nostri occhi.

Prima di entrare la guardiamo nella sua interezza, per poi prendere un bel respiro ed entrare.

Vorrei ringraziare CristinaGelsomini per l'aiuto.

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