capitolo 3- la notizia

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Quella sera Anastasia non riuscì a dormire molto, era troppo felice per la giornata trascorsa con Filippo e continuava a pensare che il giorno successivo l'avrebbe rivisto.

La mattina dopo

Anastasia si alzò presto per prepararsi, e alle 10:30 era già al cimitero, si stupì di trovare Filippo già lì, anche oggi con una rosa bianca in mano.

"Buongiorno bellissima, tieni" disse Filippo porgendole la rosa.

"Oh grazie Filippo, un'altra rosa per mia nonna" ringraziò lei abbracciandolo anche per salutarlo.

"Ma no, la rosa quest'oggi è per te" rispose lui.

"Oh allora grazie mille" ringraziò nuovamente lei arrossendo un po'.

I due andarono in giro per il paese di nuovo, parlarono del più e del meno e Anastasia venne a sapere che Filippo faceva parte di un quartiere povero a differenza di lei che viveva nel famoso Castel dell'ovo, ma questo ancora una volta evitò di dirglielo.

"Allora, invece tu dove vivi? Ieri non me l'hai voluto dire" chiese il ragazzo.

"Beh, non penso che tu debba saperlo per forza, cosa ti cambia se te lo dico o no? Dovresti essere un po' meno ficcanaso" rispose lei arrabbiandosi, odiava che le persone insistessero a fare domande, soprattutto se non poteva rispondere.

"Ok scusami, sono stato scortese, va bene non me lo dire, me lo dirai più avanti se vorrai" si scusò Filippo.

"Scusami tu, mi sono arrabbiata troppo senza motivo" rispose la ragazza leggermente in imbarazzo e pentita della sua reazione.

"non preoccuparti, avrai avuto le tue ragioni per arrabbiarti, non fa niente, vieni qui" disse abbracciandola per sollevarle l'umore.

I ragazzi continuarono a girare per tutto il Vomero finché non arrivò il buio e si dovettero salutare.

La ragazza tornò a casa con un sorriso stampato in faccia, e appena entro la sorella subito le urlò addosso.

"Ma si può sapere dove siete stata tutto il giorno senza avvisare? Chi siamo noi i vostri servi che devono stare ai vostri comodi? Quando uscite dovete avvisare e soprattutto dovete dirci dove andate e con chi, mi sono spiegata bene? Dovete essere più matura avete 18 anni!" Urlò Aurora, in tutta risposta Anastasia continuava a sorridere, tanto che anche Aurora se ne rese conto.

"E ora perché state sorridendo?" Domandò stupita, Anastasia non sorrideva più dalla morte della nonna, quella era la prima volta.

"Niente, ho solo avuto una bella giornata, ora devo andare a dormire" rispose Anastasia, ma si sa, le cose belle durano poco.

"Aspetta, nostro padre vi vuole parlare" le riferì Aurora.

Anastasia andò dal padre e domandò cosa volesse.

"Anastasia, figlia mia, devo darti una brutta notizia e una bella, inizio dalla brutta, domani non ci sarà più l'incoronazione, sarà rimandata" Anastasia tornò a sorridere come prima e iniziò a ringraziare il padre.

"Aspetta figlia mia, aspetta, non devi ringraziare me, ma il principe Artù" Anastasia domandò confusa il perché dovesse ringraziare quell'uomo.

"E qui arriva la bella notizia, il principe Artù ha chiesto la tua mano e quindi vi sposerete, ha voluto spostare l'incoronazione a dopo il matrimonio" Anastasia smise di sorridere e subito iniziò ad urlare.

"Cosa? Io non sposerò quell'uomo ha 27 anni e io 18 padre! E soprattutto non vi lascerò decidere chi sarà mio marito!" Disse infuriata andando in camera sua, nel mentre che correva sentì il padre urlare che tra 3 mesi si sarebbe dovuta sposare.

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